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24 Febbraio 2019 - 19 Adar 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Ephraim Mirvis, rabbino capo di Gran Bretagna
Quando sperimentiamo il dolore, Dio non voglia, si può semplicemente aspettare che il mondo venga e porga la sua pietà. Ci si può autocommiserare. Ma in ultima analisi, per crescere, svilupparsi e andare avanti, è importante che [quel dolore] port in noi un cambiamento.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Alla domanda perché non insegnasse nei suoi corsi la storia delle persecuzioni agli ebrei europei e della loro distruzione, lo storico Yosef Hayim Yerushalmi rispondeva” Mi rifiuto di insegnare la maniera in cui gli ebrei sono morti a degli studenti che non hanno la minima idea di come sono vissuti”. Perché la conoscenza dell’ebraismo vivo è prioritaria nella lotta contro il pregiudizio.
 
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Il Premio Campiello
a Le assaggiatrici
500 persone hanno partecipato alla fiaccolata antirazzista organizzata dal Comune di Melegnano, in provincia di Milano, per esprimere solidarietà al 22enne senegalese Bakary Dandio e ai suoi genitori, vittime di minacce razziste. Ad aprire il corteo, in fascia tricolore, è stato il sindaco Rodolfo Bertoli. Oltre alle associazioni, tra cui l’Anpi, hanno partecipato il parlamentare Pd Emanuele Fiano e la segretaria dem Silvia Roggiani. “Siamo tutti Bakary”, è stato uno degli slogan dell’iniziativa, ricorda la Stampa. A Milano si prepara intanto un’altra marcia: “il 2 marzo facciamo una marcia, che vuole combattere questo razzismo dilagante – ha dichiarato a un evento milanese il sindaco Giuseppe Sala -. Non è una marcia per i migranti, come qualche giornale ha scritto. Vi invito tutti a partecipare, perché anche questa è la dimostrazione che noi non ce ne stiamo tranquilli, solo perché le cose qui vanno bene. Prima le cose giuste e poi il consenso elettorale verrà”. Sala ha inoltre denunciato la presenza “di un’anima fascista nella Lega”, “Mi auguro però che prevalgano quelle istanze che invece sono lontane dal fascismo” (Corriere Milano).

Il peso delle parole. Su Repubblica Stefano Bartezzaghi riflette sulle vergognose parole del consigliere comunale leghista umbro Massimiliano Galli contro la cantante Emma Marrone: quest’ultima in un concerto ad Ancona aveva invitato ad aprire i porti mentre Galli su Facebook “l’ha esortata ad aprire lei, piuttosto, le gambe: e a pagamento”. La Lega ha detto che espellerà Galli ma Bartezzaghi spiega che ci sono diversi motivi per non ritenere chiusa la questione. Tra questi, l’ennesimo sdoganamento della violenza verbale. “La legittimazione della riduzione di una donna giovane e famosa a oggetto sessuale questa volta non è passata. – scrive Bartezzaghi – Bene, ma in altre occasioni si sono già sentiti sibilare auguri anche e persino di stupro e morte. Non vanno misurati con il metro dell’esagerazione, del limite spostato un po’ più in là. Vanno visti per quel che sono: mattoni che edificano un universo di discorso in cui la violenza verbale rimanga l’unica regola di correttezza a cui attenersi”.

Genova, ricordando Primo Levi. Oggi pomeriggio (17.45), nel Salone del Maggior consiglio a Palazzo Ducale a Genova andrà in scena l’incontro “Primo Levi e la memoria”, organizzato dal Centro culturale Primo Levi e dalla Comunità ebraica della città. Il presidente della Comunità, Ariel Dello Strologo introdurrà Marco Belpoliti, professore di Letteratura italiana all’Università di Bergamo e curatore dell’edizione critica delle Opere di Primo Levi per Einaudi. “Abbiamo deciso di celebrare Primo Levi con il tema della memoria – spiega il presidente del Centro Culturale Primo Levi Piero Dello Strologo a Repubblica Genova – perché al centro della sua ricerca. Levi ha dimostrato come si possa trasferire la memoria nel modo più semplice e disincantato possibile”.

Slow reading. “Oggi in molti parlano di slow food, di cibo lento. Per me è importante anche lo slow reading, la lettura lenta”, spiega al Sole 24 Ore lo storico Carlo Ginzburg riflettendo sull’importanza della lettura come strumento di contrasto alle fake news.

Firenze e pregiudizio. Repubblica Firenze riporta della volontà della Comunità ebraica fiorentina di portare avanti un’indagine interna per capire se vi siano stati casi di antisemitismo che gli iscritti hanno subito ma non hanno denunciato.
 
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  davar
i tre ospiti alla conferenza dell'aipac
Netanyahu, Gantz e Lapid
la sfida si sposta negli Usa

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarà tra gli oratori della conferenza dell'American Israel Public Affairs Committee (Aipac – il gruppo di pressione americano a favore d'Israele) a Washington il mese prossimo. Lo ha annunciato gli organizzatori a poche ore da un suo raro intervento di censura dell'organizzazione stessa proprio contro un'iniziativa di Netanyahu: l'Aipac, rilanciando una nota dell'American Jewish Committee (Ajc), ha condannato il recente accordo di fusione tra il partito di destra HaBayt HaYehudi e il partito estremista Otzma Yehudit (Potere ebraico), un'alleanza caldeggiata dal Premier israeliano. Da qui la controversia con l'intervento dell'Ajc che in una nota ha spiegato di non commentare normalmente “i fatti interni alla vita politica di Israele. Ma la creazione di questo gruppo 'Potere ebraico' creato dai seguaci del rabbino Meir Kahane ci impone di parlare. I principi di questo gruppo non riflettono i valori fondanti dello Stato di Israele. E questo partito potrebbe ottenere i voti necessari ad entrare alla Knesset ed eventualmente partecipare al governo”. Una nota rilanciata dall'Aipac: “Noi siamo d'accordo con l'Ajc, l'AIPAC da sempre ha una politica di non aver nessun contatto con questo partito razzista e riprovevole”.
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il riconoscimento del centro pestelli di torino
Tra fake news e disiformazione,
la tesi di Alice da primo premio

Per la sua tesi su “Fake news. Analisi del fenomeno tra misinformation, disinformation, entertainment e propaganda”, Alice Fubini ha vinto la quarta edizione del premio del Centro Studi sul giornalismo Gino Pestelli per la miglior tesi di laurea sul giornalismo. Torinese, collega e preziosa collaboratrice della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Alice ha ottenuto il riconoscimento grazie all'approfondito lavoro incentrato su un tema di grande attualità come le fakenews e la loro influenza e proliferazione nel mondo di oggi. Menzione speciale invece per Chiara Cabini ed Erika Marzano con due tesi rispettivamente sul fenomeno delle fake news e sui giornali inglesi nel conflitto nordirlandese. La serata della premiazione è stata anche un'occasione per ricordare il centenario dalla nascita di Primo Levi con la partecipazione di Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte e i giornalisti Lorenzo Mondo e Piero Bianucci.
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le parole del sindaco di londra sadiq khan
"Laburisti, è ora di fare pulizia.
Fuori gli antisemiti dal partito"

“La parte più dolorosa della scorsa settimana per me è stata guardare un'amica, Luciana Berger, parlare dell'orribile abuso antisemita che ha subito per mesi e mesi. Chiunque abbia parlato con lei o l'abbia ascoltata avrà visto quanto profondamente l'ha ferita. Luciana non è sola. È devastante che così tanti ebrei ora sentono che i laburisti, un partito che dovrebbe essere la loro casa naturale, non hanno a cuore i loro interessi e, peggio, sembra loro di non essere disposti ad affrontare il flagello dell'antisemitismo al loro interno”. La denuncia è di una figura di spicco del partito laburista britannico. Sadiq Khan, sindaco di Londra, ha scelto le colonne del Guardian per mandare un messaggio al suo partito: è ora di cambiare e affrontare il problema interno dell'antisemitismo. Nell'elencare i successi del passato e ricordare la sua lunga militanza nei laburisti, Khan – tra i protagonisti assieme al rabbino capo di Gran Bretagna Ephraim Mirvis (nell'immagine a fianco al sindaco) di iniziative contro l'antisemitismo – riconosce che negli ultimi anni il Labour “è stato troppo lento nell'affrontare le preoccupazioni della comunità ebraica e nel cacciare la minoranza di membri e sostenitori laburisti che ritengono accettabile l'uso di metafore antisemite e insulti - sia online che nelle riunioni locali del Labour. Questo ha portato a un crollo della fiducia tra i laburisti e la comunità ebraica”.
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pilpul

Contro le deleghe
Ha qualcosa di molto discutibile l’idea, abbondantemente diffusa, che dinanzi alle manifestazioni assortite e vivacissime di intolleranza (un trend in deciso aumento) l’unica via perseguibile sia quella giudiziaria, magari creando nuove fattispecie di reato. In una sorta di proliferazione incontrollata. Fa il paio, andandovi a braccetto, con quella universalmente diffusa per la quale il mestiere di storico consista essenzialmente nell’emettere condanne o nell’avallarne la loro emissione. L’uno e l’altro atteggiamento - infatti - non rispondono ad un bisogno di giustizia, anche se da parte di coloro che li esprimono sono invece vissuti in tali termini. Così come neanche di risarcimento delle vittime. Piuttosto, rischiano di essere l’indice di un’impotenza, quella del mondo politico nel governare i processi di trasformazione sociale. Ai quali si contrappone, invece, una specie di fallace e illusoria società dei divieti, appaltata ai codici e alla magistratura.

Claudio Vercelli
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