Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui      2 Giugno 2019 - 28 Iyar 5779
IL MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE UCEI

“2 Giugno, festa della consapevolezza democratica"

Libertà e democrazia come cardini imprescindibili del nostro presente e futuro, ma anche collaborazione e dialogo per appianare le divergenze e rafforzare il nostro ruolo di protagonisti in Europa. I concetti chiave richiamati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo discorso per il 2 giugno, Festa della Repubblica, sono ancora una volta un chiaro monito all’insieme del Paese.
Il 2 giugno è la celebrazione di scelte storiche che hanno cambiato corso all’Italia voltando pagina rispetto a un passato ignobile che molti danni ha prodotto e affermazione di valori profondi che vanno difesi con ogni forza e con la massima consapevolezza.
Il 2 giugno è festa di orgoglio, fratellanza, unità. Ma è anche per certi versi rabbia e timore che quanto affermato svanisca per pochezze e per eccessi. Dobbiamo proseguire lungo un percorso caratterizzato da molte conquiste civili e sociali che non possono essere messe in discussione. Difendiamola quindi questa nostra straordinaria Italia pacifica e democratica, Paese fondatore di un’Europa unita che è casa comune di popoli un tempo ostili e oggi affratellati nel segno della più grande intuizione politica di un secolo segnato, nella sua prima parte, dalle più atroci barbarie e violenze.
È la nostra patria nella quale abbiamo per generazioni e generazioni cresciuto i nostri figli trasmettendo loro senso di appartenenza e speranza, contribuendo allo sviluppo e credendo in questo lungo percorso. Serve il massimo impegno da parte di tutti nei piccoli e grandi momenti della vita personale ed istituzionale di ciascuno di noi.
Gli ebrei italiani, come sempre, faranno la loro parte.

Noemi Di Segni, Presidente UCEI

YOM YERUSHALAYIM CON UNA POESIA DI ZELDA  

Gerusalemme, la pace promessa

Cade in queste ore il 52esimo appuntamento con Yom Yerushalayim, il giorno del calendario ebraico dedicato alla riunificazione della capitale d’Israele.
Festeggiamo questo anniversario con una poesia della grande poetessa e intellettuale Zelda Schneersohn, sposata Mishkovski, figlia di una nota famiglia hassidica discendente del gruppo Chabad, cugina del grande Rebbe Menachem Mendel di Lubavitch. Zelda nasce in Russia nel 1914 e trascorre l’infanzia a Gerusalemme dove morirà nel 1984, amata da tutte le persone che l’avevano incontrata come insegnante, amica o poetessa.

L'IMPRESA DEL CICLISTA AL GIRO D'ITALIA

Guy Niv, un (altro) israeliano nella Storia

Nel 2018 l’impresa riuscì al compagno di squadra Guy Sagiv, il primo israeliano a concludere una grande corsa a tappe. Un suo omonimo ha fatto invece la storia nel 2019: Guy Niv, che nell’edizione dello scorso anno partita da Gerusalemme era stato costretto a ritirarsi dopo poche tappe, quest’oggi taglierà il traguardo di Verona su cui si concluderà nel pomeriggio il 102esimo Giro d’Italia. Superati in scioltezza gli ultimi ostacoli rappresentati dalle vette alpine scalate ieri, oggi il gran finale-passerella con la cronometro che assegnerà, con molte probabilità, la vittoria finale a Richard Carapaz.
L’impresa di Niv è altro risultato di cui può fregiarsi la Israel Cycling Academy, per il secondo anno consecutivo protagonista sulle strade rosa grazie a una wild card concessa da parte dell’organizzazione.

GLI STUDENTI PALERMITANI RICEVUTI DA LILIANA SEGRE

"Libertà d'insegnamento valore essenziale"

“Ricordare quello che è successo e a cosa ha portato è fondamentale per non perdere mai di vista l’importanza di difendere valori essenziali come la libertà d’insegnamento e quella di parola”. È il messaggio che la senatrice a vita Liliana Segre ha voluto rivolgere agli studenti palermitani che in un loro lavoro hanno accostato le leggi razziste promulgate del fascismo al decreto sicurezza, in visita al Senato insieme alla loro insegnante Rosa Maria Dell’Aria su invito proprio della Testimone della Shoah e di Elena Cattaneo, anche lei senatrice a vita.
“Lo studio della storia non deve essere sterile e alcuni alunni hanno trovato che alcune parti del decreto sicurezza potevano ledere alcuni diritti” ha sottolineato la professoressa, che per via di quell’accostamento è stata sospesa alcuni giorni dall’insegnamento. Nell’occasione Segre è tornata a chiedere che venga cambiato il nome all’istituto palermitano, intitolato al re Vittorio Emanuele III che di quelle leggi infami fu il firmatario.

APPUNTAMENTO AL 15 SETTEMBRE

Giornata della Cultura ebraica, Parma città capofila

Avrà una città capofila inedita la prossima Giornata europea della cultura ebraica, in programma domenica 15 settembre: sarà infatti per la prima volta Parma il centro della manifestazione che coinvolge in Italia oltre ottanta località, e più di trenta Paesi del vecchio continente.
Tra visite guidate e concerti, degustazioni kasher e incontri d’autore, spettacoli teatrali ed eventi per i più piccoli, un giorno dedicato alla conoscenza e all’approfondimento di storia e tradizioni della minoranza ebraica.

IL CONTEST MUSICALE IN RICORDO DI ALISA COEN 

Alisa Wave, una vittoria di tutti

La musica era parte della sua vita. Un sogno spezzato, nel dicembre del 2016, in un drammatico incidente stradale. Da allora però, grazie alla forza d’animo dei genitori Sabrina e Daniel, alla vicinanza di tanti amici, alla volontà di trasformare un vuoto incolmabile in una opportunità di fare del bene per altri, tanto è stato seminato. La conferma, ancora una volta, da una serata emozionante e struggente che si è svolta giovedì sera a Roma, a Largo Venue. “Alisa Wave”, in onore di Alisa Coen, è stato molto più di un Contest musicale in cui si sono sfidate dieci band capitoline scelte tra le 32 candidatesi al concorso. Cinque in lizza nella sezione “Cover Band”: Foam, Kernel, Friday Night, Take it easy, Cavour Music Lab. Cinque invece a contendersi la vittoria nella categoria “Progetti originali”: Emsaisi, Poor Jacques, Urbania, Tom-mat e Xenos. Come ogni Contest che si rispetti ci sono stati dei vincitori, decretati da una giuria di assoluta qualità. Ma mai come in questo caso hanno vinto tutti.

LA CERIMONIA

Rubino Ventura, un generale a Lahore 

Nato a Finale Emilia nel 1794, Rubino Ventura fu un valoroso generale italiano alle dipendenze del maharaja di Lahore Ranjit Singh. All’età di 20 anni si arruolò come volontario nell’Armata d’Italia guidata dal Viceré Eugenio di Beauharnais, per poi tornare a Finale dopo la caduta di Napoleone. Perseguitato dalle autorità locali per le sue idee rivoluzionarie, dovette fuggire dalla sua città d’origine. Andò prima a Trieste e poi a Costantinopoli, quindi si distinse in Persia come ufficiale e addestratore dell’esercito dello Shah seguendo i metodi militari europei. Nel 1822 eccolo a Lahore, dove fu figura centrale dell’apparato per oltre un ventennio. Un eroe che non è stato dimenticato.
A Ventura è dedicato infatti il libro “Il generale Rubino Ventura. La straordinaria vita di un ebreo del Finale al servizio del maharaja Ranjit Singh”, curato dalla storica finalese Maria Pia Balboni (che è anche conservatrice del cimitero ebraico locale). In occasione della seconda edizione del volume, è stato scoperto un bassorilievo in suo onore sotto la targa esistente nella casa di Ventura nell’ex ghetto. Una targa offerta dalla comunità sikh, fatta fare in India su bozzetto di una scultrice emiliana, e alla cui scoperta hanno presenziato il presidente del CDEC Giorgio Sacerdoti, discendente di una famiglia di origine finalese, il sindaco Sandro Palazzi, il donatore della scultura Bobby Singh Bansal, il curatore del Museo di Lahore Anjum Jawaid.

IL RICONOSCIMENTO

Dario Basevi, Cavaliere della Repubblica

Quando le Leggi razziste entrarono in vigore aveva 10 anni. Una infanzia segnata da quegli ignobili provvedimenti e una adolescenza in fuga dai nazifascisti, nel drammatico autunno del ’43 che vide lui e la sua famiglia lasciare Verona per raggiungere Roma. Vi arrivarono il 16 ottobre, nelle stesse ore in cui le SS operavano il rastrellamento nell’area dell’antico Ghetto. Da lì una serie di peripezie e otto mesi di clandestinità, fino alla Liberazione da parte delle forze alleate nel giugno successivo. “Solo allora, alzando gli occhi al cielo – ha raccontato – ho visto volare le rondini”.
Storica figura dell’ebraismo veronese, Dario Basevi ha ottenuto nelle scorse ore il titolo di Cavaliere della Repubblica, su iniziativa del Capo dello Stato Sergio Mattarella, assieme ad altri concittadini illustri premiati nella sede della Prefettura.



Rassegna stampa

Il piano di pace Usa
e il no dei Paesi islamici 

Fronte comune dei Paesi islamici contro il piano di pace americano per il Medio Oriente. L’amministrazione Trump, sottolinea La Stampa, potrà contare su un blocco coerente nel contenimento dell’Iran ma questo non vale per “l’accordo del secolo che doveva mettere fine al conflitto israelo-palestinese”. Le 56 nazioni a maggioranza musulmana riunite negli scorsi giorni alla Mecca, prosegue La Stampa, “hanno infatti bocciato il punto più controverso della proposta formulata da Jared Kushner, cioè la cessione della sovranità su Gerusalemme a Israele”. 

Migliaia di persone in piazza a Berlino con la Kippah in testa. “In marcia a fianco all’ambasciatore d’Israele, Jeremy Issacharoff – racconta Avvenire – c’erano il commissario per la lotta all’antisemitismo, Felix Klein, la deputata di Linke, Petra Pau, l’esponente dei Verdi, Volker Beck e il senatore berlinese della Spd Andreas Geisel. Un forte segnale di denuncia contro il crescente odio nei confronti degli ebrei”.
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QUI TRIESTE - IL CONCERTO 

Weigl, la sinfonia inedita

Una doppia prima assoluta mondiale per il secondo appuntamento della sesta edizione del Festival Viktor Ullmann – rassegna dedicata, unica in Europa, alla musica concentrazionaria, degenerata e dell’esilio – che si terrà stasera presso la sinagoga di Trieste e proporrà, in collaborazione con la Comunità ebraica, la Sinfonia n° 4 in fa minore (1936) di Karl Weigl eseguita dalla Civica Orchestra di fiati G. Verdi e il Concerto per arpa e orchestra Opus 334 (Prima esecuzione europea) di Marc Lavry eseguito dall’Orchestra da camera Abimà diretta Davide Casali.
La quarta sinfonia di Karl Weigl è l’unica sua composizione a non essere stata mai eseguita e ancora registrata. Grazie alle ricerche di Casali, direttore artistico della rassegna, con il Festival Ullmann è stato possibile ritrovare il manoscritto della partitura che si trovava in una biblioteca di Philadelphia.

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Chi oggi non festeggia
La convinzione diffusa dice che lo Stato non è dalla parte dei cittadini, che le istituzioni non svolgono le loro funzioni, che il cittadino è solo e che una sola alternativa è presente: soccombere o reagire.
Qui sta una parte dell’entusiasmo che riscuote il grido (forse più che lo slogan) “Prima gli italiani”. Nasce da una delusione, è figlio della solitudine, esprime una condizione di tristezza che dura da tempo. Oggi per tutti questi non è un giorno di festa.
 
                                                                          David Bidussa, storico delle idee
Europa immobile
La recente tornata elettorale per il Parlamento europeo ha riservato poche sorprese rispetto alle iniziali previsioni. Sia pure con una qualche semplificazione, i suoi risultati sono così riassumibili: le quattro maggiori famiglie politiche continentali non populiste (socialdemocratici e socialisti, popolari, liberali e verdi) si scambiano una parte dei voti, con risultati decisamente altalenanti a seconda dei paesi presi in considerazioni. Il quinto gruppo, comunque estremamente eterogeneo al suo interno, ossia i “sovranisti”, assume maggiore spessore (passando dal 20 al 23% dei deputati), senza però generare un ribaltamento degli equilibri preesistenti. A governare il Parlamento, a definire la composizione della Commissione (il “governo” europeo), a nominare le cariche più importanti – tra di esse il presidente della Banca centrale – anche in questa legislatura saranno le delegazioni “europeiste”.
 
Claudio Vercelli, storico
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