“Israele-Usa, insieme per fare progressi di pace”

Progressi nello sviluppo della “Visione di pace” americana per israeliani e palestinesi. È quanto chiesto dal segretario di Stato americano Mike Pompeo durante la sua visita a Gerusalemme nelle scorse ore. “C’è ancora del lavoro da fare, e su questo dobbiamo fare progressi”, ha dichiarato Pompeo durante una conferenza stampa congiunta con il Premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il tema caldo dell’annessione di una parte dei territori in Cisgiordania da parte d’Israele non è stato toccato direttamente. “Ora stiamo per formare un governo di unità nazionale”, ha sottolineato Netanyahu, riferendosi al governo di coalizione che dovrebbe prestare giuramento domani ed è frutto dell’accordo tra il suo partito, il Likud, e il partito Kachol Lavan di Benny Gantz. “Questa è un’opportunità per promuovere la pace e la sicurezza sulla base dell’intesa che ho raggiunto con il presidente Trump nella mia ultima visita a Washington a gennaio”, le parole di Netanyahu. “Sono tutte sfide e opportunità tremende, possiamo portarle a termine perché abbiamo un legame così forte” con gli Stati Uniti. Durante il vertice si parlerà anche degli equilibri regionali, della minaccia iraniana e dell’emergenza coronavirus, con una nuova stoccata – su questo ultimo punto – di Pompeo alla Cina. Il Segretario di Stato Usa rivolgendosi a Netanyahu ha dichiarato: “sei un grande partner, condividi le informazioni – a differenza di altri Paesi che cercano di offuscare e nascondere queste informazioni – e parleremo anche di quel Paese”. Ovvero la Cina. Gli americani stanno cercando di combattere su più fronti l’influenza cinese – come dimostrano gli avvertimenti anche all’Italia – e avevano messo in guardia Gerusalemme dall’affidare lavori sensibili ad aziende legate a Pechino, in particolare rispetto al porto di Haifa (Il China Railway Tunnel Group sta attualmente costruendo la nuova metropolitana leggera di Tel Aviv insieme all’azienda israeliana Solel Boneh).
Sul pericolo iraniano si è invece soffermato il Premier Netanyahu: “voglio esprimere il mio apprezzamento per la forte posizione che il Presidente, lei e la sua amministrazione avete espresso contro l’Iran, in primo luogo ritirandovi dal pericoloso accordo con l’Iran e in secondo luogo eliminando gli architetti del terrore iraniano e in terzo luogo … continuando l’embargo sulle armi contro l’Iran che non ha fermato per un minuto i suoi progetti e azioni aggressivi contro gli americani, gli israeliani e tutti gli altri paesi della regione”. A proposito di terrorismo, Pompeo ha espresso le sue condoglianze per l’uccisione di un giovane soldato israeliano durante un’operazione in Cisgiordania.