Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui        28 Maggio 2019 - 23 Iyar 5779
IN STALLO LA TRATTATIVA CON L'EX MINISTRO LIEBERMAN

Israele e l'accordo di governo che non si trova,
ritorno alle urne sempre più probabile

Nuove elezioni costerebbero a Israele attorno ai 115 milioni di euro. A dichiararlo, la Commissione Finanza e Bilancio israeliana mentre il paese si appresta, incredulo, alla possibilità di tornare alle urne. Il Likud – partito del Premier Benjamin Netanyahu – in queste ore continua a trattare con il leader di Yisrael Beitenu Avigdor Lieberman. I suoi cinque seggi sono fondamentali per la formazione della nuova maggioranza ma Lieberman non vuole cedere su alcuni punti: la legge sulla leva obbligatoria per i haredim su tutti. “In questo momento sembra che siamo ad un punto morto perché tutti sono saliti in cima ad un albero e nessuno è pronto a scendere, soprattutto non Lieberman” l’analisi di Abraham Diskin, professore emerito di scienze politiche all’Università Ebraica di Gerusalemme. Per Diskin, intervistato dal New York Times, la possibilità di tornare alle urne è al 50 e 50. Intanto, su proposta di Netanyahu, la Knesset ha già votato in prima lettura un disegno di legge per sciogliere lo stesso Parlamento. Tra 24 ore, nel caso non si trovasse un accordo con Lieberman, la Knesset sarà chiamata a votare in seconda e terza lettura e quindi a decidere definitivamente per il ritorno alle urne.

GLI ESITI DEL VOTO E LA LOTTA ALL'ODIO 

"Europa del futuro sia luogo di convivenza"

“La Germania ha sempre avuto un certo numero di antisemiti. Ogni giorno sinagoghe, scuole e strutture ebraiche sono presidiate da forze dell’ordine”. La cancelliera tedesca Angela Merkel, in una intervista con la CNN, torna sul caso che ha fatto e continua a far parlare l’opinione pubblica: la preoccupazione, espressa dal commissario governativo per l’antisemitismo Felix Klein, per i rischi cui si andrebbe incontro esponendo in pubblico la Kippah. Quello della lotta all’antisemitismo, sottolinea Merkel nel colloquio con Christiane Amanpour, “è una battaglia che, sfortunatamente, non siamo finora stati in grado di vincere”. La cancelliera ha parlato di “forze nere” al lavoro per destabilizzare la società tedesca ed europea. “In Germania, naturalmente, questa insidia va inquadrata in un certo modo, anche in considerazione della nostra storia. Per questo – le sue parole – dobbiamo essere più vigili di altri”. E per questo, ha aggiunto Merkel, “dobbiamo dire ai nostri giovani cosa è accaduto, quali crimini sono stati compiuti e perché dobbiamo levare con forza la nostra voce contro l’intolleranza, dimostrando tolleranza zero contro ogni violazione dei diritti umani”. 
Sul tema, in una intervista con il Tg2, è intervenuta anche la Presidente UCEI Noemi Di Segni, che a proposito di antisemitismo ha ricordato come la minaccia sia diversificata: quella portata dall’Islam radicale, ma anche le iniziative adottate dalla sinistra e destra estreme e da chi invita al boicottaggio dello Stato di Israele. “Lo spazio europeo – ha osservato nella sua riflessione, legata al voto del 26 maggio scorso – deve essere uno spazio di convivenza”.

ELEZIONI REGIONALI

Piemonte, Loewenthal nel nuovo Consiglio

Scrittrice e traduttrice dall'ebraico di alcuni tra i principali interpreti della letteratura israeliana, a partire da Amos Oz, Elena Loewenthal rappresenterà il gruppo + Europa nel nuovo Consiglio regionale del Piemonte. "Credo nel dialogo, nell'uso delle parole giuste e nel rifiuto della violenza verbale" uno dei suoi motti in campagna elettorale. Loewenthal, 59 anni, è stata tra i vari incarichi addetto culturale presso l'Ambasciata d'Italia in Israele. .

ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Firenze, Funaro ancora a Palazzo Vecchio

Oltre duemila preferenze ottenute, un risultato che la proietta ai vertici del consenso dell’elettorato fiorentino. Assessore uscente con delega a Welfare, Pari opportunità e integrazione, Sara Funaro torna a Palazzo Vecchio con uno dei risultati più significativi tra i candidati del Partito Democratico che hanno sostenuto la conferma a sindaco del capoluogo toscano di Dario Nardella.
“Firenze siamo tutti” lo slogan della campagna elettorale di Funaro, 43 anni, iscritta alla Comunità ebraica locale e nipote di Piero Bargellini, il sindaco che guidò la città nei mesi complessi della ripartenza dopo l’alluvione del ’66.

QUI ROMA - IL CONTEST MUSICALE  

Dieci band nel nome di Alisa

Cinque finalisti per la sezione “Cover Band” e cinque per la sezione “Progetti originali”. Dieci gruppi scelti tra i cinquanta iscrittisi alla competizione. Musica, estro e creatività nel nome della giovane romana Alisa Coen, mancata in drammatiche circostanze nel dicembre del 2016. Sono gli ingredienti della prima edizione di Alisa Wave, il contest musicale che avrà il suo momento conclusivo a Largo Venue, a Roma, la sera del 30 maggio (il via alle 20). Rispondere a un evento doloroso con un’azione positiva a sostegno della formazione dei più giovani. Questa, sin dalla costituzione, è stata la sfida dell’associazione “Suoniamo insieme per Alisa” e delle molte iniziative che sono state promosse da allora.                                                                                                                                                 



Rassegna stampa

I nuovi equilibri 
Dopo la netta vittoria alle europee con il 134 per cento, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini apre subito due fronti: la flat tax e nuovi rapporti con l’Europa. “È il momento di rivedere parametri vecchi e superati, che hanno fatto male all’Europa”, afferma il leader leghista, auspicando un gruppo in Parlamento che arrivi a 150 deputati, con l’asse Orbán, Farage e Marine Le Pen. Con loro, spiega il Corriere, vuole cercare di riscrivere le regole europee. E intanto “avverte il ministro Tria: basta prudenza, le parole d’ordine sono ‘coraggio e crescita’”. Poi autonomia, sicurezza-bis, una riforma fiscale con dentro la flat tax e la Tav: i Cinque Stella sono avvisati, “è il momento di fare”. Alla definizione del segretario del Pd Zingaretti – “Salvini, leader di un governo immobile e pericoloso” – risponde che i suoi elettori “Non sono estremisti, razzisti o fascisti. Non sono stati contagiati da un virus di cattivismo”. A riguardo, Ezio Mauro sulla prima di Repubblica attacca Salvini, scrivendo che si è spinto “nel mare oscuro di un’ultradestra che nel dopoguerra non avevamo mai conosciuto: alleandosi a forze estreme e maledette dalla politica tradizionale, gemellandosi col postfascismo di Marine Le Pen, flirtando con Orbán, radunando razzismi internazionali e xenofobie continentali, nella convinzione di guidare questa massa d’urto politica e ideologica contro Bruxelles, per far saltare in prima persona gli equilibri dell’Europa”.
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LO SHABBATON

Ugei, l'incontro tra giovani

Un centinaio di partecipanti, con un significativo riscontro dalle Comunità di Milano e Roma, ma anche dalle realtà numericamente più piccole, e con la presenza di alcuni ragazzi arrivati appositamente dall’estero. Sono i numeri dello Shabbaton organizzato nel fine settimana scorso dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia a Milano Marittima.

INFORMAZIONE - INTERNATIONAL EDITION 

I nazionalisti non sfondano

I populismi conquistano consensi ma non sfondano in Europa. Questa una sintesi dell’esito delle elezioni europee a livello complessivo, come proposta nell’ultima edizione di Pagine Ebraiche International Edition.
“Siamo lontani dall’onda bruna tanto temuta. Siamo lontani dal passaggio massivo in Europa al nazionalismo scatenato” ha scritto l’intellettuale francese Bernard-Henri Levy in un editoriale apparso sulla Stampa.
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Dove è finita la verità?
Tra le molte certezze che il nuovo Millennio ha spazzato via, c’è quella che esista una Verità oggettiva e assoluta. Certo, ci sono realtà fattuali: se ho un incidente e rompo l’automobile, difficile negare che l’automobile sia rotta. Ma come e perché l’incidente sia avvenuto può essere analizzato e dibattuto da molti punti di vista.
Viviana Kasam
La fatica del pensare
In momenti di crisi delle coscienze come quello che stiamo vivendo è importante continuare a spaccare il capello in due e poi ancora in due e poi ancora in due, come ci mostrano i Maestri. Solo così si esercita e si mantiene vivo lo spirito critico, infilandosi nelle strettoie della vita altrui. Solo così ci si salva dal dover parteggiare per il tutto bianco o il tutto nero, fra l’ideologica disumanità e l’ideologica concessione al laissez-faire morale. Esercitarsi nel pilpul talmudico e cercare di applicarlo agli eventi e alla vita di ogni giorno afferma una precisa identità più di qualsiasi adesione politica. 
Dario Calimani, Università di Venezia
Evanescenza istituzionale  
Quanto hanno sostenuto in materia di evanescenza istituzionale due autorevoli studiosi ebrei, Zygmunt Bauman (Liquid Modernity) e Martin Van Creveld (The rise and decline of the State), sembra particolarmente adatto all’attuale situazione italiana, dove vi sono due leader che governano con una particolare attenzione ai sondaggi, ponendo in essere una situazione che difficilmente si sarebbe verificata se i loro poteri non fossero stati eguali e se uno di loro, come in passato, fosse stato Presidente del Consiglio.
Emanuele Calò
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Cosa ci dice il voto 
Terminavo il mio ultimo intervento, la settimana scorsa, auspicando per le elezioni europee una resistenza delle forze anti-sovraniste in grado di scongiurare la deriva dell’UE e di contenere quella, innegabile, del nostro paese. È presto per dirlo, ma stando alla distribuzione dei seggi del Parlamento europeo, forse le cose sono andate proprio così: la tenuta, in alcuni casi il successo degli schieramenti progressisti/liberali/moderati e la forte crescita dei verdi – tra loro potenziali alleati – potranno impedire che il previsto incremento populista/sovranista metta in pericolo gli equilibri di una politica europea unitaria e tendenzialmente “aperta” rispetto alle emergenze internazionali e alle relative crisi umanitarie.
David Sorani
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