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18 Luglio 2017 - 24 Tamuz 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Prima di congedarsi Moshè chiede all’Eterno di nominare la nuova guida del popolo ebraico, specificando alcune doti che vorrebbe trovare nell’uomo designato.”Moshè parlò al Signore dicendo così: “Nomini l’Eterno, il Signore degli spiriti di ogni vivente, un uomo a capo della Comunità, il quale proceda davanti a loro e che rientri alla loro testa, che li possa far uscire e li possa far rientrare, affinché la Comunità del Signore non sia come un gregge che non ha pastore”.(Bemidbar, 27; 15 – 17).
 
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
Presi dall’ansia generosa di conoscere l’altro, a volte ci dimentichiamo di verificare prima la conoscenza di noi stessi. L’immagine che ci formiamo dell’altro ci arriva così alterata dalla nostra stessa ignoranza di noi. Come se ci trovassimo a osservare la realtà di fronte allo specchio deformante della nostra mente. A noi non resta che studiare. Agli psicanalisti il compito di ampliare gli orari di ambulatorio.
 
La Siria preoccupa
L’accordo per il cessate il fuoco in Siria non piace a Israele, come ha dichiarato esplicitamente il Primo ministro Netanyahu al collega francese Macron nella sua recente visita a Parigi. Non piace perché lascia troppo spazio all’Iran, che, come racconta il Corriere, ha da tempo aumentato il suo potere in Medio Oriente, riuscendo a influenzare e gestire il conflitto in Iraq e poi proprio in Siria. Un corridoio di potere, con la collaborazione di Hezbollah, che arriva fino ai confini d’Israele, nazione che Teheran minaccia continuamente di voler distruggere. Nei mesi che hanno preceduto l’accordo in Siria, spiega Giordano Stabile su La Stampa, Israele ha tenuto diversi meeting con gli alti funzionari americani coinvolti, compreso Brett McGurk, inviato speciale antiIsis della Casa Bianca. “Gli israeliani hanno chiesto che Iran, Hezbollah, e altre milizie sciite venissero ‘tenute fuori dalle zone di de-escalation vicino ai confini di Israele e Giordania’”. Gerusalemme aveva inizialmente ricevuto garanzie dall’amministrazione Trump che però non ha visto rispettate mentre i russi, altra parte protagonista dell’intesa, insistono che saranno loro a gestire la situazione.
 
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  davar
qui ferrara - redazione aperta
Raccontare l'ebraismo italiano,

a confronto con le redazioni 
Come approcciarsi al mondo ebraico italiano nel suo insieme, alle sue molteplici complessità e sfaccettature? Un interrogativo che ha animato la prima parte dei lavori di Redazione Aperta a Ferrara, il seminario giornalistico di formazione e incontro dedicato oggi a un confronto tra i giornalisti della redazione UCEI con i protagonisti dell’informazione locale. Nelle redazioni di
Nuova Ferrara, Resto del Carlino e Telestense, ospiti dei diversi gruppi di lavoro, l’interrogativo è stato centrale in una serie di riflessioni e opportunità di collaborazione pensate insieme al Meis, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah che procede spedito verso l’inaugurazione candidandosi ad essere formidabile polo di cultura e divulgazione ebraica e che ospita questa prima settimana di laboratorio. Tra i giornalisti incontrati dalla redazione il capocronista del Resto del Carlino Cristiano Bendin, il redattore Stefano Lolli, i collaboratori Anja Rossi e Federico Di Bisceglie, Veronica Capucci della Nuova Ferrara e Marco Contini Vitale de La Repubblica.


il presidente del world jewish congress
"Lotta all'odio sfida comune,

grazie Macron per l'impegno"
Importante che la Francia riconosca come dietro l'antisionismo si nasconda il nuovo antisemitismo. A sottolinearlo, il presidente del Congresso ebraico mondiale Ronald Lauder, che nelle scorse ore ha ringraziato il presidente francese Emmanuel Macron per aver affermato pubblicamente come sempre più spesso dietro a una presunta critica a Israele si nascondano nuove forme di retorica antisemita. “In un momento in cui l'antisemitismo sta riemergendo in tutta Europa, anche in Francia, il Congresso Mondiale ebraico trova incoraggiante che il presidente Macron riconosca come antisionismo e antisemitismo siano due facce della stessa moneta”, ha affermato Lauder.
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squadra azzurra per la solidarietà
Maccabiadi, ieri il gran finale

Italia protagonista del sorriso
Si è conclusa la ventesima edizione delle Maccabiadi. Oltre diecimila partecipanti, anche l’Italia protagonista. La squadra azzurra torna a casa con alcune medaglie al collo, ma soprattutto con la consapevolezza di essersi distinta anche fuori dai campi di gioco. Atleti italiani infatti in prima linea per la solidarietà, per portare un sorriso e una speranza a chi soffre nelle corsie degli ospedali senza distinzione di identità e nazionalità.
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pilpul
Accoglienza al Memoriale
Per il terzo anno consecutivo, la Fondazione del Memoriale della Shoah di Milano apre i suoi locali al di sotto della Stazione centrale e accoglie una quarantina di profughi e richiedenti asilo. Da domenica sera docce, pasti caldi e conforto per persone che celano storie drammatiche, e che tendiamo a visualizzare solo quando si mostrano in gruppo, relegandole all’invisibilità se invece camminano affaticate e solitarie per le strade delle nostre città. Davanti alla Stazione centrale, a pochi metri di distanza, ce ne sono molte, e infatti se ne parla con allarme e rabbia. Ai responsabili del Memoriale, comunque, moltissime congratulazioni, Kol Ha-Kavod!

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas


Appelli
Di recente è stato diffuso un documento nel quale si informa che: “abbiamo risposto con favore all’appello agli ebrei del mondo promosso da più di 500 israeliani, figure eminenti nel mondo intellettuale, accademico e imprenditoriale, ex membri della Knesset e dei governi di Israele”. Poiché io sono, incontestabilmente, uno degli ebrei del mondo, godo del privilegio (purtroppo non esclusivo) di essere un soggetto al quale si rivolgono ben cinquecento figure eminenti. Finora ho passato il tempo a chiacchierare col barbiere del paese e col personale del supermercato, traendo l’impressione che costoro mi trattassero con grande riguardo per la bravura con cui fingo di saper leggere e scrivere così come per la mia incrollabile fede nella più eccelsa squadra di calcio che mente umana abbia potuto concepire.

Emanuele Calò
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