Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

 6 Febbraio 2018 - 21 Shevat 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
A proposito di Erdogan, Bergoglio e Noi…Il popolo ebraico giunge finalmente di fronte al monte Sinai e sta per ricevere la Torà, lo scopo ultimo dell’uscita dall’Egitto, della liberazione. “Partirono da Refidìm e giunsero nel deserto del Sinai, si accamparono nel deserto e là Israele si accampò di fronte al monte” (Shemòt, 19; 2).
 
Leggi

Dario
Calimani,
Università di Venezia
Ci si chiede come si possano fermare in Francia le manifestazioni di antisemitismo di origine islamica.
Peraltro, ci si chiede perché in Italia uno stesso crimine venga giudicato in modo diverso a seconda che a commetterlo sia un bianco o un nero. E ci si chiede come si possa giustificare il fatto che Forza Nuova prenda le difese di uno xenofobo che ha attentato alla vita di gente di colore per il solo fatto che era di colore. Si percepisce una certa assonanza con chi odia gli ebrei per il solo fatto che sono ebrei. E non promette nulla di buono che la stampa di destra forzi la mano e parteggi per la xenofobia leghista e neofascista, anziché mostrare l’equilibrio della sensatezza. Pensieri accavallati, ma neanche tanto, a cui si dovrà dare ordine, nel disorientamento di questi giorni.
 
L'appello di Mattarella
Dopo l’aggressione fascista e xenofoba di Macerata, in cui undici persone – le cui storie sono raccontate da Avvenire – sono state ferite da Luca Traini, iscritto alla Lega Nord, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato a tenere vivo il senso della comunità. “L’Italia ha bisogno di sentirsi comunità di vita in cui tutti siamo legati da sorte comune, in cui si vive insieme agli altri, senza diffidenza”. Perché se manca la comunità “l’egoismo porta inevitabilmente alla diffidenza, all’ostilità, all’intolleranza e qualche volta alla violenza” (Corriere della Sera). “Dobbiamo chiamare i fatti con il loro nome: rappresaglia nazi-fascista di una persona che in un bar aveva dichiarato che sarebbe andato a sparare ai neri”, il commento del sindaco di Macerata, Romano Carancini. “Non è un fatto isolato, c’è un fermento che dobbiamo essere in grado di fermare e combattere in maniera esplicita e non ambigua” (La Stampa). Il sindaco, intervistato da Repubblica, spiega poi che continuerà la sua politica a favore dell’accoglienza. Inquietanti le parole dell’avvocato di Traini, che afferma “c’è un problema: mi ferma la gente a Macerata per darmi messaggi di solidarietà nei confronti di Luca. È allarmante” (Repubblica). Come racconta La Stampa, l’attentatore iscritto alla Lega “alimentava la sua devozione per Mussolini, infarcita di letture nostalgiche, di Mein Kampf, di saluti romani. Fino al tatuaggio della runa sulla tempia. L’odio per gli extracomunitari in Traini era ormai divenuto incontenibile”. Nonostante questo per Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega alla Camera, “in questo momento sia fuori dalla storia e dalla realtà il parlare di fascismo”. E prima ancora il leghista, intervistato dal Corriere, arriva a dire: “io non chiederei mai a Debora Serracchiani di dissociarsi dall’immigrato che ha fatto a pezzi Pamela. Trovo offensivo che si chieda a noi di dissociarci da un folle come Luca Traini”. Il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio invece, in un colloquio con Repubblica, non si espone sul tema Macerata e poi attacca il Pd per non aver approvato la legge sullo ius soli che i Cinque stelle non hanno però voluto votare. E ancora contesta la legge Fiano contro la propaganda fascista perché “quella legge è un pastrocchio, in Italia esistono già leggi in vigore che puniscono l’apologia del fascismo, fascismo che noi abbiamo sempre condannato senza se e senza ma”.
 
Leggi

  davar
il cittadino israeliano assassinato 
Itamar, vittima dell'odio
Nell’insediamento di Har Bracha, nel nord della Cisgiordania, centinaia di persone hanno preso parte nelle scorse ore al funerale di Itamar Ben Gal, 29 anni, il cittadino israeliano assassinato in un attentato terroristico nei pressi della cittadina di Ariel. Ben Gal, insegnante in una yeshiva e padre di quattro figli, è stato ucciso a coltellate da Abd al-Hakim Adel Asi, diciannovenne arabo israeliano di Jaffa. Il giovane attentatore è riuscito a fuggire e al momento le forze di sicurezza lo stanno cercando. Le autorità israeliane hanno invece nella notte ucciso Ahmad Nassar Jarrar, il terrorista considerato responsabile dell’attentato del 9 gennaio in cui è stato assassinato rav Raziel Shevach, nei pressi dell’avamposto di Havat Gilad, in Cisgiordania. Quest’ultimo attentato, legato al movimento di Hamas, è diverso da quello di cui è rimasto vittima Ben Gal: in questo secondo caso non c’è una diretta affiliazione e la madre dell’attentatore ricercato nelle scorse ore ha lanciato un appello affinché si costituisca alle autorità.
“Ti prometto che saremo forti. Continuerò a crescere i nostri figli, e vivremo con gioia, come volevi tu” le parole della moglie di Ben Gal, Miriam, nel corso del funerale. “Abbiamo ricevuto un dono prezioso circa 30 anni fa, e oggi ci dividiamo da questo dono con grande dolore” ha affermato Daniel Ben-Gal, padre di Itamar.
Leggi

le iniziative all'università la sapienza di roma  
Medicina, dai lager alla bioetica

"La vita un bene da difendere"
Medicina, arte e legislazione nella storia della Shoah. Temi che La Sapienza Università di Roma sviluppa da tempo, in molteplici forme e in una prospettiva multidisciplinare. Un percorso che, nella giornata di ieri, è stato segnato da nuovi impegni assunti assieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e con il sostegno della Fondazione Museo della Shoah. Un convegno con l’intervento di studiosi di fama che ha permesso di mettere a fuoco alcuni punti essenziali e l’inaugurazione di una mostra, nel museo dell’arte classica dell’ateneo capitolino, dedicato a Medicina e Shoah “dalle sperimentazioni naziste alla bioetica”. Iniziativa quest’ultima che si affianca alla pubblicazione di un volume, “Medicina eugenica e Shoah. Ricordare il male e promuovere la bioetica”, edito dalla University Press Sapienza Università Editrice e a cura della professoressa Silvia Marinozzi, che raccoglie diversi saggi (tra cui un intervento della docente universitaria e assessore UCEI Livia Ottolenghi) riguardanti le sperimentazioni mediche effettuate sui detenuti dei lager nazisti e non solo.
“Il libro, il convegno e la mostra sono il punto di arrivo di un percorso che La Sapienza ha intrapreso da vari anni” sottolinea con soddisfazione il magnifico rettore Eugenio Gaudio. Percorso di conoscenza ma anche impegno civile, come testimoniano – citati da Gaudio stesso – alcune richieste che proprio dall’ateneo hanno finito per parlare al mondo istituzionale e a tutta l’accademia: la richiesta di cancellazione di alcuni eponimi usati per identificare malattie che ricordano medici che aderirono al nazismo, macchiandosi di gravi crimini; o ancora, di stringente attualità, la richiesta di cancellazione della parola “razza” dalla Costituzione.
“Dalla sperimentazione dell’orrore alla bioetica e alla salvaguardia della vita e della sua dignità. Questa è la sfida che tutti condividiamo” ha affermato la presidente UCEI Noemi Di Segni. È un percorso, ha aggiunto, “che riflette consapevolezza delle responsabilità passate e assunzione di impegni verso il futuro”. Un percorso quindi che inevitabilmente “passa attraverso l’educazione”.
Leggi

qui milano - il festival
Fra terra e cielo, dialogo aperto
Israele e gli altri. Sul confronto tra mondo ebraico e la società che lo circonda si è incentrato il primo incontro della terza edizione a Milano del festival Fra terra e cielo. Protagonisti del confronto andato in scena al Refettorio Ambrosiano, il padrone di casa don Giuliano Savina, l’architetto e studioso Stefano Levi Della Torre e il filosofo Raniero Fontana. A presentare la serata, Miriam Camerini, direttrice artistica della rassegna nonché protagonista giovedì sera – sempre al Refettorio Ambrosiano – dell’esibizione con il trio klezmer Cidnewski Kapelye (Angelo Baselli al clarinetto, Davide Bonetti alla fisarmonica, Andrea Bugna al contrabbasso) legata alla partecipazione ebraica alla Rivoluzione russa e al suo contenuto messianico.
Leggi


qui torino - la mostra
Una risata per la resilienza
“Resilienza e Shoah, ridere per sopravvivere”. Questo il filo conduttore della mostra Le valigie del nonsense, inaugurata a Torino negli spazi del Polo del ‘900. Al progetto hanno preso parte l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini in collaborazione con la Comunità ebraica, il Gruppo di Studi Ebraici e il Laboratorio Baires.
L’installazione, ad opera dell’artista Thierry Forte, è costituita da pile di vecchie valigie consumate, un oggetto che rievoca la memoria del passato e richiama l’attenzione sul presente: ieri come oggi le valigie rappresentano viaggi della speranza, fughe in cerca di salvezza. Le valige del nonsense sono invece quelle che non sono servite: nessun richiamo alle migrazioni, ma bensì alle deportazioni, e le valigie non erano che un triste inganno.
Leggi

qui roma - la serata
Memoria, gli autori a confronto
Scrivere di Shoah. Quali percorsi a monte? Quali gli obiettivi che ci si pone? Queste alcune delle domande poste ieri sera al Centro Pitigliani di Roma dallo storico Amedeo Osti Guerrazzi. Sul palco Elisa Guida, autrice de La strada di casa; Claudio Procaccia, Dopo il 16 ottobre; Matteo Stefanori, Ordinaria amministrazione; Lia Tagliacozzo, Che storia! La Shoah e il Giorno della Memoria.
Quattro diversi modi di approcciare il tema, sviluppati nel corso di una serata (organizzata insieme all’Aned) che ha visto il costante coinvolgimento del pubblico con domande e spunti di riflessione.


Leggi

qui verona
"Convivialità per l'unità"
Venerdì sera la nostra Comunità ha celebrato Shabbat tu Bishvat in un’atmosfera speciale con la partecipazione di tante persone, canti tipici, amicizia e tanta positività. Piatti deliziosi e preparativi dei quali si sono occupati dei volontari, ai quali va attribuito un grande “hazak”. Un successo che sicuramente sarà ripetuto.
Tutti sono invitati a prendere parte a questi momenti unici nella vita di una Comunità, che creano spirito ebraico “doc”. Sono momenti che danno e ispirano un sentimento di fratellanza e che creano senso di unità per un ebraismo solido e vibrante nella nostra città.

Rav Yosef Labi, rabbino capo di Verona


il riconoscimento per nissim
"Gariwo, una vittoria di tutti"
“L’importanza del lavoro e dell’impegno al servizio della memoria e delle relazioni tra i nostri due Paesi” tra le motivazioni che hanno portato, con decreto firmato dal presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, alla nomina del presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti Gabriele Nissim a “Cavaliere dell’Ordine Nazionale al Merito”.

Leggi

  pilpul

Analisi scorretta - Polonia
Wlodek Goldkorn su La Repubblica; Fabio Nicolucci su Il Mattino e Giovanni Sabatucci su La Stampa hanno spiegato con chiarezza che la legge votata dal Parlamento polacco, che vieta qualsiasi allusione a una responsabilità della Nazione polacca con la Shoah, è un tassello della ricostruzione identitaria della Polonia, la quale anche attraverso questa legge negazionista ricerca una traccia della sua storia nazionale diversa dalla narrativa europea, ritenuta denigratrice del proprio onore. “Si tratta – ha scritto Goldkorn – in fine dei conti di un procedimento xenofobo che si richiama all’immaginario antisemita”.
La proposta di legge approvata a Varsavia pretende di cancellare la partecipazione attiva allo sterminio degli ebrei di quella parte della popolazione polacca che collaborò coi nazisti. Del resto come ha ricordato il Vice-Presidente dalla UE Timmermans “tutti i paesi sotto il giogo hitleriano hanno avuto eroi che hanno resistitito, ma anche collaborazionisti”.
La Polonia decide di fare i conti col proprio passato non con un pubblico dibattito e un confronto democratico – ricorda Sabatucci – ma per legge, e questo è un vero vulnus alla democrazia.


Anselmo Calò
Leggi

Storie - L'imprenditore e il 1938
Anche l’imprenditore veneziano Giuseppe Volpi di Misurata, ricordato in Veneto nell’ultimo anno nell’ambito delle celebrazioni del Centenario di Porto Marghera, di cui è stato un grande artefice, disse “si” alle leggi razziste del 1938. Lo evidenzia una pubblicazione appena uscita, finanziata dalla Cisl del Veneto e curata dal professor Mauro Pitteri, che rievoca la discriminazione dei diritti e la successiva deportazione nei campi di sterminio nazisti di molti ebrei veneti. «1938-2018. La persecuzione degli ebrei in Veneto» è il titolo del libro di Pitteri, in cui si racconta la deriva antiebraica del fascismo, fino alla partecipazione attiva alla Shoah.

Mario Avagliano
Leggi

Ritorno di fiamma
Ho visto ”Sono tornato”, dove il Duce risuscita, del quale film potrei fare una recensione, visto che da ragazzo frequentavo dei critici cinematografici così impegnati che talvolta taluno di essi si spingeva sino al punto di vedere realmente l’opera cinematografica che commentava.
Non c’è opera dell’ingegno che possa prescindere dalla fantasia, se non vuole sconfinare nel saggio e, onde evitarlo, si rischia spesso e volentieri di valicare il confine col realismo magico. A proposito di questo film, qualcuno ha scritto che oggi Benito Mussolini vincerebbe le elezioni, ma sembrerebbe più un desiderio inconscio che una reale possibilità.


Emanuele Calò
Leggi



moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.