IL RABBINO CAPO DI ROMA SUL LIBRO 'UN POPOLO COME GLI ALTRI'
Tra Luzzatto e Luzzatto
Prosegue il dibattito attorno all'ultimo lavoro dello storico Sergio Luzzatto, Un popolo come gli altri. Gli ebrei, l’eccezione, la storia, da ieri in libreria. Nell'introduzione alla raccolta di interventi pubblicati dall'editore Donzelli un attacco al giornale dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche, che in passato aveva fatto emergere, con elementi inediti, la pericolosità di certe interpretazioni da parte dello stesso Luzzatto.
Numerose le reazioni all'uscita del volume, che la redazione sta raccogliendo e pubblicando in questi giorni sui propri notiziari. Ad intervenire oggi, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni.
In margine alla polemica sull’ultimo volume di Sergio Luzzatto, una raccolta di suoi articoli sulla storia degli ebrei, sotto al titolo provocatorio che comincia con le parole Un popolo come gli altri, vorrei citare una frase e un concetto molto caro a un Luzzatto ben più noto (rabbì Moshè Chaìm, 1707-1747) che la pensava in maniera diametralmente opposta, affermando che “Torà e Israele sono la stessa cosa”. Ed è questo che fa di Israele un popolo diverso dagli altri.
Rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma
(Nell'immagine, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni con la redazione giornalistica UCEI
a Redazione Aperta)
Clicca qui per leggere l'intervento di Gadi Luzzatto Voghera
(Pagine Ebraiche 24, 13 settembre 2019)
Clicca qui per leggere l'intervento di Anna Foa
(Pagine Ebraiche 24, 12 settembre 2019)
Clicca qui per leggere l'intervento di Aldo Zargani
(Pagine Ebraiche 24, 11 settembre 2019)
Clicca qui per leggere "Israele e la Shoah sacralizzata, la tesi estrema"
(Bokertov, 9 settembre 2019)
Clicca qui per leggere l'intervento di Alberto Cavaglion
(Pagine Ebraiche, 2 giugno 2013)
Clicca qui per leggere l'intervento di Gloria Arbib
(Pagine Ebraiche giugno 2013)
Clicca qui per leggere l'intervento di Stefano Jesurum
(Pagine Ebraiche 24, 30 maggio 2013)
Clicca qui per leggere l'intervento di David Bidussa
(Pagine Ebraiche 24, 26 maggio 2013)
Clicca qui per leggere l'editoriale di Guido Vitale
(Pagine Ebraiche 24, 23 maggio 2013)
Clicca qui per leggere "Partigia: il grande provocatore perde la bussola"
(Pagine Ebraiche 24, 21 maggio 2013)
Clicca qui per leggere l'intervista a Guido Bonfiglioli - "Questo era Primo"
(Pagine Ebraiche maggio 2013)
Clicca qui per leggere l'intervento di Claudio Vercelli
(Pagine Ebraiche 24, 28 aprile 2013).
|
|
IL MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE UCEI PER L'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO
"Scuola, leva formidabile per il futuro"
Sarà L’Aquila ad ospitare nel pomeriggio la tradizionale cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e con la partecipazione di circa mille studenti da tutta Italia. A rappresentare l’ebraismo italiano la Presidente UCEI Noemi Di Segni, che sarà oggi presente nel cortile della Primaria Mariele Ventre dove alle 16.30 (con diretta su Rai Uno) prenderà il via la cerimonia. “L’inizio di un nuovo anno scolastico – riflette la Presidente dell’Unione – rappresenta sempre uno spartiacque: l’occasione per fare un bilancio su quel che si è realizzato, ma soprattutto un momento di programmazione rivolto al futuro. L’educazione è in questo senso una leva formidabile, la più importante che possiamo attivare per promuovere quella quella società di giovani e di giovani energie che abbiamo a cuore. L’ebraismo italiano, forte della sua tradizione di cultura, didattica e trasmissione di valori millenari attraverso libri e preziosi scritti, offrirà come sempre il proprio contributo”. Prima dell’inizio della cerimonia il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti consegnerà una medaglia a tutta la comunità scolastica del capoluogo abruzzese per premiarne, a poco più di dieci anni dal terremoto, “il coraggio e l’impegno nelle difficoltà”.
|
|
LA SFIDA È TRA NETANYAHU E GANTZ MA DECISIVI I RISULTATI DEI PARTITI MINORI
Israele alle urne tra tante incognite

Tra meno di ventiquattro ore milioni di israeliani torneranno alle urne per votare uno dei trenta partiti in corsa per questa ennesima tornata elettorale. E il rischio è che si ripeta lo stallo di aprile, quando i due partiti più grandi, il Likud del Premier Benjamin Netanyahu e il Kachol Lavan dell'ex capo di Stato Maggiore Benny Gantz, non erano riusciti ad avere i numeri per formare una coalizione. Le similitudini con l'ultima elezione sono molte, su tutte l'idea che si tratti di un referendum sul Premier Netanyahu. La stampa israeliana e internazionale in questi mesi ha sottolineato come le tre indagini a carico del leader del Likud non abbiano scalfito la fiducia che una parte dell'elettorato di destra nutre nei suoi confronti. Mr Sicurezza, come viene chiamato da alcuni, o King Bibi. Un politico solo al comando, come dimostra la scelta di Netanyahu di far firmare ai suoi compagni di partito un giuramento per cui si impegnavano a indicare solo lui come possibile Primo ministro dopo il voto di settembre. Tutti hanno siglato il testo, tutti pienamente fedeli o forse troppo schiacciati dalle capacità del leader per essere autonomi. Anche i sostenitori del Likud fanno fatica a individuare qualcuno che possa succedere a Netanyahu nella guida del partito e del paese. Qualcuno che gli tenga testa. Avigdor Lieberman, il leader del partito dell'ultradestra Israel Beitenu, ci sta invece provando da lontano: dopo aver fatto saltare la possibile coalizione di governo ad aprile e portato Netanyahu a chiedere (ed ottenere) nuove elezioni, Lieberman ha più volte lanciato messaggi di apertura verso il Likud e l'avversario Kachol Lavan, suggerendo una grande coalizione unitaria, possibilmente senza Netanyahu.
|
|
LA GIORNATA DELLA CULTURA EBRAICA
Parma, danzare sulle note dei sogni

Un dialogo onirico tra le note di un pianoforte e la danza di due ballerini. È lo spettacolo “L’albero dei sogni” che ha chiuso il programma della Giornata Europea della Cultura Ebraica a Parma, città capofila di questa ventesima edizione della rassegna. Lo spettacolo, con musiche originali composte da Riccardo Joshua Moretti e andato in scena in anteprima nella imponente cornice del Teatro Farnese, è stato l'appuntamento culminante di un'intensa domenica di iniziative a Parma, nella vicina Soragna, e in altre decine di località italiane. Il recital, firmato da Moretti – compositore nonché presidente della Comunità ebraica di Parma - assieme al coreografo Valerio Longo, è stato un esempio dell'eterogenea offerta di iniziative proposte dal mondo ebraico per la Giornata e non solo. Un appuntamento, ha ricordato in apertura la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, che permette alla società di scoprire la millenaria realtà ebraica italiana, il suo legame con il paese, la sua vivacità intellettuale che attraversa i secoli per arrivare fino ai giorni nostri. E a Parma come a Soragna, il pubblico ha dimostrato grande interesse affollando la sinagoga e il complesso del Museo ebraico Fausto Levi e partecipando attivamente alle diverse iniziative proposte, culminate con lo spettacolo che ha visto protagonista Moretti al pianoforte.
|
|
LA GIORNATA DELLA CULTURA EBRAICA - LE INIZIATIVE DEL MEIS DI FERRARA
Primo Levi e i sogni con anima e corpo

Sognare con anima e corpo, disegnare nella mente una via di fuga, costruire una strada verso la libertà. Le poesie di Primo Levi sono intense, lapidarie, dolorose; raccontano liricamente l’incubo e il risveglio. Sono loro le protagoniste del concerto internazionale organizzato dal Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara con la collaborazione del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Primo Levi e la Comunità ebraica di Ferrara in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica dedicata a “Sogni, una scala verso il cielo”, ospitato nella splendida Sala Estense.
“Abbiamo voluto portare a Ferrara questo concerto – ha introdotto il direttore del Meis Simonetta Della Seta – perché trovavamo significativo coniugare le poesie di Primo Levi al sogno, tema della giornata, come fece lui stesso. L’interpretazione in musica delle sue poesie è sicuramente un modo originale e potente di trasmettere il messaggio lasciatoci da Levi. E per il Meis è centrale contribuire alle celebrazioni del suo centenario”.
|
|
LA GIORNATA DELLA CULTURA EBRAICA - VERONA
L’insonnia sognante, da Freud a Kafka
A Verona la Giornata della Cultura Ebraica si è svolta in un clima di gioia ed amicizia alla presenza di un pubblico numeroso e interessato; complice anche una bellissima giornata di sole e un eccezionale afflusso di persone attratte anche da altre interessanti manifestazioni organizzate in città.
La sinagoga è stata affollata sin dalla cerimonia di apertura alla quale hanno presenziato e portato i loro saluti il prefetto Donato Giovanni Cafagna, di recente nomina e per la prima volta in visita alla Comunità ebraica, l’assessore del Comune Edi Maria Neri, sempre amichevolmente presente alle nostre iniziative, il vice questore vicario Giuseppe Maggese, don Luca Merlo per la Diocesi e l’imam della Coreis Mansur Baudo.
|
|
LA GIORNATA DELLA CULTURA EBRAICA - LIVORNO
Tra musica e letture, nel segno di Buber
Nella storica sede della Yeshivà Marini, oggi Museo Ebraico e tradizionale sede del tashlich di Rosh Hashanah, la Giornata della Cultura Ebraica si è aperta al sabato sera con il tradizionale concerto, in collaborazione con il Circolo Musicale “Galliano Masini” e RE.T.E. Toscana Ebraica. A dare il benvenuto chi scrive, consigliere della Comunità, il segretario del Circolo Masini, Giovanni Giorgetti, con saluto dell’assessore alla Cultura del Comune labronico, Simone Lenzi. Applauditissima la travolgente esibizione della “Balagan Cafè Orkestar” che ha proposto un percorso tra musica e letture, tratte da Buber, inerenti al tema della Giornata (“Sogni, una scala verso il cielo”).
|
|
LA GIORNATA DELLA CULTURA EBRAICA - VERCELLI
Dal ghetto alla libertà
Sinagoga gremita a Vercelli, dove evento centrale della Giornata Europea della Cultura Ebraica è stato un suggestivo itinerario, ispirato alla storia locale, con riferimento anche alle vicende dl Ghetto che fu aperto nel Settecento, tra “sogni di libertà, dialoghi e narrazioni”. Ad animare l’evento (che aveva come simbolo una immagine raffigurante una scala tra le due guglie moresche del Tempio) è stata Laura Berardi, con letture di Fabio Ponzana. A dare il benvenuto ai numerosi ospiti accorsi in sinagoga la presidente della Comunità ebraica e Consigliera UCEI Rossella Bottini Treves. Positivo riscontro in termini di partecipazione anche dalla visita alla sinagoga di Biella/Piazzo, un altro gioiello dell’architettura ebraica piemontese ieri messo a disposizione del pubblico.
|
|


Rassegna stampa
Israele domani al voto
Leggi
|
|
|
|
Jona, il medico dei poveri
 Anniversari. Il 16 settembre 1943, un mese esatto prima della razzia nazista a Roma, il presidente della Comunità ebraica di Venezia, Giuseppe Jona, si suicidò. Si diffuse subito la voce che Jona si fosse suicidato, dopo averli distrutti, per non consegnare ai nazisti gli elenchi degli iscritti alla Comunità che gli erano stati chiesti. Non ci sono prove che confermino questa versione, rimasta prevalente nella memoria. È comunque possibile che Jona fosse stato convocato dai nazisti per ottenerne la collaborazione, come avveniva nei ghetti in Polonia. Ma il fatto che già pochi giorni dopo l’occupazione questa fosse l’interpretazione data a Venezia del suicidio di Jona è indice dell’allarme diffuso nel mondo ebraico italiano e delle preoccupazioni suscitate dal fatto che i nazisti potessero impadronirsi degli elenchi comunitari, oltre ad avere già in mano quelli del censimento aggiornati al 1942.
Anna Foa
|
|
|
Oltremare – La zucca

Con tutto il turbine di notizie politiche in Israele, negli USA e in Italia, devo ammettere che la mia priorità al momento è invece la ricerca della zucca perfetta. Capisco che questo possa suonare come una dichiarazione di perfetta follìa, ma Rosh HaShanah è alle porte, e con tutta la biblica pazienza che ci vuole a vivere in Israele interessandosi di politica, l’idea di farci votare così vicino alle Feste è pura tortura. E io non ho ancora trovato la zucca giusta per la cena di Rosh HaShanah, cosa molto ma molto più urgente di qualunque coalizione da comporre alla Knesset, con o senza ultraortodossi, con o senza Lieberman, vorrei sottolineare.
Daniela Fubini
|
|
|
Controvento - Robotica verde

Siamo abituati a pensare ai robot come macchine umanoidi, quelle rappresentate nei film e nei romanzi di fantascienza, che potrebbero mettersi in competizione con noi e addirittura costituire una minaccia per l’umanità.
Ma secondo gli esperti, questa è una visione approssimativa e non realistica. Il futuro, invece, è dei robot che collaborano con l’uomo, liberandolo dalle attività più rischiose e faticose, e che si ispirano alla natura, sia al mondo animale che a quello vegetale. La robotica bioispirata è il tema di un bellissimo libro –lo consiglio a tutti: “La natura geniale” di Barbara Mazzolai, che dirige il Centro di Micro Robotica dell’IIT di Pontedera, ed è stata definita una delle 25 donne più influenti nel settore della robotica a livello mondiale.
Viviana Kasam
|
|
|
|
|
|