filosofia
L’umanità e lo strano ordine delle cose
Antonio Damasio / LO STRANO ORDINE DELLE COSE / Adelphi
Consiglio di leggere al più presto Lo strano ordine delle cose
(Adelphi, 2018) di Antonio Damasio, nato a Lisbona, professore di
Neuroscienza, Psicologia e Filosofia presso la University of Southern
California di Los Angeles, dove dirige anche il Brain and Creativity
Institute. Di lui ho letto, sempre presso Adelphi, L’errore di
Cartesio, 1995, e Alla ricerca di Spinoza, 2003. Il libro va affrontato
con coraggio perché è scritto assai bene e alla fine si capisce tutto.
Non si diventa scienziati, così come la licenza liceale non ci fece
divenire letterati. Ma comprenderemo meglio la confusione nella quale
stiamo vivendo per una strana sindrome che ha colpito il mondo intero e
non solo l’Italia, Israele, la Diaspora, ma tutte le civiltà del mondo.
Per Damasio sentimenti ed emozioni, armonizzati alla ragione, sono alla
base del nostro pensiero, mentre filosofi e scienziati per moltissimi
secoli avevano asserito essere valida per l’uomo la sola ragione.
Invece ragione e sentimenti, mente e corpo sono un tutt’uno assai più
complesso di quanto si potesse immaginare fino a pochi anni fa. Il
filosofo Baruch Spinoza ci aveva azzeccato già nel 1600, e forse non è
un caso, dato che lui, illuminista antelitteram, nacque ad Amsterdam da
genitori marrani - ebrei convertiti a forza al cattolicesimo - fuggiti
da Lisbona. Spinoza non concordava con Cartesio e Leibnitz
sottovalutava Spinoza. Antonio Damasio sta dalla parte di Spinoza.
Aldo Zargani, scrittore
Pagine Ebraiche, ottobre 2018
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