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4 settembre 2017 - 13 Elul 2017
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
"Non fare della tua preghiera un obbligo fisso (kevah) che tu espleti; ma che la preghiera sia per te un atto d'amore e una supplica (Rachamim VeTachanunim) davanti al D-o (Luogo, Makom) benedetto Egli sia". Queste parole ci insegnano che l'uomo non deve pregare per i propri interessi, per i propri bisogni materiali, ma per D-o stesso, per la Shekhinah, la Presenza Divina, affinchè sia liberata dalla Galut, dall'Esilio metafisico; e la redenzione della Shekhinah affretterà di conseguenza la liberazione dell'elemento divino racchiuso nell'anima umana.
 
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Anna
Foa,
storica
Diventa perfino difficile citare i casi di razzismo e di violenza neofascista, tanto numerosi cominciano ad essere. Ma credo fermamente che la strada per fermarli non possa essere soltanto quella della politica. Bisogna affrontare l'odio che cresce nella società, a cominciare dal linguaggio, nel web o nella realtà, e poi negli atti di vera e propria violenza, di cui conosciamo solo, temo, la punta dell'iceberg.
 
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Corea testa la bomba H
Usa preparano risposta
LNella giornata di ieri si sono susseguite le reazioni al test fatto dalla Corea del Nord, che ha fatto esplodere una bomba all’idrogeno che ha provocato un terremoto di magnitudo 6,3 sulla scala Richter (Repubblica e Corriere). Di fronte all’ennesima minaccia del dittatore Kim Jong-un gli Stati Uniti hanno fatto sapere che ci sarà una “massiccia reazione militare se minacciati”. La Russia di Putin ha invece messo in guardia da azioni militari mentre Pechino ha mandato un messaggio alla Corea del Nord: fermare azioni “sbagliate” e rispettare le risoluzioni Onu. Il trio europeo Merkel-Macron-Gentiloni: parla della necessità di una “Reazione internazionale forte” e oggi si riunirà il Consiglio di Sicurezza dell’Onu per trattare la questione sul nucleare. Il politologo Ian Bremmer spiega al Corriere che “Trump paga il fallimento delle politiche verso la Corea del Nord dei suoi predecessori: Clinton, Bush e Obama”. D’altra parte “quello che sta facendo è profondamente sbagliato e pericoloso, al di là della gravità della minaccia rappresentata da Kim Jong-un: attaccando Seul per i suoi sforzi diplomatici e puntando nel momento più sbagliato alla cancellazione del trattato commerciale con la Corea del Sud, il presidente rischia di spingere questo alleato tra le braccia della Cina e di rendere ancor più instabili le alleanze con i partner degli Usa in Estremo Oriente”.

Germania, duello Merkel-Schulz. A tre settimane dal voto, il primo e unico duello in tv tra i principali sfidanti alle elezioni tedesche, Angela Merkel e Martin Schulz, la scorsa sera è stato inaspettatamente vivace, scrive Repubblica. “Ma è difficile che possa sconvolgere il quadro. Davanti alle telecamere e a 20-30 milioni di tedeschi che li seguivano in diretta, si sono confrontati pur sempre i due partner della Grande coalizione attualmente al governo, gli stessi che potrebbero decidere di allearsi anche in futuro. Al di là di qualche tensione sulla Turchia o sulle diseguaglianze, non ci sono state troppe divergenze”.

Elezioni e ius soli. Anche in Italia si guarda alle prossime elezioni del 2018. Secondo il presidente del Pd Matteo Orfini non si arriverà a un accordo sulla legge elettorale per le Politiche. “Per cambiare la legge elettorale – afferma Orfini, intervistato da Repubblica – dovremmo avere un accordo che tenga insieme noi, Forza Italia, la Lega e i 5 Stelle. Mi sembra molto complicato”. Il presidente del Pd parla anche della contestata legge sullo ius soli: “Lo ius soli va fatto. Ci siamo assunti un impegno, dovevamo farlo prima dell’estate. Gentiloni ha chiesto di aspettare l’autunno. Ora l’autunno è quasi arrivato e dobbiamo trovare il modo per approvarlo. Poi, dopo la manovra bisognerà provare con la legge elettorale. Ma se non d fossero le condizioni per modificarla non so quanto senso avrebbe andare avanti”.

Italia-Israele, sfida sul campo di calcio. Domani sera le due nazionali si sfideranno a Reggio Emilia in una partita valida per le qualificazioni mondiali. Diversi quotidiani, dalla Gazzetta dello Sport a Repubblica, parlano dell’incontro.

L’addio a Giuseppe Di Porto. Repubblica Roma ricorda il Testimone della Shoah Giuseppe Di Porto scomparso nella notte di sabato e riporta la nota del sindaco Raggi: “Roma perde uno dei suoi figli. A nome della città esprimo la più sentita vicinanza alla famiglia e a tutta la comunità ebraica di Roma di cui Giuseppe Di Porto era uno dei membri più conosciuti”.
 
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  davar
il piano presentato dal governo netanyahu
La rivoluzione nelle infrastrutture
147 progetti per cambiare Israele

Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha presentato, nel corso della riunione di gabinetto di inizio settimana (domenica) un piano quinquennale (2017-2021) per lo sviluppo delle infrastrutture del paese e un raccordo stradale in Cisgiordania. Il piano è ambizioso e la cifra stimata  disporre si aggira attorno ai 100 miliardi di shekel (circa 23 miliardi di euro), con la previsione di investimenti provenienti dal settore privato e dall’estero. In una nota diffusa dall’ufficio di Netanyahu si afferma che la mancanza di un piano di sviluppo infrastrutturale finora ha impedito gli investimenti di società straniere. Il piano si basa su una decisione del governo di agosto 2016 sulla mappatura di tutti i progetti infrastrutturali, di protezione ambientale, nel settore dell’energia e dell’agricoltura necessari al paese.
“Il programma consentirà al governo di fornire ai cittadini migliori servizi di trasporto, nel settore dell’energia, della sanità ed altri”, ha dichiarato Netanyahu. Secondo il direttore generale Eli Groner “la mappatura dei progetti è un passo cruciale per ottenere investimenti stranieri nel settore delle infrastrutture, aumentandoli e sviluppando l’economica israeliana”.
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gli incroci sportivi tra i due paesI
Italia-Israele, lo sport unisce 
Domani il calcio, poi il Giro

Svanita ormai quasi matematicamente la possibilità di qualificarsi ai Mondiali del 2018 senza passare dalla lotteria degli spareggi, gli Azzurri di Ventura sono chiamati a un compito più semplice, ma comunque non scontato: difendere la seconda piazza del girone eliminatorio non sarà infatti uno scherzo. Per raggiungere la meta, la partita contro in Israele in programma domani sera a Reggio Emilia dovrà portare tre punti in dote. Non è più tempo di scherzare con il fuoco: l’Albania, che segue in classifica a quattro punti di distanza, appare improvvisamente minacciosa.
Italia versus Israele. Sono settimane di affascinanti incroci tra i due paesi nel segno dello sport. Appena pochi giorni fa, a Tel Aviv, l’Italia è stata brillantemente corsara nel match di esordio agli Europei di basket. Corsara come gli Azzurri di Ventura, che un anno fa si imposero in trasferta con un perentorio 3 a 1 firmato Pellè, Candreva e Immobil.
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il progetto della realtà piemontese
Casalebraica, l'applicazione
che racconta la Comunità

Il tour numero zero ha preso il via poco dopo le 11 di domenica 3 settembre: dieci ospiti che hanno visitato la sinagoga, le stanze del museo ebraico e dei lumi, guidati dalla voce di Micol, una ragazza di circa 35 anni della Comunità ebraica di Casale Monferrato, che pazientemente ha spiegato a ciascun visitatore i dettagli delle opere che avevano davanti, corredando le informazioni con la storia della Comunità, interviste e persino con brani di musica e immagini che ne ampliavano il contesto.
La particolarità di Micol è che esiste solo nella realtà virtuale, il suo nome sarebbe infatti “app interattiva di Casalebraica”. La sua voce è esclusivamente sui nostri cellulari o sui tablet, compresi quelli che la Comunità fornirà ai visitatori che ne faranno richiesta, e che ha avuto il pubblico di questa presentazione della prima visita guidata in modalità “on line”. Una anteprima di quello che sarà possibile fare dalla sera del 9 settembre quando, l'app sarà scaricabile gratuitamente per tutti sia in formato Android sia per i device Apple.
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il cordoglio della roma ebraica
Roberto Spizzichino (1932-2017)
Trent’anni alla presidenza del Pitigliani. Dal 1972 al 2002: gli anni che segnarono la trasformazione dell’istituto da orfanotrofio a luogo di educazione, ritrovo, vasta produzione culturale in un dialogo costante con la città.
Lascia una traccia profondissima Roberto Spizzichino (nell'immagine al centro. A sinistra, rav Elio Toaff zl), tra le figure che maggiormente hanno segnato la storia della Comunità ebraica romana nel dopoguerra. Una figura non da palcoscenico, come ha ricordato il rav Roberto Della Rocca durante la cerimonia funebre svoltasi al cimitero di Prima Porta, ma che dietro le quinte, senza smania di apparire, ha raggiunto risultati tangibili e sotto gli occhi di tutti. Uno sguardo costantemente rivolto al futuro, ai giovani, a un nuovo modello di aggregazione che è stato possibile costruire con fatica e passione.
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INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION 
Giornata della Cultura Ebraica,
la Sicilia protagonista 

A pochi giorni dalla Giornata Europea della Cultura Ebraica, che verrà celebrata domenica 10 settembre in oltre 80 località italiane, capofila la Sicilia, la nuova uscita di Pagine Ebraiche International Edition racconta ai lettori di tutto il mondo l’appuntamento e le profondi radici ebraiche dell’isola. Lo fa grazie a una collaborazione d’eccezione, quella tra Pagine Ebraiche e la Scuola superiore traduttori e interpreti di Trieste, la più qualificata in Italia e la prima nella classifica del Censis che valuta ogni anno la qualità della formazione accademica. Numerosi studenti stanno svolgendo il proprio tirocinio presso la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Tra i primi risultati del loro lavoro, la versione in diverse lingue, di vari articoli del dossier Sicilia Ebraiche, curato dalla giornalista Ada Treves nel numero di agosto).
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pilpul
Oltremare - Pedoni
A Tel Aviv esiste una categoria di pedoni che non vanno da nessuna parte, e anzi, è importante che non si muovano affatto. Scendono da macchine in corsa quando il guidatore ha adocchiato un posteggio ma non può arrivarci direttamente, si piazzano in piedi in mezzo allo spazio del parcheggio e aspettano. Di tanto in tanto passa una macchina, a volte rallenta, ma di rado il guidatore fa segno o chiede all’apparente passante se può spostarsi, perché è evidente a tutti che il tieni-parcheggio non si sposterà fino all’arrivo della macchina destinata ad usare quel prezioso rettangolo di cemento delimitato sul marciapiede dalle agognate strisce bianche e blu. Ci si accorge che mancano all’appello questi coraggiosi araldi del parcheggio quando ci si trova in altre città e si può lasciare la macchina lungo marciapiedi non marcati da colori brillanti, e ci si guarda intorno sospettosi pensando che deve esserci un trucco, che non è possibile parcheggiare con tale facilità senza che compaia dal nulla un tizio alto meno di una Jeep con taccuino e multa già fatta.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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