Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui       26 Marzo 2020 - 1 Nissan 5780
MOLTE LE VOCI AUTOREVOLI CHE SI SONO ESPRESSE NEGATIVAMENTE 

Seder di Pesach in videoconferenza,
il rabbinato si confronta sulla proposta

Serrati contatti tra i rabbini italiani e i loro colleghi europei e israeliani. Il confronto verte sulla proposta avanzata da alcuni rabbini sefarditi d'Israele di permettere l'attivazione di un servizio di videoconferenza durante il Seder di Pesach così da offrire l'opportunità a famiglie separate dall'emergenza sanitaria di poter condividere, a distanza, questo importante momento della festività. Per aggirare il divieto di utilizzo di dispositivi tecnologici, tenuto conto delle circostanze eccezionali, l'invito è ad accendere la strumentazione necessaria e a lanciare il programma prima che la festa abbia inizio. 
Nell'ambito della dialettica di queste ore la proposta, si apprende, ha ricevuto il parere negativo di alcuni esponenti di primo piano del rabbinato ortodosso. Tra gli altri hanno espresso forti perplessità il rabbino capo ashkenazita d'Israele rav David Lau, il rabbino capo sefardita di Gerusalemme rav Shlomo Amar e rav Menachem Perl, direttore dell'Istituto Zomet che si occupa di conciliare tecnologia e Halakhah. 
Nelle prossime ore è attesa una dichiarazione in tal senso dell'Assemblea Rabbinica Italiana. 

 

L'INDAGINE SWG ANALIZZATA CON LA REDAZIONE DI PAGINE EBRAICHE

Gli italiani e l'emergenza sanitaria:
cresce l'incertezza nel Paese

Come stanno cambiando i comportamenti e gli atteggiamenti di individui e consumatori? Quali sono i principali effetti dell'emergenza sanitaria sull'area psico emotiva, ma anche sulla gestione delle relazioni, sui consumi, sul lavoro, sul rapporto con le istituzioni? 
Swg torna a raccontare l'Italia di queste giornate difficili con una nuova indagine che fotografa i sentimenti, le angosce e le aspettative del Paese. 
Alle spalle una settimana caratterizzata da un’ulteriore crescita della consapevolezza degli italiani rispetto alla gravità della situazione, che si accompagna ad un forte sentimento di incertezza.
Ne parliamo, nel corso di un collegamento di tutta la redazione con la cabina di regia dell'autorevole istituto di ricerca, nel notiziario pilpul delle 22.30 sui canali Facebook UCEI e Pagine Ebraiche

LA CRISI POLITICA ISRAELIANA  

Gantz sceglie il governo Netanyahu
Kachol Lavan verso l'implosione

Un dramma politico inimmaginabile si è consumato in queste ore in Israele. Dopo la crisi costituzionale che ha visto il presidente dimissionario della Knesset Yuli Edelstein scontrarsi con la Corte suprema, eludere l’ordine dei giudici a votare il suo sostituto e venire per questo ripreso dal presidente d’Israele Reuven Rivlin (“impensabile” non rispettare una decisione della Corte, il suo monito), ora il paese si avvia ad avere un nuovo governo di unità nazionale con quello che gli analisti politici definiscono il suicidio politico di Benny Gantz: il leader di Kachol Lavan, con una mossa imprevista, ha deciso di candidarsi a presidente della Knesset e far saltare il banco, alleanze precedenti e aprire la strada a un nuovo governo Netanyahu.

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IL COLLOQUIO CON SERGIO DELLA PERGOLA SUI CANALI UCEI E PAGINE EBRAICHE

Israele, tra crisi sanitaria e politica

“Temo che siamo giunti al punto più basso nella storia costituzionale d’Israele”.
È una delle considerazioni di Sergio Della Pergola riguardo alla situazione che sta vivendo Israele, segnata da una crisi politica-costituzionale nel bel mezzo di una crisi sanitaria. Ospite dell’ultimo Pilpul – l’approfondimento serale curato dalla redazione giornalistica UCEI e in onda sui canali UCEI e Pagine Ebraiche – il professor Della Pergola, demografo e docente dell’Università ebraica di Gerusalemme, ha analizzato lo scontro di poteri in atto nella democrazia israeliana. 

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QUI ROMA - L'INIZIATIVA 

"La lettura non deve fermarsi"

Grandi opere della letteratura ebraica lette e raccontate da scrittori, librai, giornalisti, storici.
Migliaia di visualizzazioni per la prima settimana di #LaLetturaNonSiFerma, l’iniziativa del Centro di Cultura Ebraica della Comunità di Roma che ogni giorno, dalla domenica al giovedì alle 11, propone sulla propria pagina Facebook stimolanti consigli di lettura.
“Sono giornate difficili, di isolamento e distanza. Ci è però data un’opportunità preziosa: leggere, più di quel che faremmo normalmente. Il successo di questa prima settimana è molto significativo” sottolinea Giordana Moscati, assessore alla Cultura della Comunità ebraica.

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Un'attenzione particolare
Moshè ha appena terminato la costruzione del Tabernacolo e ciò nonostante la Torah ci riferisce che “non può” accederci quando vuole (Esodo, 40; 35). Volere è potere…?
Si crede che una forte volontà possa portare sempre e comunque ai risultati desiderati. In questo mondo il termine “io posso” viene vissuto come la scommessa di ampliare la potenza e il potere. Se la Torah dice: “non puoi!”, non significa che non ho l’opportunità o le capacità.
Rav Roberto Della Rocca
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Setirot - Speranza
CoronavirusTime. Vengono in mente le cose più strane, e dolci. Come riguardare pagine che si leggevano a una figlia piccolina e che tra pochissimo si potranno dedicare alla nipote amata.
Ed ecco Gianni Rodari e la sua “Speranza”.
S’io avessi una botteguccia / fatta d’una sola stanza / vorrei mettermi a vendere sai cosa? La speranza. / «Speranza a buon mercato!» / Per un soldo ne darei / ad un solo cliente / quanto basti per sei. / E alla povera gente / che non ha da campare / darei tutta la mia speranza / senza farla pagare. (Gianni Rodari, I cinque libri, Einaudi)
Stefano Jesurum
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Le nostre vite
Molti hanno visto “Le vite degli altri”, il meraviglioso film del 2006 diretto dal regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck. Nella Berlino Est grigia degli anni ottanta, gli ultimi del regime comunista, l’efficiente capitano della Stasi Gerd Wiesler viene incaricato di sorvegliare la casa di un celebre intellettuale e scrittore teatrale. Grazie a un sistema di microspie nascoste nell’appartamento Wiesler penetra nella vita altrui al punto da esserne coinvolto e lasciarsi coinvolgere pienamente.
Giorgio Berruto
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Unità nazionale
L’unità nazionale, prima di essere una formula politica, è (o dovrebbe essere) un valore vissuto intimamente da ogni cittadino della Repubblica. La vicenda dell’epidemia da coronavirus mostra che questo valore manca nella maggioranza delle persone che il passaporto indica essere di nazionalità italiana. Manca, prima di tutto, da un punto di vista territoriale.
Valentino Baldacci
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Una svolta epocale
Quello che sta accadendo non è fantascienza, ma resta comunque un colossal ambientato nel presente e tocca – come riportato da Wikipedia nella pagina dedicata al film di Kubrick – “temi come l’identità della natura umana, il suo destino, il ruolo della conoscenza e della tecnica”.
Alan David Baumann
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