Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

15  Settembre 2017 - 24 Elul 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Il mese di Elul arriva e pone una semplice domanda: "Dove sei?
La stessa che in Genesi Dio pone ad Adamo (3,9): "Dove sei?"
Abbiamo tempo fino a Rosh Hashana per trovare una risposta che dia senso a noi stessi, le nostre famiglie, le nostre comunità ed il mondo che ci circonda.
 
Leggi

Gadi
Luzzatto
Voghera,
direttore
Fondazione CDEC
Quando gli ebrei in Italia – alla vigilia e dopo l’emancipazione – hanno iniziato ad occuparsi di politica, la prospettiva comunitaria è stata esclusa da questa dinamica. Da italiani, interessati dell’amministrazione della cosa pubblica a vario titolo, numerosi ebrei (in gran numero in percentuale rispetto ad ogni altra realtà europea) sono diventati consiglieri comunali, sindaci, e parlamentari, equamente distribuiti nel panorama politico. Ci sono stati episodi di schietto antisemitismo (per la verità pochi), nei quali alcuni di questi personaggi pubblici sono stati attaccati non tanto per la loro azione politica, quanto piuttosto per la loro essenza di ebrei, quindi (nella mente distorta degli accusatori) in qualche modo “estranei” e “nemici” agli interessi dell’Italia.
 
Leggi

L’odio estremista
contro Fiano
Il via libera della Camera dei deputati al disegno di legge che stabilisce il reato di propaganda fascista scatena in queste ore alcune vecchie conoscenze dell’estremismo nero che particolarmente si stanno accanendo sul primo firmatario del ddl, il parlamentare del Partito Democratico Emanuele Fiano.
La Stampa riporta alcuni insulti e minacce circolate in particolare sul web e sui social network. “Io credo che sia giusto abradere Israele dalla Palestina…Non prima di averci mandato Fiano” scrive tra gli altri l’estremista Maurizio Murelli, già condannato a 18 anni di detenzione per omicidio.

Pestata, violentata e uccisa con un colpo di pistola dai partigiani comunisti perché ritenuta una informatrice dei fascisti. A 72 anni dalla morte, il nome dell’allora 13enne Giuseppina Ghersi apre uno scontro politico profondo a Noli, provincia di Savona, tra chi sostiene la proposta di un consigliere comunale di intitolarle una lapide e chi invece avversa questo proposito come l’Associazione Nazionale Partigiani. “Giuseppina Ghersi – afferma Samuele Rago, presidente provinciale dell’Anpi in una dichiarazione riportata tra gli altri dal Quotidiano Nazionale – al di là dell’età era una fascista. Eravamo alla fine di una guerra, è ovvio che ci fossero condizioni che oggi possono sembrare incomprensibili. Era una ragazzina, ma rappresentava quella parte là”.

“L’Isis trasferisce soldi in Europa per finanziare nuovi attacchi”. È l’allarme lanciato in queste ore dagli esperti russi, che sostengono nei loro report che il gruppo terroristico colpirà anche quando non avrà più uno Stato alle spalle. Sottolinea al riguardo La Stampa: “Il collasso sempre più rapido a livello militare, la perdita di circa l’80 per cento del territorio rispetto al picco del 2015, non hanno ancora piegato del tutto la capacità organizzativa degli islamisti”.
 
Leggi

 
 
  davar
il convegno isgap alla camera
Terroristi, integralisti e antisemiti
minaccia al cuore dell'Europa

Si è conclusa in queste ore a Montecitorio la terza giornata del ciclo di conferenze dedicate alla lotta all'antisemitismo e al terrorismo organizzate in Vaticano e a Roma dall'Isgap, Institute for the Study of Global Antisemitism and Policy. “L'antisemitismo non è solo un pensiero, è un'attitudine, è violenza, è una mania collettiva”, ha sottolineato in apertura Gea Schirò, membro della XIV Commissione Politiche Europee della Camera dei Deputati, dando il suo plauso al lavoro fatto dall'Isgap a livello internazionale nella lotta alla minaccia antisemita. “Una lotta – ha spiegato Robert Hassan, direttore Isgap Europa – che è in primo luogo culturale e in cui abbiamo al nostro fianco anche il pontefice, come ci ha ribadito lui stesso nell'incontro privato che ha avuto con lui la nostra delegazione”. Nel suo messaggio di saluto la Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha poi ricordato la risoluzione del Parlamento europeo “che invita tutti i Paesi Ue ad adottare la definizione di antisemitismo dell'IHRA e a promuovere le misure necessarie per difendere i loro concittadini ebrei e le istituzioni ebraiche, costituendo uffici statali di coordinamento alla lotta contro il pericolo antisemita. È necessario – le parole di Di Segni - che le autorità a tutti i livelli agiscano per contrastare le diverse maschere dell'antisemitismo. È necessario che il mondo musulmano si difenda da chi non gli consente di maturare ed integrarsi. È necessario che la popolazione civile si desti”.
Leggi

l'incontro al centro bibliografico ucei
L'eredità di Primo Levi
A distanza di 30 anni dalla sua scomparsa, Primo Levi fa ancora pienamente parte del dibattito pubblico italiano e internazionale. I suoi libri sono studiati in tutto il mondo, è, assieme a scrittori come Elie Wiesel, la voce della Memoria della Shoah ma anche un profondo conoscitore dell'animo umano, come hanno ricordato i relatori protagonisti ieri sera dell'incontro Delega - Il lascito di Primo Levi all’ebraismo e al futuro, organizzato al Centro Bibliografico dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. A intervenire, la docente Maria Fausta Adriani, l'organizzatrice dell'evento Raffaella Di Castro e il direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi Fabio Levi, moderati dal direttore della redazione UCEI Guido Vitale. A intervallare i diversi interventi, - aperti dal saluto della presidente UCEI Noemi Di Segni - le applaudite letture di brani di Primo Levi da parte dell'attore Emanuele Carucci.
Il viaggio nel pensiero e nella vita di Primo Levi è proseguito poi con la proiezione di due documentari: “Gli sci di Primo Levi” di Bruna Bertani, che ha introdotto la pellicola, e  “Ritorno ad Auschwitz”, servizio di Sorgente di vita, realizzato per i 25 anni della morte di Primo Levi e introdotto ieri da Emanuele Ascarelli e Piera Di Segni.
Leggi

l'evento con i ministri pinotti e orlando
Gruppo Ebraico Volontari,
50 anni al servizio degli altri

Pubblico e ospiti delle grandi occasioni ieri sera nel Cortile del Palazzo della Cultura, in via Portico d'Ottavia, per l'evento che celebrava il cinquantesimo anniversario della fondazione del Gruppo Ebraico Volontari. “Una storia di impegno a difesa della vita quotidiana della comunità ebraica”, ha sottolineato dal palco tra gli altri il ministro della Giustiza Andrea Orlando, invitato a parlare così come il ministro della Difesa Roberta Pinotti. A sottolineare il grande lavoro compiuto in questi anni dal Gruppo Ebraico Volontari, coordinato da Gianni Zarfati, a capo della sicurezza, anche Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica della Capitale - rappresentata anche dal rabbino capo Riccardo Di Segni - e da Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Tante le autorità civili e militari presenti, tra cui anche l'ambasciatore d'Israele in Italia Ofer Sachs.
 

la proiezione a vicenza del documentario
Dalla Libia all'Italia, gli ebrei
e l'ultimo esodo dimenticato

La vicenda degli ebrei di Libia, il loro esodo forzato, la loro formidabile capacità di ripartire con successo da zero, continua a tenere banco.
Se ne è parlato ad esempio ieri sera a Vicenza, in occasione della proiezione del film "Libia. L'ultimo esodo" di David Meghnagi e Ruggero Gabbai a Palazzo Trissino.
Promossa dal Consigliere della Comunità ebraica veronese (sezione di Vicenza) Roberto Foroni nell'ambito delle iniziative per la Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica scorsa, la serata ha portato un pubblico attento a confronto con i temi peculiari della manifestazione, dedicata quest'anno a "Diaspora. Identità e dialogo".
Leggi

pilpul
Le donne e la pace
Le donne hanno una maggiore propensione alla pace? E hanno i mezzi per costringere gli uomini a smettere di fare la guerra e a trattare ad oltranza finché non trovano compromessi accettabili per tutti? Ne era convinto Aristofane, che nella sua commedia Lisistrata immagina che le donne di Atene, Sparta e delle altre città greche organizzino tutte insieme una sorta di sciopero del sesso per costringere i loro mariti a sedersi al tavolo delle trattative e porre fine alla guerra del Peloponneso. E ne sono convinte, circa 2500 anni dopo, le migliaia di donne israeliane e palestinesi del movimento Women Wage Peace – Nashim Osot Shalom (“Le donne fanno la pace”) - ebree, cristiane e musulmane, religiose e laiche, di destra, sinistra e centro - che dal 2014 organizzano incontri ed eventi per spingere i leader israeliani e palestinesi a “raggiungere un accordo politico per una soluzione del conflitto israelo-palestinese, che garantirà sicurezza a lungo termine”. In vista del nuovo anno ebraico e delle festività autunnali è in programma “La strada della pace”, una serie di eventi ai quattro angoli di Israele, da Sderot a Nazaret, da Jaffa e Gerusalemme, accompagnata da un manifesto congiunto che sarà presentato alla Knesset all'apertura della sessione invernale. 

Anna Segre, insegnante
Leggi

Livornez
Ad un tratto mi sento più livornez del solito, per usare il demotico del marrano Lopes nel celebre contrasto in giudeo-portoghese col frate inquisitore. Avevo scoperto ed ero abituato a immaginare il fango e la desolazione di chi ha perso ogni cosa nei campi profughi o nelle bidonville del “terzo mondo”, non pensavo di trovare una domenica mattina questo triste scenario dietro casa mia. Ero convinto soltanto che la scorsa domenica sarebbe stata significativa perché anche a Livorno, come nelle altre città d'Italia, si sarebbe svolta la Giornata Europea della Cultura Ebraica.

Francesco Moises Bassano
Leggi

Diario di viaggio
A voi, un piccolo frammento, del mio diario di viaggio.
Allora, è andata così. Mi trovavo a Francoforte, in Germania, la scorsa settimana. Una visita di cortesia, in occasione del matrimonio di una coppia a me molto cara.


David Zebuloni
Leggi




moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.