Paolo Sciunnach, insegnante | Quattro Mitzvoth dalla Torah Scritta si occupano del rapporto tra figli e genitori, due positive e due negative:
1) Onorare i Genitori, come è detto: “Onora tuo padre e tua madre”
(Esodo 20, 12). Questo significa occuparsi, aiutare e assistere i
genitori in ogni loro necessità.
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Anna
Foa,
storica |
La
legge votata nei giorni scorsi in Polonia non è solo una legge
antisemita, anche se non vi è dubbio che lo sia, e soprattutto non
riguarda solo gli ebrei. È una legge che limita grandemente la libertà
di ricerca e di pubblicazione, un attentato gravissimo alle libertà
democratiche che dovrebbero essere alla base dei Paesi che fanno parte
dell’Unione Europea. Non si vuole contrapporre l’antisemitismo alle
libertà di tutti, ma invitare a riflettere sul fatto che ancora una
volta, come già tante volte in passato, l’attacco alle libertà di tutti
passa di preferenza attraverso l’attacco alla minoranza ebraica. In
Polonia è già successo nel 1968, Il linguaggio di questi giorni, mi
dicono amici polacchi, ricorda da vicino quello di cinquant’anni fa,
quando la repressione del dissenso e l’antisemitismo divennero una cosa
sola. Per questo, vorrei che le reazioni a ciò che succede in Polonia
venissero, di più, oltre che dagli ebrei, da quanti hanno a cuore la
libertà e la democrazia.
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La Russia mediatrice
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È
stata la telefonata intercorsa tra il premier israeliano Benjamin
Netanyahu e il presidente russo Vladimir Putin a fermare le ulteriori
offensive israeliane in Siria in funzione anti-iraniana. Lo spiega
sulle pagine di Haaretz l’analista militare Amos Harel, sottolineando
come il colloquio tra Netanyahu e Putin abbia portato Gerusalemme a
sospendere gli attacchi su territorio siriano dopo l’abbattimento di un
suo aereo nelle prime ore sabato. Il Corriere scrive, riferendosi ai
rapporti d’Israele con la Russia, che “il premier israeliano è
consapevole che se vuole mantenere le promesse minacciose
(‘continueremo a colpire chi tenta di attaccarci’) ha bisogno di
garantirsi libertà d’azione, pur limitata dagli interessi russi in
Siria. Così nel colloquio con Mosca avrebbe ottenuto dal presidente di
continuare le comunicazioni tra i due stati maggiori: i raid per
bersagliare le strutture militari del regime di Damasco o quelle
allestite dalle milizie sciite come l’Hezbollah libanese – le sortite
dell’aviazione sarebbero state cento negli ultimi cinque anni –
rischiano di mettere in pericolo i soldati o le basi russe nel Paese,
ogni mossa va coordinata. Putin cerca di occupare sempre di più lo
spazio lasciato libero dagli americani nella regione”. La
controffensiva israeliana di sabato, dopo che un drone iraniano aveva
varcato il confine dalla Siria, è al centro dell’analisi di Amos
Yadlin, già vicecomandante dell’aviazione e capo dell’Intelligence
militare israeliana. Intervistato dal Corriere, Yadlin spiega: “è stata
l’operazione più significativa dal raid contro il reattore atomico a
Damasco nel 2007. La massiccia risposta israeliana dovrebbe aver spinto
a congelare il duello, sono state colpite batterie antimissile siriane
e obiettivi iraniani. I nostri nemici dovranno impiegare un po’ di
tempo a capire che cosa sia successo”. Sullo scontro Israele-Iran in
Siria, Harel sottolinea come “Tutt’e due i contendenti sono convinti di
aver raggiunto gli obiettivi possibili in questo round iniziale. I
generali israeliani sanno però che un altro duello è inevitabile”.
Secondo Federico Rampini (Repubblica) in questa situazione il
presidente Usa Donald Trump – che intanto al quotidiano Israel Hayom ha
espresso il suo scetticismo sui negoziati di pace: “I palestinesi non
stanno cercando la pace e temo che neppure gli israeliani ci stiano
provando” – starebbe soffiando sul fuoco di un possibile conflitto tra
Iran e Israele.
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il prestigioso riconoscimento allo scrittore Il Premio Israele a Grossman
"Voce influente e commovente" Lo
scrittore israeliano David Grossman è il vincitore del prestigioso
Premio Israele per la letteratura, un riconoscimento conferito alle
personalità più influenti e rappresentative della società israeliana.
“Dall’inizio degli anni’ 80, Grossman è stato al centro della scena
culturale israeliana. È una delle voci più profonde, commoventi e
influenti della nostra letteratura” si legge nella motivazione della
commissione guidata dal professor Avner Holtzman. Secondo i giudici, i
romanzi, le storie, i racconti, i libri per bambini scritti da Grossman
sono significativi per la loro immaginazione, per la profonda saggezza,
la sensibilità umana, l’atteggiamento morale e il loro linguaggio
unico. “I suoi libri sono stati tradotti in decine di lingue,
rendendolo uno degli autori israeliani più noti, apprezzati e amati.
Per tutti questi motivi, abbiamo ritenuto David Grossman degno del
Premio Israele per la Letteratura, 5778”.
“Oggi ha vinto Israele”, ha dichiarato il Presidente israeliano Reuven Rivlin, festeggiando il riconoscimento a Grossman.
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pagine ebraiche febbraio 2018 - l'intervista "Feldenkrais, sguardo e azione
per un metodo in movimento" Se
ci colpisce, se attira il nostro sguardo, un’opera d’arte innesca un
duplice movimento. Chi la osserva entra all’interno dell’opera, mentre
l’opera d’arte entra in noi che la guardiamo trasformando le nostre
sensazioni e ridisegnando la nostra corporeità. Si può dire che siamo
colpiti da una particolare opera perché evoca in noi stati d’animo,
pensieri che ci sono consoni. Ma in che modo questo avviene? Cosa
cambia nel corpo e nella percezione quando si entra in un quadro o ci
si sente in relazione con una scultura? Unica allieva italiana del
geniale scienziato e originale studioso israeliano del rapporto fra
corpo e mente, Moshe Feldenkrais, Mara Della Pergola ha potuto
frequentare ad Amherst all’inizio degli anni ’80 l’ultimo dei tre corsi
che Feldenkrais tenne nel corso della sua esistenza. La sua esperienza
la rende non solo uno dei più autorevoli docenti dell’insegnamento di
Feldenkrais, ma anche una profonda conoscitrice della relazione che
intercorre fra espressione artistica e consapevolezza psicofisica del
movimento. Nel suo libro Lo sguardo in movimento – Arte, trasformazione e metodo Feldenkrais
(Astrolabio editore) appena pubblicato, il lettore vede dischiudersi
contemporaneamente i segreti della consapevolezza corporea rivelati da
Feldenkrais e le chiavi di lettura su cosa significa davvero il
rapporto con l’arte. Leggi
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valle d'aosta, la giunta regionale "Niente spazi per i fascisti" No
alle manifestazioni fasciste in Valle d’Aosta. È un no deciso, che non
lascia spazio a dubbi o ad alcuna esitazione, sancito all’unanimità dal
Consiglio Regionale, lo scorso 6 febbraio. È stata infatti approvata in
tempi rapidissimi una mozione che impegna la Giunta regionale a non
concedere spazi o suoli pubblici a coloro i quali non garantiscano di
rispettare i valori sanciti dalla Costituzione professando o praticando
comportamenti e idee fasciste. La mozione, presentata da un consigliere
del neonato gruppo Coalition Citoyenne-Mouv, da poco formatosi in
seguito alla fuoriuscita dei suoi tre rappresentanti dal gruppo misto,
oltre a impegnare la Giunta dà mandato di adeguare i regolamenti
regionali subordinando la concessione sia del suolo pubblico che di
qualsiasi spazio e sala di proprietà regionale ad associazioni,
persone, movimenti e partiti che non abbiano fatto “dichiarazione
esplicita di rispetto dei valori antifascisti sanciti dall’ordinamento
repubblicano”. E la mozione è stata inviata a tutti i Comuni della
Valle d’Aosta, con un caloroso invito ad adeguare i propri regolamenti. Leggi
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Oltremare - Trasporti |
A
Tel Aviv, si sa, meglio usare i piedi (a terra, o montati su di una
bicicletta o altro veicolo a due ruote), o il trasporto pubblico,
abbondante e frequente, e lasciare la macchina in un parcheggio,
possibilmente fuori dalla città. Quello che non è chiaro però,
nell’idillio di noi telavivesi sprovvisti di motore, è come mai il
genio tecnologico altrimenti impiegato ad altissimi livelli in tutto il
Gush Dan dentro alle innumerevoli hi-tech, non sia stato applicato
anche alla distribuzione delle linee degli autobus in città e fuori.
Tel Aviv ha una forma allungata con una serie di strade parallele al
mare e una di strade a lui perpendicolari, che formano una griglia
abbastanza ordinata. Eppure gli autobus, invece di andare da est a
ovest a tutte le altezze fra Bat Yam e Herzlyia e da nord a sud dal
mare fino all’interno, permettendo ai viaggiatori di saltare da un bus
all’altro come la torre negli scacchi, tendono invece ad avere
itinerari zigzaganti, per lo più ripetitivi, che creano ingorghi nel
centro, dove alla stessa fermata possono fermare fino a dieci autobus
diversi. Ma gli abitanti di Tel Aviv non si scompongono.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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Analisi scorretta - Immigrati
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Cassino,
stabilimento FCA, ore 10. Un gruppetto di sei o sette operai si siedono
sulla panchina vicino a me che aspetto un sorvegliante che mi
accompagni in un ufficio interno. Qualcuno fuma una sigaretta, qualcun
altro ha in mano un bicchierino di plastica da caffè del distributore
automatico. Sono tutti abbastanza giovani tra i venticique e i
trentacinque anni, sono operai del reparto verniciatura delle Alfa
Romeo, in pausa.
Uno tra i più giovani, dice “quel povero ragazzo di Macerata, lo stanno
mettendo in mezzo, che ha fatto di male…non se ne può più dei neri”. E
un altro: “Ha ragione Salvini, basta con gli immigrati!” Quello che
sembra il più anziano, ma anche lui, al massimo un quarantenne dice:
“Ma se un arabo va in giro a sparà, è terrorismo… se lo fa uno de noi
che è?” Il primo risponde: “Deve veni l’Isis pure da noi!”
Ho passato tutta la mattinata nello stabilimento. Non ho un visto un
nero, tra Tir che andavano e venivano e automobili e parti di
automobili, scaricate e caricate.
Anselmo Calò
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