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14 Maggio 2018 - 29 Iyar 5778
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
Santi dovete essere, perché Santo sono Io, il Signore vostro D-o. (Levitico 19, 2)
Il verso può essere letto così: Santi dovete essere, affinché Santo sia Io.
Oppure: Santi dovete essere, perché Santo sono Io? Il Midrash commenta: Io Sono Santo, ma mi sono forse reso Santo da Me Stesso? No. Io vi santifico con i miei precetti e voi in questo modo renderete Me Stesso Santo.
 
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Anna
Foa,
storica
Piccoli nazionalismi crescono. In mancanza di una risposta politica efficace la crisi del nazionalismo catalano ha avuto una risposta in Spagna sul terreno culturale o pseudo tale con il nascere di una profonda revisione della storia spagnola. Per ora ad essere messa sotto accusa è l’immagine della Conquista come sterminio di massa della popolazione dell’America Latina. Un’immagine manovrata dai nemici della Spagna, inglesi e olandesi, affermano gli storici recentemente riunitisi nella Fundacion de Civilizacion Hispanica. Per ora, inoltre, a differenza che in Polonia, non ci sono proibizioni agli studiosi. Ma a quando la rivalutazione delle leggi di limpieza de sangre (iniziate a metà Quattrocento) e dei roghi dei marrani? Per non parlare, naturalmente, del Generale Franco! Così anche la Spagna si allinea, purtroppo, agli umori di questa Europa sempre meno europea, sempre più nazionalista.
 
I 70 anni di Israele
Grande attenzione sui quotidiani italiani per l’inaugurazione oggi dell’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme: il premier Benjamin Netanyahu ha ringraziato il presidente Trump per aver “fatto la storia” ed esortato i diplomatici presenti all’evento a “spostare le proprie ambasciate a Gerusalemme, perché avvicina la pace”. Per il consigliere per la Sicurezza nazionale americano John Bolton il trasferimento equivale a ”riconoscere la realtà”, e “riconoscere la realtà significa rafforzare le possibilità per la pace” (La Stampa). “La storia passa da Gerusalemme”, scrive il Giornale mentre secondo Fabio Nicolucci (Mattino) lo spostamento dell’ambasciata Usa costituisce una rottura che può cambiare gli equilibri in Medio Oriente. Un evento che coincide con l’anniversario della dichiarazione d’indipendenza d’Israele pronunciata da David Ben Gurion: sono passati 70 anni da allora, ricorda il filosofo francese Bernard-Henry Lévy che, in un editoriale a tutta pagina sul Corriere, spiega le ragioni per cui Israele è da celebrare: “Per fare una democrazia, occorre una cultura democratica? Cultura che di Israele i pionieri russi, o centro-europei, o tedeschi, o arabi non avevano. Eppure.. Miracolo israeliano. Prodigio di un legame sociale che poggiava sul nulla. Meraviglia di una lingua morta, reinventata e ravvivata. Nessuna democrazia, si dice ancora, resiste allo stato d’eccezione della guerra. Salvo Israele”. “Esiste – aggiunge Levy – un altro luogo del mondo in cui il famoso ‘diritto di criticare Israele’ sia esercitato meglio che in Israele? Esiste una Ong più accanita di ‘Breaking the Silence’ nel denunciare l’uso sproporzionato della forza? Una democrazia dove una minoranza ostile al principio guida del Paese – ‘il sionismo’ – goda di tutti i propri diritti civili?”.
 
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inaugurata l'ambasciata usa a gerusalemme
'Stati Uniti-Israele, legame unico'

Ma a Gaza la situazione precipita
Gli Stati Uniti inaugurano ufficialmente in queste ore la loro ambasciata a Gerusalemme. Alla presenza delle massime autorità israeliane, tra cui il Presidente Reuven Rivlin e il Primo ministro Benjamin Netanyahu, la delegazione Usa guidata dal vicesegretario di Stato americano John Sullivan ufficializza il trasferimento del corpo diplomatico americano da Tel Aviv alla capitale (nel quartiere di Arnona): un momento che Netanyahu – che assieme a Rivlin, Sullivan, e all’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele David Friedman è tra gli oratori della cerimonia – ha definito storico. L’annuncio dell’apertura dell’ambasciata, dato da Friedman, è stato accolto da un lungo applauso.
Ma mentre a Gerusalemme il clima è di festa, al confine con la Striscia di Gaza la situazione è di altissima tensione: migliaia di palestinesi stanno partecipando alla marcia di protesta indetta da Hamas e, secondo fonti palestinesi, almeno 45 manifestanti sono stati uccisi in scontri con l’esercito israeliano. Il portavoce dell’esercito israeliano Ronen Manelis ha detto che il numero di manifestanti vicino alla barriera di sicurezza è “senza precedenti”, ma ancora inferiore a quello che Hamas avrebbe voluto e previsto.


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al salone di torino con pagine ebraiche
"Nel Talmud la nostra identità"
“Tutto ciò che gli ebrei sono oggi, sta nelle pagine di questo testo. Come e perché osserviamo le feste, lo Shabbat, la Kashrut, tutte le altre norme. La base dell’osservanza è nel Talmud, pilastro imprescindibile dell’identità ebraica”.
Così a Pagine Ebraiche rav Gianfranco Di Segni tracciava la grande sfida della traduzione in italiano del Talmud babilonese e in particolare i contenuti del Trattato Berakhòt. Una traduzione curata dallo stesso rav Di Segni, parte di un progetto di di cui hanno discusso al Salone del Libro di Torino rav Gadi Piperno, project manager del Progetto Talmud, il rabbino capo di Torino rav Ariel Di Porto e Mario Patrono, giurista e membro del Consiglio di Amministrazione del Progetto Talmud. A coordinare il dibattito, il direttore della redazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale, che ha ricordato in apertura il grande valore simbolico della traduzione per l’ebraismo italiano.
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al salone di torino con pagine ebraiche a
"Un grande successo dei libri"
Case editrici soddisfatte, affluenza enorme, un successo evidente sin dagli ingressi, dove le sono state continue dal mattino a poco prima dell’orario di chiusura. I dati ufficiali sulla trentunesima edizione del Salone del Libro di Torino verranno annunciati nella conferenza stampa finale, prevista nel tardo pomeriggio, ma sono stati intanto presentati i risultati di una serie di ricerche promosse dal’Università di Torino in occasione della scorsa edizione.
A pochi anni dallo studio dedicato al caso Pordenonelegge, che nel 2014 per la prima volta in Italia ha rilevato l’impatto economico di un festival culturale sul territorio, dimostrando come le ricadute possano essere nettamente superiori ai contributi stanziati per l’evento, e in corrispondenza con il decimo anno di presenza di Pagine Ebraiche, il giornale dell’ebraismo italiano, ospitato come sempre nell’area di massima visibilità, sono stati presentati i dati sull’impatto socio-economico del “SalTo”.
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il concerto al quirinale con mattarella
Israele 70, un violino sul Colle
Un violinista e direttore d’orchestra di fama a incantare la platea, l’israeliano Shlomo Mintz. E in sala il padrone di casa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a conferire ulteriore significato all’evento.
Grande la suggestione del concerto tenutosi ieri pomeriggio nella Cappella Paolina del Quirinale per festeggiare i 70 anni di vita dello Stato ebraico con Mintz, che accompagnato al pianoforte da Roberto Prosseda, ha eseguito per l’occasione la Sonata in fa minore di Felix Mendelssohn-Bartholdy e quella in la maggiore di César Franck. Una performance intensa e calorosamente accolta dal pubblico.
Il concerto è stato organizzato dalla Presidenza della Repubblica, in collaborazione con l’Ambasciata di Israele in Italia.
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qui ferrara - l'incontro 
Ebraismo, tra etica e mitzvot
Una lezione da record, quella tenutasi ieri pomeriggio al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara per il ciclo “Fondamenti di ebraismo”, il progetto di formazione e di educazione promosso dall’UCEI, sotto la direzione di rav Roberto Della Rocca e Dario Calimani. A seguire l’intervento di rav Alberto Sermoneta, rabbino capo della Comunità ebraica di Bologna, non c’era, infatti, solo il folto pubblico presente al Meis, comprese tre classi della scuola ebraica di Roma, ma anche quindici Comunità collegate in diretta streaming e gruppi di ascolto in Italia e a New York, senza contare i partecipanti via Facebook.
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informazione - international edition
Antisemitismo, indagine al via
Una nuova indagine sull’antisemitismo in Europea promossa dall’Agenzia dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (Fra) e focalizzata sulla percezione del fenomeno da parte delle stesse popolazioni ebraiche. È con questa notizia che si apre l’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition. Ancora una volta fra gli esperti coinvolti nell’indagine è il demografo italo-israeliano Sergio Della Pergola, come già nel corso del precedente studio realizzato cinque anni fa. Così il questionario diffuso tra le comunità ebraiche di diversi paesi – oltre a quelle di Italia, Francia, Belgio, Germania, Regno Unito, Svezia, Ungheria, Romania e Lettonia, già coinvolte nel 2013, si aggiungono Austria, Danimarca, Olanda, Polonia e Spagna – può essere compilato online anche attraverso il portale www.moked.it.
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pilpul
Oltremare - Feste
Quando Tel Aviv e Gerusalemme, nella loro lontananza siderale, si incontrano. E non certo grazie al treno veloce, al quale nessuno ormai crede più, come una specie di babbo natale dopo i sette anni. Oggi per esempio, nel giro di poche ore ci saranno uno a monte e uno a valle due festeggiamenti di categoria e portata quanto possibile diversa che hanno in comune solo il fatto di essere profondamente e felicemente israeliani.
Nel pomeriggio si inaugura la molto anelata ambasciata americana a Gerusalemme, e sono ormai settimane che tutti i media ne parlano: evento storico tanto quanto politico, pura espressione di re Trump, che con il suo penchant per l’antidiplomazia fa cose che nessuno osa contraddire (un meccanismo che ha un che di liberatorio per adesso, ma si vedrà quando poi Trump presenterà il conto di tanta benevolenza quanto Bibi e gli altri saranno ancora allegri e festanti). La cerimonia sarà sobria, fanno sapere gli americani.


Daniela Fubini, Tel Aviv
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