Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

 18 gennaio  2018 - 2 Shevat 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
L’indurimento del cuore del Faraone ha due scopi dichiarati: “Lemà’an shithì othothày élle ve-qirbò” (per porre questi Miei segni dentro di lui, per impressionarlo), e “Ulmà’an tesappèr be-oznè vinkhà u-ven binkhà …. wyda’tèm ki Anì HaShèm” (perché tu racconti a tuo figlio ed al figlio di tuo figlio … e sappiate che Io sono il Signore).
 
Leggi

Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
di Gerusalemme
Mahmoud Abbas, detto Abu Mazen, è stato eletto presidente dell'Autorità Palestinese il 15 gennaio 2005. Il suo mandato è scaduto ufficialmente nel 2009, anche se poi è stato eletto presidente a vita dal Consiglio Centrale dell'OLP. Da allora Abbas siede privo di legittima autorità nel vecchio edificio della polizia britannica oggi sede del governo di Ramallah. Da giovane, Abbas ha scritto a Mosca una tesi di dottorato nella quale con la massima serietà cerca di valutare se il movimento sionista sia stato complice dei nazisti nella Shoah. L'altro giorno al Consiglio Nazionale Palestinese, Abbas ha tenuto un bellicoso discorso in cui ha dichiarato decaduti gli accordi di Oslo, ha escluso ogni possibilità di mediazione americana nel conflitto con Israele, e ha sciorinato una vetusta serie di luoghi comuni anti-israeliani e antisemiti. A suo favore, va peraltro ricordato che Abbas ha per lo più mantenuto un atteggiamento contrario al terrorismo e ha cercato di coordinare le azioni preventive con i servizi israeliani. Per questo, fra le correnti palestinesi più militanti, Abbas è una figura odiata e commiserata, la cui funzione principale è quella di evitare la sanguinosa guerra di successione che inevitabilmente avverrà il giorno della dipartita dell'ultraottantenne.
 
Leggi

I proclami di Abu Mazen
“Noi a Gerusalemme prima degli ebrei”. Questa la posizione sostenuta dal presidente dell’Anp Abu Mazen, intervenuto ieri al Cairo. Parole che arrivano a poche ore dalle gravissime dichiarazioni sul negoziato (“Oslo è morto”).
Osserva La Stampa: “La doppia mossa di Donald Trump ha messo nell’angolo il vecchio raiss. Abu Mazen ha reagito con rabbia. A ogni discorso i toni, da increduli, sono diventati sempre più duri. Un salto indietro di trent’anni, fino alla ricusazione degli accordi di Oslo, del riconoscimento dello Stato ebraico”.

In scena stasera all’Auditorium parco della Musica di Roma “Il Processo”, rappresentazione teatrale dedicata alle Leggi razziste del ’38 che vedrà sul palco giuristi ed esperti di diritto tra i più qualificati. “Un processo al re e al fascismo, ma anche all’Italia di oggi smemorata, distratta, quella che ‘il Duce fece anche cose buone'” scrive tra gli altri Il Fatto Quotidiano. “Vogliamo sfatare la leggenda che le Leggi razziste furono un provvedimento all’acqua di rose” afferma al riguardo la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. “A distanza di ottanta anni, il fatto che questo Paese non abbia fatto i conti con la storia si rivela pericoloso” aggiunge Viviana Kasam, giornalista, scrittrice e curatrice dello spettacolo.
Da registrare anche il patetico intervento dell’Unione Monarchica, un cui rappresentante al Tempo dichiara: “I processi prevedono anche una difesa, invece a noi non è stato chiesto niente”. Per il quotidiano romano, non nuovo a controverse uscite sul tema della Memoria, l’evento di stasera rischia addirittura “di trasformarsi in un caso”.

Sulla Gazzetta dello sport si parla di “emergenza razzismo” negli stadi italiani. Un’emergenza per cui le istituzioni preposte si sarebbero finora mosse in modo non adeguato. Si cita ad esempio il caso degli adesivi antisemiti con Anna Frank giallorossa, con una sentenza di primo grado piuttosto mite alle porte. “La richiesta della Procura sarà al massimo di una gara a porte chiuse. E non è scontato – sostiene la Gazzetta – che si arrivi alla condanna”.

“Non mi riconosco in quella frase. Da amministratore e da uomo ho sempre mostrato la massima disponibilità e vicinanza a tutti. Non sono mai stato né xenofobo né razzista. Infatti, benché io sia orgogliosamente leghista da sempre, nessuno mi ha mai insultato né tantomeno denunciato per questo”.
È quanto sostiene Attilio Fontana, candidato alla Regione Lombardia per il centrodestra, in una intervista con La Stampa.

Intervistata da Famiglia Cristiana sul suo ultimo libro, la scrittrice Lia Levi dice a proposito delle Leggi del ’38: “Penso che siano state sottovalutate e che tutte le colpe sono state riversate sui tedeschi. Gli italiani hanno cercato di minimizzare, non si è mai davvero preso coscienza di questa pagina della nostra storia. Tutti gli Stati, compreso il Vaticano, hanno chiesto scusa agli ebrei, l’Italia no”.
 
Leggi

  davar
la caccia agli assassini di raziel shevah
A Jenin, l'operazione d'Israele
per fermare i terroristi di Hamas

Nella notte, durante un'operazione militare a Jenin, in Cisgiordania, le forze speciali israeliane hanno ucciso uno dei terroristi palestinesi considerato tra i responsabili dell'omicidio di Raziel Shevah, rabbino israeliano, padre di sei figli, assassinato nei pressi dell'insediamento di Havat Gilad. Il ministero della Sanità palestinese ha affermato che il terrorista ucciso durante l'operazione israeliana è Ahmed Nasser Jarrar, figlio di un funzionario del movimento terroristico di Hamas in Cisgiordania, ucciso in uno scambio a fuoco con l'esercito israeliano durante la seconda intifada nel 2002.
Leggi

il risultato della raccolta fondi
Firenze, la sinagoga in sicurezza
Lavori possibili grazie ai donatori

In corso i lavori di messa in sicurezza della cupola centrale della sinagoga di Firenze voluti da Opera del Tempio ebraico e Comunità ebraica, possibili grazie a una campagna straordinaria di raccolta fondi che molte adesioni ha avuto nelle scorse settimane.
Come riferiscono il presidente dell’Opera del Tempio Renzo Funaro e la presidente della Comunità ebraica fiorentina Daniela Misul, i tecnici acrobati sono entrati tra le due cupole e hanno iniziato a smontare alcune delle sedici grate-rostre lignee delle aperture, calandole a terra, così da verificarne le precarie condizioni di sicurezza. Si sono quindi calati per ispezionare i cornicioni interni, verificando la necessità di alcuni interventi. Ulteriori verifiche saranno svolte nei prossimi giorni.
“Ringraziamo ancora i generosi donatori che hanno così permesso un sollecito inizio dei lavori per una celere riapertura del Tempio alle funzioni e al turismo” sottolineano in un messaggio congiunto Funaro e Misul.
Leggi

qui Milano
Dialogo, nel segno di rav Laras
“Rav Giuseppe Laras ci teneva che si partisse dai testi. Nei suoi ultimi scritti, ha più volte invitato a tornare a studiare la Bibbia, su cui purtroppo in Italia c'è molta ignoranza”. A ricordare rav Laras, scomparso nel novembre scorso, il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib in occasione della  29esima Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo fra cattolici ed ebrei in Italia. Rav Arbib, in dialogo con l'arciprete del Duomo monsignor Gianantonio Borgonovo - moderati da Sara Comparetti, presidente del Consiglio delle Chiese cristiane di Milano – ha ricordato il ruolo avuto da rav Laras nel dialogo tra ebraismo e cristianesimo di cui fu uno dei pionieri insieme al cardinale Martini. Nel ricordare il tema della Giornata, dedicato alla Meghillat Echà (Lamentazioni), rav Arbib ha sottolineato come si tratti di un “testo terribile”, che gli ebrei leggono in un giorno di lutto come il 9 di Av e che racconta “una tragedia ma che al contempo si chiude con una speranza”.
Leggi

l'annuncio della comunità piemontese
Casale Monferrato, Gadi Piperno
il nuovo rav di riferimento

“Carissimi iscritti, è con grande gioia che vi comunico che la Consulta Rabbinica ha dato esito favorevole alla nomina, espressa dal nostro Consiglio, di rav Gad Fernando Piperno quale rabbino di riferimento per la nostra Comunità”.
Si apre con queste parole la lettera che ha raggiunto in queste ore tutti gli iscritti alla Comunità di Casale Monferrato. Ottenuto il titolo di chakham (Rabbino Maggiore) a fine luglio con il massimo dei voti e una menzione speciale per la tesi, rav Piperno commenta: “Sono molto onorato che a così pochi mesi dalla mia Semichà mi sia arrivata una proposta come quella di Casale. So troppo poco della storia della Comunità, e dell’ebraismo piemontese, e sono ben consapevole di raccogliere un’eredità importante, pesante: arrivare a Casale Monferrato dopo che per vent’anni il rabbino di riferimento è stato rav Laras è davvero cosa che mi onora moltissimo, e che mi fa sentire un senso di responsabilità importante”.
Leggi

qui ferrara - le iniziative del meis
Leggi razziste, la genesi
Proseguono gli incontri promossi dal Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah - MEIS in occasione del Giorno della Memoria e focalizzati sulla discriminazione e le persecuzioni subite dagli ebrei in Italia nel periodo della seconda guerra mondiale.
Giovedì 18 gennaio, alle 19.00, appuntamento al MEIS (Via Piangipane 81) per un focus sulle leggi razziali, a ottant'anni dalla promulgazione, con la presentazione del libro dello storico Michele Sarfatti "Mussolini contro gli ebrei. Cronaca dell'elaborazione delle leggi del 1938" (Zamorani, 2017). A introdurre l'autore, Simonetta Della Seta, Direttore del Museo.
Leggi

La mostra ospitata a Siena 
Kadima, viaggio per la speranza 
In esposizione a Siena la mostra itinerante Kadima. Da Pellestrina alla Terra Promessa. Promossa dalla Comunità ebraica di Venezia insieme a CoopCulture e Keren Hayesod Onlus, la mostra – dedicata alla nave Kadima, che fu per 794 ebrei scampati alla Shoah il mezzo per raggiungere dall’Italia l’allora Palestina mandataria – ha trovato ospitalità negli spazi del matroneo della sinagoga su iniziativa di Anna Di Castro.
Un racconto per immagini, accompagnato anche da filmati d’epoca, che resterà fruibile fino al 28 febbraio prossimo.
Realizzata con una scelta di riproduzioni fotografiche tratte dall’archivio del Cdec di Milano, la mostra mette al centro le vicende di 25mila profughi sopravvissuti alla Shoah che tra il 1945 e il 1948 passarono sul suolo italiano per salpare verso una nuova vita (era presente all’inaugurazione Carmel Luzzatti, rappresentante del Keren Hayesod in Italia).
Leggi

qui Roma - il programma per il 27 gennaio
“La Memoria genera futuro”
Sono state presentate oggi pomeriggio in Campidoglio le attività per la Memoria previste a Roma: oltre 100 appuntamenti che dal 18 gennaio al 18 marzo avranno luogo nella Capitale, dai teatri agli spazi culturali alle biblioteche ai luoghi simbolo delle stragi e dei crimini del nazifascismo, per ricordare, approfondire e confrontarsi sul tema della Shoah. Titolo dell’iniziativa, giunta alla seconda edizione, La Memoria genera futuro.
A raccontare il fitto programma di eventi il Vicesindaco Luca Bergamo, l’Assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre, la Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Mario Venezia.
Leggi

jciak
Due bimbi in fuga dai nazisti
“Sei ebreo?” lo incalza il padre schiaffeggiandolo. “No”, mente il piccolo Joseph fra le lacrime. “Meglio il dolore di uno schiaffo che perdere la vita perché se ne ha paura”, lo conforta il padre. Sono i preparativi che, nella Francia occupata dai nazisti, precedono la fuga del bambino e del fratello Maurice in Un sacchetto di biglie di Christian Duguay da oggi al cinema. Tratto dall’omonimo romanzo in cui Joseph Joffo aveva raccontato la sua odissea e già adattato per il grande schermo nel 1975 da Jacques Doillon, il film arriva in Italia in occasione del Giorno della Memoria dopo aver totalizzato l’anno scorso in Francia quasi un milione di spettatori.
La prima versione cinematografica di Un sacchetto di biglie, un bestseller che ha venduto oltre 20 milioni di copie in 22 paesi, non era piaciuta allo scrittore Joseph Joffo. L’adattamento di Christian Duguay ha invece ottenuto la sua piena approvazione. “Queste immagini della mia infanzia sono la mia ricompensa, il mio bastone da maresciallo. Quando ho visto Patrick Bruel nel ruolo di mio padre ed Elsa Zylberstein in quello di mia madre mi è sembrato di ritrovarli. Ho ritrovato lo spirito dell’epoca, le scene chiave, gli ambienti, la relazione con mio fratello, tutto”.

Daniela Gross
Leggi

  pilpul
Setirot - Frenesie
Confesso che la frenesia degli editori pre Giorno della Memoria comincia a darmi l’orticaria, e ormai è qualche anno che questa forma di dermatite si manifesta. Non che moltissimi libri pubblicati intorno al 27 gennaio non siano interessanti, utili, belli. Uno per tutti, dell’annata 2018, è I bambini di Moshe di Sergio Luzzatto, Einaudi: storia di Moshe Zeiri, giovane ebreo galiziano che lasciò il mondo yiddish dello shtetl per inseguire il sogno della rinascita ebraica in Palestina; e che raccolse in seguito tra i monti di Selvino, vicino a Bergamo, gli orfani della Shoah, centinaia di bambini che lui, soldato volontario nel Genio militare britannico, attraversata l’Italia per combattere i tedeschi, restituì alla vita per prepararli alla aliyah verso Eretz Israel. Resta il fatto che l’accumularsi di titoli in un periodo così breve credo sia, oltre che inutile, anche, forse, controproducente – come lo è ogni sovraesposizione un poco di maniera e ritualistica.

Stefano Jesurum, giornalista
Leggi


Israele: contesto e proporzione
Mi chiedo spesso che cosa sia più utile fare per cercare di arginare la diffusa disinformazione che emerge quando il discorso si rivolge a Israele. Credo che la maggioranza delle persone, in Italia, non abbia una posizione di principio fortemente ostile a Israele e nemmeno particolarmente favorevole, ma sia piuttosto poco interessata, nonostante l’occhio dei media illumini in maniera spropositata, e in casi non rari distorca, quanto accade in questo piccolo Paese del Medio Oriente grande come una regione italiana di medie dimensioni. Perciò sono convinto che, discutendo di Israele e anche difendendolo dalle più comuni obiezioni sollevate per mettere in dubbio la stessa ragione di esistere dello Stato, sia più utile fornire una complessità che una serie di slogan adatti al massimo a farci sentire meglio, ma che certo non fanno cambiare idea ai nostri interlocutori.

Giorgio Berruto
Leggi


La persecuzione degli invisibili
Lo scorso giovedì si è tenuta presso lo storico caffè Valiani di Pistoia – aperto dal 1864 e presto divenuto ritrovo di artisti ed intellettuali provenienti da tutta Italia, da Verdi a Rossini, da Soffici a Marini – la presentazione di Presidenti di Adam Smulevich (Giuntina 2017), introdotto e moderato dai giornalisti Maurizio Gori e Gianluca Barni, con letture di Marco Leporatti. Si tratta del primo di un ciclo di incontri sull'identità ebraica attraverso la Shoah fino ai giorni nostri, cui seguiranno il 25 gennaio Genocidio e identità: appunti di sopravvivenza sui problemi legati all'assunzione della falsa identità per i bambini ebrei durante lo sterminio (tema trattato da chi scrive), il Primo febbraio la presentazione di L'arse argille consolerai. Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze del giornalista Nicola Coccia (Edizioni ETS 2015), ed infine il 15 febbraio E le ripeterai ai tuoi figli: educazione alla vita nell'Ebraismo moderato da Odelia Liberanome la quale intervisterà Antonella Castelnuovo su alcuni dei temi trattati negli atti del convegno L'ebraismo ed i grandi educatori del '900: le religioni come sistemi educativi (Belforte 2016).

Sara Valentina Di Palma
Leggi



moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.