Migranti, 5 Stelle e Lega divisi

rassegna“Ho chiesto di visitare un centro d’accoglienza e protezione in Libia, dove agisce l’Unhcr, per smontare tutte le menzogne e la retorica in base alla quale in Libia si torturano le persone e devo confermare che si tratta di un centro assolutamente all’avanguardia.” Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini al ritorno dal viaggio in Libia. I media internazionali e italiani ha più volte riportato della gravità delle condizioni di diversi centri di accoglienza in Libia, diventati centri di detenzione e tortura (ne hanno parlato il Guardian, il New York Times e il Washington Post, tra gli altri). Nel paese africano il ministro dell’Interno Salvini vorrebbe costruire degli hotspot e impedire che i barconi dei migranti partano. Campi fuori dai confini libici, ha poi precisato Salvini dopo lo stop di Tripoli. Il premier libico Fayez Al Serraj, interlocutore di Salvini, per un nuovo accordo sui migranti vuole – scrive il Corriere – “l’autostrada promessa nel 2013 dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”. Corriere che parla della diversa posizione dei Cinque Stelle rispetto a Salvini che invoca la chiusura dei porti per le navi delle ong: “I dubbi del titolare delle Infrastrutture Danilo Toninelli sulla chiusura totale dei porti sono ben noti, tanto che le dichiarazioni di ieri sera del vicepremier Luigi Di Maio sulla possibilità che la ‘Lifeline’ alla fine approdi in Italia sono servite proprio a dargli sostegno”.

William in Israele. Il principe britannico William è arrivato ieri all’aeroporto di Tel Aviv, accolto dal ministro del turismo israeliano Yariv Levin, per quella che è stata definita una visita storica. Oggi incontrerà, dopo la visita dello Yad Vashem, il primo ministro Benyamin Netanyahu e con la moglie Sarah. “Una visita storica, quella del principe William tra Giordania, Israele e Palestina. Perché mette fine a un boicottaggio di fatto da parte dei reali britannici nei confronti dello Stato ebraico: – scrive il Corriere – finora le visite erano state rare ed erano avvenute soltanto in forma privata. Un viaggio attentamente calibrato, per non mettere un piede in fallo in quel campo minato che è la politica mediorientale. Ma che cela un segreto personale: l’omaggio alla bisnonna, la principessa Alice di Battenberg, la madre di Filippo, che è sepolta nel convento russo di Maria Maddalena a Gerusalemme Est. E che Israele onora come Giusta fra le Nazioni”.

L’Ue contro l’Ungheria. Presto Bruxelles potrebbe attivare una procedura sanzionatoria – già avviata per la Polonia – contro l’Ungheria, per le recenti riforme adottate da Budapest e che “violano lo Stato di diritto e i diritti fondamentali dell’Ue”. “La risoluzione – riporta La Stampa – punta il dito su dodici punti, tra cui l’indipendenza della magistratura, la corruzione, il conflitto di interessi, la libertà di espressione, di religione e di associazione, il rispetto dei diritti di rom ed ebrei, oltre che dei migranti”. In Italia, Orban ha come alleato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Odio online. Presentata la terza edizione della Mappa dell’Intolleranza, il progetto pensato da Vox-Osservatorio italiano sui diritti per monitorare quanto accade sui social network in Italia. “Stando ai dati presentati ieri dall’associazione – raccolti in un monitoraggio durato oltre dieci mesi, a cavallo tra il 2017 e il 2018, e realizzato in collaborazione con la Statale e la Cattolica di Milano, la Sapienza di Roma e l’Università di Bari – agli ebrei è riservato il 5,2% dell’intolleranza in rete”, scrive Repubblica Bologna, parlando di un dato in aumento rispetto alla precedente edizione della Mappa.

Bottiglie di vino e l’etichette dell’ignoranza. Su Repubblica Paolo Berizzi racconta di un supermercato a Lido di Jesolo dove si vendono bottiglie di vino con etichette inneggianti al fascismo e al nazismo. “Ormai è merce che vendono tutti – afferma il titolare a Repubblica – Sia qui in Veneto che in Romagna. Fate un giro a Rimini e Riccione. Io le bottiglie le vendo da trent’anni, nessuno mi ha mai vietato di farlo. Cosa è cambiato? Che adesso ne vendo molte di più:1500 a stagione”.

Milano, il nuovo incarico di Sumaya. La consigliera comunale di Milano Sumaya Abdel Qader diventerà presidente della Commissione cultura di Palazzo Marino. “La notizia non è ancora ufficiale e l’elezione è attesa soltanto per la settimana prossima, ma l’orientamento del Pd, il suo partito, è nel frattempo chiaro: dovrà essere lei a sostituire Paola Bocci, eletta al Pirellone”, scrive il Corriere Milano. “Laureata in biologia, in lingue straniere e in sociologia. Attiva per i diritti delle donne, collabora con università ed enti pubblici sull’Islam e il Medio Oriente”, la bio riportata dal quotidiano che ricorda anche le critiche sollevata contro la Abdel Qader: “Per certe dichiarazioni contro la politica dello Stato d’Israele alcuni esponenti di origine ebraica dello stesso Pd”, ne hanno chiesto l’espulsione dal partito.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked