Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui        26 Novembre 2019 - 28 Cheshvan 5780
ANTISEMITISMO - L'APPELLO DEL RABBINO CAPO DI GRAN BRETAGNA PER LE ELEZIONI

Rav Mirvis: "Il Labour di Corbyn è una minaccia. 
Il 12 dicembre votate secondo coscienza"

Ogni elettore britannico deve essere consapevole che il veleno antisemita “approvato dall’alto, ha messo radici nel Partito Laburista”. In un intervento senza precedenti, il rabbino capo di Gran Bretagna Ephraim Mirvis ha denunciato apertamente il Labour di Jeremy Corbyn ed espresso profonda preoccupazione per il destino degli ebrei nel paese se lo stesso Corbyn dovesse diventare primo ministro dopo le elezioni del 12 dicembre. Dalle colonne del Times, il rabbino capo ha definito una “finzione mendace” l’affermazione fatta da Corbyn in un recente dibattito televisivo in cui affermava che il partito laburista ha “indagato ogni singolo caso” di antisemitismo al suo interno. Il rav ha sottolineato come, per convenzione, si è deciso che ricopre il ruolo di Gran rabbino debba stare “lontano dalla politica, e giustamente” ma la situazione nella sinistra britannica è tanto grave da chiedere il suo intervento. “Sfidare il razzismo non è una questione di politica, ma va ben oltre. Il pregiudizio d’odio è sempre sbagliato, chiunque ne sia responsabile, chiunque sia la vittima. La comunità ebraica – scrive il rabbino capo – ha guardato con incredulità come sostenitori della leadership laburista hanno perseguitato parlamentari, membri e persino personale del partito per aver sfidato il razzismo antiebraico interno. E anche se hanno ricevuto minacce, la risposta della dirigenza laburista è stata del tutto inadeguata”. Il riferimento è ai tanti attacchi subiti da chi, dall’interno del partito, ha denunciato attacchi antisemiti e a un’indagine non ancora conclusa su questi casi. Di fronte a questa totale inadeguatezza di una leadership che non ha responsabilità di governo, il rabbino capo si chiede “che cosa dovremmo aspettarci” se i laburisti di Corbyn dovessero guidare il paese. Del resto, aggiunge, “La domanda che mi viene posta più frequentemente è: che ne sarà degli ebrei e dell’ebraismo in Gran Bretagna se il partito laburista formerà il prossimo governo. Questa ansia è giustificata” e “L’aver sollevato preoccupazioni sul razzismo antiebraico nel contesto di un’elezione generale è uno dei momenti più dolorosi che ho vissuto da quando sono entrato in carica”.

L'INIZIATIVA A MILANO 

Web, sport e clima. Sfide globali per il futuro
Gariwo e le tre carte della responsabilità 

Tre carte per costruire una maggiore consapevolezza su tre questioni di grande attualità: web, sport e clima. Sono quelle che Gariwo, l'associazione che ha rilanciato l'esempio dei Giusti in tutto il mondo, presenterà domani a Milano al Palazzo delle Stelline. In occasione di GariwoNetwork, la riunione della rete internazionale dei soggetti impegnati nella diffusione del messaggio dei Giusti, è stato organizzato l'incontro “Scegliere la responsabilità. L’esempio dei Giusti di fronte alle sfide globali”, in cui verrà dato spazio al dibattito sul ruolo che i Giardini dei Giusti può giocare per migliorare la società facendo leva sui valori etici raccolti in tre documenti dedicati ai social media (La Web realtà), allo sport (La contesa buona) e all’ambiente (La responsabilità di un pianeta fragile). “Con la Carta dedicata al Web Gariwo propone un manuale di educazione civica digitale, basato su atteggiamenti dialoganti per contrastare notizie false e messaggi d’odio online. - spiega l'associazione - Le altre due Carte riguardanti lo sport e l’ambiente evidenziano il ruolo fondamentale dei Giusti: nel primo caso, per combattere il razzismo e creare emulazione positiva educando alla correttezza e al rispetto dell’altro; nel secondo caso, per mostrare che ogni essere umano può usare il suo personale spazio di libertà per salvaguardare il futuro del pianeta”..
QUI ROMA

“Ecco come lavoriamo al Mossad”

Come lavora il servizio segreto più efficiente al mondo? Quali i suoi valori, la sua etica, le sue scelte strategiche di fondo?
Quella di Saar Kadmon sul Mossad è la testimonianza di una persona piuttosto ben informata. Vi ha infatti lavorato per 28 anni e oggi è attivo conferenziere, in Israele e non solo. Occasioni in cui, stando bene attento a non superare il confine che motivi di sicurezza evidentemente impongono, torna sulle motivazioni che l’hanno spinto verso questa carriera e su alcuni momenti salienti della sua lunga esperienza al servizio dello Stato ebraico e della sua sicurezza.
DAL 23 GENNAIO AL 16 FEBBRAIO AL TEATRO BELLI DI ROMA 

Anne Frank, torna a teatro
il dramma premiato col Pulitzer

Nel novantesimo anniversario della nascita di Anne Frank, il dramma sul Diario scritto da Frances Goodrich e Albert Hackett, Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1956, tornerà dopo molti anni nelle sale italiane. A proporlo, dal 23 gennaio al 16 febbraio prossimi, sarà la Compagnia del Teatro Belli in collaborazione con la Compagnia Mauri Sturno. Nella storica sede del teatro diretto da Antonio Salines, e in coincidenza dei 50 anni di attività, una nuova iniziativa di qualità per una istituzione, come ricordato oggi nella conferenza stampa di presentazione del progetto, “che si è sempre distinta per le sue scelte artistiche coraggiose indirizzate all’impegno civile e culturale. “Il diario di Anna Frank”, che ha la regia di Carlo Emilio Lerici e ha ottenuto i patrocini di UCEI, Fondazione Museo della Shoah di Roma, Centro Ebraico Il Pitigliani e Associazione Progetto Memoria, gode tra gli altri del sostegno della senatrice a vita Liliana Segre.

 

LA CONFERENZA AL MUSEO EBRAICO DI ROMA

Piero Sadun, memorie di un artista

Una mostra antologica da poco conclusasi, allestita nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, è stato in questo 2019 l’omaggio più significativo della città in cui nacque. A cento anni dalla nascita e a 45 dalla morte il pittore Piero Sadun resta però al centro dell’attenzione anche lontano dalla sua Siena.
La sua produzione artistica, i riconoscimenti nazionali e internazionali, ma anche il drammatico incontro tra un giovane ebreo italiano e le Leggi razziste del ’38. Temi che hanno caratterizzato la conferenza “Piero Sadun. Ricordi” svoltasi nelle sale del Museo ebraico di Roma dove, moderati da Francesco Leone, sono intervenuti il regista Luca Verdone e Anna Di Castro della sezione senese della Comunità ebraica fiorentina, organizzatrice nel 2015 della mostra “Genesi di un artista: 1938-1948”. 


Rassegna stampa

L’Europa e l’odio antiebraico
Leggi

 
Libertà di pensiero
Non serve a molto infierire contro il professor Giancarlo Talamini Bisi che disonora il suo mestiere e i suoi colleghi e la scuola stessa in cui insegna minacciando gli studenti che non la pensano come lui. Non serve perché siamo convinti che continuerà a esercitare impunemente l’insegnamento e a mettere in pratica la sua bieca ideologia fascista. Poveri studenti, non si può che solidarizzare con loro che se lo devono subire e con le loro affrante famiglie che forse si aspettavano che mandare a scuola i figli significasse dare loro istruzione, formazione, spirito critico e gusto per la libertà.
Dario Calimani
Un calcio al razzismo, sullo scaffale
L’art. 13 del Codice Disciplinare Fifa 2019 dispone che “Chiunque portasse nocumento alla dignità o all’integrità di un Paese, di una persona o di un gruppo di persone ribassandola, discriminandola o denigrandola mediante parole o azioni per via – segnatamente . del colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso handicap, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica, patrimonio, nascita o qualsiasi altro motivo, sarà sanzionato con una sospensione di almeno dieci partite o per una durata specifica, oppure con qualsiasi altra misura disciplinare appropriata”.
Emanuele Calò
Leggi
Consapevolezza storica e rischi patologici
Ottanta anni dopo, la società italiana sembra finalmente prendere coscienza del significato complessivo, articolato, ramificato delle leggi razziste emanate e rese operative dal fascismo. Ci si rende conto in maniera crescente che esse non furono solamente uno schieramento politico radicale e rovinoso del regime nell’ambito dei rapporti internazionali, una sorta di manifesto ideologico con cui l’Italia imperiale di Mussolini si affiancava in tutto alla Germania delirante di Hitler.
David Sorani
Leggi
Twitter
Facebook
Website