Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui       28 aprile 2019 - 23 Nissan 5779
UNA VITTIMA E TRE FERITI A POWAY NELL'ULTIMO GIORNO DI PESACH 

Attacco in sinagoga nel nome del suprematismo
"Religioni reagiscano insieme contro odio" 

Avrebbe una matrice suprematista l’attentato a una sinagoga chabad di Poway, a nord di San Diego. Al momento il bilancio è di una vittima, una donna, e di tre feriti (tra cui il rabbino Yisroel Goldstein e una bambina). Autore dell’attentato sarebbe un 19enne, John T. Earnest, subito arrestato. Avrebbe usato un fucile semiautomatico ed è stato fermato durante un breve scontro a fuoco con gli agenti mentre tentava la fuga. “Un crimine di odio” il commento del presidente americano Donald Trump.
Numerose le reazioni che stanno arrivando a questo nuovo fatto di sangue, a sei mesi dall’attentato a una sinagoga di Pittsburgh costato la vita a undici persone: fu quello, sempre nel nome del suprematismo, il più grave attacco antiebraico nella storia degli Stati Uniti.
A rappresentare le preoccupazioni del mondo ebraico il presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder. “I nostri pensieri e le nostre preghiere – ha affermato Lauder – vanno alla comunità ebraica di Poway, che vive in queste ore il suo peggior incubo. Non ci sono giustificazioni o spiegazioni per questa violenza. Ed è inconcepibile che, ancora una volta, persone innocenti siano prese di mira semplicemente per la loro religione e per aver scelto di frequentare un luogo di culto". 
Di poche settimane fa l’attacco di un altro estremista di destra alla moschea e al centro islamico di Christchurch, in Nuova Zelanda. Un episodio che rav Goldstein, che è anche il rabbino di riferimento della sinagoga di Poway, aveva così commentato: “Colpire degli innocenti è rivoltante. Ed è rivoltante sia quando accade in una sinagoga a Pittsburgh, sia quando ad essere colpita è una moschea in Nuova Zelanda”.
UN BILANCIO DELLA MANIFESTAZIONE MILANESE PER IL 25 APRILE  

"Per la Brigata Ebraica tanti applausi"

“Esprimo a nome dell’Anpi Provinciale di Milano profonda esecrazione per i vergognosi insulti antisemiti alla Brigata Ebraica, durante la grande manifestazione nazionale di oltre 70.000 persone a Milano nella ricorrenza del 25 aprile. Abbiamo sempre, con forza ribadito che chi offende il simbolo della Brigata Ebraica ingiuria l’intero patrimonio storico della Resistenza italiana che è stata un grande moto unitario di popolo e di Combattenti per la Libertà. Queste ignobili provocazioni rappresentano un ulteriore gravissimo oltraggio alla memoria degli ebrei italiani che hanno partecipato alla Resistenza: Umberto Terracini, Leo Valiani, Eugenio Curiel, i fratelli Rosselli, Giulio Bolaffi e tanti altri”. Così Roberto Cenati, presidente dell’Anpi Milano nel chiarire una volta di più che ad essere fuori luogo il 25 Aprile sono quei pochi che ogni anno contestano la presenza dei simboli della Brigata Ebraica. “Secondo me è la manifestazione è andata bene. C’è stata più partecipazione e organizzazione anche da parte nostra nello sfilare con la Brigata e con l’Hashomer Hatzair” sottolinea Milo Hasbani, presidente assieme a Raffaele Besso della Comunità ebraica di Milano. Entrambi hanno sfilato – assieme ad altri Consiglieri – dietro al tradizionale striscione della realtà ebraica milanese mentre a portare il gonfalone dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane è stata l’ex presidente Ugei Carlotta Jarach.
SEGNALIBRO  

Quando il cibo nutre (anche) l'anima

Divieti e obblighi, tradizioni e usanze, devozione e ribellione. In Ricette e precetti, curato dall’autrice e regista teatrale Miriam Camerini, quarantacinque storie e ricette raccontano del rapporto intricato fra cibo e norme religiose ebraiche, cristiane e islamiche.
“Non ho nessuna paura di dire che in un gefilte fish vi è Europa allo stesso livello che nell’Inno alla gioia di Beethoven” scrive Paolo Rumiz nell’introduzione al volume, pubblicato dalla casa editrice Giuntina. Ad arricchire il volume, cui hanno contribuito con le loro ricette gli animatori del sito www.labna.it Benedetta Jasmine Guetta e Manuel Kanah, alcune gustose illustrazioni di Jean Blanchaert.
“Mangiare e raccontare sono da sempre intrecciati indissolubilmente, ma questo lo sapevo anche prima. Ciò che ho scoperto – spiega Camerini, che ha da poco intrapreso un percorso di studi con l’obiettivo di diventare la prima donna italiana ad assumere l’ordinazione rabbinica nell’ambito dell’ortodossia ebraica – è che anche i precetti, le regole, i divieti e le usanze sono un modo di raccontare la nostra storia”.


Rassegna stampa

Attacco alla sinagoga
Avrebbe una matrice suprematista l’attentato a una sinagoga chabad di Poway, a nord di San Diego. Al momento il bilancio è di una vittima, una donna, e di tre feriti (tra cui il rabbino Yisroel Goldstein e una bambina). Autore dell’attentato sarebbe un 19enne, subito arrestato. Avrebbe usato un fucile semiautomatico ed è stato fermato durante un breve scontro a fuoco con gli agenti mentre tentava la fuga. “Un crimine di odio” ha subito commentato il presidente americano Donald Trump.
L’attentato di ieri arriva a sei mesi da quello di Pittsburgh, che fece undici vittime.
“Il massacro di Pittsburgh chiamò in causa la cultura dei suprematisti bianchi: fin dalle origini storiche del Kkk hanno avuto tra le loro vittime predilette i neri, ma hanno sempre proclamato e praticato l’odio e la violenza contro gli ebrei. Anche dopo la sparatoria di ieri – scrive Repubblica – è cominciata la polemica politica sulle responsabilità”. Questo invece quello che si legge su La Stampa: “Nel caso di Poway non è ancora chiaro se il movente della sparatoria sia l’antisemitismo: dell’autore dell’attacco si sa che è un bianco di 19 anni residente nell’area di San Diego”.
Leggi

QUI ROMA - LA CONFERENZA 

La Brigata e il Gran Muftì,
quella chiarezza da fare 

Un altro 25 Aprile alle spalle. E un’altra festa della Liberazione comunque segnata dal tentativo di alcuni di riscrivere e strumentalizzare la storia, in particolare per quanto concerne il ruolo della Brigata Ebraica e di numerosi partigiani ebrei nella lotta al nazifascismo. “Ebrei e arabi musulmani nell’età dei totalitarismi. La Brigata Ebraica e il Gran Muftì di Gerusalemme”: questo il titolo di un incontro organizzato per il pomeriggio di domani alla Casina dei Vallati, sede della Fondazione Museo della Shoah, in collaborazione con la Comunità ebraica di Roma e con il Centro di Cultura Ebraica. Una nuova occasione per fare chiarezza su quali furono gli schieramenti e le scelte che animarono due diversi fronti in quei mesi drammatici.
Leggi
 

 

Non è smemoratezza
Geraldine Schwarz in “I senza memoria. Storia di una famiglia europea” (Einaudi), traccia un profilo del «ritorno del passato» in Europa. È un viaggio interessante nella geografia della nostalgia. La tesi di Schwartz è che il fascino del passato che oggi attraversa molte realtà europee (Polonia, Ungheria, ma anche Spagna, Austria e, ovviamente, l’Italia) è il risultato della smemoratezza. Penso che questa convinzione sia troppo ottimistica. Quando qualcuno dalla curva di uno stadio (ma sempre più spesso non solo lì) auspica per qualcun altro che la sua prossima destinazione sia Auschwitz, lo dice non perché non sa cosa sia accaduto là, ma proprio perché lo sa. 

                                                                                                                                                  
David Bidussa, storico delle idee
Leggi
 
Il senso di una ricorrenza
Farebbe quasi sorride la polemica, l’ennesima, sul 25 aprile. Che provenga da un ministro della Repubblica così come da altri. Alla fine della fiera, non importa neanche da parte di chi. Poiché la ricorrenza dovrebbe invece essere patrimonio comune, quasi quietisticamente accetta. La qual cosa non vorrebbe comunque dire che tutti la debbano vivere nel medesimo modo. Una repubblica democratica, qual è quella italiana, contempla anche la possibilità del dissenso radicale (il rifiuto del 25 aprile da parte dei neofascisti) a patto, tuttavia, che non sia costume delle autorità e delle forze politiche costituzionali o che dicono di richiamarsi al rispetto della Carta fondamentale. Invece, come una sorta di moto perpetuo che si ripete stancamente, il fuoco di fila si è rinnovato. Recuperando i motivi di un’ambiguità.
Claudio Vercelli, storico
Leggi
 
La libertà è senso di responsabilità
La libertà non è data una volta per sempre. La libertà si riconquista in ogni generazione.
La libertà ha una dimensione esterna e una interna.
Si può essere liberi esternamente, ma ancora schiavi spiritualmente. La libertà è capacità di interrogarsi, di non cadere preda dei luoghi comuni e del pregiudizi.
La libertà è capacità di sognare, di immaginare e di amare, nonostante i mali del mondo.
La libertà è consapevolezza dei limiti. La libertà è capacità di sognare futuro migliore, di non voltare lo sguardo altrove verso le difficoltà del prossimo. La libertà è senso di responsabilità.
 
David Meghnagi, assessore alla Cultura UCEI
Leggi
 
Il 25 Aprile calpestato
Ancora una volta il 25 Aprile si è svolto con grandi eventi e nobili oratori, primo dei quali il Presidente della Repubblica Mattarella, che ha anche affermato: “Questo doveroso ricordo ci spinge a stringerci intorno ai nostri amati simboli: il tricolore e l’inno nazionale. È il dovere, morale e civile, della memoria. Memoria degli eventi decisivi della nostra storia recente, che compongono l’identità della nostra Nazione da cui non si può prescindere per il futuro”.
 
Alan David Baumann
Leggi
 
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.