SOcietà
Lotta all'antisemitismo: la definizione IHRA adottata dalla Commissione europea
È
grande la soddisfazione dell'International Holocaust Remembrance
Alliance (IHRA) per la decisione della Commissione Europea di inserire
nel proprio sito la definizione operativa di antisemitismo adottata
dall'IHRA nel maggio del 2016. Un passo importante che - questa è la
speranza - dovrebbe essere seguito dall'adozione della stessa da parte
della Commissione. L'anno scorso, pochi giorni prima che l'Italia
approvasse il disegno di legge sul negazionismo, a Bucarest i circa
trecento rappresentanti dei trentuno paesi membri dell'IHRA avevano
approvato la definizione operativa di antisemitismo, la cui importanza
era stata sottolineata anche da una dichiarazione forte: "Tutti i 31
paesi membri - di cui 24 sono anche paesi membri dell'Unione Europea -
condividono la preoccupazione per il costante aumento degli episodi di
antisemitismo e concordano sul fatto che siano necessari strumenti
politici per combatterlo". L'IHRA, rete intergovernativa nata nel 1998
come Task Force for International Cooperation on Holocaust Education,
Remembrance, and Research (ITF) per impulso del governo svedese,
raccoglie due volte all'anno tutte le delegazioni nazionali in una
settimana di riunione plenaria, che coinvolge ministri, ambasciatori e
rappresentanti del mondo accademico, suddivisi per aree e commissioni,
occasioni in cui viene discusso il lavoro svolto durante tutto l'anno,
e in cui vengono votate le varie mozioni, che - va ricordato - sono
approvate solo se ottengono sostegno unanime. La presidenza, che viene
presa in carico da un paese diverso ogni anno, nel 2018, a ottanta anni
dalle leggi razziste del 1938, sarà affidata all'Italia, la cui
delegazione è guidata dall'ambasciatore Sandro De Bernardin.
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