Paolo Sciunnach, insegnante | "Non
fare della tua preghiera un obbligo fisso (kevah) che tu espleti; ma
che la preghiera sia per te un atto d'amore e una supplica (Rachamim
VeTachanunim) davanti al D-o (Luogo, Makom) benedetto Egli sia". Queste
parole ci insegnano che l'uomo non deve pregare per i propri interessi,
per i propri bisogni materiali, ma per D-o stesso, per la Shekhinah, la
Presenza Divina, affinchè sia liberata dalla Galut, dall'Esilio
metafisico; e la redenzione della Shekhinah affretterà di conseguenza
la liberazione dell'elemento divino racchiuso nell'anima umana.
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Anna
Foa,
storica |
Diventa
perfino difficile citare i casi di razzismo e di violenza neofascista,
tanto numerosi cominciano ad essere. Ma credo fermamente che la strada
per fermarli non possa essere soltanto quella della politica. Bisogna
affrontare l'odio che cresce nella società, a cominciare dal
linguaggio, nel web o nella realtà, e poi negli atti di vera e propria
violenza, di cui conosciamo solo, temo, la punta dell'iceberg.
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Corea testa la bomba H
Usa preparano risposta
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LNella
giornata di ieri si sono susseguite le reazioni al test fatto dalla
Corea del Nord, che ha fatto esplodere una bomba all’idrogeno che ha
provocato un terremoto di magnitudo 6,3 sulla scala Richter (Repubblica
e Corriere). Di fronte all’ennesima minaccia del dittatore Kim Jong-un
gli Stati Uniti hanno fatto sapere che ci sarà una “massiccia reazione
militare se minacciati”. La Russia di Putin ha invece messo in guardia
da azioni militari mentre Pechino ha mandato un messaggio alla Corea
del Nord: fermare azioni “sbagliate” e rispettare le risoluzioni Onu.
Il trio europeo Merkel-Macron-Gentiloni: parla della necessità di una
“Reazione internazionale forte” e oggi si riunirà il Consiglio di
Sicurezza dell’Onu per trattare la questione sul nucleare. Il
politologo Ian Bremmer spiega al Corriere che “Trump paga il fallimento
delle politiche verso la Corea del Nord dei suoi predecessori: Clinton,
Bush e Obama”. D’altra parte “quello che sta facendo è profondamente
sbagliato e pericoloso, al di là della gravità della minaccia
rappresentata da Kim Jong-un: attaccando Seul per i suoi sforzi
diplomatici e puntando nel momento più sbagliato alla cancellazione del
trattato commerciale con la Corea del Sud, il presidente rischia di
spingere questo alleato tra le braccia della Cina e di rendere ancor
più instabili le alleanze con i partner degli Usa in Estremo Oriente”.
Germania, duello Merkel-Schulz. A tre settimane dal voto, il primo e
unico duello in tv tra i principali sfidanti alle elezioni tedesche,
Angela Merkel e Martin Schulz, la scorsa sera è stato inaspettatamente
vivace, scrive Repubblica. “Ma è difficile che possa sconvolgere il
quadro. Davanti alle telecamere e a 20-30 milioni di tedeschi che li
seguivano in diretta, si sono confrontati pur sempre i due partner
della Grande coalizione attualmente al governo, gli stessi che
potrebbero decidere di allearsi anche in futuro. Al di là di qualche
tensione sulla Turchia o sulle diseguaglianze, non ci sono state troppe
divergenze”.
Elezioni e ius soli. Anche in Italia si guarda alle prossime elezioni
del 2018. Secondo il presidente del Pd Matteo Orfini non si arriverà a
un accordo sulla legge elettorale per le Politiche. “Per cambiare la
legge elettorale – afferma Orfini, intervistato da Repubblica –
dovremmo avere un accordo che tenga insieme noi, Forza Italia, la Lega
e i 5 Stelle. Mi sembra molto complicato”. Il presidente del Pd parla
anche della contestata legge sullo ius soli: “Lo ius soli va fatto. Ci
siamo assunti un impegno, dovevamo farlo prima dell’estate. Gentiloni
ha chiesto di aspettare l’autunno. Ora l’autunno è quasi arrivato e
dobbiamo trovare il modo per approvarlo. Poi, dopo la manovra bisognerà
provare con la legge elettorale. Ma se non d fossero le condizioni per
modificarla non so quanto senso avrebbe andare avanti”.
Italia-Israele, sfida sul campo di calcio. Domani sera le due nazionali
si sfideranno a Reggio Emilia in una partita valida per le
qualificazioni mondiali. Diversi quotidiani, dalla Gazzetta dello Sport
a Repubblica, parlano dell’incontro.
L’addio a Giuseppe Di Porto. Repubblica Roma ricorda il Testimone della
Shoah Giuseppe Di Porto scomparso nella notte di sabato e riporta la
nota del sindaco Raggi: “Roma perde uno dei suoi figli. A nome della
città esprimo la più sentita vicinanza alla famiglia e a tutta la
comunità ebraica di Roma di cui Giuseppe Di Porto era uno dei membri
più conosciuti”.
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gli incroci sportivi tra i due paesI
Italia-Israele, lo sport unisce
Domani il calcio, poi il Giro
Svanita
ormai quasi matematicamente la possibilità di qualificarsi ai Mondiali
del 2018 senza passare dalla lotteria degli spareggi, gli Azzurri di
Ventura sono chiamati a un compito più semplice, ma comunque non
scontato: difendere la seconda piazza del girone eliminatorio non sarà
infatti uno scherzo. Per raggiungere la meta, la partita contro in
Israele in programma domani sera a Reggio Emilia dovrà portare tre
punti in dote. Non è più tempo di scherzare con il fuoco: l’Albania,
che segue in classifica a quattro punti di distanza, appare
improvvisamente minacciosa.
Italia versus Israele. Sono settimane di affascinanti incroci tra i due
paesi nel segno dello sport. Appena pochi giorni fa, a Tel Aviv,
l’Italia è stata brillantemente corsara nel match di esordio agli
Europei di basket. Corsara come gli Azzurri di Ventura, che un anno fa
si imposero in trasferta con un perentorio 3 a 1 firmato Pellè,
Candreva e Immobil. Leggi
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il progetto della realtà piemontese
Casalebraica, l'applicazione
che racconta la Comunità Il
tour numero zero ha preso il via poco dopo le 11 di domenica 3
settembre: dieci ospiti che hanno visitato la sinagoga, le stanze del
museo ebraico e dei lumi, guidati dalla voce di Micol, una ragazza di
circa 35 anni della Comunità ebraica di Casale Monferrato, che
pazientemente ha spiegato a ciascun visitatore i dettagli delle opere
che avevano davanti, corredando le informazioni con la storia della
Comunità, interviste e persino con brani di musica e immagini che ne
ampliavano il contesto.
La particolarità di Micol è che esiste solo nella realtà virtuale, il
suo nome sarebbe infatti “app interattiva di Casalebraica”. La sua voce
è esclusivamente sui nostri cellulari o sui tablet, compresi quelli che
la Comunità fornirà ai visitatori che ne faranno richiesta, e che ha
avuto il pubblico di questa presentazione della prima visita guidata in
modalità “on line”. Una anteprima di quello che sarà possibile fare
dalla sera del 9 settembre quando, l'app sarà scaricabile gratuitamente
per tutti sia in formato Android sia per i device Apple. Leggi
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il cordoglio della roma ebraica
Roberto Spizzichino (1932-2017)
Trent’anni
alla presidenza del Pitigliani. Dal 1972 al 2002: gli anni che
segnarono la trasformazione dell’istituto da orfanotrofio a luogo di
educazione, ritrovo, vasta produzione culturale in un dialogo costante
con la città.
Lascia una traccia profondissima Roberto Spizzichino (nell'immagine al
centro. A sinistra, rav Elio Toaff zl), tra le figure che maggiormente
hanno segnato la storia della Comunità ebraica romana nel dopoguerra.
Una figura non da palcoscenico, come ha ricordato il rav Roberto Della
Rocca durante la cerimonia funebre svoltasi al cimitero di Prima Porta,
ma che dietro le quinte, senza smania di apparire, ha raggiunto
risultati tangibili e sotto gli occhi di tutti. Uno sguardo
costantemente rivolto al futuro, ai giovani, a un nuovo modello di
aggregazione che è stato possibile costruire con fatica e passione. Leggi
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Oltremare - Pedoni |
A
Tel Aviv esiste una categoria di pedoni che non vanno da nessuna parte,
e anzi, è importante che non si muovano affatto. Scendono da macchine
in corsa quando il guidatore ha adocchiato un posteggio ma non può
arrivarci direttamente, si piazzano in piedi in mezzo allo spazio del
parcheggio e aspettano. Di tanto in tanto passa una macchina, a volte
rallenta, ma di rado il guidatore fa segno o chiede all’apparente
passante se può spostarsi, perché è evidente a tutti che il
tieni-parcheggio non si sposterà fino all’arrivo della macchina
destinata ad usare quel prezioso rettangolo di cemento delimitato sul
marciapiede dalle agognate strisce bianche e blu. Ci si accorge che
mancano all’appello questi coraggiosi araldi del parcheggio quando ci
si trova in altre città e si può lasciare la macchina lungo marciapiedi
non marcati da colori brillanti, e ci si guarda intorno sospettosi
pensando che deve esserci un trucco, che non è possibile parcheggiare
con tale facilità senza che compaia dal nulla un tizio alto meno di una
Jeep con taccuino e multa già fatta.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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