10 febbraio 2017 - 14 Shevat 5777 |

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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Pierpaolo Pinhas
Punturello e di Gadi Luzzatto Voghera. Nella sezione pilpul una
riflessione di Anna Segre, Francesco Moises Bassano e Ilana Bahbout.
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Ynetnews@ynetnews
9 febbraio
A day with wounded Syrian kids hospitalized in Israel http://bit.ly/2ltz9eX
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#PE24BreakingNews
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Israele, il terrorismo palestinese
torna a colpire il Paese
“Pochissimo
spazio sui quotidiani italiani per l'attentato terroristico palestinese
che ieri ha colpito Petah Tikvah, città nei pressi di Tel Aviv. Alle 17
ora locale, un palestinese di 18 anni ha aperto il fuoco con una
mitraglietta artigianale contro la folla, ferendo cinque persone. Il
terrorista, proveniente da Nablus, nella West Bank, è stato poi
catturato e, riporta Avvenire (che dedica un breve trafiletto
all'attentato), aveva con sé una bomba.
Genova, il no della città al raduno neofascista.
Diversi hotel genovesi hanno rifiutato di ospitare il raduno
organizzato per domani da Forza Nuova e che raccoglie esponenti
dell'estrema destra europea. Come racconta Stefano Origone su
Repubblica Genova, dopo i no ricevuti, Forza Nuova ha deciso di tenere
il convegno nella sua sede in via Orlando inaugurata due anni fa e
diverse organizzazioni, tra cui l'Anpi, hanno annunciato una
manifestazione di protesta contro il raduno. E contro la preoccupante
iniziativa di stampo neofascista sono arrivate anche le parole,
riportate da Repubblica, della presidente dell'Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e del presidente della Comunità
ebraica di Genova Ariel Dello Strologo: “La sola possibilità che a
Genova, città medaglia d'oro alla Resistenza, venga ospitata una
manifestazione di gruppi antidemocratici costituisce un'offesa alla
memoria di chi lottò e fu vittima di quei regimi a cui questi movimenti
di estrema destra si ispirano”, la denuncia di Di Segni e Dello
Strologo. “A chi propugna tesi razziste e xenofobe, ai nostalgici del
totalitarismo nazifascista, non possiamo permettere di esprimere le
proprie ideologie. Il mondo ebraico – proseguono - si è sempre fatto
garante della libertà di pensiero e di manifestazione e proprio per
assicurare un futuro dei nostri figli e all'Europa tutta, chiediamo
alle Autorità di voler impedire un raduno a movimenti che abusano di
questa libertà seminando odio e intolleranza”.
Bergoglio e la nuova condanna all'antisemitismo.
Nel corso dell'incontro tenutosi ieri in Vaticano tra l'Anti Defamation
League (Adl – organizzazione americana impegnata nella lotta
all'antisemitismo e al razzismo) e papa Bergoglio, quest'ultimo è
tornato a ribadire l'impegno della Chiesa contro l'antisemitismo.
“L'atteggiamento antisemitico, che nuovamente deploro, in ogni sua
forma” è “contrario in tutto ai principi cristiani e ad ogni visione
che sia degna dell uomo”, ha dichiarato Bergoglio, di cui l'Osservatore
Romano pubblica oggi il discorso integrale pronunciato davanti agli
esponenti dell'Adl.
Il segno grafico lasciato dagli Steiner.
Si apre domani al pubblico presso lo spazio espositivo della Sinagoga
di Reggio Emilia la mostra Licalbe Steiner. Alle origini della grafica
italiana, esposizione che racconta la vita e il contributo di Albe e
Lica Steiner che hanno reinventato la grafica italiana. A curare la
mostra la figlia Anna, che racconta il progetto sul Venerdì di
Repubblica. “Mia mamma – spiega Anna, ricostruendo la sua storia
famigliare - proveniva dal crogiolo dell'ebraismo mitteleuropeo ed era
stata abituata sin da piccola a parlare diverse lingue e aveva
frequentato una scuola d'arte a Besançon”.
Libia, l'Onu si affida al diplomatico palestinese.
Sarà l'ex premier del governo palestinese di Ramallah, Salam Fayyad, a
rappresentare l'Onu nella complessa situazione libica, racconta La
Stampa e Repubblica. Ad essere silurato, l'attuale rappresentante delle
Nazioni Unite nell'area, il tedesco Martin Kobler, diventato persona
non grata sia agli occhi del generale Haftar sia del presidente Serraj,
i due uomini che controllano buona parte della Libia (il secondo con
l'appoggio dell'Onu). “Fayyad - racconta Repubblica - è stato
primo ministro palestinese dal 2007 al 2013, quando ha abbandonato
l'incarico per divergenze con il presidente Abu Mazen e col gruppo di
potere che guida l'Anp e l'Olp. Laureato in economia ad Austin, in
Texas, ha insegnato economia in una università in Giordania, ha
lavorato 8 anni alla Banca mondiale. È quindi un tecnocrate con una
forte esperienza politica; arabo quindi capace di comprendere benissimo
mentalità e atteggiamenti dei principali partner con cui dovrà
negoziare”.
Usa, confermato stop al bando firmato da Trump.
“La nona Corte d'appello federale, con sede a San Francisco, ha
respinto il ricorso del governo: quindi non torna in vigore il
controverso ordine esecutivo che il presidente firmò il 27 gennaio,
quello che bloccava le frontiere ai cittadini in provenienza da sette
Paesi 'a rischio terrorismo'”, scrive Repubblica. Il presidente Trump
ha annunciato che farà ricorso contro la decisione della Corte.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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