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14 Gennaio 2019 - 8 Shevat 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
E non seguirete le loro tradizioni (Levitico 18, 3).
Questo comandamento è interpretato e discusso nel Talmud (Avodah Zarah 11a) dove Tosfoth precisa che due tipi di usanze sono comprese nella proibizione biblica: le usanze legate ad altri culti e le usanze dei Gentili in generale considerate sciocche, anche se non legate ad un significato religioso. 
 
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Anna
Foa,
storica
La notizia del rifiuto da parte del consiglio comunale di Anzio di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini è significativa anche perché contemporaneamente è stata rifiutata anche la proposta di tributare un riconoscimento ad Adele Di Consiglio, cittadina di Anzio, nel 1938 bambina di sette anni cacciata da scuola e perseguitata in seguito alle Leggi razziste. Il voto non è privo di logica: perché un comune che mantiene la cittadinanza onoraria - dicasi onoraria, quindi un gesto di onore - a Mussolini dovrebbe onorare una delle vittime di quelle leggi, appunto, che portano la sua firma e furono da lui ispirate e decise? Ma c'è di più. La concessione della cittadinanza onoraria a Mussolini è del 1924, la stessa data delle altre numerosissime cittadinanze onorarie attribuite in tutti o quasi i comuni italiani al Duce, su sollecitazione del governo fascista.
 
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L’Iran e l’attacco Usa
Come svelato dal Wall Street Journal, nel settembre scorso la Casa Bianca aveva chiesto al Pentagono le opzioni per attaccare l’Iran. L’operazione, spiega La Stampa, “avrebbe avuto lo scopo di punire un bombardamento a colpi di mortaio, lanciato da milizie sciite legate a Teheran all’interno della Zona Verde di Baghdad”. Non è chiaro, si legge ancora, se dietro all’iniziativa ci fosse il presidente Trump. Quando aveva nominato John R. Bolton Consigliere per la sicurezza nazionale lo aveva infatti ammonito “dicendo che non gli avrebbe permesso di scatenare una guerra”.

“Contenta che Roma collabori con i gilet gialli”. Così la leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen in un colloquio con La Stampa. “Sono contenta – afferma la leader del Rassemblement national – che i 5 Stelle o la Lega partecipino in qualche modo a questo movimento, che è democratico. E che consiste nel rendere la parola al popolo europeo nella sua diversità”.

L’antisemitismo e il razzismo negli stadi continuano a tener banco. Il Corriere Roma, nell’editoriale di prima, mette in evidenza le parole della Presidente UCEI Noemi Di Segni nel corso della conferenza stampa tenutasi negli scorsi giorni a Palazzo Chigi: “Ci preoccupano i ritorni di fenomeni di antisemitismo e razzismo in Italia e in Europa. È responsabilità delle istituzioni comprendere e non sottovalutare. Siamo qui per affermare un tema identitario, italiano ed europeo, soprattutto rivolto ai giovani, perché siano consapevoli di essere discendenti di generazioni che hanno vissuto e visto la Shoah”. Il dorso romano ospita una doppia pagina dedicata alla ricollocazione delle pietre d’inciampo trafugate in dicembre e all’apposizione di nuovo stolpersteine per le strade della Capitale. Si legge al riguardo: “Storie che riemergono dal passato, quasi sempre grazie a ricerche appassionate che scavano tra ricordi e reperti di un tempo lontano, tre quarti di secolo fa. Ecco cosa c’è sotto quei piccoli sampietrini in ottone lucido”.

Il Messaggero dà invece appuntamento a mercoledì sera, con il concerto Libero è il mio canto che all’auditorium Parco della Musica porterà sul palco le voci femminili della Memoria salvate dall’oblio. “Nel concerto – viene segnalato – si alternano canti d’amore, denunce di crudeltà, incitazioni alla resistenza, parodie di celebri canzonette, ninne nanne”.
 
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  davar
IL DOCUMENTARIO ANDATO IN ONDA SU RAI UNO 
Libia ebraica sul piccolo schermo
“Tanti racconti, la nostra storia”

Un legame di molti secoli spezzato dall’odio e dalla violenza. L’esilio forzato, la sfida di reinventarsi altrove. Una storia in molti casi a lieto fine. Ma la ferita resta aperta, anche se il fluire incessante dei ricordi tiene in vita tradizioni e suggestioni.
In “Libia, l’ultimo esodo”, andato in onda sul primo canale come Speciale del Tg1, Ruggero Gabbai e David Meghnagi raccontano la storia degli ebrei libici dai tempi di Giolitti fino ai primi pogrom arabi e alla fuga definitiva del ’67. Per molti la meta fu l’Italia. Numerose le testimonianze raccolte nel documentario, tra cui quelle di due figure recentemente scomparse: Sion Burbea, protagonista della nascita del Tempio tripolino di via Veronese a Roma; e David Zard, noto produttore discografico e impresario.
“Un prodotto ben fatto, che mette insieme memorie individuali e ricostruzione storica. Mi ci sono ritrovato ed è stato emozionante veder comparire sullo schermo alcune foto di famiglia” commenta il Consigliere UCEI Victor Magiar, che appare nel documentario con una testimonianza. “Quello realizzato da Meghnagi e Gabbai – prosegue Magiar – è un racconto onesto, senza rancore e senza nostalgia. Un prodotto che ha anche il merito di aiutarci a cogliere alcune dinamiche sociologiche relative alla condizione di minoranza in un paese non democratico. Emerge infatti con forza la fragilità di una convivenza in assenza di una garanzia dall’alto e in balia di dinamiche primitive”.
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il capo di stato maggiore lascia l'incarico
La strategia anti-Iran d'Israele,
eredità del generale Eizenkot

Dopo quattro anni alla guida dell'esercito israeliano, Gadi Eizenkot lascia in queste ore il ruolo di capo di Stato Maggiore d'Israele. Il suo più grande lascito su fronte della sicurezza, l'aver dato il via ad un'ampia e decisa azione di contrasto dell'aggressiva espansione dell'Iran in Medio Oriente. “Abbiamo operato sotto una certa soglia fino a due anni e mezzo fa”, ha spiegato Eizenkot (nell'immagine assieme al Presidente israeliano Reuven Rivlin) ai media israeliani e al New York Times in una serie di interviste e riferendosi alle azioni israeliane contro i carichi di armi destinati ai terroristi di Hezbollah in Libano e Siria. "E poi abbiamo notato un cambiamento significativo nella strategia dell'Iran. La loro visione era quella di avere un'influenza significativa in Siria, costruendo una forza di 100.000 combattenti sciiti provenienti da Pakistan, Afghanistan e Iraq. Hanno costruito basi di intelligence e una base dell'aviazione all'interno di ogni base aerea siriana. E hanno portato civili per indottrinarli”. Da qui la decisione di Eizenkot di cambiare strategia nei confronti dell'Iran. Ottenuto il sostegno del gabinetto di sicurezza, l'esercito israeliano ha così intensificato le operazioni: solo nel 2018, ricorda il New York Times, l'aviazione israeliana ha sganciato 2.000 bombe in territorio siriano. “Abbiamo una completa superiorità d'intelligence in quest'area. Godiamo di una totale superiorità aerea. Abbiamo una forte capacità di deterrenza e abbiamo la giustificazione ad agire”, ha spiegato il capo di Stato Maggiore spiegando il successo dell'azione coordinata contro l'Iran in Siria e contro i terroristi di Hezbollah.
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I LAVORI DEL CONSIGLIO UCEI
"Il nostro segno nella società"
Un confronto sulle scelte di comunicazione dell’ente ha caratterizzato la seconda parte dei lavori del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane svoltosi nella giornata di ieri a Roma.
“La sfida dell’ebraismo italiano – ha affermato il Consigliere UCEI Elio Carmi aprendo la sessione pomeridiana – è quella di rendersi sempre più riconoscibile e di essere percepito dall’insieme della società. Dobbiamo essere protagonisti del mondo in cui viviamo, lasciando un segno nostro. Un segno autentico, senza rincorrere le scelte degli altri”.
Ad intervenire anche i responsabili della campagna di comunicazione dedicata alla raccolta di risorse economiche e Otto per Mille che prenderà avvio nelle prossime settimane e che si svilupperà in particolare, come annunciato in questa circostanza, su web e social network. Ad illustrarla il presidente di “Acqua Group” Davide Arduini e lo strategic planner dell’azienda Daniel Fishman, la cui ambizione è quella di far lievitare il numero di sottoscrittori dell’Otto per Mille all’Unione in modo considerevole.
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La Run for Mem a Torino
Due corse, un messaggio vivo
Un percorso di dieci chilometri rivolto a chi è più preparato sulle distanze significative. E uno di quattro aperto a tutti.
Domenica 27 gennaio è il giorno della terza Run for Mem, la corsa per la Memoria viva organizzata dall’UCEI insieme alla Comunità ebraica di Torino e con testimonial d’eccezione l’ex podista Shaul Ladany, sopravvissuto alla Shoah e al massacro degli atleti israeliani ai Giochi Olimpici di Monaco del 1972.
L’idea è di affermare la vita, che continua nonostante tutti i tentativi di sterminio perpetrati nel corso dei secoli. La vita continua e la forza di vivere, a volte di sopravvivere, va trasmessa con convinzione, avendo il coraggio di raccontare quanto accaduto affinché non si ripeta mai più.
Clicca qui per maggiori informazioni e per iscriverti.

fondazione beni culturali ebraici in italia
Catacombe ebraiche di Venosa,

la storia raccontata in tv
Le catacombe ebraiche di Venosa, in Basilicata, rappresentano un’importante testimonianza della fiorente presenza ebraica nell'area tra il III e il VII secolo. Per raccogliere maggiori informazioni sul sito, la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e l’Associazione Daniela Di Castro hanno costituito una borsa di ricerca dedicata proprio ai beni catacombali di Venosa. E da questo progetto è nato il video realizzato da geoNature nel 2018 che sarà parte di una puntata di “Sereno Variabile” in onda su Rai Due il 19 gennaio alle ore 17.00. La storica trasmissione della Rai condotta da Osvaldo Bevilacqua sarà dedicata alla Basilicata e alle bellezze del Vulture. La puntata sarà visibile anche su RaiPlay.
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INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION 
Meis, un museo ecosostenibile 
Un cantiere ecosostenibile dove tutto, dalla progettazione ai materiali, viene realizzato con un occhio all’ambiente. Come raccontato nell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, il Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara è il primo cantiere di un museo italiano ad aver aderito al sistema di certificazione redatto da Green Building Council Italia, che segue le tecniche derivate dai sistemi di rating internazionali nel settore. Inoltre il MEIS è anche è anche il primo cantiere italiano in assoluto che ha adottato l’esigente protocollo di sostenibilità energetico-ambientale per gli edifici storici, in un paese, l’Italia, in cui circa il 30 per cento dei cantieri interessa costruzioni risalenti a prima del 1945.
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pilpul
Oltremare - Sabbia
In un quartiere del globo così pieno di sabbia come il nostro, quando smette di piovere e tutto si asciuga istantaneamente perché tira un vento che pare la bora a Trieste, cosa potrà mai succedere? Esatto, tempesta di sabbia. Ecco uno di quei momenti in cui tutta la high-tech dei cervelli più fini del paese, e tutta la genialità dell’Iron Dome, tutti i grattacieli costruiti e in costruzione, e tutti i treni superveloci che dovrebbero portarci a Gerusalemme in pochi minuti; tutto ciò non vale il fazzoletto che devi metterti sulla bocca e sul naso per respirare aria filtrata e non, appunto, sabbia.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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Controvento - Pulizia
Pare che i primi giorni dell’anno in America i negozi di robivecchi, i centri di raccolta di indumenti usati, le boutique specializzate in abbigliamento di seconda mano, siano stati letteralmente invasi da orde di persone con valigie e sacchi della spazzatura pieni di roba da riciclare.
L’ondata di pulizia delle case non è stata una coincidenza astrale, bensì l’effetto di una nuova serie Netflix “Tiding up with Marie Kondo” sì, proprio la Marie Kondo acclamata autrice giapponese di trattati sull’applicazione dei principi zen ad armadi, pensili e cassetti.


Viviana Kasam
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