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18 Novembre 2018 - 10 Kislev 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Jonathan Sacks, rabbino
Gli atti di gentilezza non muoiono mai. Restano nella memoria, generandone a loro volta degli altri.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Alla fine del loro confronto Labano e Giacobbe, a testimonianza dell’accordo raggiunto, fissano un luogo di memoria vissuto come un muro divisorio [Gn, 31,44-52]. Ciascuno lo denomina nella sua lingua. È facile immaginare che entrambi condividano la memoria del luogo. Difficile dire che conserveranno e trasmetteranno una memoria condivisa dell’atto.
 
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Coalizione da salvare,
il tentativo di Netanyahu
Il primo ministro Benjamin Netanyahu incontrerà il ministro delle finanze Moshe Kahlon questa sera in un ultimo tentativo di salvare il suo governo dalle sempre più probabili elezioni anticipate, riportano i quotidiani israeliani. La coalizione di governo, dopo l'uscita del partito Israel Beitenu guidato da Avigdor Lieberman, può contare su una maggioranza molto ristretta (61 seggi su 120 totali) ma già diversi alleati del Premier hanno dichiarato di sostenere il ritorno anticipato alle urne: tra questi il leader del partito HaBayt HaYehudi Naftali Bennett e Aryeh Deri, capo del partito religioso Shas.

1938 e il silenzio dei giuristi. La promulgazione delle leggi razziali, nel 1938, fu accolta quasi senza reazioni, con un atteggiamento di sostanziale indifferenza dalla comunità dei giuristi. A questo tema è dedicato il convegno in programma oggi (ore 15.00) nell'aula magna del Palazzo di Giustizia di Genova, con le relazioni di Giuliano Amato, già presidente del Consiglio e giudice costituzionale, e Piero Guido Alpa, già presidente del Consiglio Nazionale Forense. L'iniziativa è organizzata dalla Comunità ebraica genovese insieme insieme all'Ordine degli Avvocati di Genova, al Centro Culturale Primo Levi e alla Associazione Italiana degli Avvocati e Giuristi Ebrei. Su La Stampa due anticipazioni degli interventi di Amato e Alpa. In merito alle Leggi razziste del 1938, nei dorsi romani di Repubblica e Corriere si annuncia la due giorni di convegno internazionale dal titolo Chiesa, fascismo ed ebrei, organizzato per il 19 e 20 novembre a Palazzo Firenze dalla Società Dante Alighieri.

Lea Sestieri (1913-2018). Cordoglio nel mondo ebraico italiano per la morte all'età di 105 anni di Lea Sestieri, maestra di storia dell’ebraismo e tra le promotrici del Dialogo ebraico-cristiano. “Le leggi razziali segnarono un prima e un poi nella sua vita: - racconta il Corriere - con il marito Umberto fuggì a Montevideo, dove insegnò all'università Bibbia e cultura ebraica. Conobbe molti intellettuali e studiosi in esilio, tra cui il misterioso Chouchani, grande maestro di Talmud, punto di riferimento per Emmanuel Lévinas e per Elie Wiesel. Cominciò allora un impegno sempre più intenso nella diffusione dell'ebraismo, impegno che andò intensificandosi quando Lea Sestieri, dopo un breve periodo in Israele, fece ritorno in Italia nel 1979. E impossibile immaginare il dialogo ebraico cristiano senza il suo ruolo così decisivo: dalla cattedra di Ebraismo postbiblico alla Pontificia Università Lateranense alla prestigiosa collana Radici della casa editrice Marietti, dai Colloqui di Camaldoli alle conferenze tenute all'Adei (Associazione donne ebree d'Italia)”.

L'Italia di oggi secondo Alessandro Piperno. “Come insegna Girard, il grande antropologo francese, quando la gente è in difficoltà, quando trema di paura, per prima cosa se la prende con chi sta molto meglio poi con chi sta molto peggio. Così il complottiamo si allea al razzismo. La dietrologia paranoide dei grillini va felicemente a braccetto con la xenofobia dei leghisti. Da un lato si farnetica contro i poteri forti, dall'altro contro i finanzieri ebrei e gli immigrati. Le assicuro, non avrei mai creduto che un giorno avrei vissuto tempi del genere”, così lo scrittore Alessandro Piperno in un'intervista pubblicata oggi da La Stampa in cui analizza l'attuale situazione politica e sociale dell'Italia.
 
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  davar
il premier contro le elezioni anticipate
Bibi agli alleati: "Il governo
deve arrivare a fine mandato"

In Israele da giorni al centro del dibattito pubblico e politico sono le possibili elezioni anticipate. Senza l'appoggio di Israel Beitenu, partito del dimissionario ministro della Difesa Avigdor Lieberman, diversi alleati della coalizione guidata dal Primo ministro Benjamin Netanyahu hanno chiesto che vengano indette elezioni anticipate. Naftali Bennett, capo del partito HaBayt HaYehudi, e Moshe Kahlon, leader di Kulanu, hanno già individuato una data: il 26 marzo 2019, riportava nelle scorse ore l'emittente di notizie Hadashot. Secondo Netanyahu invece non c'è “nessuna necessità” di far cadere questo governo, suggerendo che sarebbe pericoloso farlo “durante questo periodo complicato dal punto di vista della sicurezza".
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bookcity milano e i dieci incontri al parenti
L'importanza di scoprire l'altro
Una prolungato applauso a dimostrazione di un appuntamento riuscito. Al Teatro Franco Parenti il primo dei dieci incontri “L’ebraismo, una chiave di lettura del mondo”, inserito nel calendario degli appuntamenti di Bookcity Milano, ha raccolto un numeroso pubblico, segno del vivo interesse dei milanesi per conoscere la prospettiva ebraica sulle tematiche legate all'attualità. “L'ebraismo è una realtà che vive e che lotta per se stessa e allo stesso tempo affinché ci siano sempre culture di minoranza all'interno della società. Le società in cui non c'è spazio per il confronto sono destinate alla distruzione”, ha ricordato rav Roberto Della Rocca, protagonista della prima lezione nonché responsabile del progetto al Parenti. “L'importante è farsi le domande giuste. E l'ebraismo aiuta a farlo”, ha sottolineato in apertura Andrée Ruth Shammah, direttore del Teatro, nello spiegare l'obiettivo del ciclo di incontri che andranno avanti per altre nove domeniche – fino al 28 aprile – toccando diversi argomenti (il 25 novembre si parlerà del ciclo della vita ebraica assieme alla regista Miriam Camerini).
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fu pioniera del dialogo ebraico-cristiano
Lea Sestieri (1913-2018)
È scomparsa all’età di 105 anni Lea Sestieri, da decenni attiva in iniziative di Dialogo interreligioso. In particolare nel mondo delle associazioni di amicizia ebraico-cristiana, in cui è stata a lungo protagonista.
Sestieri era nata a Roma nel 1913 e sin da giovane aveva mostrato le sue spiccate qualità di approfondimento e divulgazione. Tra i suoi insegnanti alla facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza il rav Umberto Cassuto, che le propose di seguire i corsi che teneva al Collegio rabbinico. Fu così che Lea divenne la prima donna a frequentare questa istituzione. Nel dopoguerra ottiene una cattedra di Lingua e letteratura greca all’Università di Montevideo, dove era riparata dopo le Leggi razziste del ’38.
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pitigliani kolno'a festival
L'altra storia di Avi Nesher
Inizia nel segno di Avi Nesher (nell’immagine), il grande regista israeliano che nelle scorse ore ha ricevuto un Premio alla Carriera per la qualità e l’intensità dei suoi lavori, la tredicesima edizione del Pitigliani Kolno’a Festival.
Classe 1953, con oltre venti film di successo alle spalle, Nesher presenta a Roma in anteprima per il pubblico italiano la sua ultima realizzazione, The Other Story. Una nuova prova di altissimo livello, incentrata come tradizione felice del cinema israeliano sul confronto e sulla dialettica. Quello tra padri e figli e quello tra l’anima religiosa e laica del paese.
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qui firenze - il progetto Chance 2 Work
“Lavoro, competenze al centro”
Ultimo appuntamento in corso a Firenze per Chance 2 Work, il progetto per giovani dai 18 ai 35 anni organizzato da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Unione Giovani Ebrei d’Italia che promuove percorsi di crescita e inserimento nel mondo del lavoro. “Soft Skills e personal branding: le competenze trasversali per affrontare il mondo del lavoro. Come si autovalutano, come si presentano agli altri” il tema dell’odierno incontro, con docente Giuseppe Saracino.
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il giardino dedicato all'accademico
Firenze, il tributo a Bonaventura
Docente di psicologia all'Università di Firenze, Enzo Bonaventura fu espulso dall'accademia a causa delle Leggi antiebraiche del 1938. A 70 anni da quell'infamia, la giunta della città di Firenze – dopo la delibera presentata dall’assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci – ha deciso di dedicare proprio a Bonaventura una il giardino di via Gino Capponi interno ai locali dell’Università”. “Un modo per ricordare la figura di un illustre accademico fiorentino – ha detto l’assessore Vannucci -, espulso dall’insegnamento a causa delle atroci leggi razziali. Un’iniziativa per mantenere viva la memoria, anche attraverso la toponomastica, del grande ruolo di Bonaventura nel panorama della psicologia fiorentina e del suo allontanamento dall’Ateneo nel 1938”. La scelta di dedicare un’area pubblica all'insigne accademico fa seguito anche alla richiesta presentata da David Meghnagi, docente dell’Università degli Studi Roma Tre e direttore del Master Internazionale sulla Shoah, che ha curato la pubblicazione per Marsilio dell'opera di Bonaventura La psicoanalisi. L’iniziativa ha il sostegno dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
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il ricordo dell’eccidio di pietransieri 
“Azione comune contro l’odio”
Pietransieri è una frazione del Comune di Roccaraso, in provincia dell’Aquila. L’incanto di montagne bellissima spezzato 75 anni fa da un abisso di brutalità e violenza. Il 21 novembre del 1943 i nazisti vi effettuarono infatti una delle prime tante stragi compiute sul territorio italiano. Furono 128 i residenti di questa piccola località ad essere trucidati quel giorno dai tedeschi. Tra loro moltissimi bambini. Un’unica sopravvissuta alla strage, Virginia Macerelli.
Una vicenda drammatica su cui è tornata a riaccendersi l’attenzione mediatica nel novembre del 2017, quando il Tribunale di Sulmona ha decretato in una storica sentenza che è la Germania di oggi a doversi far carico di un risarcimento di natura economica per quei crimini.
A 75 anni dall’eccidio una tavola rotonda con alcuni tra i più importanti giuristi italiani ha offerto nuovi spunti di riflessione. Tra i relatori intervenuti a Roccaraso l’ex vicepresidente del Csm Giovanni Legnini; Giovanni Mammone, primo presidente della Corte di Cassazione; Giovanni Canzio, presidente emerito della stessa; Guido Raimondi, presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo. E con loro – insieme al padrone di casa, il sindaco Francesco Di Donato – il professor Francesco Sabatini, presidente emerito dell’Accademia della Crusca; il presidente del Tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto, la giudice Giovanna Bilò cui si deve la storica ordinanza, l’avvocato Lando Sciuba.
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qui roma
Primo Levi, le poesie sul palco
Le poesie di Primo Levi traslate in forma artistica, con la voce di Shulamit Ottolenghi, la tromba di Frank London e il pianoforte di Shai Bachar.
Una prima presentazione assoluta per “Shemà”, spettacolo dedicato allo scrittore e Testimone della Shoah torinese che ha incantato il pubblico del Festival Flautissimo accorso numeroso al Teatro Vascello di Roma.
Nell’ottantesimo anniversario delle Leggi razziste, un omaggio all’autore di Se questo è un uomo che nasce nel solco di un percorso comune di riflessione sul tema della Memoria.
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il cordoglio della firenze ebraica
Sergio Servi (1954-2018)
Per anni, con la sua inseparabile macchina fotografica, ha immortalato i momenti più significativi di vita ebraica fiorentina. Le ricorrenze, gli incontri culturali, i tanti ospiti illustri che hanno varcato la soglia di via Farini in questi anni. È stato il fotografo ufficiale del Balagan Cafè e di molteplici altre iniziative. Ma soprattutto è stato, per tutta la Comunità, un costante punto di riferimento. “Sapeva ritrarre luoghi e persone con grazia e sensibilità da artista. Gli siamo grati – scrive la Comunità in una nota – per averci regalato tante emozioni e ricordi”.
Sergio Servi lascia un grande vuoto. Sia il suo ricordo di benedizione.
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pilpul

Lo Stato assassino
Il ripetersi di iniziative, spesso di levatura nazionale, per la ricorrenza dell’ottantesimo anniversario civile dall’approvazione, emanazione, promulgazione e applicazioni razziste del 1938, è un senz’altro un segno di vitalità di una parte della società italiana. Di fatto, il Giorno della memoria che si svolgerà di qui a due mesi avrà al centro, in molte realtà pubbliche, a partire da quelle scolastiche, proprio quel tema. L’attenzione dei molti si è focalizzata non tanto (o non solo) sulla genesi delle misure discriminatorie e persecutorie ma anche sui meccanismi amministrative e burocratici di applicazione. Poiché se le norme contenute nelle leggi enunciano dei principi, la loro attuazione è delegata alla complessa filiera delle amministrazioni pubbliche. Ed al loro ampio spazio di discrezionalità.

Claudio Vercelli
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