Jonathan Sacks, rabbino
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Per difendere un paese c'è bisogno di un esercito, ma per difendere una civiltà c'è bisogno di educazione.
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
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Il
movimento giovanile di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale mette
l’immagine di Emanuele Fiano sul manifesto del loro incontro annuale.
Vittorio Feltri, sul quotidiano Libero, definisce David Parenzo
‘l’unico ebreo sciocco che abbia mai conosciuto’. Fiano è responsabile
della legge contro l’apologia del fascismo, Parenzo si è più volte
interrogato sui respingimenti degli immigrati e ha puntato il dito
contro il razzismo crescente nel paese.
Si rimane basiti: degli ebrei vengono esposti in quanto ebrei al pubblico ludibrio.
Neofascisti, da un lato, e Feltri, dall’altro, stanno confermando con
il linguaggio delle immagini e della parola che preoccuparsi per il
clima politico di questi nostri giorni non è fuori luogo. Ritornano le
messe all’indice dell’ebreo, ritornano le distinzioni fra ebrei
‘intelligenti’ (che il più delle volte significa ‘furbi’ e ‘astuti’) ed
ebrei fessi
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Mattarella e il '38
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Il
bullismo, la rete, il ruolo della scuola, ricordando l’infamia delle
Leggi razziste del 1938. Sono questi alcuni dei temi trattati dal
presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Portoferraio, all’Isola
d’Elba (Livorno), nella cerimonia di inaugurazione ufficiale dell’anno
scolastico. “Nel settembre del 1938 la stagione scolastica si apriva
con l’espulsione dalla scuola pubblica di tutte le ragazze e i ragazzi
ebrei. E con il licenziamento dei professori di origine ebraica. Una
delle pagine più brutte e tristi della nostra storia”, ha ricordato
Mattarella (Corriere della Sera). “La scuola deve unire e non dividere
o segregare”.
Una zona cuscinetto demilitarizzata nella zona di Idlib, l’ultima
roccaforte dei ribelli antiAssad, per evitare l’offensiva del regime
sull’area. È l’accordo trovato tra il presidente russo Putin e quello
turco Erdogan al termine del loro incontro che si è svolto nella
residenza del presidente russo a Sochi, sul Mar Nero. “Una buona
notizia per i quasi tre milioni di civili – scrive il Corriere –
intrappolati nell’enclave e che temevano possibili nuovi devastanti
bombardamenti”. Assad e l’Iran, alleato del dittatore siriano,
avrebbero voluto portare avanti l’offensiva ma “per Putin – spiega La
Stampa – ora è più importante mantenere il rapporto con la Turchia,
Paese Nato che si sta allontanando dall’Occidente”. L’accordo prevede
l’espulsione da Idlíb delle formazioni jihadiste, a cominciare da Hayat
al-Tahrir alSham, la costola siriana di Al-Qaeda, che controlla ancora
circa metà del territorio. L’esercito turco, in base al nuovo accordo e
al memorandum militare che verrà definito dai ministeri della Difesa,
continuerà a rafforzare i suoi avamposti lungo i bordi della provincia.
Intanto il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che un aereo
con a bordo 14 militari è scomparso dai radar nel Mediterraneo mentre
era in corso un attacco delle forze israeliane e francesi in Siria.
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yom
kippur 5779
Un
filo comune che ci unisce
Tizku
leshanim rabbot habbanim im haavot beditzà uvtzaalà, beshaat haNeilà.
Possiate meritare molti anni, i padri insieme ai figli, con gioia e
letizia, in quest’ora di Neilà.
Troviamo queste parole nell’inno “E-L norà alilà” che introduce la
preghiera di Neilà, verso la conclusione di Yom Kippur. Che cosa può
significare nel concreto questo auspicio: “Meritare molti anni, padri
insieme ai figli”? Il testo augura che l’incontro sia motivo e fonte di
gioia e letizia, la gioia e la letizia nell’incontro di padri e figli
nel popolo ebraico è il sapere che c’è continuità, che c’è una famiglia
ebraica, una casa d’Israele, un esempio, una traccia che prosegue nel
futuro, che non si perde che è come una sorgente incessante, continua,
che alimenta con acque di vita il corso del popolo ebraico. In ogni
caso ogni ebreo è sempre caro a D.O , tutti siamo come Suoi figli, Egli
desidera il nostro bene ed attende pazientemente anche i più lontani,
lasciando sempre una possibilità di riavvicinarsi. Infine nessuno di
noi può sapere veramente quanto siamo più o meno vicini o lontani,
poiché solo a D.O è veramente noto ogni nostro pensiero e solo Egli può
giudicare a che punto siamo nel percorso della nostra vita.
“Hashivenu Hashem elekha venashuva – Fa o Signore che ritorniamo a Te e
noi ritorneremo, rinnova la nostra vita come nei tempi antichi”
Sentiamo intensamente di essere uniti da un filo comune per il quale
tutti insieme ci presentiamo al cospetto del Signore, tutti insieme
riconosciamo i nostri errori, tutti insieme attendiamo e speriamo nel
Suo perdono, tutti insieme, tutto il popolo d’Israele chiediamo al
Signore
Signore dell’universo, suggellaci per la vita e concedi a noi, D.O
Eterno, la vita e la pace.
Chatima Tovah!
Giuseppe
Momigliano, rabbino capo di Genova
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ieri
sera la prima doppietta in serie a
Da
via del Monte all'Azzurro,
il
sogno di Petagna si avvicina
Il
fisico notevole, già sui banchi di scuola, lasciava intravedere la
possibilità di un futuro da sportivo. “Certo, a questo livello, non era
semplice immaginarselo. Mi fa sempre un certo effetto seguire le sue
gesta, ma ne sono davvero orgoglioso” sottolinea rav Umberto Piperno,
dal 1996 al 2006 rabbino capo di Trieste. Nella scuola elementare
ebraica di via del Monte, nella classe degli studenti nati nel 1995, un
giovane destinato, nel giro di pochi anni, a calcare da protagonista il
palcoscenico della Serie A: Andrea Petagna.
Il nuovo centravanti della Spal è arrivato a Ferrara dopo 63 presenze e
nove reti con la maglia dell’Atalanta e con la voglia di riconquistarsi
la maglia azzurra dopo l’unica presenza finora registrata: un
amichevole del 2017 ad Amsterdam, contro l’Olanda. Dall’Atalanta alla
Spal. Dalla lotta per arrivare in Europa League a quella
(verosimilmente) per non retrocedere. Qualcuno, nel trasferimento
estivo di Andrea, potrebbe vedere un arretramento di carriera. Sulla
carta forse, ma neanche troppo. Intanto perché a Bergamo la concorrenza
rischiava di precludergli un posto da titolare, mentre a Ferrara
dovrebbe aver maggior sicurezze in questo senso. E poi perché, almeno
in queste prime settimane di campionato, il glorioso club estense
viaggia a vele spiegate. E anche grazie ad Andrea, che proprio ieri
sera ha dato il massimo: una doppietta, la prima della sua carriera,
che ha mandato al tappeto i suoi vecchi amici dell’Atalanta.
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qui parma
Music Film Festival, al via
nel segno degli ebrei libia
Passione
per la musica e la vita, bisogno di ritrovare radici solide da
trasmettere alle nuove generazioni. Sono queste le tematiche forti e
avvincenti dell’edizione 2018 del Parma International Music Film
Festival, che si svolge dal 17 al 23 settembre a Parma, con il
Patrocinio del Comune e la collaborazione della Casa della Musica.
In concorso 15 produzioni tra film, documentari e cortometraggi da
Italia, Brasile, Usa, Portogallo, Olanda, Spagna, Austria, Iran,
Marocco, due lavori fuori concorso tra i quali il documentario del
regista Ruggero Gabbai, co-autore insieme al professor David Meghnagi,
dal titolo: “Libia, l’ultimo esodo”, presentato come evento speciale
all’inaugurazione del film festival di Parma che si è svolta ieri sera
alla Casa della Musica.
Eddy Lovaglio
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l'iniziativa dell'irgun olei italia
Nuovi immigrati, le linee guida
Un
documento prezioso per gli olim hadashim italiani, i nuovi immigrati in
Israele, con le molte informazioni necessarie per orientarsi nel nuovo
paese. Dai percorsi di integrazione all’assistenza su diversi piani
come quella educativa, sanitaria e finanziaria. L’Irgun Olei Italia, su
iniziativa di Alberto Corcos, ha tradotto e integrato con nuovi
elementi le apposite linee guida stilate dal ministero dell’Aliyah e
dell’Integrazione.
Clicca qui per scaricare il documento.
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Stranieri
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Il
rapporto con la realtà, come sappiamo, è alla base di tanti studi
filosofici ed è, in qualche modo, la filosofia stessa. Non vi è da
sorprendersi, quindi, se noi stessi, al pari di tanti altri, tendiamo
ad accostarci ai fatti, senza però approdare ad una totale
identificazione. È stato, dopotutto, l’ebraismo stesso a porsi la
questione della conoscenza, inserendola nei primi passi dell’umanità,
ed è la Genesi a proporci un inizio che finisce per non distinguersi
agevolmente dalla fine.
Emanuele Calò, giurista
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Memoria e impegno civile
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I
viaggi della memoria nei luoghi in cui è maturata la storia del
Novecento e in particolare nei luoghi di prigionia, di schiavizzazione,
di sterminio sono ormai un tassello essenziale nel processo di
formazione dei giovani, e sempre più numerose sono le scuole che
scelgono di inserire questa esperienza nel curricolo delle loro classi.
Nel mio lungo e appena concluso percorso di insegnante liceale ho
affrontato con gli studenti diversi itinerari di questo genere,
constatando ogni volta in me stesso e nei ragazzi – durante e
all’indomani del viaggio – una effettiva crescita interiore, sia sul
piano concreto delle conoscenze e della comprensione storica di fondo,
sia nella dimensione della consapevolezza politica e dell’impegno
etico/civile.
David Sorani
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