Paolo Sciunnach, insegnante | La Torah è dentro di noi. “E queste sono le Leggi che metterai difronte (dentro) a loro” (לפניהם). Da qui impariamo:
Qualunque disputa legale tra ebrei deve essere presentata “di fronte a
loro” (לפניהם), ossia dinnanzi ad un tribunale ebraico. È proibito a
priori rivolgersi ad un tribunale non ebraico per una disputa tra
ebrei, anche se ipoteticamente il tribunale non ebraico giudicasse in
base alla Torah.
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Anna
Foa,
storica |
Henry
Rousso è uno storico francese, professore universitario, studioso della
Shoah e della memoria, autore di libri importanti e riconosciuto a
livello internazionale. Due giorni fa, arrivando da Parigi in Texas
dove era stato invitato ad una conferenza, è stato fermato per dieci
ore all’aeroporto di Houston, interrogato, minacciato di espulsione. Le
autorità texane, che agivano sulla base del famigerato decreto di
Trump, hanno poi cercato di attribuire la responsabilità
dell'”incidente” all’inesperienza del funzionario.
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Appello ad Amazon
"Via i libri negazionisti”
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Nuova
mobilitazione dello Yad Vashem, il Memoriale della Shoah di
Gerusalemme, per chiedere ad Amazon di rimuovere dalla piattaforma i
libri a carattere negazionista e antisemita di cui è invece possibile
l'acquisto. Ad inviare una lettera al fondatore di Amazon, Jeff Bezos,
Robert Rozett, direttore della biblioteca dello Yad Vashem, che ha
chiesto di agire senza indugio per “arginare la diffusione
dell'antisemitismo in un momento che vede questo fenomeno nuovamente in
espansione nel mondo” (Corriere della Sera).
Usa, vandali antisemiti profanano cimitero ebraico. Decine - forse
centinaia - di lapidi sono state distrutte al cimitero ebraico di
Filadelfia. La profanazione arriva ad appena una settimana dall'attacco
al cimitero ebraico di St. Louis, dove altre lapidi erano state
distrutte e scoperchiate la scorsa domenica. Israele ha definito
l'incidente di Filadelfia come “scioccante” e “fonte di
preoccupazione”. Preoccupazione condivisa anche dalla comunità ebraica,
che teme un incremento di atti antisemita (La Stampa).
La Libia di Sarraj, lo snodo dei migranti e della guerra all'Isis. Su
La Stampa intervista al premier libico Fayez al-Sarraj che tocca
diverse questioni, tra cui la tratta degli uomini e l'intesa siglata
con il ministro dell'Interno Minniti a riguardo: “Il patto con l'Italia
è stato un punto di svolta nella lotta contro i trafficanti di uomini",
afferma Sarraj. Rispetto al conflitto con i terroristi dell'Isis, il
primo ministro libico afferma che il movimento è “un rischio per tutto
il mondo. Noi li abbiamo cacciati da Sirte grazie al coraggio della
nostra gente e al sacrificio dei nostri martiri, abbiamo pagato un
prezzo enorme nonostante l'aiuto della comunità internazionale. Da
quella esperienza dobbiamo imparare: alcuni sono scappati nel deserto e
questo significa che siamo ancora in guerra con loro e lo saremo sino a
quando non ce ne sarà più traccia in Libia”.
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INFORMAZIONE – IDEE E VALORI
Una grande firma del disegno
per sostenere Pagine Ebraiche
Scusate
se il futuro è di carta” dichiara senza mezzi termini la copertina che
Giuseppe Fadda ha disegnato per il settimanale L’Espresso, da questa
settimana in edicola in una veste rinnovata (nell'immagine qui in
basso).
Un’affermazione
condivisa dalla redazione di Pagine Ebraiche, il giornale dell’ebraismo
italiano, che è in questi giorni al lavoro su un nuovo numero che sarà
allo stesso tempo l’ultimo della vecchia serie e il primo della
stagione del rilancio.
Abbonarsi
significa portare al sicuro l’edizione stampata di un giornale ebraico
nazionale che è patrimonio di tutta la società italiana. E la campagna abbonamenti
di Pagine Ebraiche, ha annunciato questa mattina il direttore Guido
Vitale, potrà contare sulla firma di un maestro del disegno italiano,
da sempre molto vicino alla sensibilità e ai temi ebraici. Si tratterà
di un segno molto forte, un invito a tutti i lettori per salvare
insieme il giornalismo stampato, un bene prezioso.
“Nell’era di Internet la carta ci aiuta a uscire dal caos. E a capire meglio il mondo”, sbandiera il settimanale.
“Un giornale di carta – afferma Pagine Ebraiche – offre occasioni di
approfondimento e di comprensione, e un’esperienza di lettura che non è
paragonabile ad altre. Offre la possibilità di accompagnarci, di
passare di mano in mano, di essere donato, di essere custodito, di
essere proposto all’attenzione dei nostri amici e dei nostri cari”.
Per questo al lettore chiediamo aiuto e un gesto di amicizia. E non solo 30 euro all’anno,
il prezzo dell’abbonamento. Chiediamo un impegno. Perché carta canta. E
un giornale libero e autorevole può crescere solo grazie al sostegno dei suoi lettori.
Per informazioni e per abbonarsi:
abbonamenti@paginebraiche.it
http://moked.it/paginebraiche/abbonamenti/
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annullata l'iniziativa del bds a roma
Lo stop ai boicottatori d'Israele
Niente sala in Campidoglio
Passo
indietro e bocciatura a Roma per l'iniziativa organizzata dal movimento
Bbs, che propugna il boicottaggio di Israele. Non si terrà infatti,
dopo le proteste del mondo ebraico italiano - a partire da quelle della
Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni
– il convegno “Gaza, rompiamo l’assedio” previsto per domani alla
Piccola Promoteca del Campidoglio. Ad annunciarlo Stefano Fassina,
consigliere comunale e parlamentare di Sinistra Italiana che
inizialmente aveva richiesto la sala. “Di fronte alle preoccupazioni e
alle gravi valutazioni espresse in merito all'iniziativa del movimento
Bds prevista per domani, 28 Febbraio, in Campidoglio, ritengo
necessario un approfondimento e incontri di chiarimento. - ha
dichiarato Fassina annunciando l'annullamento dell'incontro - Pertanto,
sospendiamo e rinviamo la disponibilità degli spazi in Campidoglio per
lo svolgimento dell'iniziativa”. La situazione tra israeliani e
palestinesi, ha proseguito Fassina, “richiede a chi ha incarichi
istituzionali e vuole contribuire al processo di pace di favorire il
dialogo, non provocare anche involontariamente un allontanamento delle
posizioni”. Una decisione, quella di annullare l'iniziativa, per cui la
presidente UCEI ha espresso apprezzamento, sottolineando che si tratta
di una scelta di maturità. Non si tratta di cancellare la libertà
d'opinione, la posizione di Di Segni, ma della necessità di trattare
questi argomenti con responsabilità e in modo da comprendere realmente
cosa succede nella complessa realtà mediorientale. “Il Bds non è un
movimento d’opinione, ma un vero e proprio catalizzatore di odio
anti-israeliano e anti-ebraico. - aveva spiegato la presidente
dell'Unione, chiedendo l'intervento del sindaco della Capitale Virginia
Raggi per bloccare l'iniziativa in Campidoglio - Una realtà che si fa
sempre più minacciosa, attraversando la società italiana a tutti i
livelli. Ogni legittimazione istituzionale a questi malfattori risulta
quindi non soltanto fuori luogo, ma decisamente pericolosa per
l’insieme della collettività”. A intervenire fra gli altri sulla
questione e mobilitarsi per la revoca dell'incontro era stata nelle
scorse ore anche la Comunità ebraica della Capitale. Leggi
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ucei - il video della tavola rotonda
Da Luzzatto a Rosenzweig,
modelli di pensiero a confronto
Generazioni
diverse, paesi diversi, una diversa declinazione della propria identità
e del proprio impegno intellettuale. Tra Franz Rosenzweig (1886-1929) e
Samuel David Luzzatto (1800-1865), due tra i più insigni studiosi ebrei
del recente passato, non mancano comunque alcune importanti analogie.
Oltre all’attenzione al bello, alla ricercatezza del linguaggio,
l’approfondimento di alcune figure chiave del pensiero ebraico sia
moderno che antico. Come Yehuda Ben Šmu’el Ha-Levi (1075-1141), che fu
prolifico rabbino, filosofo, poeta e teologo origine sefardita e che è
passato alla storia come “Il Cantore di Sion”.
L'interessante tavola rotonda svoltasi presso il Centro Bibliografico
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, dove si sono dati
appuntamento numerosi studiosi internazionali, ha sviscerato
questa particolare relazione con alcuni elementi nuovi. “Samuel David
Luzzatto e Franz Rosenzweig: esegesi della Bibbia e interpretazione di
Yehuda Ha-Lewi” il titolo dell’incontro di cui ora è disponibile il
video e che era parte di un articolato convegno in quattro giornate
dedicate all’opera del filosofo tedesco che è stato organizzato (con il
patrocinio UCEI) da Università Sapienza, Centro per gli studi ebraici
Cardinal Bea, Pontificia Università Gregoriana e Franz Rosenzweig
Gesellschaft. Leggi
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Oltremare - Carta |
Pagine Ebraiche inaugura la campagna abbonamenti
nello stesso giorno in cui il nuovo presidente americano fa salire di
un tono la sua personale escalation contro parte della stampa
americana, annunciando che non andrà alla cena annuale dei giornalisti
della Casa Bianca e twittando ulteriori strali contro il solito New
York Times, causa di ogni suo male. Per restare nel giardino di casa,
di recente il nostro primo ministro ha fatto titoli cubitali per aver,
pare, cercato di ammorbidire i toni di Yedioth Ahronoth, che non lo
trattava benissimo. Pare. È il giornale più letto nel fine settimana
israeliano. Per capire il rito, è simile appunto a quello del Times del
weekend: modello bauletto, un mattone di carta viene depositato sullo
stuoino al venerdì mattina, e i fortunati finiscono di leggere intorno
al mercoledì sera successivo. Noi che lavoriamo, non abbiamo mai
raggiunto neanche il 20% della pila di fogli. Ma tant’è, i giornali di
carta portano ancora notizie e commenti di un mondo parallelo ai
giornali online e alle app che ti scelgono le notizie che vuoi leggere
in base ad un algoritmo. Poi a me la carta è sempre piaciuta, e questa
è una affermazione per la quale potrei rischiare il patibolo.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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Analisi scorretta - Il Pd scisso
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Non
occorre essere elettori o iscritti al Partito Democratico per
comprendere il pericolo che il quadro istituzionale italiano corre con
la scissione che si è consumata nella scorsa settimana in seno a quel
partito.
Alcune indagini demoscopiche effettuate nei giorni scorsi indicano che
il PD continua ad essere, nonostante queste vicende, il primo partito;
anche se, al pari degli altri, sembra non poter certo raggiungere il
40% dei consensi, che gli permetterebbe di governare da solo il Paese.
La scissione sembra essere intervenuta proprio per impedire il
raggiungimento di questo traguardo. Non che fosse semplice, ma ora è
decisamente inarrivabile.
È ormai chiaro, sia che si vada alle elezioni prima o dopo l’estate o
il prossimo anno, che si voterà con una legge elettorale proporzionale,
ciò riporta le lancette dell’orologio istituzionale al 1992, ultimo
anno in cui, alle politiche, si votò il Parlamento con un metodo
proporzionale.
Anselmo Calò
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