Haim Korsia, Gran Rabbino
di Francia
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Quando
c'è una Repubblica con valori forti - libertà, uguaglianza, fraternità,
che spesso dimentichiamo - c'è sicurezza e serenità per tutti, anche
per gli ebrei. Rav Jacob Kaplan ricordò alla Francia i suoi doveri nei
terribili anni dell'occupazione nazista, ma segnalò anche agli ebrei
che la vocazione dell'ebraismo è quella di difendere i valori
repubblicani.
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
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Il
problema non è se Matteo Salvini sia o meno amico di Israele. Lui lo ha
affermato, e noi continuiamo ad aspettarlo fiduciosi alla prova dei
fatti, anche se non sarà facile convincere i grillini a condividere una
posizione filo-israeliana. C'è spazio per la speranza, almeno per chi
finora, in Salvini, la speranza l'ha voluta nutrire.
Ma il problema non è questo. O, almeno, questo è un altro problema.
Perché per noi ebrei un problema non viaggia mai da solo, ma viaggia
sempre in compagnia, tanto per non morire di solitudine.
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Migranti, governo diviso
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“Ho
chiesto di visitare un centro d’accoglienza e protezione in Libia, dove
agisce l’Unhcr, per smontare tutte le menzogne e la retorica in base
alla quale in Libia si torturano le persone e devo confermare che si
tratta di un centro assolutamente all’avanguardia.” Così il ministro
dell’Interno Matteo Salvini al ritorno dal viaggio in Libia. I media
internazionali e italiani ha più volte riportato della gravità delle
condizioni di diversi centri di accoglienza in Libia, diventati centri
di detenzione e tortura (ne hanno parlato il Guardian, il New York
Times e il Washington Post, tra gli altri). Nel paese africano il
ministro dell’Interno Salvini vorrebbe costruire degli hotspot e
impedire che i barconi dei migranti partano. Campi fuori dai confini
libici, ha poi precisato Salvini dopo lo stop di Tripoli. Il premier
libico Fayez Al Serraj, interlocutore di Salvini, per un nuovo accordo
sui migranti vuole – scrive il Corriere – “l’autostrada promessa nel
2013 dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”. Corriere
che parla della diversa posizione dei Cinque Stelle rispetto a Salvini
che invoca la chiusura dei porti per le navi delle ong: “I dubbi del
titolare delle Infrastrutture Danilo Toninelli sulla chiusura totale
dei porti sono ben noti, tanto che le dichiarazioni di ieri sera del
vicepremier Luigi Di Maio sulla possibilità che la ‘Lifeline’ alla fine
approdi in Italia sono servite proprio a dargli sostegno”.
William in Israele. Il principe britannico William è arrivato ieri
all’aeroporto di Tel Aviv, accolto dal ministro del turismo israeliano
Yariv Levin, per quella che è stata definita una visita storica. Oggi
incontrerà, dopo la visita dello Yad Vashem, il primo ministro Benyamin
Netanyahu e con la moglie Sarah. “Una visita storica, quella del
principe William tra Giordania, Israele e Palestina. Perché mette fine
a un boicottaggio di fatto da parte dei reali britannici nei confronti
dello Stato ebraico: – scrive il Corriere – finora le visite erano
state rare ed erano avvenute soltanto in forma privata. Un viaggio
attentamente calibrato, per non mettere un piede in fallo in quel campo
minato che è la politica mediorientale. Ma che cela un segreto
personale: l’omaggio alla bisnonna, la principessa Alice di Battenberg,
la madre di Filippo, che è sepolta nel convento russo di Maria
Maddalena a Gerusalemme Est. E che Israele onora come Giusta fra le
Nazioni”.
L’Ue contro l’Ungheria. Presto Bruxelles potrebbe attivare una
procedura sanzionatoria – già avviata per la Polonia – contro
l’Ungheria, per le recenti riforme adottate da Budapest e che “violano
lo Stato di diritto e i diritti fondamentali dell’Ue”. “La risoluzione
– riporta La Stampa – punta il dito su dodici punti, tra cui
l’indipendenza della magistratura, la corruzione, il conflitto di
interessi, la libertà di espressione, di religione e di associazione,
il rispetto dei diritti di rom ed ebrei, oltre che dei migranti”. In
Italia, Orban ha come alleato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Odio online. Presentata la terza edizione della Mappa
dell’Intolleranza, il progetto pensato da Vox-Osservatorio italiano sui
diritti per monitorare quanto accade sui social network in Italia.
“Stando ai dati presentati ieri dall’associazione – raccolti in un
monitoraggio durato oltre dieci mesi, a cavallo tra il 2017 e il 2018,
e realizzato in collaborazione con la Statale e la Cattolica di Milano,
la Sapienza di Roma e l’Università di Bari – agli ebrei è riservato il
5,2% dell’intolleranza in rete”, scrive Repubblica Bologna, parlando di
un dato in aumento rispetto alla precedente edizione della Mappa.
Bottiglie di vino e l’etichette dell’ignoranza. Su Repubblica Paolo
Berizzi racconta di un supermercato a Lido di Jesolo dove si vendono
bottiglie di vino con etichette inneggianti al fascismo e al nazismo.
“Ormai è merce che vendono tutti – afferma il titolare a Repubblica –
Sia qui in Veneto che in Romagna. Fate un giro a Rimini e Riccione. Io
le bottiglie le vendo da trent’anni, nessuno mi ha mai vietato di
farlo. Cosa è cambiato? Che adesso ne vendo molte di più:1500 a
stagione”.
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qui roma - Il Festival della Cultura Ebraica
Kasher, i sapori dal mondo
La
quarta serata di Ebraica, il festival internazionale di cultura in
svolgimento a Roma riparte nel segno dei sapori kasher. Questo il tema
del primo dei tre incontri in programma oggi, alle 19, al Palazzo della
Cultura. Con Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica romana,
anche Roberta Calò, Claudia Condemi, Liana Della Rocca, Ronit Hassan,
Francesca Modiano Hasbani, Mimi Namdar e Ariella Telio. Modera Miriam
Haiun. Sarà l’occasione per presentare il volume, realizzato dalla
Women’s Division del Keren Hayesod, Di casa in casa. Sapori Kasher dal
mondo in Italia a cura della Modiano Hasbani.. Leggi
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l'associazione per gli olim italiani
Irgun Olei Italia, un aiuto
per chi sceglie Israele
Proseguono
le iniziative dell'Irgun Olei Italia, l'organizzazione che dal 1939
assiste chi scegli di fare l'aliyah in Israele e aiuta ad ambientarsi
nella realtà israeliana. Corsi di ebraico, istruzioni riguardo patenti,
tasse, sanità, l'Irgun provvede a fornire tutta una serie di
informazioni necessarie a chi sceglie di costruirsi una nuova vita in
Israele. Visitando il sito dell'Irgun - www.oleiitalia.org
- , associazione guidata dal presidente Alberto Corcos, è possibile
avere ulteriori informazioni, notizie e contatti utili per i nuovi olim
o per chi sta pensando di fare l'aliyah.
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Prudenti ma non complici |
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volte mi è capitato di spiegare come, a mio avviso, sia sbagliato fare
paragoni storici tout court. Tanto più quando uno dei due termini è la
Shoah. Dunque sconsiglio fortemente l’uso della parola “Lager” (la ha
adoperata il papa la settimana scorsa) e ritengo scorretto affermare
che Matteo Salvini sia un nazista o un fascista (di questa mattina un
murales su un muro di Milano che lo raffigura in divisa da SS). Tutto
ciò non ci impedisce, invece, di compiere operazioni intellettualmente
un po’ più utili e stimolanti: cogliere sfumature e analogie nella
creazione del consenso, nel progressivo scadere di diritti fino a ieri
ritenuti fondamentali, nella crescita di paure e pulsioni popolari
incontrollabili.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Credere a ciò che si vuole |
Giulio
Cesare (De Bello Gallico, III, XVIII, VI) continua a soccorrerci
dall’avello, per sviscerare i nostri pensieri, segnatamente quando
bussiamo allo specchio pregandolo di restituirci l’immagine che non la
realtà ma la giustizia potrebbe donarci.
Se analizzassimo, ad esempio, una frase contenuta in una recente
dichiarazione, all’insegna del ‘non possiamo tacere’ (“Condanniamo la
retorica fondamentalista di Hamas che non abbandona il rifiuto di
Israele né desiste da una guerra di guerriglia che espone la gente di
Gaza alla rappresaglia di Israele”) potremmo comparare il versante
volitivo con quello che sovrintende, diciamo, alla percezione dei
fenomeni, attraverso l’analisi di tre aspetti.
Emanuele Calò
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