Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui        4 Giugno 2019 - 1 Sivan 5779
IL CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DELLA MOGLIE DEL PRESIDENTE D'ISRAELE

Nechama Rivlin (1945-2019)

“La gente mi ama molto. Ma non so perché. Mi fanno sempre dei complimenti”. In un'intervista alla radio pubblica Kan, Nechama Rivlin raccontava il suo stupore per l'affetto dimostratole dai suoi concittadini. Lei che aveva sempre scelto di stare lontano dai riflettori. “Non sono la first lady, sono la moglie del Presidente d'Israele”, aveva spiegato Nechama in un'altra occasione. Ed è proprio la sua gentilezza, la sua scelta di agire in modo concreto ma senza clamore che oggi i media israeliani ricordano, raccogliendosi attorno al proprio Presidente nel dolore per la scomparsa di Nechama. Malata da tempo, aveva subito un trapianto di polmoni tre mesi fa e le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni, fino alla notizia nelle scorse ore della sua morte, a 73 anni. Domani sarebbe stato il suo 74esimo compleanno.

QUI ROMA - LA PRESENTAZIONE ALLA BIBLIOTECA DEL SENATO

1938, il rovescio delle medaglie

Protagonisti in divisa delle pagine più significative di unità nazionale, in prima linea anche nella Grande Guerra cui parteciparono numerosi e con la voglia di distinguersi per la patria. E poi vessati, umiliati, spogliati della propria appartenenza per gli effetti delle Leggi razziste. “Il rovescio delle medaglie: i militari ebrei italiani 1848-1948” è il titolo di un convegno organizzato lo scorso anno dall’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari in collaborazione con il Dipartimento Beni e Attività Culturali della Comunità ebraica di Roma. Convegno che è diventato oggi un libro, curato da Giovanni Cecini e presentato nelle scorse ore presso la Biblioteca del Senato.
Grande l’apprezzamento della senatrice a vita Liliana Segre, che ha anche portato all’attenzione del pubblico un ricordo personale relativo alle figure del padre Alberto e dello zio Amedeo.

QUI MILANO - LA PRESENTAZIONE IN BOCCONI  

Piero Sacerdoti, precursore dei tempi

“Un uomo che non seguiva le mode ma che interpretava la realtà circostante e disegnava nuove prospettive senza ripetere pedissequamente moduli e modelli. Figure come Piero Sacerdoti spiegano il miracolo italiano del dopoguerra, costruito su una grande classe dirigente”. Parole di Piergaetano Marchetti. docente emerito dell’Università Bocconi, in occasione della presentazione – nelle sale dell’accademia milanese – del volume del giurista Giorgio Sacerdoti dedicato al padre: Piero Sacerdoti (1905-1966). Un uomo di pensiero e azione alla guida della Riunione Adriatica di Sicurtà. Lettere familiari e altre memorie, Hoepli. Un volume che, attraverso la corrispondenza familiare preziosamente conservata, ricostruisce la figura di Piero Sacerdoti, importante esponente della vita imprenditoriale e culturale milanese dal respiro internazionale: dirigente d’azienda, docente universitario, collaboratore di giornali e riviste negli anni della ricostruzione e del “miracolo economico” italiano, come hanno raccontato i diversi intervenuti tra cui Maria Bianca Farina, presidente Ania, e il figlio di Piero Sacerdoti, Emilio.                                                                                                                                                



Rassegna stampa

L'ultimatum di Conte
Una svolta da parte degli alleati di governo o arriveranno le dimissioni: l’annuncio del Premier Giuseppe Conte in conferenza stampa è il tema politico del giorno. “Una sorta di ultimatum, per qualcuno debole, perché non indica delle scadenze, per le opposizioni fuori luogo, perché andava pronunciato in Parlamento e non a Palazzo Chigi, di fronte ai cronisti, ma di fatto – si legge sul Corriere – quello di ieri è in ogni caso un aut aut rivolto sia al Movimento che alla Lega”.
“Personalmente – ha dichiarato.
Leggi

QUI ROMA

La Memoria si fa fumetto

Art Spiegelmann, con il celeberrimo Maus, ha aperto una strada: la difesa della Memoria può passare anche attraverso il disegno, l’immagine, l’arte che diventa tavola di un libro illustrato. Un linguaggio innovativo, per parlare in prima istanza a un pubblico di giovanissimi.
Coadiuvati dai loro docenti e con il coordinamento di Massimo Rotundo, disegnatore per Bonelli e Delcourt, gli allievi della Scuola Romana dei Fumetti, al termine di un percorso storico-didattico dedicato, hanno realizzato 60 illustrazioni che a partire da domani saranno svelate alla Casina dei Vallati, sede della Fondazione Museo della Shoah di Roma, sotto il titolo “I Segni della Shoah” (inaugurazione alle 17, saluti istituzionali dalle 18). Una mostra in cui le tecniche di disegno e di pittura tradizionali sono state applicate per illustrare i drammatici eventi della perseecuzione e trasmetterne un ricordo filtrato dalla sensibilità personale. Opere quindi che rievocano la storia, ma più che da un punto di vista documentaristico, nascono dalla espressione individuale di chi si confronta, oggi, con la Shoah.
La Romania e gli ebrei invisibili
Viaggiare per vacanza può diventare un fastidio.
Ovunque tu ti muova in Europa, cerchi una sinagoga, un centro culturale ebraico, magari un ristorantino casher, e ti aspetti di imbatterti naturalmente in qualche monumento alle vittime della Shoah. Se fai parte di un gruppetto, ti aspetti anche che la guida ti dica qualcosa sulla storia degli ebrei del paese. E ti aspetti anche che per qualcuno parlarne possa essere imbarazzante. Ma quello che ti succede in Romania ti toglie il fiato, e non vedi l'ora di ritornartene al tuo paese, specie se sei sfortunato e ti capita una guida ignorante, o in mala fede. 
Dario Calimani, Università di Venezia
Spiritelli e pietre d'inciampo  
Le c.d. pietre d’inciampo sono una delle poche buone idee degli ultimi anni, perché riescono a far rivivere le persone deportate dai nazisti, inserendovi anche la data di nascita e quella dell’assassinio. Quando le scorgo, mi chino e rifletto alla terribile vicenda riportata, calcolo l’età e m’immedesimo nella tragedia. È questione di tempo; andando indietro, se fossi vissuto allora, la pietra d’inciampo potrebbe riguardare me e, andando avanti, si potrebbe ipotizzare un evento speculare, perché il 29 maggio u.s. a Roma, in Via della Reginella, una pietra d’inciampo è stata coperta con una scritta in tedesco, dove si spiega che l’assassino torna sempre sul luogo del delitto.
Emanuele Calò
Leggi
La lingua del populismo
Politica coi social media, politica dei social media. Argomento oggi assai dibattuto. Tre mi paiono le caratteristiche dirompenti del nuovo medium politico: la velocità/immediatezza della comunicazione, la personalizzazione del messaggio come arma propagandistica del leader, l’invasione/occupazione del dibattito. Ma non ci vuol molto a rendersi conto che la rapidità di trasmissione è quasi tutto, e oltre in genere c’è ben poco; ovverosia, per citare Marshall McLuhan, “il medium è il messaggio”. Perché la quasi totalità dei colpi di twitter o cinguettii che dir si voglia – ormai punto di riferimento costante di tutti i TG – sono solo elementari e semplicistici “pensierini” lanciati sul web in tempo reale, impressioni private rese pubbliche per moda, che nelle manifestazioni più innocue potremmo paragonare ai simpatici e un po’ banali motti dei “Baci” Perugina. Purtroppo però nella gran maggioranza dei casi questo inaridimento espressivo si trasforma in battuta di dubbio gusto, in accusa gratuita e violenta, capaci di snaturare e far perdere spessore al linguaggio del nostro tempo.
David Sorani
Leggi
L’Olivo
L’olio per ungere il Sacerdote e consacrarlo alla sua somma funzione doveva essere olio di oliva, cosi come doveva essere l’olio per il Candelabro. Anche se non tutte le volte che lo nomina viene aggiunta la qualifica “di olivo”, data la frequenza con la quale viene nominato sembra proprio che l’olio provenga sempre e soltanto da quest’albero.
La zona di origine dell'Olivo (Olea europaea L.) si ritiene sia quella sud caucasica (12.000 a. E.V.) anche se frequentemente è considerata una pianta prettamente mediterranea. Qui, infatti, si è ambientata molto bene soprattutto nella fascia occupata dagli agrumi: in questa area sono compresi paesi come l'Italia centro-meridionale, il sud della Spagna e della Francia, la Grecia e alcuni Paesi mediorientali che si affacciano sul Mediterraneo orientale.
Roberto Jona
Leggi