Giuseppe Momigliano,
rabbino
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Mi trovo in Polonia con un viaggio della Memoria per studenti, a cura
della Regione Liguria. A conclusione della visita ad Auschwitz e
Birkenau, di fronte alle lapidi che in varie lingue ricordano la Shoah,
le poche parole escono con difficoltà “Et lachashot – È tempo di tacere”.
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Davide
Assael,
ricercatore
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C’è
stato un tempo in cui Beppe Grillo, appena convertitosi dalle ospitate
a Fantastico o San Remo e dalla pubblicità di un famoso yogourt al
teatro sociale, faceva spettacoli di sapore luddista in cui spaccava i
computer sul palco perché nuovi strumenti di oppressione. Poi, venne
Gianroberto Casaleggio ed iniziò il periodo di Grillo futurista e
futurologo, che ci insegnava i poteri taumaturgici del web.
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Roma, tra i fermati
un fan di Priebke
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Saluti
romani, tirapugni, bombe carta, slogan intimidatori. La violenta
protesta a Roma di un gruppo di tassisti e ambulanti, con probabile
infiltrazione di estremisti di Forza Nuova e del mondo ultrà, apre un
po’ tutti i giornali. E non manca di suscitare inquietanti
interrogativi. Tra gli arrestati il 40enne Giuliano Castellino, figura
già nota agli inquirenti. “Il suo nome – scrive il Corriere – è legato
alle proteste dei Forconi, alle manifestazioni in ricordo del boia
delle Ardeatine Erich Priebke, all’incursione in Campidoglio, con
saluti romani e ‘boia chi molla’, contro la sostituzione del logo di
Roma Capitale con quello scelto dall’allora sindaco Ignazio Marino
Rome&You”.
Così La Stampa racconta il boom dell’economia israeliana, che ha fatto
registrare i risultati più significativi tra i paesi Osce:
“Investimenti massicci sulla ricerca, una popolazione altamente
istruita e un esercito che sforna giovani talenti dell’alta tecnologia.
Sono queste le chiavi del successo dell’economia israeliana, che
attraversa una nuova stagione di crescita grazie agli investimenti
nella Silicon Valley mediorientale e alle innovazioni delle sue
start-up”.
I sondaggi in Francia danno in crescita Marine Le Pen. Un consenso che
a detta degli analisti appare rafforzato dopo che la stessa si è
rifiutata di indossare il velo per incontrare la più alta autorità
islamica del Libano. “La notizia e le immagini, immediatamente
rilanciate dal suo braccio destro – scrive Il Sole 24 Ore – si sono
trasformate in un eccellente spot pubblicitario nei confronti del suo
elettorato. Che sembra sempre più solido, più convinto e totalmente
impermeabile a qualsiasi polemica che riguardi la candidata del Fronte”.
“Le minacce contro la comunità ebraica e i suoi centri sono orribili e
molto dolorose. Ci ricordano tristemente quanto lavoro va fatto per
sradicare l’odio e i pregiudizi”. Lo ha detto Donald Trump nel corso
della sua visita al nuovo museo afroamericano di Washington.
Una presa di posizione che è arrivata dopo una lunga escalation di
violenze e minacce antisemite, in tutti gli Stati Uniti. “L’allarme
delle comunità ebraiche, e non solo loro, dura da settimane, durante le
quali l’atteggiamento di Trump era stato ben diverso” scrive Repubblica.
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qui roma - il convegno internazionale
Da Luzzatto a Rosenzweig, modelli di pensiero a confronto
Generazioni
diverse, paesi diversi, una diversa declinazione della propria identità
e del proprio impegno intellettuale. Tra Franz Rosenzweig (1886-1929) e
Samuel David Luzzatto (1800-1865), due tra i più insigni studiosi ebrei
del recente passato, non mancano comunque alcune importanti analogie.
Oltre all’attenzione al bello, alla ricercatezza del linguaggio,
l’approfondimento di alcune figure chiave del pensiero ebraico sia
moderno che antico. Come Yehuda Ben Šmu’el Ha-Levi (1075-1141), che fu
prolifico rabbino, filosofo, poeta e teologo origine sefardita e che è
passato alla storia come “Il Cantore di Sion”.
Un’affollata tavola rotonda svoltasi presso il Centro Bibliografico
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, dove si sono dati
appuntamento numerosi studiosi internazionali, ha sviscerato questa
particolare relazione con alcuni elementi nuovi. “Samuel David Luzzatto
e Franz Rosenzweig: esegesi della Bibbia e interpretazione di Yehuda
Ha-Lewi” il titolo dell’incontro, parte di un articolato convegno in
quattro giornate dedicate all’opera del filosofo tedesco che è stato
organizzato (con il patrocinio UCEI) da Università Sapienza, Centro per
gli studi ebraici Cardinal Bea, Pontificia Università Gregoriana e
Franz Rosenzweig Gesellschaft. Anima dell’iniziativa la studiosa Irene
Kajon, che ha avuto il compito di introdurre i temi della tavola
rotonda, anticipando alcune riflessioni poi svolte dal rabbino capo di
Roma rav Riccardo Di Segni e dallo storico Gadi Luzzatto Voghera,
moderati da Raffaella Di Castro. Leggi
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qui roma - il convegno internazionale
"La filosofia di Rosenzweig
è un ponte tra mondi diversi"
Negli
ultimi anni si sta assistendo a una riscoperta della figura e del
pensiero del filosofo ebreo-tedesco Franz Rosenzweig, anche grazie a
convegni internazionali di grande rilevanza come quello in corso a Roma
in questi giorni. Un simposio di quattro giorni, diffuso in più sedi,
organizzato dal Dipartimento di Filosofia della Sapienza Università di
Roma, dal Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici della Pontificia
Università Gregoriana, dalla Società di Studi su Franz Rosenzweig, e
supportato anche dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
La professoressa Irene Kajon, docente di filosofia morale e
antropologia filosofica alla Sapienza, è tra le organizzatrici del
convegno e fa parte del comitato scientifico che ne ha supervisionata
la realizzazione.
Professoressa, come nasce l’idea di questo incontro così ampio e approfondito su Franz Rosenzweig?
Il convegno nasce per impulso della Società Rosenzweig, fondata alcuni
anni fa da Wolfdietrich Schmied-Kowarzik, un professore tedesco
convinto dell’attualità del pensiero di questo filosofo, qui con noi in
questi giorni. La Società ha promosso incontri di questo livello in
diverse città, a Gerusalemme, a Parigi, a Francoforte, a Toronto, e il
simposio romano fa parte di questa serie. Leggi
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SCADENZA IL 28 FEBBRAIO
Torino, un bando per le scuole
La
Comunità ebraica di Torino ricerca un Coordinatore Educativo Didattico
per la Scuola materna e primaria Colonna e Finzi e la Scuola secondaria
di primo grado Emanuele Artom, istituti paritari aperti anche a
studenti non di religione ebraica. A darne informazione è la Comunità
stessa, attraverso un bando pubblicato nelle scorse ore.
Oltre all’attività didattica, sviluppata secondo le indicazioni del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il
Coordinatore dovrà promuovere – in sinergia con il rabbino capo – lo
studio e la conoscenza della lingua e della cultura ebraica, parte
integrante e sostanziale dell’offerta formativa e culturale proposta
dalle scuole. Il Coordinatore Didattico avrà funzioni di gestione
organizzativa, promuoverà la qualità dell’istruzione, coordinerà le
risorse umane, gestirà le risorse finanziarie nel rispetto del budget
assegnato.
La selezione avverrà ad opera di una Commissione valutatrice, nominata
dalla Giunta della Comunità, e verterà sui curricula presentati e sui
successivi colloqui con i canditati idonei. L’affidamento dell’incarico
verrà deliberato dalla Giunta comunitaria a suo insindacabile giudizio.
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Ticketless - Bentornato Aldo |
Ritorna
in libreria Aldo Zargani. Chi non ha dimenticato le note lunghe del
violino d’esordio avrà modo di rallegrarsi. “In bilico” (Marsilio)
raccoglie racconti sparsi, editi e inediti, alcuni comicissimi: dovremo
ritornarci con calma e discuterne. Questo di oggi è solo l’annuncio
gioioso: un mazel tov allo scrittore di talento da parte di uno dei
primi ascoltatori ed estimatori delle sue note lunghe. Con l’affetto di
sempre.
Alberto Cavaglion
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Periscopio - L'immagine negata
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Avrò
il grande onore e piacere, domani, giovedì, di tenere una
conversazione, presso la mitica sede del Centro Studi sull’ebraismo
italiano di Gerusalemme, in Rehov Hillel, sul tema “L’immagine negata.
Dall’iconoclastia ebraica all’arte informale del Novecento”. Accanto a
me, la giovanissima Dottoressa Camilla Balbi, attualmente studentessa
di Storia dell’arte presso lo IULM di Milano, il cui cognome dirà
qualcosa ai lettori di questa Newsletter, giacché il nonno paterno è
stato il fratello di Rosellina Balbi, grande maestra di giornalismo e
di verità, che fece tanto per la difesa di Israele, in tempi ancora più
difficili degli attuali.
Il suggestivo argomento della conversazione (per la cui scelta il
Presidente del Centro e l’Assessore alla Cultura, gli amici Sergio
Della Pergola e Samuele Della Rocca, che ringrazio di cuore, ci hanno
lasciato piena libertà di scelta) ci è stato suggerito da un libro la
cui lettura molto mi colpì in passato (è del 1994), scritto da un
eccellente scultore di New York (stavo per scrivere “giovane”, perché è
molto più giovane di me: ma ormai non è più giovane neanche lui!),
intitolato “La metafisica ebraica come uno dei fondamenti dell’arte
americana”.
Francesco Lucrezi, storico
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La terapia della danza
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Una
donne su tre in tutto il pianeta verrà picchiata o violentata durante
l’arco della sua vita. Si tratta di un miliardo di donne e di ragazze.
Per questo motivo, a partire dal 2013, ogni febbraio vengono
organizzati in tutto il mondo dei flash mob di protesta, per far
sentire la propria voce attraverso lo strumento pacifico e universale
della danza.
Angelica Edna Calò Livne
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