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9 Aprile 2017 - 13 Nissan 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
Pesach. Peh sach: la bocca che parla, la bocca che racconta. Usiamo l'occasione per imparare ad usare correttamente la bocca: anche questa è libertà.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
A 30 anni dalla morte di Primo Levi, morte che molti non capirono, che taluni perfino rifiutarono, bisognerebbe essere in grado di dare valore a quei tratti di pensiero che erano anche una condizione per pensare e a cui spesso nessuno di noi bada: la ricchezza di suggestioni, la curiosità, l’ironia, il silenzio prima di rispondere, la sobrietà (forse il tratto che ci è più estraneo, immersi come siamo in un’epoca dove l’urlo o l’atto narcisistico sono dominanti). In una parola la compostezza. Tutti aspetti che sono inattuali. E che ci mancano.
 

'Accoglienza ha un limite'
La minaccia del terrorismo islamico ancora al centro delle cronache. Intervistato dal Corriere della sera, il ministro dell’Interno Marco Minniti parla di alcune misure disposte dal governo. Come le espulsioni preventive. “Si tratta di uno strumento preziosissimo – afferma Minniti – perché consente di ‘colpire’ la radicalizzazione prima che possa trasformarsi in compiuta progettualità terroristica”.
Il ministro torna su alcuni temi che hanno segnato il suo incontro con la Comunità ebraica di venerdì scorso. A partire dalla necessità di non cedere alla paura, di tenere vivi anche i luoghi maggiormente esposti alla minaccia. “L’integrazione tra pattuglie e difesa passiva è fondamentale, ma senza far venire meno per i cittadini la fruibilità dei luoghi. L’Italia ha tra le sue industrie principali il turismo, ha città d’arte che tutto il mondo ci invidia. Non cederemo alla paura – dichiara Minniti – ma metteremo in campo strategie di sorveglianza e protezione in accordo pieno con gli amministratori locali”.

“Non è da escludersi una recrudescenza delle attività terroristiche”. È quanto si legge in una circolare diffusa in queste ore dal Viminale. Il riferimento ai fatti di Stoccolma è esplicito. E per questo, scrive Il Messaggero, “si prevede un’ulteriore intensificazione dei controlli nei confronti dei cittadini di etnia mediorientale in prossimità di obiettivi sensibili”. Allerta a Fiumicino, dove alla vigilia di Pasqua, è previsto un incremento del traffico aereo, “con una particolare attenzione a tutti i passeggeri che viaggiano sui voli a rischio”.
 
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  davar
LA SOLIDARIETà DEGLI EBREI ITALIANI 
"Cristiani massacrati in Egitto,

il mondo non resti indifferente"
La Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni dichiara:
"In questa stagione, nell'imminenza delle celebrazioni pasquali, i giorni di festa vengono adombrati dal lutto ma allo stesso tempo rafforzati dai nostri sentimenti di solidarietà. A nome di tutti gli ebrei italiani, desidero esprimere la più profonda vicinanza alla comunità copta e a tutti i cristiani del mondo.
Ancora una volta, oggi, come ieri, come l’altro ieri, vengono colpiti innocenti esseri umani 'colpevoli' di seguire una religione diversa. È nostro doveroso e comune impegno quello di non cedere all’indifferenza, di non recedere dal patto che ci lega alla vita e di tramandare con più fermezza ai nostri figli i i valori della convivenza e della libertà".



qui firenze - l'incontro 
Al Balabrunch con il Pulitzer:

"La vita è come un fumetto"
Un Premio Pulitzer protagonista a Firenze. Michael Chabon non tradisce le attese e regala al pubblico del Balabrunch con autore, la nuova rassegna culturale ideata dalla Comunità ebraica fiorentina con il sostegno della Regione Toscana, una nuova domenica di letteratura, riflessioni, pensieri profondi.
Tra le voci più significative del romanzo americano contemporaneo, scrittore, saggista, sceneggiatore e autore di fumetti, Chabon era accompagnato da un secondo ospite che conosce piuttosto bene: la scrittrice israelo-americana Ayelet Waldman, sua compagna nella vita.
Intervistati da Laura Forti, autrice, regista e assessore alla Cultura della Comunità ebraica, Chabon e Waldman hanno toccato diversi argomenti. I singoli percorsi professionali, che abbracciano diverse forme di espressione, così come una riflessione più ampia sul significato e sulla comprensione di un presente non sempre così chiaro.
“I buoni non sono sempre buoni e i cattivi non sono sempre cattivi, nemmeno nei fumetti. Figuriamoci nella realtà” ha sottolineato il Premio Pulitzer nei giardini della sinagoga. Ad aprire l’incontro un saluto del presidente della Comunità ebraica Dario Bedarida.


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sorgente di vita
La lezione di Primo Levi
“Penso di essere una persona onesta, di amare la vita, amare i miei simili, e così mi piace parlare e scrivere, che è un surrogato del parlare”. Si descriveva così Primo Levi in un’intervista del 1981.
Chi avesse perso la puntata di Sorgente di vita del 2 aprile scorso potrà riascoltare le parole dello scrittore nella replica che va in onda, nell’anniversario della sua morte, lunedì 10 aprile alle 7,30 del mattino,.
A trenta anni dalla scomparsa il servizio propone un breve ma intenso ritratto personale e letterario dello scrittore torinese: testimone di Auschwitz, chimico in una fabbrica di vernici, scrittore di racconti fantastici, poeta. Un personaggio poliedrico raccontato attraverso interviste tratte dal vasto repertorio della RAI e da brani delle sue opere letti da Sonia Bergamasco, Gioele Dix e Fabrizio Gifuni, con un intervento di Marco Belpoliti, curatore delle sue opere.


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pilpul

Diversi, ma soprattutto uguali
Francamente lascia comunque perplessi l’intero iter che in questi due anni ha portato Georges Bensoussan dai microfoni di una radio, nel mentre discuteva di un libro, ad un’aula di tribunale, per rispondere penalmente proprio delle parole pronunciate durante quella conversazione. L’esito assolutorio, pronunciato dal giudice, costituisce un passaggio tanto obbligato quanto, in origine, per nulla scontato, così come, a vicenda ora conclusasi, per niente sufficiente. Si tratta del “minimo sindacale”, per così dire, a partire dal quale ripartire nel merito di una riflessione che si impone oramai come improcrastinabile. Proprio per potere semmai sviluppare qualche anticorpo rispetto a situazioni che, Francia in testa, rivelano il declino della cittadinanza repubblicana e democratica. La quale, a sua volta, rischia di accompagnare la traiettoria di un’Europa stanca, priva di prospettive a venire che non siano quelle dell’affidarsi ad un impraticabile sovranismo politico, tanto seducente quanto impotente, così come ad un improbabile protezionismo economico ed, in immediato riflesso, culturale. Due atteggiamenti, questi ultimi, speculari ai fondamentalismi di varia natura che un po’ ovunque si propongono come la risposta radicale ai grandi mutamenti in atto.

Claudio Vercelli
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Levi Papers - Addenda
Nell’edizione 1947 di Se questo è un uomo, consegnata a Einaudi per ripubblicare il libro con le nuove pagine aggiunte, c’è anche una nota scritta a mano da Levi stesso. Si trova nell’ultima pagina bianca del volume; con una penna stilografica Levi ha scritto alcune righe. L’inchiostro è vecchio e completamente assorbito dalla carta. L’ha intitolata Addenda, ovvero cose da aggiungere. Il termine “addenda” è attestato in uso in italiano a partire dal 1935, indica delle integrazioni da recare a un testo per ovviare a eventuali omissioni. Quali omissioni? Personaggi, episodi, storie da integrare, che gli sono venute in mente successivamente, o che ha escluso dalla prima stesura e ora memorizza. Si tratta di una nota probabilmente stesa sul libro poco dopo la sua stampa, nel 1947.

Marco Belpoliti, scrittore
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