26 aprile 2017 - 30 Nissan 5777 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Giuseppe Momigliano e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion, Francesco Lucrezi e Francesco Lotoro.
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Anna Ahronheim @AAhronheim 1 febbraio
#Amona eviction set to start soon. Activists are setting fires at
the entrance and throwing stones at journalists to stop us from filming
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
Le notizie vengono pubblicate anche su twitter, @paginebraiche, con l'hashtag #PE24BreakingNews.
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Mattarella: "Brigata Ebraica,
anche loro nostri fratelli"
Nel
giorno della Liberazione, non privo di polemiche e tensioni, il
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ringraziare in
modo chiaro il contributo dato nella Resistenza dalla Brigata Ebraica,
definendo il corpo di 5mila volontari ebrei della Palestina mandataria
arrivati in Italia per liberarla dal nazifascismo: “nostri fratelli”.
“Tante e diverse furono le storie, tante e diverse le motivazioni.
L'insieme di tutte queste fu la Resistenza”, ha ricordato da Carpi il
Capo dello Stato, invitando a superare le divisioni nel segno della
festa del 25 aprile (Corriere, Repubblica, La Stampa e il Sole 24 Ore).
25 Aprile, da Milano a Roma.
Sono rimaste le divisioni a Roma, dove il Messaggero parla di “gelo”
tra la Comunità ebraica e l'Anpi. Nella Capitale sono state due le
manifestazioni per la Liberazione: una davanti alla sede romana della
Brigata Ebraica, l'altra a Porta San Paolo. “Vorrei che questa fosse
l'ultima manifestazione che si fa in questo modo. Vorrei che il
prossimo anno si torni tutti quanti a fare la manifestazione insieme”,
ha dichiarato dal palco di via Balbo il rabbino capo di Roma Riccardo
Di Segni, spiegando però che “non abbiamo voluto noi la rottura, che si
è aggravata negli anni. Gli episodi incresciosi in cui è stato
insultato Piero Terracina in occasione di una manifestazione del 25
aprile hanno segnato una spaccatura micidiale” (Avvenire). A Milano
Anpi e Brigata Ebraica hanno invece sfilato insieme – grazie anche
all'impegno della sezione locale guidata da Roberto Cenati - con il
gonfalone dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane presente. Sui
quotidiani si mettono in evidenza tensioni durante il corteo milanese
al passaggio della Brigata, a causa dei soliti facinorosi propal, ma il
numero dei contestatori era veramente esiguo. Le cronache cittadine dei
diversi giornali, da Torino a Napoli, raccontano dei cortei svolti in
tutte le realtà italiane.
Testimonianze. Tra
le opinioni raccolte dai giornali oggi, l'analisi sul Corriere del
presidente del Tribunale rabbinico del Centro Nord Italia Giuseppe
Laras, che denuncia l'ignoranza della storia e in particolare di quella
della Brigata Ebraica. “Se perdura questo stato di non conoscenza –
avverte Laras - si rischia che l'antisemitismo trovi ulteriore
alimento”. Su Repubblica Milano, la testimonianza di Eugenio Josef
Schek, 70 anni, in corteo nello spezzone della Brigata ebraica per
ricordare “mio padre, Ari, soldato ebreo venuto dalla Palestina a
combattere per la libertà degli italiani”. Da via Balbo a Roma, invece,
il ricordo di Carla Di Veroli, nipote di Angelo Di Veroli, maresciallo
partigiano della formazione "Giustizia e libertà". “Sua zia, Settimia
Spicchino, - ricorda Repubblica Roma - fu l'unica ebrea romana
sopravvissuta al rastrellamento del ghetto il 16 ottobre del 1943”.
Da Torino, il terrorista dell'Isis.
“Ha vissuto per 9 anni come un fantasma. Usciva di casa non più di due
ore al giorno. II resto del tempo lo passava al telefono oppure davanti
al computer. Cosi Mouner El Aoual è diventato il 'portavoce ufficiale
dello stato islamico'”, la ricostruzione de La Stampa della cattura a
Torino di un uomo affiliato al terrorismo islamista e che per 9 anni ha
vissuto in città come un fantasma.
Israele-Germania Netanyahu rifiuta l'incontro con Gabriel. Il
premier israeliano Benjamin Netanyahu ha cancellato l'incontro previsto
con il ministro degli Esteri Sigmar Gabriel, che aveva confermato
l'intenzione di incontrare alcune ong israeliane com Breaking the
silence (Corriere).
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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