18 Marzo 2020 - 22 Adar 5780 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Giuseppe Momigliano, Davide Assael, Alberto
Cavaglion, Francesco Lucrezi e Francesco Lotoro.
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Mattarella firma il decreto
Il
Presidente Mattarella ha firmato il decreto Cura Italia, che contiene
le misure economiche varate del governo per affrontare l’emergenza
Coronavirus. Proprio il Capo dello Stato, nel giorno del 159esimo
anniversario dell’Unità d’Italia, è tornato a far sentire la sua voce
in un messaggio al Paese. Un nuovo invito, scrive Repubblica, alla
popolazione impaurita a rimanere unita, a seguire le indicazioni di
autorità ed esperti. A stringersi dietro le istituzioni. Ma il monito,
si legge, “è rivolto anche alle forze politiche, chiamate a non
lacerarsi in polemiche eccessive”.
Per molti Paesi quello di ieri è stato il giorno di una ulteriore
stretta. Lo è stato in Israele. Lo è stato in Francia. Ma anche
l’Unione Europea ha varato nuove misure, con la chiusura all’esterno
per un mese. La sfida è ora quella di salvare Schengen, la libera
circolazione interna tra Stati (tema che riguarda ad esempio il
trasferimento di merci e lavoratori frontalieri). Un compito arduo,
come ricorda il Corriere, “dopo che Germania, Austria, Ungheria,
Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, Spagna e Portogallo (e
le extracomunitarie Svizzera e Norvegia) hanno notificato a Bruxelles
la sospensione temporanea dell’accordo”.
Fatta eccezione per gli spostamenti autorizzati, resta (in Italia, ma
non solo) l’obbligo di restare a casa. Una chiamata alla responsabilità
che, come rilevano alcuni quotidiani, sta venendo in parte elusa. Il
governo ha deciso di intervenire. “Punizioni più severe per chi
continua a uscire” titola il Corriere, guardando ai nuovi provvedimenti
del Viminale.
“Virus, Conte studia la chiusura a oltranza” titola La Stampa. Per il
quotidiano torinese, il Presidente del Consiglio “ha già chiaro quello
che gli esperti sanno da sempre: il 3 aprile nulla o quasi verrà
riaperto”.
Dall’Italia al resto del mondo: le curve dei contagi sono in espansione
un po’ ovunque. Tra i Paesi più colpiti spicca l’Iran. I dati ufficiali
parlano di oltre 16mila contagiati e mille morti. Ma, come sottolinea
il Sole 24 Ore, si tratta di numeri volutamente ridimensionati dal
regime. “I contagiati – si legge – sarebbero almeno cinque volte di
più, se non molto peggio”.
Un’ultima segnalazione sull’emergenza sanitaria. Come si ricorda su La
Stampa le preghiere per le pandemie, nel mondo ebraico, hanno radici
lontane. In un articolo si parla del testo redatto nel 1831 dal rav
Elia Aron Lattes. La minaccia era allora quella del colera.
Stop parziale al Mein Kampf. Amazon
non venderà più edizioni del Mein Kampf prive di contestualizzazione
storica. Dopo un primo annuncio che sembrava lasciar intendere un
divieto assoluto, è arrivata la precisazione dell’azienda. Via dal
commercio, come scrive il Messaggero, solo le copie “non educative, che
non aiutano a capire l’orrore dell’antisemitismo aiutando a prevenirne
il ritorno”.
La minaccia nazifascista. Sotto
scorta Carlo Verdelli, direttore di Repubblica. Tra le espressioni di
solidarietà riportate dal quotidiano quella della Federazione nazionale
stampa italiana, così intervenuta: “La scorta riporta agli anni bui del
terrorismo. E non può far passare in secondo piano la grave minaccia
rappresentata da gruppi che si ispirano al nazifascismo”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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