Haim Korsia,
Gran rabbino di Francia
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Come diceva il Baal Shem Tov: "Dimenticare porta all'esilio, il ricordo al riscatto".
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Giorgio Berruto
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Un
uomo sudato falcia a ritmo il fieno maturo che oscilla corrusco sotto
il sole. Quando cala la sera, scrive un libro su come migliorare la
condizione di chi lavora la terra e ottimizzare le rese agricole. Ama
la vita all’aria aperta, mentre si trova impacciato nei salotti mondani
delle grandi città. Il suo non è però un rapporto elegiaco come quello
espresso dai film sovietici al tempo della collettivizzazione forzata –
inclusi capolavori come “La terra”, diretto nel 1930 da Aleksandr
Dovženko – ma una relazione di intimità senza idealizzazione fondata da
una parte su una religione del lavoro non marxista e, dall’altra,
sull’idea di unità organica del cosmo, della natura e del popolo.
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Il destino di Khashoggi
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Secondo
fonti del New York Times legate all’intelligence turca, il giornalista
saudita Jamal Khashoggi sarebbe stato ucciso all’interno
dell’ambasciata di Riad ad Istanbul. Nella ricostruzione del
funzionario turco, un commando di 15 sicari sarebbe entrato
nell’ambasciata saudita e, dopo aver ucciso il giornalista, lo avrebbe
fatto a pezzi per occultarne il cadavere. La fidanzata del dissidente,
Hatice Cengiz, ha lanciato un appello: “Imploro Donald Trump e la first
lady Melania a far luce su quanto è accaduto”. E il presidente, spiega
il Corriere, si è mosso: ha espresso “preoccupazione”, ha annunciato
che chiederà spiegazioni a Riad e ha invitato Hatice alla Casa Bianca.
Il caso potrebbe avere ripercussioni sulla politica in Medio Oriente
degli Stati Uniti: “sia Jared Kushner, genero del presidente e di fatto
plenipotenziario per il Medio Oriente, che John Bolton, consigliere per
la Sicurezza nazionale, hanno chiamato Mohammed Bin Salman.- sottolinea
Repubblica – L’alleanza di ferro che si era stabilita fra Kushner (e di
conseguenza Trump) e Mbs è oggi in bilico: con essa l’asse intorno al
quale ha girato tutta la politica regionale di Trump, dal piano di pace
israelo-palestinese, fino alle mosse aggressive verso l’Iran”.
La Giornata della Cultura ebraica. Spazio su diversi quotidiani alle
iniziative in Italia per la Giornata della Cultura ebraica (domenica 14
ottobre) che avrà come città capofila Genova. La città è stata
designata capofila prima della tragedia del crollo del Ponte Morandi,
ed è stata confermata per lanciare un messaggio positivo, di
ripartenza, sottolinea il Secolo XIX. “Dopo la tragedia che ha colpito
la nostra città ci siamo confrontati con il presidente della Regione
Liguria Giovanni Toti e con il sindaco Marco Bucci — spiega il
presidente della Comunità ebraica genovese Ariel Dello Strologo -.
Assieme a loro abbiamo deciso di non rinunciare, anche come segno che
la città reagisce alla tragedia”. Nel capoluogo ligure, come racconta
Repubblica Genova, tra gli eventi ci sarà l’apertura – nelle sale al
del Museo ebraico cittadino – della mostra La razza nemica. Propaganda
antisemita nazista e fascista. Della Giornata della Cultura ebraica si
è parlato anche a Roma, in occasione dei cento anni della Fondazione
Marco Besso: “Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione Comunità Ebraiche
Italiane (Ucei) – riporta il Corriere Roma – ha spiegato che lo scopo e
di ‘aprire le porte dei luoghi ebraici per far conoscere il patrimonio
storico, artistico e architettonico dell’ebraismo europeo’”.
Genova, il ricordo come pietre. “’Non ci sono gradini nel mare, né
gradi nel dolore’ , scrive un poeta ebreo che amo particolarmente. E il
dolore per la sciagura del Ponte Morandi è davvero stato universale,
irradiandosi dal cuore di Genova al resto del Paese e raggiungendo poi,
in onde successive, anche terre molto lontane”, scrive sul Secolo XIX
la scrittrice e giornalista Lia Levi, che sottolinea come in molti
abbiano tributato un ricordo personale alla tragedia del Ponte Morandi
e poi spiega che: “Fa parte del rito ebraico l’apposizione, da parte di
familiari e amici, di un sasso sulla tomba di una persona scomparsa (ma
si usa lasciare anche un sassolino in segno di omaggio sulla sepoltura
di uno sconosciuto). Sono sicura che questi singoli e disadorni ricordi
siano il sassolino che ciascuno di noi ha voluto appoggiare sul
sepolcro di quegli altri noi scomparsi nel baratro di un ponte che si è
spezzato”.
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qui roma - fondazione marco besso
Giornata della Cultura ebraica, come raccontare l'identità
Un
centro culturale polifunzionale. È quanto diventerà la sede rinnovata
della Fondazione Marco Besso, in Largo Argentina a Roma: un palazzo
storico, i cui interni hanno subito una importante ristrutturazione, e
le cui sale sono state aperte per per raccontare al pubblico in
anteprima la Giornata Europea della Cultura Ebraica 2018. A introdurla
la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Noemi Di Segni, che
ha raccontato il tema di quest’anno, lo “Storytelling”: “la narrazione
contribuisce a costruire l’identità, e a trasmetterla. A Genova, da
dove partiremo domenica 14 ottobre, e in tutte le altre località che
aderiscono, si parlerà di questo peculiare aspetto della cultura
ebraica, in cui il racconto del passato diventa strumento di
costruzione identitaria”. A raccontare la Giornata anche Ariel Dello
Strologo, presidente della Comunità ebraica di Genova: “A seguito della
tragedia del crollo del ponte Morandi, ci siamo interrogati
sull'opportunità di confermare la designazione di Genova come capofila
della Giornata, ruolo deciso prima dell’estate. Ci siamo confrontati
con la Presidente dell’UCEI e con le Autorità locali e abbiamo
convenuto di mantenere il programma così come era stato pensato. Sarà
un ulteriore segnale della generale volontà dei genovesi di reagire
costruttivamente".
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qui roma - a teatro
La vera storia di Treumann
Un
manoscritto e un attore, un’operetta e una tragedia, sono questi i fili
che si intersecano sul palcoscenico del teatro La Cometa di Roma nello
spettacolo di Gennaro Cannavacciuolo: “Allegra era la vedova?”, in
scena dal 9 ottobre al 4 novembre. Protagonista Louis Treumann, star
indiscussa dell'operetta di Lehàr nel ruolo del conte Danilo
Danilowitsch. Così, grazie ad un vecchio copione ritrovato
nell’archivio musicale del Teatro Lirico di Trieste, Cannavacciuolo
ripercorre la storia di Treumann tra gli anni ’20 e ’30 dove, all'apice
del successo, diventa il protagonista dei teatri d'Europa e di vari
film, amato da tutti, gerarchi fascisti e Fuhrer in persona.
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Antisemitismo
In Parlamento, ospiti sgraditi
La
Commissione Esteri della Camera dei Deputati ha ospitato in seduta
informale Alireza Bigdeli e Morteza Jami, rispettivamente membro e
vicepresidente dell’Institute for Political and International Studies.
Istituto iraniano che nel 2006 ha organizzato a Teheran la conferenza
sul negazionismo dell'Olocausto. “Le aule del Parlamento italiano,
simbolo della democrazia di questo Paese, dovrebbero servire per
promuovere i valori di libertà e rispetto e non fornire accoglienza a
chi nega la storia”, la denuncia della Comunità ebraica di Roma, che ha
sottolineato in una nota la gravità dell'accaduto, a maggior ragione a
pochi giorni dal settantacinquesimo anniversario della deportazione
degli ebrei della Capitale.
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Setirot - Non è giusto! |
Non
è giusto, non è giusto!”: il più innocente, sincero, adamantino,
profondo grido nasce dal cuore dei bambini – e poco importa se la loro
sofferenza più o meno momentanea sia effettivamente o no una
ingiustizia. Perché quel “non è giusto!” ha la medesima forza
dirompente del grido di qualunque vittima. Vittima della sorte, delle
malattie, di un incidente, di un handicap o di un terremoto, una
guerra, un incendio, un errore giudiziario, una aggressione, uno
stupro, una violenza, insomma di una ingiustizia.
Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto - Gad Elmaleh |
Il
ragazzo più divertente della Francia è un ebreo marocchino. Questo è il
titolo di un articolo uscito qualche tempo fa su un giornale israeliano
e dedicato a Gad Elmaleh, esponente della stand-up comedy, attore, mimo
straordinario e musicista. Ho ripreso in mano quell’articolo proprio in
questi giorni, per questioni di lavoro e ho cominciato a cercare
spezzoni su You tube, numeri singoli, interviste e infine ho visto due
volte il suo spettacolo “L’autre c’est moi”. E ho davvero scoperto un
artista straordinario.
Da dove arriva Gad? Da una famiglia di ebrei di Casablanca, una
famiglia sefardita legata alla tradizione. Da bambino ha frequentato la
scuola ebraica e i campeggi estivi legati al movimento Chabad.
Maria Teresa Milano
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Figli |
Sara
vide il figlio che l'egiziana Hagar aveva partorito ad Abramo che
giocava" (Bereshit 21,9), e chiede al marito di scacciare la schiava ed
il figlio affinché quest'ultimo non sia "erede" insieme ad Yitzhak
(Bereshit 21,10). Il Signore, di fronte al dispiacere e alla
perplessità di Avraham all'idea ad allontanare un figlio comunque suo,
gli dice di ascoltare sempre la moglie.
Sara Valentina Di Palma
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Spettatori preparati |
Ho
assistito a Roma alla proiezione di Blackkklansman del regista Spike
Lee e ho delle perplessità sul modo in cui vengono convogliati i
messaggi di cui il film è portatore. Dalle tre 'k' del titolo si
evince facilmente di cosa si tratti, ma molto brevemente la trama
è questa: un afroamericano diventa poliziotto (e questo è già un mezzo
miracolo) in una cittadina del Colorado, negli anni '60, in piena
segregazione razziale. Ha dalla sua parte alcuni capi e qualche (non
tutti) collega, che vogliono far luce sui delitti perpetrati appunto
dal Ku Klux Klan. A questo proposito si vuole, lui nero, infiltrare nel
KKK, con l'aiuto di una 'controfigura', un collega bianco ed ebreo.
Marco Ascoli Marchetti, Consigliere UCEI
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Sovranisti |
Pezzo
imbarazzante sul sovranista Marcello Foa, uno che non si è fatto
mancare nulla dagli attacchi al presidente Mattarella, ai pranzetti con
Steve Bannon, alle accuse all'Espresso, alla richiesta di fiducia
incondizionata a questo governo.
Paolo Brogi, giornalista
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