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24 Luglio 2018 - 12 Av 5778
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Jonathan Sacks, rabbino
La vita ha senso quando fa parte di una storia, e più grande è la storia, più i nostri orizzonti immaginativi crescono. Inoltre, le cose ricordate non muoiono. Questo è quanto di più vicino all'immortalità ci sia sulla terra.
 
Dario
Calimani,
Università di Venezia
Come il ministro Salvini si occupa spasmodicamente del problema dei profughi e dei migranti – che quasi non esistono, vista la realtà dei dati ufficiali – così i sindaci di alcune città italiane si occupano della politica di Israele e della causa palestinese. In entrambi i casi, si tratta della strategia dei diversivi. Ma da che cosa i nostri politici desiderano distogliere la nostra attenzione? È lecito chiederselo, e sarebbe interessante che riuscissimo a risponderci.
 
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Iran, una minaccia reale
Tensione alle stelle tra Iran e Stati Uniti dopo l’ultimo scontro verbale tra Trump e Rohani. “L’America dovrebbe sapere che la pace con l’Iran è la madre di tutte le paci, e la guerra con l’Iran e la madre di tutte le guerre” ha per primo dichiarato quest’ultimo. Trump, via Twitter, ha promesso “conseguenze che pochi hanno sofferto finora nella storia” in caso di nuove minacce.
Sui giornali si parla anche dell’intervento del segretario di Stato Mike Pompeo, che ha accusato Rohani e il ministro degli Esteri Zarif di essere solo “la faccia pulita degli ayatollah” e si è detto pronto ad aiutare la popolazione a reagire. “Una retorica – scrive La Stampa – che ricorda quella usata per spingere la Corea del Nord alla trattativa, ma va anche oltre, indicando sullo sfondo l’obiettivo del cambio di regime”.

Su La Stampa in evidenza anche le manifestazioni in Israele contro l’emendamento alla legge sulla genitorialità surrogata che di fatto esclude questa possibilità per i padri gay. Al riguardo si parla di Tel Aviv come di “frontiera più avanzata” per i diritti degli omosessuali.

Repubblica dà invece particolare enfasi, riquadrandole, alle dichiarazioni del direttore d’orchestra Daniel Barenboim sulla legge sull’identità ebraica dello Stato recentemente varata dalla Knesset. “Non posso capacitarmi che il popolo ebraico sia sopravvissuto 2000 anni malgrado atti di crudeltà e persecuzioni per trasformarsi ora in un oppressore crudele verso un altro popolo. Questo è ciò che fa la nuova legge. Oggi – le parole che sono riportate – mi vergogno di essere israeliano”.

Ebrei e laburisti inglesi: è ormai maturo un divorzio storico? È la domanda che ci si pone sul Corriere alla luce di un nuovo scontro, stavolta maturato in seguito a un codice sull’antisemitismo approvato dal Labour che riproduce la definizione di antisemitismo dell’IHRA ma, viene sottolineato, “significativamente ne omette alcuni punti, che riguardano tra l’altro l’accusa agli ebrei di essere piu leali a Israele che al proprio Paese o il paragone fra le politiche di Israele e quelle naziste”.

È considerata un prodigio, ma non potrà partecipare ai Mondiali di categoria in programma nei prossimi giorni in Tunisia perché israeliana. La giovanissima scacchista Liel Levitan, 7 anni, da poco vincitrice dei campionati europei, aveva il sogno di imporsi anche in questo torneo. “Ma il desiderio – scrive Repubblica – non potrà realizzarsi. Tunisi ha regole ben precise sull’ingresso di cittadini provenienti da Israele, come altri Paesi arabi”.

Al Foglio Daniel Knoll, figlio di Mireille, anziana donna sfuggita in gioventù alla Shoah e massacrata alcuni mesi fa da vicini islamici a Parigi, racconta l’impegno dell’associazione che ha costituito in suo nome. “Ci sono diversi progetti in cantiere ma l’associazione – spiega il figlio – è quello più importante per onorare il ricordo di mia madre”.
 
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  davar
abbattuto un caccia siriano
Israele, un messaggio ad Assad:
"I nostri confini sono inviolabili"

Israele ha abbattuto nelle scorse ore un caccia siriano entrato nel suo spazio aereo, nei pressi delle alture del Golan. “Due missili Patriot sono stati lanciati contro un caccia siriano modello Sukhoi”, ha riferito in un comunicato l'esercito israeliano. Il caccia, riferiscono le forze militari, è decollato dalla base aerea T4 vicino a Hama, obiettivo negli scorsi mesi di almeno due attacchi aerei israeliani. La base è stata utilizzata dal regime iraniano in passato e ospita un centro di comando per le operazioni con i droni utilizzati da Teheran in Siria.
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La Presidente del Senato al tempio maggiore
"Ebraismo italiano, essenziale
per la nostra democrazia"

“Sono qui oggi a rendere omaggio al contributo delle Comunità ebraiche alla nostra vita nazionale”, così la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati in visita al Tempio Maggiore di Roma. Ad accogliere la seconda carica dello Stato in sinagoga il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni, la presidente della Comunità ebraica capitolina Ruth Dureghello e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
“Il nostro rapporto va ogni giorno nutrito, rafforzato, raccontato. - ha sottolineato la Presidente del Senato - Voi siete eredi di una millenaria tradizione e avete dato un apporto essenziale alla costruzione dello Stato italiano e allo sviluppo della cultura nazionale, a tutti e ai più alti livelli”. Casellati ha poi ricordato la figura di Umberto Terracini, presidente dell'Assemblea costituente, “figura fondamentale nella costruzione dell'architettura democratica repubblicana”, e ha dedicato un ampio passaggio ai legami tra Italia e lo Stato d’Israele, e tra Stato ed ebraismo italiano.
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Qui Trieste – Redazione Aperta 
Unione, un confronto sul futuro
L’assessore al Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Davide Romanin Jacur tra gli ospiti della giornata odierna del laboratorio giornalistico Redazione Aperta in svolgimento a Trieste per un confronto dedicato a risorse e prospettive future dell’Unione anche alla luce di una stagione difficile sotto il profilo della raccolta delle risorse economiche necessarie a sostenere le attività dell’ebraismo italiano.
Tra i vari incontri, nel pomeriggio, lo stesso Romanin Jacur (che nel corso della giornata ha incontrato il presidente della Comunità ebraica triestina Alessandro Salonichio e il vicepresidente Davide Belleli), terrà una lezione su “Movimenti diasporici del popolo ebraico nel corso dei secoli”.
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Qui Trieste – Redazione Aperta 
"Università, risorsa strategica"
Professore di Neuroscienze Cognitive, coordinatrice dell’omonimo dottorato alla prestigiosa SISSA, la Scuola Internazionale di Studi Superiori dell’università di Trieste, Raffaella Rumiati è da qualche anno impegnata in un altro incarico prestigioso, che la tiene lontana da Trieste. È stata infatti nominata Vice-presidente del Consiglio direttivo dell’Anvur, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca, che ha da poco reso pubblico il suo terzo Rapporto Biennale.
Prima ospite della seconda settimana di Redazione Aperta, il laboratorio giornalistico organizzato dalla redazione del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche giunto quest’anno alla sua decima edizione, ha raccontato la complessità e il significato del suo lavoro presso la prestigiosa agenzia nazionale.
“Lavoriamo su tre piani differenti: ricerca, didattica e quella che si chiama ‘terza missione’, ossia quanto le università fanno per essere più vicine ai cittadini, e il loro impatto sul territorio. Quello che si potrebbe chiamare anche public engagement”.
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il caso in tunisia
"Niente Mondiale, sei israeliana"
Il Judoka egiziano che, a Rio 2016, non stringe la mano al suo avversario israeliano che l'ha appena sconfitto. I judoka israeliani che, protagonisti nel 2017 in un torneo ad Abu Dhabi, son costretti a cantarsi l'inno da soli e a scendere sul tatami senza alcun richiamo al proprio paese sulle divise come concesso a qualsiasi altro atleta in gara. Due episodi tra i tanti che mostrano con lacerante evidenza un problema cui i vertici mondiali dello sport sembrano non aver prestato sufficiente attenzione.
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pilpul

Ipocrisie
Nella destra sempre a caccia di legittimazione culturale, e persino morale, si va definendo un nuovo genere letterario: sull'ipocrisia della sinistra. Si tratta ancora di un'operazione di nicchia, ma poggia su solide basi di diffidenza diffusa e popolare. Gli ingredienti sono: un finto profugo/profuga, una località di villeggiatura preferibilmente trendy, un personaggio noto dal conto in banca abbastanza pingue.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Legge Fondamentale
Se, come tutti si augurano, arrivasse la pace, magari con l’approvazione di uno dei due Piani di Pace finora respinti, questa Basic Law israeliana (vedi, sotto, una sbrigativa traduzione) diventerebbe una timidissima copia delle norme dei suoi vicini. Poiché non spasimiamo per macchiarci dei peccati di apartheid, razzismo, fascismo, comunismo et similia, saremmo sorpresi che quel che è deleterio e immorale in un’area geografica, diventasse entusiasmante in un’altra.

Emanuele Calò
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