Alberto Sermoneta, rabbino
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“Ki kamokha ke far’oh – poiché tu sei come il faraone”.
La parashà che leggeremo questo Shabbat si apre con un duro scontro fra Josef e Jehudah.
Josef continua a fare insinuazioni contro i suoi fratelli, accusandoli
prima di spionaggio, poi con Beniamino accusandolo di furto. Jehudah,
prendendo la situazione in mano, decide di far valere le sue ragioni.
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Gadi
Luzzatto
Voghera, direttore
Fondazione CDEC
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Mi
telefona un giornalista da Israele. Intervista sull’antisemitismo
nell’Italia contemporanea. Domande più o meno scontate: ma c’è
antisemitismo in Italia? Che ruolo ha nella politica contemporanea? Ma
la Lega com’è? E l’Islam? E l’immigrazione? Una visione contingente che
non consente di farsi un quadro reale del ruolo che l’antisemitismo ha
giocato nella costruzione di un immaginario sommerso e radicato nel
profondo. A volte dormiente, altre spumeggiante, l’ostilità antiebraica
italiana si nutre di una letteratura propria e per lo più misconosciuta.
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Israele sotto attacco
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“Due
soldati uccisi a colpi di arma da fuoco vicino all’insediamento di
Ofra, due accoltellati nella Città vecchia di Gerusalemme, la morte di
un bambino nato prematuro dopo che la madre incinta era stata ferita in
un agguato domenica sera”.
Così La Stampa presenta la giornata di ieri in Israele, dove il
terrorismo palestinese è tornato a colpire. L’ultima di una serie di
giornate di tensione e violenza. “L’accelerazione – si legge – è
cominciata con l’attacco, domenica, a una fermata dell’autobus davanti
all’insediamento di Ofra, poco distante da Gerusalemme e Ramallah.
Colpi di arma da fuoco da un’auto in corsa che hanno lasciato a terra
sette feriti, due gravi, compreso Amichai Ish-Ran e sua moglie Sarah,
incinta”. Per Israele, che festeggiava l’ultimo giorno di Chanukkah, “è
stato uno choc”.
Ore di apprensione e angoscia per la vita Antonio Megalizzi, il
giornalista 29enne gravemente ferito nell’attentato al mercatino di
Natale di Strasburgo e da allora in coma farmacologico. La situazione è
gravemente compromessa. Decisive le prossime 48 ore.
Ucciso intanto, durante uno scontro a fuoco con la polizia francese, il
terrorista Cherif Chekatt. “La polizia l’ha fermato, lui si è voltato e
ha estratto una pistola dalla felpa aprendo il fuoco contro gli agenti,
che hanno risposto, uccidendolo. I passanti – spiega il Corriere –
hanno applaudito la polizia”.
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Dopo la visita di salvini a gerusalemme "Italia-Israele, un rapporto vivo" La Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha emesso la seguente nota riguardo agli avvenimenti degli ultimi giorni:
Questa settimana è iniziata con una bellissima giornata di domenica
trascorsa assieme alla Comunità di Merano con la quale abbiamo
festeggiato l’accensione dell’ottava candela di Chanukkah. Questa
Comunità, pur piccolissima nella sua consistenza numerica, è un piccolo
brillante che illumina un’intera regione e rende partecipi tantissime
realtà locali, persone e ospiti da ogni parte del mondo, delle attività
e tradizioni che tenacemente continua a preservare, trasformano, in un
bellissimo centro di accoglienza, di cultura e di lingua ebraica, un
edificio di cui ha completato la ristrutturazione da poco, raccontando
la sua storia nel museo situato nel complesso sinagogale, programmando
il suo futuro con nuove iniziative. Con le proprie capacità progettuali
e finanziarie.
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la grande inchiesta su pagine ebraiche
Catechismo nella scuola,
i materiali del pregiudizio
L’insegnamento
della religione cattolica nella scuola pubblica italiana è davvero,
come talvolta si sostiene, una sorta di neutrale storia delle
religioni, pur con una specifica attenzione riservata al retaggio
ebraico-cristiano europeo?
Qual è, in particolare, l’immagine del mondo ebraico che emerge da tale insegnamento?
Un tema scottante su cui Pagine Ebraiche ha dedicato un’ampia
inchiesta, che svela molti problemi aperti, curata dal docente Andrea
Atzeni.
Clicca qui per scaricare la seconda parte dell’approfondimento.
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Leggi e legislatori
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L’ingresso
della Costituzione tra gli argomenti del colloquio orale pare essere
l’unica tra le novità introdotte quest’anno per l’esame di stato ad
aver riscosso un consenso unanime (almeno nella mia scuola). Credo sia
chiaro a tutti che in quel contesto, dati i tempi stretti, non potrà
essere chiesta una riflessione critica ma solo una semplice recitazione
o parafrasi, eppure questo non sembra dare fastidio, e a mio parere è
giusto che sia così: anche la semplice ripetizione del testo è (o
dovrebbe essere) un elemento forte della nostra identità italiana;
avere una Costituzione così bella diventa un motivo di orgoglio; o,
viceversa, ci fa vergognare doppiamente per le nostre magagne perché ci
toglie ogni possibile scusa (come dice Dante nel sesto canto del
Purgatorio lamentando i mali dell’Italia nonostante il corpus di
Giustiniano), ma è una vergogna utile e benefica.
Anna Segre, insegnante
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Un'occasione per riflettere
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C’eravamo
quasi abituati a visualizzare i post al veleno del nostro ministro
dell’Interno durante i suoi pasti frugali, in prima linea con varie
divise sui luoghi delle ultime tragedie, con in mano ruspe e rosari, in
diretta da piazze affollate di tricolori e qualche croce celtica,
mentre metteva alla gogna mediatica qualche personaggio a lui sgradito
– persino delle ragazzine minorenni – o mentre esultava per qualche
sgombero o arresto, magari con addosso qualche t-shirt di marchi legati
all’estrema destra. In qualche modo – e scrivo come sempre a titolo
strettamente personale – sarebbe forse bastato. Non eravamo però
abituati a seguire via Facebook il nostro ministro dell’Interno dentro
lo Yad Vashem o con una kippah davanti al Kotel.
Francesco Moises Bassano
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Uno sguardo oltre la crisi
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Chanukkah
ci ha appena lasciato, ma i suoi profondi e ampi significati, così
pregnanti rispetto alla realtà di oggi, ci accompagnano e (è il caso di
dirlo) ci illuminano. La poliedricità di senso legata al cimento del
mondo ebraico con quello ellenistico mi ha sempre portato a riflettere,
a ribadire con convinzione l’importanza – anche per l’ebraismo – del
contributo del pensiero e del mondo occidentale, ma anche a cogliere la
centralità dell’elemento di distinzione che caratterizza la nostra
identità e il nostro sguardo sul mondo.
David Sorani
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