Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui      13 Maggio 2020 - 19 Iyar 5780
PAGINE EBRAICHE - MAGGIO 2020

Tra informazione e scelte culturali,
una fase due per la consapevolezza

Il mondo si è svegliato nel pieno di una crisi devastante senza precedenti, oggi sanitaria, domani sociale ed economica, con una certa voglia di capirci qualcosa. Chi si beava delle panzane disseminate ad arte dai professionisti dell’inganno e della distorsione, “mipiace” venduti e comprati, ha cominciato a rendersi conto che è forse meglio affidarsi a professionisti affidabili, che certo possono sbagliare, che certo potrebbero spesso essere migliori, ma che almeno in quello che fanno ci mettono la faccia e rispondono in prima persona delle loro azioni.
È dedicato al “ritorno dei giornalisti”, il cui apporto si è rivelato e continua a rivelarsi fondamentale, il dossier Informazione che appare sul numero di maggio di Pagine Ebraiche in distribuzione. Uno sguardo alla realtà italiana e di Israele. E molti preziosi contributi per affrontare l’argomento da vari punti di vista: il lavoro di oggi e quello di domani, la sfida della credibilità, l’impegno contro la piaga delle fake news. Con una certezza che si fa sempre più strada, come conferma il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana nell’intervista del mese: per il giornalismo di qualità, nonostante tutto, c’è un futuro.
Tanti i temi che si affrontano nel nuovo numero del giornale dell’ebraismo italiano. Dall’attesa riapertura delle sinagoghe ai nuovi assetti di governo a Gerusalemme, con la staffetta Netanyahu-Gantz sancita nell’accordo tra i due ex rivali. E ancora il tema della tracciabilità, tra tutela della salute e rispetto della privacy. Una questione calda in molti Paesi.
Riparte intanto la cultura. E in Germania lo fa nel nome di Hannah Arendt, la grande filosofa cui è dedicata un’importantissima mostra analizzata in diverse pagine speciali. Un impegno culturale che, come spieghiamo all’interno di questo spazio, punta a presentare i punti focali della storia del secolo scorso in un modo nuovo e pone la riflessione sulla contemporaneità di una intellettuale straordinaria, con tutte le sue complessità, come la chiave del nostro futuro.
Virtualmente intanto si pedala a Budapest, da dove a inizio maggio sarebbe dovuto partire il Giro d’Italia (per ora rinviato all’autunno). Un Giro “senza Giro” che, come vi raccontiamo nelle pagine di Sport, inizia nel segno di Imre Kertesz.

LA VISITA DEL SEGRETARIO DI STATO USA MIKE POMPEO A GERUSALEMME

"Israele-Usa, insieme per fare progressi di pace"

Progressi nello sviluppo della “Visione di pace” americana per israeliani e palestinesi. È quanto chiesto dal segretario di Stato americano Mike Pompeo durante la sua visita a Gerusalemme nelle scorse ore. “C'è ancora del lavoro da fare, e su questo dobbiamo fare progressi”, ha dichiarato Pompeo durante una conferenza stampa congiunta con il Premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il tema caldo dell'annessione di una parte dei territori in Cisgiordania da parte d'Israele non è stato toccato direttamente. “Ora stiamo per formare un governo di unità nazionale", ha sottolineato Netanyahu, riferendosi al governo di coalizione che dovrebbe prestare giuramento domani ed è frutto dell'accordo tra il suo partito, il Likud, e il partito Kachol Lavan di Benny Gantz. “Questa è un'opportunità per promuovere la pace e la sicurezza sulla base dell'intesa che ho raggiunto con il presidente Trump nella mia ultima visita a Washington a gennaio”, le parole di Netanyahu. “Sono tutte sfide e opportunità tremende, possiamo portarle a termine perché abbiamo un legame così forte” con gli Stati Uniti. Durante il vertice si è parlato anche degli equilibri regionali, della minaccia iraniana e dell'emergenza coronavirus, con una nuova stoccata – su questo ultimo punto - di Pompeo alla Cina.

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IL VIDEOPILPUL DI QUESTA SERA

L'antisemitismo, quali strumenti per contrastarlo

Quali strumenti, sia dal punto di vista legale sia da quello culturale, esistono per contrastare in modo efficace l'antisemitismo nel nostro paese e non solo. È il tema del nuovo appuntamento della serie “Diritti e libertà” voluta dall’Associazione italiana Avvocati e Giuristi Ebrei in collaborazione con l’UCEI, in onda stasera alle 22.30 sul canale social dell’Unione e di Pagine Ebraiche. A confrontarsi sul tema, la sociologa Bett Guetta, responsabile dell'Osservatorio antisemitismo del Cdec e l'avvocato penalista Tommaso Levi. Il confronto sarà introdotto dal presidente dell'Age Giorgio Sacerdoti e moderato dal direttore della redazione giornalistica Guido Vitale.

NELL'ULTIMO PILPUL, LA TESTIMONIANZA DI DANIELE MASTROGIACOMO

"Le ferite di un sequestro restano per sempre, 
ma non si può rimanerne prigionieri"

“Ho subito evitato di diventare ‘l’ex sequestrato’. È una categoria che non mi piace, che non sopporto. Perché significa un po’ in qualche modo piangersi addosso. È accaduto. L’ho considerato un incidente della mia carriera professionale. Le ferite restano, ma è importante riprendere in mano la propria vita il prima possibile”. L’inviato di guerra Daniele Mastrogiacomo ricorda con la redazione, nel videopilpul trasmesso ieri sera (qui anche in versione audio), i giorni terribili del sequestro subito nel 2007 in Afghanistan dove rimase per due settimane ostaggio dei talebani.
Un’occasione per parlare dei traumi che esperienze del genere lasciano in chi le subisce, con riferimento naturalmente anche al caso di Silvia Romano.

SPORT - IL TEAM ISRAELIANO RIPRENDE A CORRERE

I ciclisti tornano a pedalare in strada,
Israele apre le danze nel World Tour

Quando le corse ripartiranno ci saranno obiettivi di un certo livello da conseguire. Il più importante dei quali cercare di lasciare il segno al Tour de France, che per la prima volta nella storia vedrà una squadra israeliana al via.
La Israel Start-Up Nation, con una tre giorni di allenamenti avviata nelle scorse ore in Galilea, è la prima squadra ciclistica del World Tour a tornare ad allenarsi su strada (anche se con i soli atleti residenti nel Paese). Distanziamento sociale, mascherine, termoscanner: tutte le misure richieste dalle autorità israeliane sono state adottate. E così, con soddisfazione di tutti i corridori coinvolti, si sono lasciati i rulli domestici per il piacere dell’asfalto e delle pedalate vere.
Sognando Parigi e uno sprint sugli Champs-Élysées.

(Nell’immagine i ciclisti israeliani Guy Niv, Omer Goldstein e Itamar Einhorn)


Rassegna stampa

Odio social contro Silvia Romano,
la procura apre un’inchiesta

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La chippà che offende
È sempre più comune in Israele l’immagine del criminale che appena condannato o già durante il processo comincia a portare la chippà. È successo ancora questa settimana, un processo concluso con una condanna gravissima per reati odiosi. Gli articoli riportano l’immagine del colpevole il quale ostenta una chippà in testa (non sembra che la avesse prima del reato, ma se anche fosse, avrebbe fatto meglio a toglierla).
L’ebraismo insegna, in modo perfino estremo, che tutti hanno l’opportunità di fare teshuvà, ossia di pentirsi e ritornare sulla retta via. Persone che sono state malvagie per tutta la vita, i nemici più tremendi del popolo ebraico, non vi è categoria che venga esclusa dalla possibilità di cambiarsi in meglio, perfino in extremis: “Tu riduci l’uomo fino alla polvere e gli dici: Tornate, uomini!” (Salmi 90:3, che il Talmud Yerushalmì in Chaghigà 2:1 interpreta: anche nel caso più disperato, anche in punto di morte).
Rav Michael Ascoli
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Ticketless - Notti bianche 
Inutile nasconderlo, dopo due mesi di reclusione, si dorme poco e male. Questa settimana ho deciso di annotare quello che ho sognato. Tutto dipende da ciò che ho visto in televisione la sera prima, dai volti di virologi e immunologhe, ansiogeni tutti, salvo Luciano Gattinoni, un Paolo Conte da Göttingen, lo ha definito bene Sofri. Se non c’è lui a rasserenarti, la notte diventa bianca. In settimana è mancato Franco Cordero, sul ‘Foglio’ di domenica Giuliano Ferrara, suo rivale acerrimo in era berlusconiana, gli ha reso onore in un articolo davvero notevole. Cordero tornava spesso nella città dove era nato nel 1928. Veniva a trovare mio padre.
Alberto Cavaglion
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Leader nell'epidemia
Lo ha bene intuito, per ultimo, Scurati con il suo M, Mussolini è stato davvero il caposcuola nei meccanismi di trasformazione da una società democratica ad una autoritaria. Meccanismi che vanno ben al di là della politologia, comprendendo tutte le sfere della vita, anche la psicologia. Il leader deve dare un'immagine di forza, di supremazia, di poter governare qualunque evento grazie alla sua volontà semi-divina. È un po’ ciò che stiamo vedendo in queste settimane di pandemia da diversi leader attratti da modelli autoritari.
Davide Assael
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Periscopio - Conversioni
Il ritorno in patria di Silvia Romano - oggi Aisha - è, naturalmente, una bella notizia, per la quale non si può non provare una gioia sincera, unitamente a una viva gratitudine per tutti coloro che si sono prodigati per questo felice esito della drammatica vicenda. Speriamo di tutto cuore che la giovane volontaria possa superare nel modo migliore la brutta avventura, che possa riprendere in piena libertà e pienezza la sua vita, che la sua famiglia possa godere, dopo tanta angoscia, di una ritrovata serenità. E speriamo vivamente - ma sul punto la speranza è a livello zero - che i criminali che l'hanno tenuta prigioniera possano essere assicurati alla giustizia, ed essere adeguatamente puniti.   
Quanto alla controversa faccenda della sua conversione all'Islam durante la prigionia, le mie idee sono molto semplici e chiare, valgono per qualsiasi religione, conversione o abiura, e sono sintetizzabili in tre elementari concetti. 
Francesco Lucrezi
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