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 25 Giugno 2018 - 12 Tamuz 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
Qualsiasi controversia che sia in nome del Cielo finisce per avere risultati durevoli, mentre, qualsiasi controversia che non sia in nome del Cielo, non è destinata ad avere risultati durevoli. Quale è l'esempio di una controversia avente scopi sacri? Quella di Hillel e di Shammay; mentre una controversia senza sacri scopi è quella di Qorach e della sua congrega. (Pirkei Avoth 5, 20)
 
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Anna
Foa,
storica
"Oggi ho paura, ho paura degli atteggiamenti arroganti e populisti di alcuni politici. I discorsi a voce alta con le mani appoggiate ai fianchi mi ricordano troppo i passati despoti. Anche loro cominciarono ad arringare con motivazioni banali e ben accette dal popolo, poi piano piano riuscirono a convincere più giovani e anziani sulle buone motivazioni iniziali fino a giungere alla convinzione che occorresse compiere uno sterminio dei popoli diversi dalla pura razza ariana. 
 
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Turchia, vince Erdogan
Recep Tayyip Erdogan sarà nuovamente presidente della Turchia. Nessun ballottaggio, perché Erdogan al primo turno ha conquistato il 53% dei voti, consolidando il suo potere. La sua coalizione ha conquistato 343 seggi su 600. “L'uomo al potere da quasi 16 anni in Turchia, potrà ora avere le mani libere e portare avanti le sue riforme, economiche e sociali, molte delle quali viste con una certa preoccupazione da diversi Paesi europei”, sottolinea il Sole 24 Ore. “Inizia così l'era del "superpresidente" della Repubblica turca – scrive il Messaggero - che ottiene cosi anche poteri esecutivi in diversi campi dell'amministrazione pubblica: dalla giustizia, alle funzioni ministeriali e di governo”. La vittoria di Erdogan, spiega invece il New York Times, avrà “conseguenze potenzialmente gravi per la cooperazione all'interno della NATO, la sicurezza in Iraq e Siria e il controllo dei flussi migratori verso l'Europa. La Turchia ha continuato a cooperare con i suoi partner occidentali nella lotta al terrorismo, ma Erdogan ha messo alla prova l'alleanza della NATO avvicinandosi al presidente russo Vladimir V. Putin, acquistando un sistema avanzato di difesa missilistica russa e progettando un reattore nucleare russo in Turchia”.

Israele, la visita del principe. Con il viaggio che inizia oggi, il principe William sarà il primo membro della famiglia reale britannica a fare una visita ufficiale sia in Israele che nei territori palestinesi. “È dunque comprensibile – scrive la Stampa - che l'arrivo del principe William sia salutato in tutto il Paese con trepidazione, coinvolgimento e immancabili polemiche. Soprattutto quando il passaggio previsto al Muro del Pianto è stato incluso nella parte di visita di competenza dell'Autorità Palestinese: se è vero che la Città Vecchia di Gerusalemme è stata conquistata da Israele nella Guerra dei Sei Giorni e non rientra nei confini del 1948, lo è altrettanto che quello è il luogo più ebraico che ci sia. Il compromesso raggiunto è: nessun passaggio ufficiale in Città Vecchia— 'solo' tappa privata”.

Il piano di pace Usa senza l'Anp. “Presenteremo il piano di pace con o senza il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Se vuole venire al tavolo siamo pronti. Se no, lo diffonderemo: il progetto prevede massicci investimenti per i territori palestinesi e forse teme che i suoi possano apprezzarlo”. Il virgolettato, ripreso da Repubblica, è di Jared Kushner, genero di Trump e consigliere alla Casa Bianca per il Medio Oriente. Kushner ha parlato con il quotidiano palestinese al-Quds, al termine della sua missione nell'area per illustrare le linee guida del piano di pace Usa, e ha ribadito la disponibilità a incontrare il leader dell'Anp Mahmoud Abbas. Quest'ultimo, riporta la Stampa, non ha voluto incontrare la delegazione americana. Tra i temi di dissenso, oltre lo spostamento dell'ambasciata Usa a Gerusalemme, il progetto dell'amministrazione americana di aprire un canale di “interventi finanziari e economici nella Striscia di Gaza, per alleggerirne la situazione umanitaria e favorire così il Piano stesso. Isolando di fatto Abu Mazen, che nella sua lotta con Hamas sta perseguendo un suo pugno di ferro economico nei confronti di Gaza”.
 
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  davar
la nomina del museo italiano di gerusalemme 
Dall'Italia a Israele, Anastazja
la nuova curatrice del Nahon

“Abbiamo scoperto il nome di Anastazja grazie ad un articolo uscito su Haaretz. E si è rilevato il profilo giusto per l'incarico di curatore del Museo di Arte Ebraica Italiana U. Nahon”. Intervistata in qualità di esperta di oreficeria dal quotidiano israeliano, Anastazja Buttitta non immaginava che questo le avrebbe aperto la strada a un nuovo incarico. E invece, come ha spiegato a Pagine Ebraiche il presidente del Museo Nahon di Gerusalemme Jack Arbib, quel pezzo – in cui si parlava di una polemica legato a un gioiello e alla casa reale britannica – ha generato l'interesse del consiglio del Museo, da tempo in cerca di una figura che potesse sostituire Andreina Contessa, partita da Israele per dirigere il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste. “Avevamo bisogno di qualcuno esperto di storia dell'arte italiana, che potesse valorizzare il grande patrimonio del nostro museo. Anastazja aveva delle ottime referenze, essendosi laureata a Firenze con la professoressa Dora Liscia Bemporad, e così dopo un'approfondita ricerca, abbiamo scelto lei”, spiega Arbib. “Può suonare artificiale ma non è così: per me è davvero un sogno che si realizza - racconta Anastazja, classe 1981, nata a Varsavia e figlia del giornalista e scrittore siciliano Pietro Buttitta – Quando sono arrivata alla Ben Gurion University per fare il mio dottorato (su gioielli dell'epoca rinascimentale di Venezia) con la professoressa Nirit Ben-Aryeh Debby ho pensato che sarebbe stato bello lavorare al Nahon, un museo che ho imparato a conoscere grazie agli studi con la professoressa Bemporad”.
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la riunione dell'assise del'ebraismo italiano
Risorse e progetti per il futuro
Il Consiglio UCEI al lavoro

L'integrazione della Giunta e del Collegio Sindacale, l'approvazione del finanziamento di alcuni progetti per la formazione dei giovani, la dismissione di un immobile a Pisa e l'implementazione del piano di ristrutturazione dell'ente nel triennio 2018-2020 tra i temi affrontati dal Consiglio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nel corso della seconda parte della riunione tenutasi ieri pomeriggio a Roma.
Con l'incarico di seguire culto, scuole rabbiniche e Aliyah entra nel nuovo esecutivo la Consigliere milanese Sara Modena. Mentre Davide Romanin Jacur, coordinatore della Commissione Bilancio e Otto per Mille dell'Unione, è stato nominato anch'egli assessore con una delega sul Bilancio.
È stato proprio Romanin Jacur, nella parte finale di seduta, a illustrare la situazione finanziaria nel suo complesso e a indicare alcune voci di costo che potranno essere ridimensionate in ragione del calo delle scelte dell'Otto per Mille destinate all'Unione. Una relazione che guarda in prospettiva e che giunge al termine di settimane di intenso confronto verso il quale sia la Presidente UCEI Noemi Di Segni che l'intero Consiglio hanno espresso un forte apprezzamento, nei confronti di Jacur e di tutto il gruppo di lavoro che ha coordinato.
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qui roma - il festival di cultura ebraica
Israele 70, la voce degli scrittori
La cucina ebraica delle feste. L’intelligenza artificiale e la cognizione del tempo. Israele, 70 anni di esistenza raccontati attraverso i suoi scrittori.
Questi i temi della terza giornata di Ebraica, il Festival Internazionale di Cultura in svolgimento a Roma. Il cuore della manifestazione è oggi il Palazzo della Cultura, nell’area del vecchio ghetto. Primo incontro alle 19.30, dedicato ai sapori nella Capitale e introdotto da Ariela Piattelli, con Laura Ravaioli, Fabiana Mendia e Giulia Gallichi Punturello.
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Qui Trieste – Il festival Ullmann 
In sinagoga, le note proibite
Secondo appuntamento della quinta edizione del Festival Viktor Ullmann, rassegna triestina dedicata alla musica concentrazionaria, degenerata e dell’esilio che si intreccia in questi giorni con la dodicesima edizione del Festival “Erev/Laila, Tracce verso Gerusalemme” in collaborazione con la Comunità ebraica, il Museo ebraico e la Regione Friuli-Venezia Giulia.
Organizzato dall’Associazione Musica Libera, con direzione artistica di Davide Casali, dopo l’esordio in sinagoga il Festival (unico nel suo genere in Europa) propone per domani nella terrazza del Museo ebraico un concerto di musica proibita sotto il nazifascismo (ad essere proposti autori come Nathan, Joachim, Brahms, Mahler, Martinu, Milhaud, Sonnenfeld e Muczinsky).
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INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION 
Ferrara e l'impronta ebraica 
Ferrara protagonista nella nuova uscita di Pagine Ebraiche International Edition. La scorsa settimana un passaggio de “Il giardino dei Finzi-Contini” di Giorgio Bassani è stato scelto dal Ministero dell’Istruzione come analisi del testo per la prima prova dell’esame di maturità. “Sono molto colpita, provo una sensazione di meravigliosa sorpresa. Al tempo stesso, però, trovo quasi normale questa notizia, perché mio padre è stato un grande patriota italiano che, al di là della sua esperienza personale, feroce e crudele, di ebreo, ha parlato di fatti che riguardano l’Italia e il mondo intero. Da quella tragedia lui è riuscito a uscire e, con la sua opera, può ancora parlare ai giovani, farli riflettere” il commento della figlia Paola. Racconta la lunga storia ebraica e il presente della città emiliana l’approfondimento realizzato da Aine Filler del Muhlenberg College (Allentown, Pennsylvania, USA), nell’ambito del progetto che vede la collaborazione tra gli studenti del Dipartimento di italianistica diretto del professor Daniel Leisawitz e la redazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
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pilpul
Oltremare - Mercati
I mercati di frutta e verdura sono uno dei luoghi dell'anima: a seconda del giorno o della stagione li frequento con il piglio dell'esploratore o con la praticità della donna che lavora e non ha tempo per perdersi nei colori e nei profumi, e come per tutte le cose del quotidiano non sembra ma hanno avuto un inizio. L'inizio è stato estivo, le verdure e la frutta di stagione direttamente dagli orti sui banchi del Lido di Venezia. Le albicocche di un arancione brillante, le melanzane lunghe che finiranno fritte lucide e nere, i fagiolini verdissimi e so che la nonna mi chiederà di spuntarli, cioè togliere i piccioli prima di metterli in pentola.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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