Paolo Sciunnach, insegnante | Qualsiasi
controversia che sia in nome del Cielo finisce per avere risultati
durevoli, mentre, qualsiasi controversia che non sia in nome del Cielo,
non è destinata ad avere risultati durevoli. Quale è l'esempio di una
controversia avente scopi sacri? Quella di Hillel e di Shammay; mentre
una controversia senza sacri scopi è quella di Qorach e della sua
congrega. (Pirkei Avoth 5, 20)
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Anna
Foa,
storica |
"Oggi
ho paura, ho paura degli atteggiamenti arroganti e populisti di alcuni
politici. I discorsi a voce alta con le mani appoggiate ai fianchi mi
ricordano troppo i passati despoti. Anche loro cominciarono ad
arringare con motivazioni banali e ben accette dal popolo, poi piano
piano riuscirono a convincere più giovani e anziani sulle buone
motivazioni iniziali fino a giungere alla convinzione che occorresse
compiere uno sterminio dei popoli diversi dalla pura razza ariana.
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Turchia, vince Erdogan
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Recep
Tayyip Erdogan sarà nuovamente presidente della Turchia. Nessun
ballottaggio, perché Erdogan al primo turno ha conquistato il 53% dei
voti, consolidando il suo potere. La sua coalizione ha conquistato 343
seggi su 600. “L'uomo al potere da quasi 16 anni in Turchia, potrà ora
avere le mani libere e portare avanti le sue riforme, economiche e
sociali, molte delle quali viste con una certa preoccupazione da
diversi Paesi europei”, sottolinea il Sole 24 Ore. “Inizia così l'era
del "superpresidente" della Repubblica turca – scrive il Messaggero -
che ottiene cosi anche poteri esecutivi in diversi campi
dell'amministrazione pubblica: dalla giustizia, alle funzioni
ministeriali e di governo”. La vittoria di Erdogan, spiega invece il
New York Times, avrà “conseguenze potenzialmente gravi per la
cooperazione all'interno della NATO, la sicurezza in Iraq e Siria e il
controllo dei flussi migratori verso l'Europa. La Turchia ha continuato
a cooperare con i suoi partner occidentali nella lotta al terrorismo,
ma Erdogan ha messo alla prova l'alleanza della NATO avvicinandosi al
presidente russo Vladimir V. Putin, acquistando un sistema avanzato di
difesa missilistica russa e progettando un reattore nucleare russo in
Turchia”.
Israele, la visita del principe. Con il viaggio che inizia oggi, il
principe William sarà il primo membro della famiglia reale britannica a
fare una visita ufficiale sia in Israele che nei territori palestinesi.
“È dunque comprensibile – scrive la Stampa - che l'arrivo del principe
William sia salutato in tutto il Paese con trepidazione, coinvolgimento
e immancabili polemiche. Soprattutto quando il passaggio previsto al
Muro del Pianto è stato incluso nella parte di visita di competenza
dell'Autorità Palestinese: se è vero che la Città Vecchia di
Gerusalemme è stata conquistata da Israele nella Guerra dei Sei Giorni
e non rientra nei confini del 1948, lo è altrettanto che quello è il
luogo più ebraico che ci sia. Il compromesso raggiunto è: nessun
passaggio ufficiale in Città Vecchia— 'solo' tappa privata”.
Il piano di pace Usa senza l'Anp. “Presenteremo il piano di pace con o
senza il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Se vuole venire al
tavolo siamo pronti. Se no, lo diffonderemo: il progetto prevede
massicci investimenti per i territori palestinesi e forse teme che i
suoi possano apprezzarlo”. Il virgolettato, ripreso da Repubblica, è di
Jared Kushner, genero di Trump e consigliere alla Casa Bianca per il
Medio Oriente. Kushner ha parlato con il quotidiano palestinese
al-Quds, al termine della sua missione nell'area per illustrare le
linee guida del piano di pace Usa, e ha ribadito la disponibilità a
incontrare il leader dell'Anp Mahmoud Abbas. Quest'ultimo, riporta la
Stampa, non ha voluto incontrare la delegazione americana. Tra i temi
di dissenso, oltre lo spostamento dell'ambasciata Usa a Gerusalemme, il
progetto dell'amministrazione americana di aprire un canale di
“interventi finanziari e economici nella Striscia di Gaza, per
alleggerirne la situazione umanitaria e favorire così il Piano stesso.
Isolando di fatto Abu Mazen, che nella sua lotta con Hamas sta
perseguendo un suo pugno di ferro economico nei confronti di Gaza”.
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la nomina del museo italiano di gerusalemme
Dall'Italia a Israele, Anastazja la nuova curatrice del Nahon
“Abbiamo
scoperto il nome di Anastazja grazie ad un articolo uscito su Haaretz.
E si è rilevato il profilo giusto per l'incarico di curatore del Museo
di Arte Ebraica Italiana U. Nahon”. Intervistata in qualità di esperta
di oreficeria dal quotidiano israeliano, Anastazja Buttitta non
immaginava che questo le avrebbe aperto la strada a un nuovo incarico.
E invece, come ha spiegato a Pagine Ebraiche il presidente del Museo
Nahon di Gerusalemme Jack Arbib, quel pezzo – in cui si parlava di una
polemica legato a un gioiello e alla casa reale britannica – ha
generato l'interesse del consiglio del Museo, da tempo in cerca di una
figura che potesse sostituire Andreina Contessa, partita da Israele per
dirigere il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a
Trieste. “Avevamo bisogno di qualcuno esperto di storia dell'arte
italiana, che potesse valorizzare il grande patrimonio del nostro
museo. Anastazja aveva delle ottime referenze, essendosi laureata a
Firenze con la professoressa Dora Liscia Bemporad, e così dopo
un'approfondita ricerca, abbiamo scelto lei”, spiega Arbib. “Può
suonare artificiale ma non è così: per me è davvero un sogno che si
realizza - racconta Anastazja, classe 1981, nata a Varsavia e figlia
del giornalista e scrittore siciliano Pietro Buttitta – Quando sono
arrivata alla Ben Gurion University per fare il mio dottorato (su
gioielli dell'epoca rinascimentale di Venezia) con la professoressa
Nirit Ben-Aryeh Debby ho pensato che sarebbe stato bello lavorare al
Nahon, un museo che ho imparato a conoscere grazie agli studi con la
professoressa Bemporad”. Leggi
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Qui Trieste – Il festival Ullmann
In sinagoga, le note proibite
Secondo
appuntamento della quinta edizione del Festival Viktor Ullmann,
rassegna triestina dedicata alla musica concentrazionaria, degenerata e
dell’esilio che si intreccia in questi giorni con la dodicesima
edizione del Festival “Erev/Laila, Tracce verso Gerusalemme” in
collaborazione con la Comunità ebraica, il Museo ebraico e la Regione
Friuli-Venezia Giulia.
Organizzato dall’Associazione Musica Libera, con direzione artistica di
Davide Casali, dopo l’esordio in sinagoga il Festival (unico nel suo
genere in Europa) propone per domani nella terrazza del Museo ebraico
un concerto di musica proibita sotto il nazifascismo (ad essere
proposti autori come Nathan, Joachim, Brahms, Mahler, Martinu, Milhaud,
Sonnenfeld e Muczinsky). Leggi
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INFORMAZIONE
– INTERNATIONAL EDITION Ferrara e l'impronta ebraica
Ferrara
protagonista nella nuova uscita di Pagine Ebraiche International
Edition. La scorsa settimana un passaggio de “Il giardino dei
Finzi-Contini” di Giorgio Bassani è stato scelto dal Ministero
dell’Istruzione come analisi del testo per la prima prova dell’esame di
maturità. “Sono molto colpita, provo una sensazione di meravigliosa
sorpresa. Al tempo stesso, però, trovo quasi normale questa notizia,
perché mio padre è stato un grande patriota italiano che, al di là
della sua esperienza personale, feroce e crudele, di ebreo, ha parlato
di fatti che riguardano l’Italia e il mondo intero. Da quella tragedia
lui è riuscito a uscire e, con la sua opera, può ancora parlare ai
giovani, farli riflettere” il commento della figlia Paola. Racconta la
lunga storia ebraica e il presente della città emiliana
l’approfondimento realizzato da Aine Filler del Muhlenberg College
(Allentown, Pennsylvania, USA), nell’ambito del progetto che vede la
collaborazione tra gli studenti del Dipartimento di italianistica
diretto del professor Daniel Leisawitz e la redazione dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane.
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Oltremare - Mercati |
I
mercati di frutta e verdura sono uno dei luoghi dell'anima: a seconda
del giorno o della stagione li frequento con il piglio dell'esploratore
o con la praticità della donna che lavora e non ha tempo per perdersi
nei colori e nei profumi, e come per tutte le cose del quotidiano non
sembra ma hanno avuto un inizio. L'inizio è stato estivo, le verdure e
la frutta di stagione direttamente dagli orti sui banchi del Lido di
Venezia. Le albicocche di un arancione brillante, le melanzane lunghe
che finiranno fritte lucide e nere, i fagiolini verdissimi e so che la
nonna mi chiederà di spuntarli, cioè togliere i piccioli prima di
metterli in pentola.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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