Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

12 Febbraio 2018 - 27 Shevat 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
Quattro Mitzvoth dalla Torah Scritta si occupano del rapporto tra figli e genitori, due positive e due negative:
1) Onorare i Genitori, come è detto: “Onora tuo padre e tua madre” (Esodo 20, 12). Questo significa occuparsi, aiutare e assistere i genitori in ogni loro necessità.
 
Leggi

Anna
Foa,
storica
La legge votata nei giorni scorsi in Polonia non è solo una legge antisemita, anche se non vi è dubbio che lo sia, e soprattutto non riguarda solo gli ebrei. È una legge che limita grandemente la libertà di ricerca e di pubblicazione, un attentato gravissimo alle libertà democratiche che dovrebbero essere alla base dei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea. Non si vuole contrapporre l’antisemitismo alle libertà di tutti, ma invitare a riflettere sul fatto che ancora una volta, come già tante volte in passato, l’attacco alle libertà di tutti passa di preferenza attraverso l’attacco alla minoranza ebraica. In Polonia è già successo nel 1968, Il linguaggio di questi giorni, mi dicono amici polacchi, ricorda da vicino quello di cinquant’anni fa, quando la repressione del dissenso e l’antisemitismo divennero una cosa sola. Per questo, vorrei che le reazioni a ciò che succede in Polonia venissero, di più, oltre che dagli ebrei, da quanti hanno a cuore la libertà e la democrazia.
 
La Russia mediatrice
È stata la telefonata intercorsa tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente russo Vladimir Putin a fermare le ulteriori offensive israeliane in Siria in funzione anti-iraniana. Lo spiega sulle pagine di Haaretz l’analista militare Amos Harel, sottolineando come il colloquio tra Netanyahu e Putin abbia portato Gerusalemme a sospendere gli attacchi su territorio siriano dopo l’abbattimento di un suo aereo nelle prime ore sabato. Il Corriere scrive, riferendosi ai rapporti d’Israele con la Russia, che “il premier israeliano è consapevole che se vuole mantenere le promesse minacciose (‘continueremo a colpire chi tenta di attaccarci’) ha bisogno di garantirsi libertà d’azione, pur limitata dagli interessi russi in Siria. Così nel colloquio con Mosca avrebbe ottenuto dal presidente di continuare le comunicazioni tra i due stati maggiori: i raid per bersagliare le strutture militari del regime di Damasco o quelle allestite dalle milizie sciite come l’Hezbollah libanese – le sortite dell’aviazione sarebbero state cento negli ultimi cinque anni – rischiano di mettere in pericolo i soldati o le basi russe nel Paese, ogni mossa va coordinata. Putin cerca di occupare sempre di più lo spazio lasciato libero dagli americani nella regione”. La controffensiva israeliana di sabato, dopo che un drone iraniano aveva varcato il confine dalla Siria, è al centro dell’analisi di Amos Yadlin, già vicecomandante dell’aviazione e capo dell’Intelligence militare israeliana. Intervistato dal Corriere, Yadlin spiega: “è stata l’operazione più significativa dal raid contro il reattore atomico a Damasco nel 2007. La massiccia risposta israeliana dovrebbe aver spinto a congelare il duello, sono state colpite batterie antimissile siriane e obiettivi iraniani. I nostri nemici dovranno impiegare un po’ di tempo a capire che cosa sia successo”. Sullo scontro Israele-Iran in Siria, Harel sottolinea come “Tutt’e due i contendenti sono convinti di aver raggiunto gli obiettivi possibili in questo round iniziale. I generali israeliani sanno però che un altro duello è inevitabile”. Secondo Federico Rampini (Repubblica) in questa situazione il presidente Usa Donald Trump – che intanto al quotidiano Israel Hayom ha espresso il suo scetticismo sui negoziati di pace: “I palestinesi non stanno cercando la pace e temo che neppure gli israeliani ci stiano provando” – starebbe soffiando sul fuoco di un possibile conflitto tra Iran e Israele.
 
Leggi

  davar
la tensione resta alta
Siria, la minaccia iraniana

allontana Russia e Israele
Secondo l’esercito israeliano l’Iran controlla in Siria una base militare vicino a Palmira. Da lì è partito il drone iraniano che il 10 febbraio scorso ha sconfinato in Israele, dove è rimasto per un minuto prima di essere abbattuto dall’aviazione militare israeliana. Aviazione che ha risposto colpendo diversi obiettivi legati alle milizie iraniane in Siria. Nell’operazione un caccia F-16 israeliano è stato abbattuto dalla contraerea siriana (nell’immagine, il presidente Reuven Rivlin visita il pilota dell’aereo da caccia rimasto ferito dopo l’espulsione dall’abitacolo). “Israele ha il diritto assoluto di difendersi, e penso che sia quello che è successo” ha detto il segretario americano alla Difesa Jim Mattis ieri, commentando l’azione israeliana in territorio siriano. Secondo l’analista militare di Haaretz Amos Harel, l’esercito israeliano aveva in programma di colpire nuovamente in Siria ma la telefonata tra il Premier israeliano Benjamin Netanyahu e il Presidente russo Vladimir Putin ha fermato tutto.
Leggi

il prestigioso riconoscimento allo scrittore
Il Premio Israele a Grossman

"Voce influente e commovente"
Lo scrittore israeliano David Grossman è il vincitore del prestigioso Premio Israele per la letteratura, un riconoscimento conferito alle personalità più influenti e rappresentative della società israeliana. “Dall’inizio degli anni’ 80, Grossman è stato al centro della scena culturale israeliana. È una delle voci più profonde, commoventi e influenti della nostra letteratura” si legge nella motivazione della commissione guidata dal professor Avner Holtzman. Secondo i giudici, i romanzi, le storie, i racconti, i libri per bambini scritti da Grossman sono significativi per la loro immaginazione, per la profonda saggezza, la sensibilità umana, l’atteggiamento morale e il loro linguaggio unico. “I suoi libri sono stati tradotti in decine di lingue, rendendolo uno degli autori israeliani più noti, apprezzati e amati. Per tutti questi motivi, abbiamo ritenuto David Grossman degno del Premio Israele per la Letteratura, 5778”.
“Oggi ha vinto Israele”, ha dichiarato il Presidente israeliano Reuven Rivlin, festeggiando il riconoscimento a Grossman.

Leggi

pagine ebraiche febbraio 2018 - l'intervista
"Feldenkrais, sguardo e azione

per un metodo in movimento"
Se ci colpisce, se attira il nostro sguardo, un’opera d’arte innesca un duplice movimento. Chi la osserva entra all’interno dell’opera, mentre l’opera d’arte entra in noi che la guardiamo trasformando le nostre sensazioni e ridisegnando la nostra corporeità. Si può dire che siamo colpiti da una particolare opera perché evoca in noi stati d’animo, pensieri che ci sono consoni. Ma in che modo questo avviene? Cosa cambia nel corpo e nella percezione quando si entra in un quadro o ci si sente in relazione con una scultura? Unica allieva italiana del geniale scienziato e originale studioso israeliano del rapporto fra corpo e mente, Moshe Feldenkrais, Mara Della Pergola ha potuto frequentare ad Amherst all’inizio degli anni ’80 l’ultimo dei tre corsi che Feldenkrais tenne nel corso della sua esistenza. La sua esperienza la rende non solo uno dei più autorevoli docenti dell’insegnamento di Feldenkrais, ma anche una profonda conoscitrice della relazione che intercorre fra espressione artistica e consapevolezza psicofisica del movimento. Nel suo libro Lo sguardo in movimento – Arte, trasformazione e metodo Feldenkrais (Astrolabio editore) appena pubblicato, il lettore vede dischiudersi contemporaneamente i segreti della consapevolezza corporea rivelati da Feldenkrais e le chiavi di lettura su cosa significa davvero il rapporto con l’arte.
Leggi

valle d'aosta, la giunta regionale
"Niente spazi per i fascisti"
No alle manifestazioni fasciste in Valle d’Aosta. È un no deciso, che non lascia spazio a dubbi o ad alcuna esitazione, sancito all’unanimità dal Consiglio Regionale, lo scorso 6 febbraio. È stata infatti approvata in tempi rapidissimi una mozione che impegna la Giunta regionale a non concedere spazi o suoli pubblici a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione professando o praticando comportamenti e idee fasciste. La mozione, presentata da un consigliere del neonato gruppo Coalition Citoyenne-Mouv, da poco formatosi in seguito alla fuoriuscita dei suoi tre rappresentanti dal gruppo misto, oltre a impegnare la Giunta dà mandato di adeguare i regolamenti regionali subordinando la concessione sia del suolo pubblico che di qualsiasi spazio e sala di proprietà regionale ad associazioni, persone, movimenti e partiti che non abbiano fatto “dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti sanciti dall’ordinamento repubblicano”. E la mozione è stata inviata a tutti i Comuni della Valle d’Aosta, con un caloroso invito ad adeguare i propri regolamenti.
Leggi

qui firenze - l'assemblea
"Sinagoga, emergenza superata"
“L’emergenza è superata, ed è un risultato che non possiamo non festeggiare”. In dicembre l’architetto Renzo Funaro, presidente dell’Opera del Tempio ebraico, aveva lanciato l’allarme: alcuni spazi della sinagoga di via Farini erano a rischio concreto di cedimenti, e per questo era necessario intervenire al più presto. Una mobilitazione che ha portato in tempi rapidi a risultati significativi, andati oltre le più rosee previsioni. Si è partiti da qua, nel corso dell’assemblea straordinaria dell’Opera convocata ieri mattina nei locali Comunità. Ad aprire la riunione, cui ha preso parte un folto pubblico, le immagini dei recenti e spettacolari lavori di restauro compiuti all’interno della cupola.
Leggi


informazione - international edition
Polonia, la denuncia dell'Ihra
La grande preoccupazione per gli effetti della nuova legge approvata da Varsavia che punisce coloro che attribuiscono ai polacchi responsabilità nelle atrocità commesse dai nazisti al centro dell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition. Per i lettori internazionali la traduzione dell’appello lanciato dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni per denunciare la gravità della situazione (a firmarla, Federica Alabiso, studentessa della Scuola Traduttori e Interpreti di Trieste che sta svolgendo il tirocinio nella redazione UCEI). A sottolineare la problematicità delle scelte del governo polacco è stata negli scorsi giorni anche l’International Holocaust Remembrance Alliance, che in una nota del suo direttore onorario Yehuda Bauer ha sottolineato che “L’Ihra richiede con tutta la forza possibile, che la nuova legge sia resa nulla. Essa non può essere riconosciuta in alcuna società civilizzata”.
Leggi

pilpul
Oltremare - Trasporti 
A Tel Aviv, si sa, meglio usare i piedi (a terra, o montati su di una bicicletta o altro veicolo a due ruote), o il trasporto pubblico, abbondante e frequente, e lasciare la macchina in un parcheggio, possibilmente fuori dalla città. Quello che non è chiaro però, nell’idillio di noi telavivesi sprovvisti di motore, è come mai il genio tecnologico altrimenti impiegato ad altissimi livelli in tutto il Gush Dan dentro alle innumerevoli hi-tech, non sia stato applicato anche alla distribuzione delle linee degli autobus in città e fuori. Tel Aviv ha una forma allungata con una serie di strade parallele al mare e una di strade a lui perpendicolari, che formano una griglia abbastanza ordinata. Eppure gli autobus, invece di andare da est a ovest a tutte le altezze fra Bat Yam e Herzlyia e da nord a sud dal mare fino all’interno, permettendo ai viaggiatori di saltare da un bus all’altro come la torre negli scacchi, tendono invece ad avere itinerari zigzaganti, per lo più ripetitivi, che creano ingorghi nel centro, dove alla stessa fermata possono fermare fino a dieci autobus diversi. Ma gli abitanti di Tel Aviv non si scompongono.

Daniela Fubini, Tel Aviv


Leggi

Analisi scorretta - Immigrati
Cassino, stabilimento FCA, ore 10. Un gruppetto di sei o sette operai si siedono sulla panchina vicino a me che aspetto un sorvegliante che mi accompagni in un ufficio interno. Qualcuno fuma una sigaretta, qualcun altro ha in mano un bicchierino di plastica da caffè del distributore automatico. Sono tutti abbastanza giovani tra i venticique e i trentacinque anni, sono operai del reparto verniciatura delle Alfa Romeo, in pausa.
Uno tra i più giovani, dice “quel povero ragazzo di Macerata, lo stanno mettendo in mezzo, che ha fatto di male…non se ne può più dei neri”. E un altro: “Ha ragione Salvini, basta con gli immigrati!” Quello che sembra il più anziano, ma anche lui, al massimo un quarantenne dice: “Ma se un arabo va in giro a sparà, è terrorismo… se lo fa uno de noi che è?” Il primo risponde: “Deve veni l’Isis pure da noi!”
Ho passato tutta la mattinata nello stabilimento. Non ho un visto un nero, tra Tir che andavano e venivano e automobili e parti di automobili, scaricate e caricate.


Anselmo Calò
Leggi



moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.