valutazione
Cosa fa sì che una scuola sia una buona scuola?
In
una sua recente indagine, Sean Reardon, professore di Povertà e
Disuguaglianza nell’Istruzione all’Università di Stanford, ha esaminato
gli esiti dei test di matematica e lettura di bambini statunitensi
dagli otto ai 14 anni. I risultati dello studio sono sorprendenti, e
sufficienti a mettere in discussione i parametri in base ai quali una
scuola viene solitamente considerata valida.
Io ho avuto la possibilità di sentire Reardon al telefono e, in una
conversazione che è stata qui modificata e condensata per maggior
chiarezza, abbiamo parlato di quali siano i dati più affidabili per
capire il vero livello di una scuola, quali siano i limiti del sua
stessa indagine e perché il famigerato distretto scolastico di Chicago
potrebbe essere più valido di quanto non si reputi.
Isaac Chotiner: Qual è la cosa più sorprendente che è emersa da questo studio, la cosa più significativa?
Sean F. Reardon: La cosa più sorprendente è che sono stati registrati
alti tassi di crescita intellettuale degli studenti in scuole in cui,
penso, nessuno se li sarebbe mai aspettati. Non ovunque, ma certamente
in un gran numero di distretti scolastici a basso reddito si è
registrata una crescita molto più rapida di quanto io e molte altre
persone avremmo potuto immaginare.
Isaac Chotine per Slate.com
Versione
italiana di Francesca Antonioli, studentessa della Scuola Superiore
Interpreti e Traduttori dell’Università di Trieste, tirocinante presso
la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
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