Ciò che il nostro tempo ci consegna
Ogni generazione vive il suo tempo come esclusivo ed ultimativo. Di sé pensa (e dice) di essere la soglia ultima verso qualcosa a venire che, per il fatto stesso di non essersi ancora definito e rivelato appieno, è nebuloso poiché costituisce – al medesimo modo – la rifrazione di un passato prossimo e l’orizzonte di un futuro, nei confronti dei quali non si può nutrire altro che non sia il sentimento di spaesamento e di timore reverenziale.
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