19 Ottobre 2016 - 17 Tishri 5777

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22 Febbraio 2017 - 26 Shevat 5777
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
Mi trovo in Polonia con un viaggio della Memoria per studenti, a cura della Regione Liguria. A conclusione della visita ad Auschwitz e Birkenau, di fronte alle lapidi che in varie lingue ricordano la Shoah, le poche parole escono con difficoltà “Et lachashot – È tempo di tacere”. 
 
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Davide
Assael,
ricercatore
C’è stato un tempo in cui Beppe Grillo, appena convertitosi dalle ospitate a Fantastico o San Remo e dalla pubblicità di un famoso yogourt al teatro sociale, faceva spettacoli di sapore luddista in cui spaccava i computer sul palco perché nuovi strumenti di oppressione. Poi, venne Gianroberto Casaleggio ed iniziò il periodo di Grillo futurista e futurologo, che ci insegnava i poteri taumaturgici del web.
 
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Roma, tra i fermati
un fan di Priebke
Saluti romani, tirapugni, bombe carta, slogan intimidatori. La violenta protesta a Roma di un gruppo di tassisti e ambulanti, con probabile infiltrazione di estremisti di Forza Nuova e del mondo ultrà, apre un po’ tutti i giornali. E non manca di suscitare inquietanti interrogativi. Tra gli arrestati il 40enne Giuliano Castellino, figura già nota agli inquirenti. “Il suo nome – scrive il Corriere – è legato alle proteste dei Forconi, alle manifestazioni in ricordo del boia delle Ardeatine Erich Priebke, all’incursione in Campidoglio, con saluti romani e ‘boia chi molla’, contro la sostituzione del logo di Roma Capitale con quello scelto dall’allora sindaco Ignazio Marino Rome&You”.

Così La Stampa racconta il boom dell’economia israeliana, che ha fatto registrare i risultati più significativi tra i paesi Osce: “Investimenti massicci sulla ricerca, una popolazione altamente istruita e un esercito che sforna giovani talenti dell’alta tecnologia. Sono queste le chiavi del successo dell’economia israeliana, che attraversa una nuova stagione di crescita grazie agli investimenti nella Silicon Valley mediorientale e alle innovazioni delle sue start-up”.

I sondaggi in Francia danno in crescita Marine Le Pen. Un consenso che a detta degli analisti appare rafforzato dopo che la stessa si è rifiutata di indossare il velo per incontrare la più alta autorità islamica del Libano. “La notizia e le immagini, immediatamente rilanciate dal suo braccio destro – scrive Il Sole 24 Ore – si sono trasformate in un eccellente spot pubblicitario nei confronti del suo elettorato. Che sembra sempre più solido, più convinto e totalmente impermeabile a qualsiasi polemica che riguardi la candidata del Fronte”.

“Le minacce contro la comunità ebraica e i suoi centri sono orribili e molto dolorose. Ci ricordano tristemente quanto lavoro va fatto per sradicare l’odio e i pregiudizi”. Lo ha detto Donald Trump nel corso della sua visita al nuovo museo afroamericano di Washington.
Una presa di posizione che è arrivata dopo una lunga escalation di violenze e minacce antisemite, in tutti gli Stati Uniti. “L’allarme delle comunità ebraiche, e non solo loro, dura da settimane, durante le quali l’atteggiamento di Trump era stato ben diverso” scrive Repubblica.
 
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  davar
qui roma - il convegno internazionale
Da Luzzatto a Rosenzweig,   modelli di pensiero a confronto
Generazioni diverse, paesi diversi, una diversa declinazione della propria identità e del proprio impegno intellettuale. Tra Franz Rosenzweig (1886-1929) e Samuel David Luzzatto (1800-1865), due tra i più insigni studiosi ebrei del recente passato, non mancano comunque alcune importanti analogie.
Oltre all’attenzione al bello, alla ricercatezza del linguaggio, l’approfondimento di alcune figure chiave del pensiero ebraico sia moderno che antico. Come Yehuda Ben Šmu’el Ha-Levi (1075-1141), che fu prolifico rabbino, filosofo, poeta e teologo origine sefardita e che è passato alla storia come “Il Cantore di Sion”.
Un’affollata tavola rotonda svoltasi presso il Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, dove si sono dati appuntamento numerosi studiosi internazionali, ha sviscerato questa particolare relazione con alcuni elementi nuovi. “Samuel David Luzzatto e Franz Rosenzweig: esegesi della Bibbia e interpretazione di Yehuda Ha-Lewi” il titolo dell’incontro, parte di un articolato convegno in quattro giornate dedicate all’opera del filosofo tedesco che è stato organizzato (con il patrocinio UCEI) da Università Sapienza, Centro per gli studi ebraici Cardinal Bea, Pontificia Università Gregoriana e Franz Rosenzweig Gesellschaft. Anima dell’iniziativa la studiosa Irene Kajon, che ha avuto il compito di introdurre i temi della tavola rotonda, anticipando alcune riflessioni poi svolte dal rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni e dallo storico Gadi Luzzatto Voghera, moderati da Raffaella Di Castro.
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qui roma - il convegno internazionale
"La filosofia di Rosenzweig
è un ponte tra mondi diversi"

Negli ultimi anni si sta assistendo a una riscoperta della figura e del pensiero del filosofo ebreo-tedesco Franz Rosenzweig, anche grazie a convegni internazionali di grande rilevanza come quello in corso a Roma in questi giorni. Un simposio di quattro giorni, diffuso in più sedi, organizzato dal Dipartimento di Filosofia della Sapienza Università di Roma, dal Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici della Pontificia Università Gregoriana, dalla Società di Studi su Franz Rosenzweig, e supportato anche dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
La professoressa Irene Kajon, docente di filosofia morale e antropologia filosofica alla Sapienza, è tra le organizzatrici del convegno e fa parte del comitato scientifico che ne ha supervisionata la realizzazione.

Professoressa, come nasce l’idea di questo incontro così ampio e approfondito su Franz Rosenzweig?
Il convegno nasce per impulso della Società Rosenzweig, fondata alcuni anni fa da Wolfdietrich Schmied-Kowarzik, un professore tedesco convinto dell’attualità del pensiero di questo filosofo, qui con noi in questi giorni. La Società ha promosso incontri di questo livello in diverse città, a Gerusalemme, a Parigi, a Francoforte, a Toronto, e il simposio romano fa parte di questa serie.
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SCADENZA IL 28 FEBBRAIO
Torino, un bando per le scuole
La Comunità ebraica di Torino ricerca un Coordinatore Educativo Didattico per la Scuola materna e primaria Colonna e Finzi e la Scuola secondaria di primo grado Emanuele Artom, istituti paritari aperti anche a studenti non di religione ebraica. A darne informazione è la Comunità stessa, attraverso un bando pubblicato nelle scorse ore.
Oltre all’attività didattica, sviluppata secondo le indicazioni del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Coordinatore dovrà promuovere – in sinergia con il rabbino capo – lo studio e la conoscenza della lingua e della cultura ebraica, parte integrante e sostanziale dell’offerta formativa e culturale proposta dalle scuole. Il Coordinatore Didattico avrà funzioni di gestione organizzativa, promuoverà la qualità dell’istruzione, coordinerà le risorse umane, gestirà le risorse finanziarie nel rispetto del budget assegnato.
La selezione avverrà ad opera di una Commissione valutatrice, nominata dalla Giunta della Comunità, e verterà sui curricula presentati e sui successivi colloqui con i canditati idonei. L’affidamento dell’incarico verrà deliberato dalla Giunta comunitaria a suo insindacabile giudizio.
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pilpul
Ticketless - Bentornato Aldo
Ritorna in libreria Aldo Zargani. Chi non ha dimenticato le note lunghe del violino d’esordio avrà modo di rallegrarsi. “In bilico” (Marsilio) raccoglie racconti sparsi, editi e inediti, alcuni comicissimi: dovremo ritornarci con calma e discuterne. Questo di oggi è solo l’annuncio gioioso: un mazel tov allo scrittore di talento da parte di uno dei primi ascoltatori ed estimatori delle sue note lunghe. Con l’affetto di sempre.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - L'immagine negata
Avrò il grande onore e piacere, domani, giovedì, di tenere una conversazione, presso la mitica sede del Centro Studi sull’ebraismo italiano di Gerusalemme, in Rehov Hillel, sul tema “L’immagine negata. Dall’iconoclastia ebraica all’arte informale del Novecento”. Accanto a me, la giovanissima Dottoressa Camilla Balbi, attualmente studentessa di Storia dell’arte presso lo IULM di Milano, il cui cognome dirà qualcosa ai lettori di questa Newsletter, giacché il nonno paterno è stato il fratello di Rosellina Balbi, grande maestra di giornalismo e di verità, che fece tanto per la difesa di Israele, in tempi ancora più difficili degli attuali.
Il suggestivo argomento della conversazione (per la cui scelta il Presidente del Centro e l’Assessore alla Cultura, gli amici Sergio Della Pergola e Samuele Della Rocca, che ringrazio di cuore, ci hanno lasciato piena libertà di scelta) ci è stato suggerito da un libro la cui lettura molto mi colpì in passato (è del 1994), scritto da un eccellente scultore di New York (stavo per scrivere “giovane”, perché è molto più giovane di me: ma ormai non è più giovane neanche lui!), intitolato “La metafisica ebraica come uno dei fondamenti dell’arte americana”.


Francesco Lucrezi, storico
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La terapia della danza
Una donne su tre in tutto il pianeta verrà picchiata o violentata durante l’arco della sua vita. Si tratta di un miliardo di donne e di ragazze. Per questo motivo, a partire dal 2013, ogni febbraio vengono organizzati in tutto il mondo dei flash mob di protesta, per far sentire la propria voce attraverso lo strumento pacifico e universale della danza.

Angelica Edna Calò Livne
 

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