Jonathan Sacks,
rabbino
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Noi non siamo proprietari della ricchezza che produciamo, ma semplicemente i suoi guardiani.
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David
Bidussa,
storico sociale
delle idee | Giovedì
scorso a Torino è tornato in piazza “Il falò della libertà”: così si è
voluto ricordare il gesto di giubilo dei valdesi che nel febbraio 1848
accolsero la notizia della propria emancipazione. Questo gesto ci
indica, ancora una volta, quanto abbiamo bisogno di ritrovare tracce di
passato per rispondere alle sfide del presente e dare forma a un
calendario civile che non c’è.
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Salvini e le frasi shock
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Presa
di posizione bipartisan, dal Pd fino a Forza Italia, contro le
affermazioni del segretario della Lega Matteo Salvini che in un comizio
a Recco, in provincia di Genova, ha dichiarato che “Ci vuole una
pulizia di massa anche in Italia”, riferendosi alle iniziative del neo
presidente Usa Donald Trump, spiega il Corriere della Sera. Una
pulizia, ha continuato il capo della Lega, “via per via, quartiere per
quartiere e con le maniere forti, se serve perché ci sono interi pezzi
d’Italia fuori controllo”. Secondo il vicepresidente del Pd Gero Grassi
Salvini in questo modo “evoca metodi squadristi” mentre il senatore di
Forza Italia Renato Schifani afferma che “La pulizia di massa e i
metodi evocati dalla Lega non fanno parte della nostra cultura”. In
riferimento alle affermazioni di Salvini, la storica Anna Foa scrive di
“parole più pesanti di altre, parole che ci fanno correre un brivido
dietro la schiena, ci riportano prepotentemente al passato, che
suscitano, o almeno dovrebbero suscitare in noi, un sussulto morale, un
risveglio insopprimibile della coscienza” (Avvenire).
Roma, la storia del Pitigliani. “Il Pitigliani è stato tante cose:
orfanotrofio israelitico, casa famiglia e ora centro di assistenza per
i giovani, ebrei e non solo”, racconta Repubblica Roma raccontando del
libro Una storia nel secolo breve di Angelina Procaccia, Sandra
Terracina e Anna Tedeschi (Giuntina) dedicato proprio all’oltre un
secolo di storia della struttura in via Arco de’ Tolomei, a Roma. “Per
realizzare il volume – racconta Anna Tedeschi, 62 anni, che dirige la
struttura – sono stati necessari 15 anni: l’idea nacque nel 2002 per il
centenario, e ne è venuta fuori una delle grandi raccolte di storia
orale mai fatte a Roma, con oltre cento interviste”. Il libro sarà
presentato oggi proprio al Pitigliani alle 17.30 con interventi della
curatrice Micaela Procaccia e del rabbino capo della Capitale Riccardo
Di Segni.
Trump e la questione migranti. Sul Corriere, un resoconto dei rapporti
del presidente Usa Trump con gli sceicchi della Arabia Saudita e della
sua modalità di gestire gli affari. Nell’articolo si ricorda anche la
decisione del presidente di ripresentare il provvedimento contro i
cittadini provenienti da 7 paesi a maggioranza musulmana poi bocciato
da diverse corti federali. Il provvedimento, spiega il quotidiano, sarà
presentato “in una versione più flessibile: sarà consentito l’ingresso
ai passeggeri già in transito e ai titolari di un visto di soggiorno
permanente”. Nel pezzo si richiamano anche i rapporti di Trump con
Israele: “Pur frenando sulla questione degli insediamenti, durante la
visita del premier Netanyahu a Washington, Trump ha di fatto congelato
la soluzione dei due Stati, israeliano e palestinese, sostenuta dal
1993 dagli Usa”. Della questione israelo-palestinese si parla anche su
La Lettura del Corriere, con un articolo sulla simbologia della Kefiah
e su come sul tema palestinese sia scemato l’interesse da parte di
diversi paesi arabi. “Il 78 per cento dei palestinesi — secondo un
sondaggio dell’anno scorso, si legge nell’articolo – accusano (il 59
per cento) i Paesi sunniti di essersi alleati con il ‘nemico’ Israele
per contrastare l’avanzata dell’Iran sciita”.
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qui milano - il ciclo di conferenze al parenti
Come nacque il sionismo
Come
il primo incontro, anche il secondo appuntamento del ciclo di
conferenze dedicate alla nascita d'Israele curato dallo storico Claudio
Vercelli e organizzato al Teatro Franco Parenti di Milano ha coinvolto
moltissime persone. L'iniziativa, promossa dall'Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane e ideata dal direttore dell'area Cultura e Formazione
UCEI rav Roberto Della Rocca, ha infatti nuovamente registrato il pieno
di pubblico, dopo il successo della lezione inaugurale. Questa volta
Vercelli ha dato un quadro del contesto in cui si è sviluppato il
sionismo, tracciando alcune tappe fondamentali nella storia ebraica
dell'Ottocento ebraico, dal rapimento del bimbo ebreo Edgardo Mortaro
su ordine di Pio IX al celebre processo Dreyfus. E si è parlato delle
migrazioni ebraiche nel loro concreto farsi e succedersi, l’impatto con
la Palestina ottomana e con quella mandataria, i rapporti con le
comunità arabe, il definirsi di relazioni complesse, competitive,
conflittuali e a tratti collaborative con queste realtà. Leggi
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sorgente di vita
Licalbe, il sodalizio artistico La
singolare vicenda di Alberto e Lica Steiner, in arte Licalbe,
protagonisti di un sodalizio indissolubile, pubblico e privato, nel
campo della grafica italiana apre la puntata di Sorgente di vita di
domenica 19 febbraio. Artisti, intellettuali, pionieri della
comunicazione visiva, dalla Milano degli anni’30 alle Leggi Razziali,
dalla Resistenza alla Liberazione. La vicenda di due protagonisti della
vita culturale dell’ Italia del ’900 in una mostra nella ex sinagoga di
Reggio Emilia. Segue un servizio sul documentario “Austerlitz“ del
regista ucraino Sergei Loznitsa. Girato in bianco e nero, il film
registra reazioni e comportamenti dei “turisti” in visita al campo di
concentramento di Sachsenhausen, nei pressi di Berlino. Leggi
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L’arte della morte |
La
visione apocalittica del mondo che accompagna lo jihadismo coniuga la
diabolizzazione degli ebrei, la visione complottistica degli
ordinamenti umani (la saldatura tra “crociati”ƒ , americani e, più in
generale, non musulmani, con i “sionisti”) nonché la retorica del
sacrificio personale come «martirio» di sé e distruzione fisica degli
altri. Già all’atto della fondazione del “Fronte islamico mondiale per
il jihad contro gli ebrei e i crociati”, nel febbraio del 1998, quando
fu formalizzata e pubblicata la sua Dichiarazione di nascita, firmata
da Osama Bin Laden e Ayman al-Zawahiri, l’intendimento era nettamente
esplicitato. Le cose hanno poi assunto quelle pieghe della storia più
recente che ci sono maggiormente note. La genealogia, tuttavia, risale
al passato. Il marchio d’origine, infatti, rinvia ancora una volta ai
Fratelli musulmani.
Claudio Vercelli
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Levi Papers – Cahjim |
La
strisciolina di carta ritagliata contiene cinque righe. Va inserita,
com’è scritto in alto a sinistra, nella pagina 40 della edizione 1947
De Silva, che funge da palinsesto della nuova edizione Einaudi del
1958. Si trova nel capitolo “Ka-Be”, il più lungo di entrambi i libri,
il più assiepato di persone e nomi. Vi compare Cahjim. Questo nome c’è
già nella edizione del 1947; e in modo positivo: “Chajim si felicita
con me: ho una buona ferita, non pare pericolosa e mi garantisce un
discreto periodo di riposto” (p.40). Ma chi sia Chajim, non lo si dice.
Poco più avanti si precisa. “Chajim è pratico di queste cose…”. Levi lo
cita anche nel capitolo “Le nostre notti”, nella prima pagina. Il
cantastorie che è entrato nel block si è seduto proprio sulla cuccetta
di Chajim, canta in yiddish e così ottiene tabacco, una gugliata di
filo. Il canto per sopravvivere.
Marco Belpoliti, scrittore
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