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17 Settembre 2018 - 8 Tishri 5779
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
La Mitzvah principale del Giorno di Kippur è il Digiuno. Ma da dove deriva all'interno del testo della Torah?
Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno dell'espiazione; terrete una santa convocazione, vi mortificherete e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. In quel giorno non farete alcun lavoro; poiché è il giorno dell'espiazione, per espiare per voi davanti al Signore, vostro Dio. Ogni persona che non si mortificherà in quel giorno, sarà eliminata dal suo popolo. Ogni persona che farà in quel giorno un qualunque lavoro, io la eliminerò dal suo popolo. (Levitico 23, 27 - 30)
 
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Anna
Foa,
storica
Il 18 settembre 1938 il cacciatorpediniere Camicia Nera attracca al molo “Audace” di Trieste. Il Duce è sulla plancia di comando. In una piazza dell’Unità riempita all’inverosimile di una folla inneggiante, Mussolini annuncia, per la prima e l’unica volta in un discorso pubblico, la proclamazione delle leggi antiebraiche. Il 14 luglio era stato pubblicato il cosiddetto Manifesto della razza, il 5 agosto era uscito il primo numero della rivista di propaganda antisemita La difesa della razza, nello stesso mese d’agosto era stato realizzato il censimento degli ebrei italiani, le cui schede servirono a nazisti e fascisti per scovare e deportare gli ebrei italiani, il 5 settembre studenti e insegnanti ebrei erano stati cacciati dalle scuole di ogni ordine e grado. Successivamente, furono pubblicate le altre leggi contro gli ebrei.
 
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Ari Fuld (1973-2018)
Un nuovo attentato terroristico palestinese. E una nuova vittima dell’odio: l’israeliano Ari Fuld, 45 anni, padre di quattro bambini. “Fuld era noto in Israele e in America perché uno degli attivisti più combattivi di Standing Together, una ong che appoggia le forze armate israeliane, soprattutto in Cisgiordania, e si oppone a chi nega l’esistenza dello Stato ebraico. La sua uccisione – scrive La Stampa – ha suscitato un’ondata di indignazione in tutta Israele”. Sono oltre quaranta, viene segnalato, le vittime dall’inizio della cosiddetta “Intifada dei coltelli”.

“La liberazione dell’Europa è incominciata”. E sotto i due volti sorridenti di Marine Le Pen e Matteo Salvini. Al raduno della leader dell’estrema destra francese, racconta Repubblica, era questo il volantino che si distribuiva all’ingresso. Numerose inoltre, nel discorso della Le Pen, le attestazioni di stima nei confronti del ministro dell’Interno italiano. Tra i suoi meriti vi sarebbe quello di difendere “la sua nazione e la nostra civiltà”.

L’inquietante fotomontaggio dei giovani di Fratelli d’Italia, che per pubblicizzare l’appuntamento annuale di Atreju hanno pubblicato una foto di Emanuele Fiano con accanto la scritta “Quando scopri che Atreju è alla 21esima edizione e si supera il Ventennio”, è difesa a spada tratta dal quotidiano Il Tempo. Che anzi deride chi ha contestato l’inopportuna provocazione: “Che musoni questi antifascisti”.

Altro quotidiano, altra difesa d’ufficio. Libero infatti si stupisce per i malumori suscitati da un editoriale di Vittorio Feltri in cui il giornalista David Parenzo è stato definito “l’unico ebreo sciocco che abbia conosciuto”. Libero parla di “filosemitismo di maniera” e arriva addirittura a titolare: “Quanti ipocriti al Muro del Pianto”. In un passaggio in cui si lodano le virtù eroiche del direttore la redazione ci informa di un fatto curioso evidentemente sfuggito allo Yad Vashem. E cioè che Feltri “è lo stesso uomo a cui gli ebrei hanno dedicato un albero nel Giardino dei Giusti, a Gerusalemme”.
 
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  davar
l'iniziativa per gli 80 anni dalle leggi razziste
Stazzema, primo giorno di scuola
“Memoria insegni la convivenza”

Inizio di anno scolastico nel segno della Memoria, una Memoria al servizio delle nuove generazioni per orientarle verso i valori e le sfide che guardano al futuro, per gli studenti dell’istituto comprensivo Martiri di Sant’Anna di Pontestazzemese.
Nel ricordo dell’orrenda strage nazista che fu compiuta a Sant’Anna e che ebbe tra i primi testimoni oculari del massacro il rav Elio Toaff, ma anche nel ricordo degli effetti che le Leggi razziste, promulgate 80 anni fa dal fascismo, ebbero nella vita degli studenti ebrei italiani. Primo dei quali l’allontanamento forzato dalle aule.
La cerimonia, cui sono hanno partecipato tra gli altri la Presidente UCEI Noemi Di Segni, il presidente della Comunità ebraica pisana Maurizio Gabbrielli, il procuratore generale militare alla corte militare di appello di Roma Marco De Paolis, si è svolta nel Palazzo della cultura di Cardoso, frazione del comune dell’Alta Versilia.
“Abbiamo voluto iniziare l’anno scolastico in un modo diverso, parlando ai nostri ragazzi di quello che è accaduto 80 anni fa, quando improvvisamente per decreto si stabilì che alcuni ragazzi non potevano più frequentare la scuola perché erano diversi. Sembra una cosa lontana, ma sarebbe un errore sottovalutare quello che sta accadendo oggi, in un tempo in cui si torna a parlare di un noi ed un loro. Si partì allora con le parole e si arrivò poi alla esclusione e quindi alla persecuzione” ha sottolineato il sindaco Maurizio Verona.
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qui milano - gli appuntamenti al memoriale
"Premesso che non sono razzista" Come riflettere sul pregiudizio
"Gli ebrei sono stati per secoli l'argine di contenimento dell'Europa", inizia così lo scrittore e giornalista triestino Paolo Rumiz il suo intervento durante la conferenza stampa al Memoriale della Shoah di Milano. Alla presenza dell'assessore al comune di Milano Lorenzo Lipparini, di Marco Vigevani, responsabile degli eventi del Memoriale e di Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah, si presentano i molti e significativi appuntamenti che - a partire da questa sera e per tutto l'anno - porteranno artisti, intellettuali e cittadini a riflettere sui significati del razzismo, ieri come oggi grazie a conferenze, reading, incontri, spettacoli e concerti. Titolo della rassegna é "Premesso che non sono razzista - come nasce il pregiudizio e come combatterlo".
Tra i protagonisti, oltre a Rumiz, Massimo Recalcati, Stefano Massini, Adriano Prosperi, Gherardo Colombo e Corrado Augias.
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bilancio sociale 7 - progetto meridione
Le potenzialità del Sud Italia
Un progetto è ciò che in genere permette di passare da un’idea a qualcosa di concreto. Quando si è in fase progettuale spesso si ha a che fare con una situazione inesplorata o si affronta un problema a cui si vuol dare una soluzione nuova, se non talvolta innovativa. Tale fase si conclude una volta che all’idea si sostituisce un la sua concretizzazione, sia essa un processo sia essa un oggetto concreto. Parlare ancora di Progetto Meridione a quasi nove anni dalla sua effettiva partenza, da quando rav Roberto Della Rocca mi chiese di occuparmene, ha ancora senso? Probabilmente sì, e il motivo è che ancora oggi lavorare per l’ebraismo del Meridione d’Italia significa andare su una strada non ancora battuta, significa trovarsi di fronte una continua e costante richiesta di ebraismo a diversi livelli, significa esplorare realtà le cui dinamiche inerenti all’ebraismo non sono quelle delle comunità per come le conosciamo, ma nemmeno quelle di zone non coperte da istituzioni ebraiche stabili.
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5779 - gli auguri
Un anno per l'ebraismo
Hatimà Tovà dalla Comunità di Ancona. Possa il nuovo anno portare a tutti salute, benessere, ed una vita ebraica sempre più intensamente vissuta. Che il Signore voglia perdonare tutti i nostri peccati.


Marco Ascoli Marchetti,
presidente Comunità ebraica di Ancona

 

5779 -  gli auguri
Un anno per il cambiamento
Tutti ci auguriamo un anno migliore di quello che passato. E il cambiamento deve cominciare da noi stessi: dobbiamo migliorare per poter lasciare un segno su questi tempi difficili. È un momento l'antisemitismo si è riaffacciato con forza, e lo sentiamo qui nella nostra realtà di confine. Ma io sono ottimista e mi auguro un anno di svolta in tutti i sensi. Anche per il nostro ebraismo: spero che divergenze e dibattiti portino a una crescita collettiva e a una condivisione di valori più unitaria. Auguro a tutti un anno di prosperità e successo.

Elisabetta Rossi Borenstein,
presidente Comunità ebraica di Merano


pilpul
Oltremare - Tessera
Una delle manifestazioni del capitalismo compiuto in Israele, quel sistema cui non è possibile sottrarsi neanche scappando in India a meditare a ogni occasione, è la domanda alla cassa "hai la tessera?" Si può essere ovunque: dal check-in all'aeroporto a ogni catena di supermercati, alla boutique in centro, in libreria, dall'estetista, nel bar più o meno fornito di un caffè come si deve, nel negozio di oggetti per la casa o in quello di abbigliamento; avere la tessera fedeltà costituisce una prova di esistenza in vita e assicura l'accesso a offerte speciali e trattamento di favore, oltre che a sconti personalizzati o perfino regali nel giorno del compleanno.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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Controvento - Barbari
Dobbiamo abituarci e farcene una ragione. Il mondo sta cambiando e noi dinosauri - nati prima dello scoccare del secondo millennio - siamo diventati obsoleti. I nostri valori – più o meno condivisi ma mai veramente ripudiati, non hanno più spazio nel Mondo Nuovo. Fiducia negli esperti – medici, scienziati, editorialisti -, democrazia mediata dalle Istituzioni – partiti, sindacati, Chiesa -, aspirazione alla pace mondiale, empatia verso i diseredati, accettazione dei diversi: nel mondo che si sta prospettando non c’è più spazio per tutto ci.

Viviana Kasam
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