
Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
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Il mese di Elul arriva e pone una semplice domanda: "Dove sei?
La stessa che in Genesi Dio pone ad Adamo (3,9): "Dove sei?"
Abbiamo tempo fino a Rosh Hashana per trovare una risposta che dia
senso a noi stessi, le nostre famiglie, le nostre comunità ed il mondo
che ci circonda.
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Gadi
Luzzatto
Voghera, direttore
Fondazione CDEC
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Quando
gli ebrei in Italia – alla vigilia e dopo l’emancipazione – hanno
iniziato ad occuparsi di politica, la prospettiva comunitaria è stata
esclusa da questa dinamica. Da italiani, interessati
dell’amministrazione della cosa pubblica a vario titolo, numerosi ebrei
(in gran numero in percentuale rispetto ad ogni altra realtà europea)
sono diventati consiglieri comunali, sindaci, e parlamentari, equamente
distribuiti nel panorama politico. Ci sono stati episodi di schietto
antisemitismo (per la verità pochi), nei quali alcuni di questi
personaggi pubblici sono stati attaccati non tanto per la loro azione
politica, quanto piuttosto per la loro essenza di ebrei, quindi (nella
mente distorta degli accusatori) in qualche modo “estranei” e “nemici”
agli interessi dell’Italia.
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L’odio estremista
contro Fiano
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Il
via libera della Camera dei deputati al disegno di legge che stabilisce
il reato di propaganda fascista scatena in queste ore alcune vecchie
conoscenze dell’estremismo nero che particolarmente si stanno accanendo
sul primo firmatario del ddl, il parlamentare del Partito Democratico
Emanuele Fiano.
La Stampa riporta alcuni insulti e minacce circolate in particolare sul
web e sui social network. “Io credo che sia giusto abradere Israele
dalla Palestina…Non prima di averci mandato Fiano” scrive tra gli altri
l’estremista Maurizio Murelli, già condannato a 18 anni di detenzione
per omicidio.
Pestata, violentata e uccisa con un colpo di pistola dai partigiani
comunisti perché ritenuta una informatrice dei fascisti. A 72 anni
dalla morte, il nome dell’allora 13enne Giuseppina Ghersi apre uno
scontro politico profondo a Noli, provincia di Savona, tra chi sostiene
la proposta di un consigliere comunale di intitolarle una lapide e chi
invece avversa questo proposito come l’Associazione Nazionale
Partigiani. “Giuseppina Ghersi – afferma Samuele Rago, presidente
provinciale dell’Anpi in una dichiarazione riportata tra gli altri dal
Quotidiano Nazionale – al di là dell’età era una fascista. Eravamo alla
fine di una guerra, è ovvio che ci fossero condizioni che oggi possono
sembrare incomprensibili. Era una ragazzina, ma rappresentava quella
parte là”.
“L’Isis trasferisce soldi in Europa per finanziare nuovi attacchi”. È
l’allarme lanciato in queste ore dagli esperti russi, che sostengono
nei loro report che il gruppo terroristico colpirà anche quando non
avrà più uno Stato alle spalle. Sottolinea al riguardo La Stampa: “Il
collasso sempre più rapido a livello militare, la perdita di circa l’80
per cento del territorio rispetto al picco del 2015, non hanno ancora
piegato del tutto la capacità organizzativa degli islamisti”.
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il convegno isgap alla camera
Terroristi, integralisti e antisemiti
minaccia al cuore dell'Europa
Si
è conclusa in queste ore a Montecitorio la terza giornata del ciclo di
conferenze dedicate alla lotta all'antisemitismo e al terrorismo
organizzate in Vaticano e a Roma dall'Isgap, Institute for the Study of
Global Antisemitism and Policy. “L'antisemitismo non è solo un
pensiero, è un'attitudine, è violenza, è una mania collettiva”, ha
sottolineato in apertura Gea Schirò, membro della XIV Commissione
Politiche Europee della Camera dei Deputati, dando il suo plauso al
lavoro fatto dall'Isgap a livello internazionale nella lotta alla
minaccia antisemita. “Una lotta – ha spiegato Robert Hassan, direttore
Isgap Europa – che è in primo luogo culturale e in cui abbiamo al
nostro fianco anche il pontefice, come ci ha ribadito lui stesso
nell'incontro privato che ha avuto con lui la nostra delegazione”. Nel
suo messaggio di saluto la Presidente dell'Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha poi ricordato la risoluzione del
Parlamento europeo “che invita tutti i Paesi Ue ad adottare la
definizione di antisemitismo dell'IHRA e a promuovere le misure
necessarie per difendere i loro concittadini ebrei e le istituzioni
ebraiche, costituendo uffici statali di coordinamento alla lotta contro
il pericolo antisemita. È necessario – le parole di Di Segni - che le
autorità a tutti i livelli agiscano per contrastare le diverse maschere
dell'antisemitismo. È necessario che il mondo musulmano si difenda da
chi non gli consente di maturare ed integrarsi. È necessario che la
popolazione civile si desti”. Leggi
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l'incontro al centro bibliografico ucei
L'eredità di Primo Levi
A
distanza di 30 anni dalla sua scomparsa, Primo Levi fa ancora
pienamente parte del dibattito pubblico italiano e internazionale. I
suoi libri sono studiati in tutto il mondo, è, assieme a scrittori come
Elie Wiesel, la voce della Memoria della Shoah ma anche un profondo
conoscitore dell'animo umano, come hanno ricordato i relatori
protagonisti ieri sera dell'incontro Delega - Il lascito di Primo Levi
all’ebraismo e al futuro, organizzato al Centro Bibliografico
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. A intervenire, la docente
Maria Fausta Adriani, l'organizzatrice dell'evento Raffaella Di Castro
e il direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi Fabio
Levi, moderati dal direttore della redazione UCEI Guido Vitale. A
intervallare i diversi interventi, - aperti dal saluto della presidente
UCEI Noemi Di Segni - le applaudite letture di brani di Primo Levi da
parte dell'attore Emanuele Carucci.
Il viaggio nel pensiero e nella vita di Primo Levi è proseguito poi con
la proiezione di due documentari: “Gli sci di Primo Levi” di Bruna
Bertani, che ha introdotto la pellicola, e “Ritorno ad
Auschwitz”, servizio di Sorgente di vita, realizzato per i 25 anni
della morte di Primo Levi e introdotto ieri da Emanuele Ascarelli e
Piera Di Segni. Leggi
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l'evento con i ministri pinotti e orlando
Gruppo Ebraico Volontari,
50 anni al servizio degli altri
Pubblico
e ospiti delle grandi occasioni ieri sera nel Cortile del Palazzo della
Cultura, in via Portico d'Ottavia, per l'evento che celebrava il
cinquantesimo anniversario della fondazione del Gruppo Ebraico
Volontari. “Una storia di impegno a difesa della vita quotidiana della
comunità ebraica”, ha sottolineato dal palco tra gli altri il ministro
della Giustiza Andrea Orlando, invitato a parlare così come il ministro
della Difesa Roberta Pinotti. A sottolineare il grande lavoro compiuto
in questi anni dal Gruppo Ebraico Volontari, coordinato da Gianni
Zarfati, a capo della sicurezza, anche Ruth Dureghello, presidente
della Comunità ebraica della Capitale - rappresentata anche dal rabbino
capo Riccardo Di Segni - e da Noemi Di Segni, presidente dell'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane. Tante le autorità civili e militari
presenti, tra cui anche l'ambasciatore d'Israele in Italia Ofer Sachs.
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Le donne e la pace |
Le
donne hanno una maggiore propensione alla pace? E hanno i mezzi per
costringere gli uomini a smettere di fare la guerra e a trattare ad
oltranza finché non trovano compromessi accettabili per tutti? Ne era
convinto Aristofane, che nella sua commedia Lisistrata immagina che le
donne di Atene, Sparta e delle altre città greche organizzino tutte
insieme una sorta di sciopero del sesso per costringere i loro mariti a
sedersi al tavolo delle trattative e porre fine alla guerra del
Peloponneso. E ne sono convinte, circa 2500 anni dopo, le migliaia di
donne israeliane e palestinesi del movimento Women Wage Peace – Nashim
Osot Shalom (“Le donne fanno la pace”) - ebree, cristiane e musulmane,
religiose e laiche, di destra, sinistra e centro - che dal 2014
organizzano incontri ed eventi per spingere i leader israeliani e
palestinesi a “raggiungere un accordo politico per una soluzione del
conflitto israelo-palestinese, che garantirà sicurezza a lungo
termine”. In vista del nuovo anno ebraico e delle festività autunnali è
in programma “La strada della pace”, una serie di eventi ai quattro
angoli di Israele, da Sderot a Nazaret, da Jaffa e Gerusalemme,
accompagnata da un manifesto congiunto che sarà presentato alla Knesset
all'apertura della sessione invernale.
Anna Segre, insegnante
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Livornez |
Ad
un tratto mi sento più livornez del solito, per usare il demotico del
marrano Lopes nel celebre contrasto in giudeo-portoghese col frate
inquisitore. Avevo scoperto ed ero abituato a immaginare il fango e la
desolazione di chi ha perso ogni cosa nei campi profughi o nelle
bidonville del “terzo mondo”, non pensavo di trovare una domenica
mattina questo triste scenario dietro casa mia. Ero convinto soltanto
che la scorsa domenica sarebbe stata significativa perché anche a
Livorno, come nelle altre città d'Italia, si sarebbe svolta la Giornata
Europea della Cultura Ebraica.
Francesco Moises Bassano
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Diario di viaggio |
A voi, un piccolo frammento, del mio diario di viaggio.
Allora, è andata così. Mi trovavo a Francoforte, in Germania, la scorsa
settimana. Una visita di cortesia, in occasione del matrimonio di una
coppia a me molto cara.
David Zebuloni
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