MOSTRE
Voci sefardite per narrare l’Esodo dimenticato
Voci
che raccontano la vita a Bagdad, al Cairo, a Tripoli, a Beirut in
quelle tante città dove l’ebraismo fiorì per millenni, ma conobbe anche
la persecuzione e fu infine reciso cinquant’anni fa. Si intitola
proprio “Voci sefardite” la mostra inaugurata a inizio giugno al Museo
ebraico di Londra dedicata alle storie degli ebrei provenienti dal Nord
Africa e dai Paesi arabi.
Al centro della rassegna, una serie di video-interviste per raccontare
al visitatore l’esperienza di coloro che, costretti a lasciarsi tutto
alle spalle, si trasferirono nel Regno Unito (tra i paesi meta dei
rifugiati, insieme a Stati Uniti, Israele, Italia e molti altri).
“Ho lasciato Bagdad molti anni fa. Ma Bagdad non ha mai lasciato me”
spiega per esempio Ivy Shashoua, una delle protagoniste. Le interviste
provengono dall’archivio realizzato dalla no profit Sephardic Voices UK.
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