6 Febbraio 2017 - 10 Shevat 5777 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di
Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini.
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Marine Le Pen
@MLP_officiel
5 feb
"Le vent de l'Histoire nous portera au sommet et,
avec nous, la France. Vive le peuple ! Vive la République ! Vive la
France !" #AssisesMLP
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#PE24BreakingNews
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Le Pen: 'Se vinco, fuori dalla Ue'
“Padroni
a casa nostra”. Un coro che è risuonato varie volte ieri, a Lione,
durante il comizio di Marine Le Pen. Centoquarantaquattro gli impegni
di governo presentati al suo elettorato e ai 3mila militanti che hanno
gremito la sala. Tra quelli che hanno ottenuto maggior consenso tra i
presenti l'uscita del paese dall'Unione Europea e dalla Nato. “Una
miscela esplosiva di xenofobia, chiusura delle frontiere, patriottismo
economico, isolazionismo sul piano internazionale” scrive Repubblica a
proposito dei piani della leader del Fronte Nazionale.
Si legge sul Corriere: “Quanto nel comizio del progressista Emmanuel
Macron, il giorno prima, sempre a Lione, non c'era rabbia ma fiducia,
voglia di proporre e migliorare l'esistente, tanto Marine Le Pen si
rivolge ai francesi che amano la Francia ma non questa”.
Per il politologo Dominique Moisi, intervistato dal Corriere, le
elezioni francesi diventeranno decisive a livello mondiale. “Dopo la
Brexit e la vittoria di Trump in America – sostiene Moisi – la tendenza
populista può confermarsi con Marine Le Pen presidente. Se invece
vincerà Emmanuel Macron, come io credo sia più probabile, la Francia
può diventare un faro di speranza nell'oceano di sconforto
occidentale”.
Immigrati, cresce la diffidenza. Migranti,
la stagione dell'empatia appare tramontata. A rivelarlo è un sondaggio
Demos, analizzato oggi da Repubblica, secondo cui, per il 40 per cento
degli italiani, gli immigrati sarebbero 'un pericolo'. Il dato più
basso viene rilevato a fine 2012: 26%. Da allora, come si evince dal
prospetto Demos, è sempre andato crescendo. “Passata l'emozione
suscitata dalla foto di Aylan, il bambino siriano adagiato senza vita
sulla spiaggia turca, la paura riprende la sua corsa. Nelle indagini
dell'ultimo anno torna stabile sul 40%. Gli sbarchi e il susseguirsi di
attacchi terroristici nel contesto europeo – viene spiegato
nell'analisi – sollecitano la diffusione del clima di paura”.
Gli ebrei d'Europa e l'antisemitismo. Il
Foglio riporta oggi alcuni stralci di articoli dalla stampa israeliana.
Tra cui un pezzo del quotidiano Israel Hayom, in cui si scrive:
“Incredibilmente, un tribunale tedesco ha stabilito che l'attacco con
bombe molotov a una sinagoga appena fuori Düsseldorf non costituisce un
atto di antisemitismo, ma una forma di legittima protesta politica
contro Israele. La stessa sinagoga era già stata attaccata durante la
Notte dei Cristalli'. Questa è la triste e pericolosa realtà che si
trovano di fronte oggi le comunità ebraiche in Europa, molte delle
quali sono costrette a vivere nell'ombra con la paura costante
dell'antisemitismo”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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