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  4 aprile 2017 - 8 Nissan 5777

 



alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Roberto Della Rocca e di Dario Calimani. Nella sezione pilpul una riflessione di Tobia Zevi e Mario Avagliano.
 
PM of Israel‏@IsraeliPM 
3 aprile
 On behalf of the Israeli gov I send condolences to President Putin and families of those murdered at the bombing on the St Petersburg subway

Mayor of Tel Aviv‏ @MayorOfTelAviv 
3 aprile
In solidarity with our friends in #SaintPetersburg, #TelAviv city hall is lit tonight in the colors of the #Russian flag 🇷🇺🇮🇱s
 
#PE24BreakingNews
Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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Terrore a Mosca, pista jihadista 
Sarebbe di matrice islamista l'attentato che ieri a San Pietroburgo ha provocato undici vittime e decine di feriti. Alle 13.30 ora locale un ordigno è esploso nella metropolitana della città russa mentre una seconda bomba è stata disinnescata in un’altra fermata della metro. In un primo momento erano state diffuse le immagini di un presunto sospettato “con barba e zucchetto islamico”, riporta il Corriere, ma gli inquirenti ora parlano di un attentatore suicida. Secondo Fontanka, il portale di San Pietroburgo, sarebbe stato il 22enne Maxim Arishev, originario del Kazakistan, a portare sul vagone della linea blu una bomba con trecento grammi di esplosivo, bulloni, chiodi e altri pezzi di ferro destinati a fare più vittime possibili. Sul movente dell'attentato, diverse le supposizioni presenti sui giornali: secondo Guido Olimpio del Corriere, dietro l'attacco può esserci l'Isis come ritorsione per il supporto russo in Siria ad Assad (e i bombardamenti a tappeto), i foreigh fighter, la filiera del Caucaso erede dell'indipendentismo ceceno, la strategia della tensione legata a giochi di potere interni.

Sicurezza, guardia alta per Pesach. Seppur non sia chiara la matrice dell'attentato di San Pietroburgo, anche in Italia è stata rinnovata la richiesta di attenzione massima a tutte le forze di polizia e sono stati analizzati gli ultimi alert. “Uno, in particolare, arrivato dai servizi di intelligence israeliani. - racconta il Messaggero - La minaccia fa riferimento al periodo che riguarda la Pasqua ebraica che verrà celebrata dal 11 al 19 aprile”. “Le autorità israeliane – il comunicato interno - segnalano la minaccia del possibile compimento di attentati terroristici nei confronti degli obiettivi di Israele, ovvero delle Comunità ebraiche”. Massima attenzione, dunque, verso i luoghi simbolo: dalle sinagoghe alle compagnie aeree, dove “la presenza di rappresentanze ufficiali in occasione delle commemorazioni potrebbe costituire motivo di forte richiamo per le organizzazioni terroristiche”. Il ministro degli Interni Marco Minniti è intanto volato a Mosca per un incontro lampo con il ministro degli Affari interni Vladimir Kolokoltsev e il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Nikolai Patrushev.

A Tel Aviv, l'accordo sul gasdotto. “Italia, Israele, Cipro, Grecia e Unione europea hanno mosso un nuovo passo verso la realizzazione del gasdotto EastMed, strumento di utilizzo delle riserve energetiche della parte Est del Mediterraneo”, spiega il Sole 24 Ore, parlando dell'accordo siglato a Tel Aviv, alla presenza del ministro dello Sviluppo italiano Carlo Calenda, che dovrebbe portare entro il 2025 il gas israeliano del giacimento Leviatano in Italia. “Il gas - ha spiegato il ministro italiano - è una risorsa sempre più cruciale per l'Italia. Siamo la seconda economia manifatturiera in Europa, la diversificazione e la qualità delle nostre fonti energetiche sono fondamentali per il Paese anche in termini di competitività. Per questo motivo la questione dell'approvvigionamento e della diversificazione delle fonti di gas è al cuore della nuova Strategia Energetica Nazionale”. II gasdotto, che costerebbe circa 6,2 miliardi di euro e trasporterebbe tra 10 e 20 miliardi di metri cubi di gas all'anno, verrebbe realizzato interamente da aziende private con l'appoggio finanziario dell'Ue (La Stampa).

Quei profughi ebrei passati da Grugliasco. In provincia di Torino, a Grugliasco, nel dopoguerra fu istituito un campo di transito per sfollati: civili in fuga, ex prigionieri di guerra, reduci dai campi di lavoro e molti ebrei sopravvissuti alla Shoah, tra cui diversi bambini (in 4 anni furono registrate oltre 200 nascite). Giovedì, come racconta La Stampa, a circa 70 anni di distanza, quattro di quei “children of Grugliasco” torneranno a Grugliasco per riscoprire i luoghi dove sono nati. A rintracciarli, Maria Teresa De Palma, responsabile del servizio gestione documentale del Comune.

Milano, al 25 aprile solo chi rappresenta la Liberazione. Secondo quanto riporta il Giornale Milano, il movimento che propugna il boicottaggio d'Israele (noto come Bds) parteciperà alla manifestazione del 25 aprile a Milano con la sua sezione lombarda. Ieri, inoltre, è spuntato il video dell'intervento proprio a un'iniziativa del Bds (la presentazione di un film) di Sumaya Abdel Qader, consigliera comunale Pd ed ex dirigente del Caim (i centri islamici milanesi). “Auspico che Sumaya Abdel Qader colga l'occasione del 25 aprile per riconoscere chiaramente il valore di quei sionisti che sono venuti in Europa per combattere contro il nazifascismo e per la democrazia”, le parole riportate dal quotidiano dell'assessore alla Cultura della Comunità ebraica di Milano Davide Romano, in riferimento al contributo della Brigata ebraica alla Liberazione.

Milano, la giornata di studi su giustizia ed ebraismo. Si tiene questa mattina (ore 10.30) all'Università degli Studi di Milano l'incontro “L’universale della giustizia e il particolare d’Israele”: una giornata di studi a partire dal libro di Massimo Giuliani La giustizia seguirai. Etica e halakhà nel pensiero rabbinico. A intervenire all'appuntamento, coordinato da Anna Linda Callow, l'autore del libro assieme a Claudio Luzzati, Sara Ferrari e Cosimo Nicolini Coen.

Berlino, antisemitismo a scuola. Il britannico Jewish Chronicle ha raccontato negli scorsi giorni la vicenda di un giovane studente ebreo di 14 anni vittima di bullismo antisemita da parte di coetanei turchi e di origine araba. “Teatro della vicenda -come riporta La Stampa - è un istituto del quartiere di Friedenau che fa parte di un network chiamato 'Scuola contro il razzismo': per aderirvi è necessario che almeno il 70% degli insegnanti e degli studenti si impegnino per iscritto a combattere ogni forma di discriminazione”. Ma questo non ha fermato due compagni del ragazzo, che un paio di settimane fa l'hanno preso per il collo a una fermata dell'autobus, e gli hanno puntato contro una pistola giocattolo molto simile a una vera, mentre un gruppo di alunni osserva sorridendo la scena. La direzione scolastica ha denunciato i responsabili e si sta impegnando per espellerli.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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