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 10 Aprile 2018 - 25 Nissan 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Ephraim Mirvis,
rabbino capo
d'Inghilterra
Puoi sapere dove vai soltanto se sai da dove vieni.
 
Dario
Calimani,
Università di Venezia
Nessuno, in Italia, si sarebbe mai giocato un solo centesimo di euro per scommettere che il carciofo alla giudia sarebbe diventato un giorno il simbolo della crisi istituzionale dell'ebraismo italiano. A rivelarcelo, sventuratamente, è ora la Rabbanut HaRashi, il rabbinato centrale, di Israele. Se avessimo scommesso sul carciofo alla giudia saremmo diventati milionari. Ma non ci abbiamo pensato.
I termini del disastro filosofico sono ormai ben noti: la cottura alla giudia non consente di sfogliare il carciofo in modo da eliminarvi i possibili insetti presenti fra le foglie. Non entreremo, chas v'sholem, nella polemica halakhica. Spetta ai posekim, gli esperti di halakhah delegati allo scopo, decidere se vi sia una via alternativa al bando pronunciato dal Rabbinato di Israele.
Rimane per noi, invece, un interrogativo lancinante, serio quanto mai, sulla sopravvivenza dell'ebraismo italiano.
 
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Siria, tensione altissima
Cresce la tensione internazionale a causa del conflitto siriano. Dopo l’ennesimo uso di armi chimiche contro la popolazione da parte del regime di Assad, il presidente Usa Donald Trump sembra intenzionato a rispondere con la forza, intervenendo in Siria e sfidando la Russia, alleata di Assad (La Stampa). “L’impressione – scrive il Corriere – è che possa prendere rapidamente forma una minicoalizione pronta a ‘punire’ il regime di Damasco. Ci potrebbe essere anche il Regno Unito (oltre alla Francia): la premier Theresa May ci sta riflettendo. Gli israeliani sono pronti. Anzi, gli iraniani, i russi e i siriani hanno accusato l’aviazione di Benjamin Netanyahu di aver bombardato la base aerea militare T-4 non lontano da Homs, controllata dall’esercito di Bashar al Assad”. Israele non ha né confermato né smentito l’attacco ma per Repubblica l’azione è un messaggio chiarissimo a Mosca: “per mesi Gerusalemme ha chiesto a Vladimir Putin di difendere sì gli interessi della Russia, ma anche di non permettere che l’Iran trasformasse la Siria in una sua succursale. Benjamin Netanyahu ha fatto sette viaggi a Mosca per incontrare Putin, sempre con la stessa richiesta: tenete l’Iran lontano dai nostri confini. Putin evidentemente non è sembrato un arbitro imparziale agli occhi di Gerusalemme, e alla fine è arrivato questo primo atto offensivo. Gli iraniani, e probabilmente i loro alleati della milizia libanese di Hezbollah, sono stati l’obiettivo principale del raid”. “Israele rischia grosso: – l’analisi del Giornale – la Russia, che non aveva mai reagito, stavolta lo ha fatto, e Lavrov, il ministro degli Esteri, ha classificato il gesto come ‘un’azione pericolosa’. Attenzione, dice Mosca, il nostro delicato rapporto per cui Netanyahu ha libero accesso a Putin può saltare: volete confrontarvi con noi? Non violate le regole del gioco. Gli aerei russi potrebbero rispondere al fuoco”.
 
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  davar
l'incontro a palermo
"Sicilia, una storia ebraica viva"
L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane dialoga con la Regione Siciliana. Accade così che, proprio a Palermo, a Palazzo d’Orleans, il vicepresidente dell’UCEI, l’avvocato Giulio Disegni, incontri il presidente Nello Musumeci. Nella riunione, a porte chiuse, si è discusso di cultura ebraica siciliana, di ieri e di oggi, e della possibilità di rimodulare l’Intesa Regione Siciliana-UCEI.
“È’ stato un incontro assai gradevole, anche per i temi che abbiamo affrontato” dichiara il presidente Musumeci, che aggiunge: “È nostra intenzione intensificare gli scambi culturali con l’UCEI. Sono convinto che, valorizzando le radici ebraiche della Sicilia e il relativo patrimonio artistico-culturale, possiamo sviluppare ulteriormente il turismo nell’Isola. Con una recente delibera abbiamo previsto interventi infrastrutturali per i luoghi di culto, non solo per quelli di religione cattolica. Ho, quindi, dato disponibilità al vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane di valutare l’opportunità di partecipare al prossimo bando, che sarà pubblicato nelle settimane future. Con il vicepresidente Disegni ci siamo ripromessi di continuare questo dialogo e sono convinto – conclude Musumeci – che possiamo anche rimodulare il Protocollo di intesa, siglato nel 2005, tra la Regione Siciliana e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane”.
Non nasconde la sua soddisfazione il vicepresidente Disegni (che nelle scorse ore ha anche incontrato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Emilio Arcuri con il rav Gadi Piperno sulle possibilità di procedere nella ristrutturazione della futura sinagoga di Palermo concessa in comodato a settembre scorso dalla curia arcivescovile): “L’incontro con il presidente Musumeci è stato molto proficuo. Abbiamo parlato di tanti temi che partono dall’antica presenza ebraica in Sicilia, con il capitolo doloroso dell’espulsione degli ebrei nel 1493, preceduto circa venti anni prima dall’eccidio degli ebrei di Modica. Oggi – continua Disegni – la presenza ebraica in Sicilia è caratterizzata, oltre che da persone, anche da molti beni culturali, patrimonio della collettività. Con il presidente Musumeci abbiamo parlato anche dei rapporti con lo Stato di Israele e dal turismo che per la Sicilia ne può derivare. L’incontro si è concluso con il ricordo dell’ottantesimo delle Leggi antiebraiche, che ricade quest’anno. Musumeci ha mostrato interesse alle iniziative che l’UCEI ha in programma di portare in anche in Sicilia”. Alla domanda del giornalista se si può persare alla crezione di un museo dell’ebraismo siciliano, Disegni risponde: “Oggi potrebbe sembrare quasi un’utopia, ma non lo è. Non è escluso che si possa pensare, magari con la Regione, a un progetto del genere”.

Daniele Ienna
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La mostra del cdec a torino
1915-1918, ebrei per l'Italia
La mostra “1915|1918 Ebrei per l’Italia” approda a Torino. Si tratta di un’esposizione fotografica della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, tesa a raccontare il contributo degli ebrei italiani nella Grande Guerra. Uun contributo che venne facilmente dimenticato alla vigilia della promulgazione delle Leggi Razziste. L’iniziativa infatti si colloca all’interno dell’ampio calendario di eventi tesi a celebrare due anniversari che ricorrono nel 2018: i cento anni dalla fine della prima guerra mondiale e gli ottant’anni dalle infamanti leggi del ’38.
Si tratta di una mostra itinerante, che si sposta di città in città e ad ogni tappa, come stabilito dagli ideatori, Paola Mortara e Annalisa Bemporad, assieme ai curatori Gadi Luzzatto Voghera e Daniela Scala, viene aggiunto un pannello che ripercorre le vicende di alcuni ebrei di una specifica località arruolati nell’esercito italiano. Oggi, dopo il successo riscosso a Ferrara e a Trento, è la volta del capoluogo piemontese: ad ospitare il percorso espositivo fino al 4 maggio sono le sale dell’Archivio di Stato, nel cuore di Piazza Castello.
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la presentazione dell'archivio alla sapienza
'Ebrei a Roma, i tessuti parlano'
Nel 2019 una parte di quel patrimonio sarà esposto agli Uffizi, il più importante museo italiano. Un patrimonio di identità, storie e tradizioni che raccontano in una prospettiva diversa gli oltre duemila anni di presenza a Roma.
L'archivio tessile del Museo ebraico della Capitale oggi protagonista all'Università Sapienza per un incontro dedicato a tessile "tra moda, ritualità, simbologia e circuiti economici" che si inserisce in questo percorso di conoscenza e divulgazione.
"Il patrimonio tessile ebraico ci offre possibilità di conoscenze straordinarie, in parte ancora da esplorare" ha sottolineato il magnifico rettore Eugenio Gaudio, nell'aprire l'incontro. "Attraverso i tessuti ebraici si snoda la storia di una Comunità presente in questa città da oltre 22 secoli" ha confermato la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello.
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qui milano - l'evento
"Giro in Israele, grande sfida"
“La decisione di partire da Israele ha un bel significato, anche legato all’esempio di Bartali. È una grande opportunità per il Giro d’Italia che troverà grande visibilità fuori dai nostri confini. Un evento di questo tipo potrebbe dare un nuovo stile di vita ad un Paese, Israele, in cui potrebbe spuntare qualche bicicletta in più”. A parlare un campione della bici come Gilberto Simoni. L’occasione, la presentazione – organizzata a Milano dall’Ufficio nazionale israeliano del Turismo – della Grande partenza della prossima corsa rosa. Il via il 4 maggio da Gerusalemme.
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il riconoscimento trentino
"Stock, maestro di scienza"
Con una decisione ben ponderata l’amministrazione provinciale ha conferito l’Aquila di San Venceslao, massimo riconoscimento della Provincia Autonoma di Trento, a Oliviero Stock per i suoi meriti in campo scientifico, nonché per l’eccezionale contributo alla nascita e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale a Trento.
Oliviero Stock, triestino, nato in una famiglia ebraica scampata agli orrori delle persecuzioni nazifasciste, terminati gli studi liceali nella sua città si era laureato a Firenze in matematica.
Dopo la specializzazione nel 1976 Stock fu colpito positivamente dalla città di Trento che, in quegli anni si scrollava di dosso una lunga stagione grigia e tra gli impegni di Stock va certamente ricordato lo sforzo per contribuire alla nascita di un corso di laurea in informatica all’Università di Trento.
Una decisione che lascia trasparire un senso di consapevolezza per l’apporto che centinaia di ricercatori hanno dato in questi decenni che ha fatto della conoscenza uno dei tratti salienti della Comunità del Trentino.


Marcello Malfer
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brainforum a milano
Neurofiction, esperti a confronto
Il cinema ha spesso provato a immaginare scenari futuri sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale, sul rapporto tra uomo e robot, sulla possibilità di manipolare il pensiero e la volontà, prevedere il crimine e potenziare il cervello attraverso interfacce con i computer, fino alla inquietante possibilità del trapianto di testa.
È solo fiction o sono rappresentazioni di un domani molto più verosimile di quanto si pensi? È la domanda attorno alla quale ruota la seconda edizione del Festival “Cervello&Cinema” (in svolgimento al Cinema Spazio Oberdan di Milano) che, seguendo il filo della neurofiction, coinvolge quest’anno importanti neuroscienziati, criminologi, esperti di realtà virtuale.
L’evento promuove la tradizione divulgativa dei BrainForum di BrainCircleItalia ed è organizzato insieme a IRCCS Ospedale San Raffaele, Fondazione Cineteca Italiana e Hebrew University of Jerusalem – ELSC (il prestigioso centro di ricerca sul cervello della HUJ) e con il supporto di Roche e il Patrocinio del Comune di Milano.


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pilpul
Ode al carciofo
Ode al carciofo, di Pablo Neruda

Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero,
ispida edificò una piccola cupola,
si mantenne all’asciutto sotto le sue squame,
vicino al lui i vegetali impazziti si arricciarono,
divennero viticci,
infiorescenze commoventi rizomi;
sotterranea dormì la carota dai baffi rossi,
la vigna inaridì i suoi rami dai quali sale il vino,
la verza si mise a provar gonne,
l’origano a profumare il mondo,
e il dolce carciofo lì nell’orto vestito da guerriero,
brunito come bomba a mano,
orgoglioso,
e un bel giorno,
a ranghi serrati,
in grandi canestri di vimini,
marciò verso il mercato a realizzare il suo sogno:
la milizia.
Nei filari mai fu così marziale come al mercato,
gli uomini in mezzo ai legumi coi bianchi spolverini erano i generali dei carciofi,
file compatte,
voci di comando e la detonazione di una cassetta che cade,
ma allora arriva Maria col suo paniere,
sceglie un carciofo,
non lo teme,
lo esamina,
l’osserva contro luce come se fosse un uovo,
lo compra,
lo confonde nella sua borsa con un paio di scarpe,
con un cavolo e una bottiglia di aceto finché,
entrando in cucina,
lo tuffa nella pentola.
Così finisce in pace la carriera del vegetale armato che si chiama carciofo,
poi squama per squama spogliamo la delizia e mangiamo la pacifica pasta
del suo cuore verde.


Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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A Torre Alfina
I giorni 13 e 14 aprile 2018 si terrà presso il Castello Cahen di Torre Alfina, frazione di Acquapendente, un convegno internazionale su “I Cahen d’Anvers a Torre Alfina- I giardini del Castello e il bosco del Sasseto, l’eccellenza italiana di Henri e Achille Duchêne”, col patrocinio, fra altri, dell’Association Duchêne di Parigi. Il primo intervento, di Paolo Pellegrini, riguarderà la “Formazione, ruolo e simboli della nobiltà ebraica in Italia”, il seguente, a cura di Alessio Mancini, autore de “I Cahen. Storia di una famiglia”, Intermedia, Orvieto, 2011, avrà ad oggetto “Eduardo Cahen d’Anvers, Marchese di Torre Alfina”. Il primo relatore, Paolo Pellegrini, è autore fra altro di uno studio sulla famiglia Treves de’ Bonfili, apparso in Bice Migliau (a cura di), I paradigmi della mobilità e delle relazioni. 

Emanuele Calò
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