PAGINE EBRAICHE AGOSTO 2021 

Cultura, radici, Memoria: i pilastri della ripartenza

Tornerà ad ottobre l’appuntamento con la ventiduesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, dedicata quest’anno ai “Dialoghi”. Città capofila per l’Italia sarà Padova, realtà da sempre votata a una dimensione di incontro e confronto con la società esterna. Centro internazionale di riferimento per la formazione rabbinica, benedetta nei secoli dalla presenza di alcuni tra i più insigni Maestri e studiosi, Padova ebraica ha espresso in epoche anche molto differenti un vasto schieramento di intellettuali, accademici, professionisti. Un contributo al progresso sociale che, anche in proporzione ai numeri, ha pochi eguali in Italia e nel mondo.
Lo raccontiamo nello speciale dossier “Padova ebraica” sul numero di agosto di Pagine Ebraiche in distribuzione, con il ricordo dei protagonisti di ieri e le sfide del presente e del futuro.
Il giornale si apre con uno sguardo sul patrimonio culturale ebraico italiano a partire dall’impegno di “Y-TAL-YA Books”, progetto che è il frutto di una collaborazione tra l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca Nazionale di Israele e la Rothschild Foundation. A fine settembre, nell’ambito della Festa del libro ebraico organizzata dal Meis a Ferrara, l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti e i prossimo obiettivi.
In evidenza anche l’allarme e la preoccupazione del mondo ebraico per le ultime intemperanze del mondo no vax, che continua a scendere nelle piazze perpetuando l’ignobile paragone tra Green Pass e stella gialla. “Follie, gesti in cui il cattivo gusto si incrocia con l’ignoranza” ha detto la senatrice a vita Liliana Segre a Pagine Ebraiche. Chiare parole, riprese e segnalate da tutta la stampa italiana.
Protagonista dell’intervista del mese è Giovanni Canzio, Primo presidente emerito della Cassazione, chiamato a riflettere sulla svolta in materia di benemerenze ai perseguitati da poco concretizzatasi. “È stata definita un ‘piccolo grande gesto che vale tantissimo’. Penso si tratti di una interpretazione corretta” sottolinea il magistrato, che ha anche fatto parte del gruppo di esperti accanto a Milena Santerini nella formulazione della strategia nazionale contro l’antisemitismo.
Nella lotta al Covid il mondo torna a guardare ad Israele, Paese pioniere del Green pass e adesso il primo a introdurre una terza dose del vaccino: ne parliamo nelle pagine di Eretz. Mentre in Orizzonti l’attenzione è rivolta alla Francia, paese simbolo della protesta no vax, dove significativo è stato il monito del Gran rabbino Haim Korsia. In Economia, tra i vari temi, approfondiamo il progetto israeliano di riforma del sistema della Casherut. Nella pagina del ritratto il protagonista è invece Ricardo Franco Levi, appena confermato, per un ulteriore biennio, alla guida dell’Associazione Italiana Editori.
L’apertura della Cultura è dedicata al klezmer, con uno scritto dedicato al musicista trentino Renato Morelli. Un personaggio vulcanico che, per diletto, ha dato vita a un gruppo attivo in questo campo. Si prosegue nel segno di alcuni libri di grande interesse, tra esperienze di vita e ricerca storica: da L’ebreo in bilico, di Dario Calimani, ad Anime nere di Anna Foa e Lucetta Scaraffia. Una doppia è inoltre dedicata ad Edith Bruck, vincitrice dell’ultimo Strega Giovani con Il pane perduto, anche nel segno dello speciale rapporto con le nuove generazioni. Mentre, passando al piccolo e grande schermo, fa discutere il reality show di Netflix “My Unorthodox Life”: in questo numero cerchiamo di capirne qualcosa di più. Conclusione con lo Sport, tra agonismo e identità. Una prospettiva centrale anche nell’ultimo trionfale Europeo di calcio.

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LA STUDIOSA CELEBRE PER AVER INCHIODATO IL NEGAZIONISTA IRVING

Lotta all'antisemitismo: Biden sceglie Lipstadt

Un celebre processo. Uno spartiacque, anche di civiltà, per il mondo occidentale. Di fronte la studiosa della Shoah Deborah Esther Lipstadt e un noto negazionista, l’inglese David Irving, che da lei si sente diffamato. “Offro mille dollari a chi mi porta un solo documento che prova l’Olocausto”, la sua oscena richiesta. Per la legge inglese l’onere della prova pende sulle spalle dell’accusato. Sarà Lipstadt, quindi, a dover fornire ogni evidenza. Una vittoria su tutta linea: il giudice darà infatti ragione alla studiosa stabilendo che Irving “per suoi motivi ideologici ha persistentemente e deliberatamente travisato e manipolato l’evidenza storica” per dipingere Hitler “in un’ingiustificata luce favorevole”. Non solo. Il giudice stabilisce anche che Irving è “un attivo negazionista, è antisemita e razzista, e si associa ad estremisti di destra che promuovono il neonazismo”.
Una vicenda iconica, diventata nel 2016 anche un film: Denial (La verità negata) – diretto da Mick Jackson, con Rachel Weisz nella parte della Lipstadt – ispirato al suo libro History on Trial: My Day in Court with a Holocaust Denier. Questo il suo messaggio: “Abbiamo molto da fare, soprattutto in questa fase in cui gli ultimi sopravvissuti stanno scomparendo, perché la storia sia comunicata alle nuove generazioni in modo accurato”.
Per Lipstadt, la missione di una vita. Non sorprende che proprio su di lei il presidente degli Stati Uniti Joe Biden abbia deciso di puntare come prossimo inviato speciale del Dipartimento di Stato per il monitoraggio e la lotta all’antisemitismo.
L'indicazione sta riscuotendo molti riscontri positivi. Tra gli altri quello di Jonathan Greenblatt, a capo della Antidefamation League, che ha ricordato l’alto profilo di una studiosa “che sa che chi dimentica il passato è destinato a subirlo nuovamente”. In un momento di estremismi dalla ribalta, “una consapevolezza che è essenziale e la rende il soggetto il più adeguato per questo ruolo”.

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IMPRESE A CINQUE CERCHI 

Tamberi, Jacobs e Dolgopyat:
Tokyo sorride a Italia e Israele

Giornata storica per l'atletica azzurra che festeggia ben due medaglie d'oro olimpiche nell'arco di pochi minuti. Prima con il saltatore in alto Gianmarco Tamberi. E poi con Marcell Jacobs, primo nei cento metri. L'uomo più veloce del mondo è lui. 


Giornata indimenticabile anche per Israele, che con il ginnasta Artem Dolgopyat conquista nel corpo libero il suo secondo oro di sempre. Il primo fu nel 2004, nel windsurf, con Gal Fridman. 

(Nell'immagine in alto l'abbraccio tra Jacobs e Tamberi; in basso l'esultanza di Dolgopyat)

LA POSSIBILE CANDIDATURA COMUNE

"Berlino e Tel Aviv insieme per i Giochi del 2036, 
una ipotesi suggestiva nel segno della vita"

Sottotraccia si continua a lavorare, anche nei giorni frenetici di Tokyo. L’ipotesi di una candidatura comune Berlino-Tel Aviv per ospitare i Giochi olimpici del 2036, nel centenario di quelli della propaganda nazista, è tutt’altro che una chimera. “Un segnale di rinnovata pace e riconciliazione” secondo i due proponenti, i dirigenti sportivi tedeschi Richard Meng e Frank Kowalski, usciti allo scoperto in aprile. La sfida è ardua, impegnativa. Ma il sasso è stato lanciato. E anche in Israele qualcuno ha già raccolto questa sollecitazione che mette in gioco aspetti e stimoli importanti. 
Reazioni anche nell’Italia ebraica. “Sarebbe l’occasione per una rinascita della cultura ebraica a distanza di 80 anni dal momento più drammatico della sua esistenza in Europa: una collaborazione nuova, a cui guardare con favore” dice Claudia De Benedetti, ex Consigliera e attuale membro del Collegio dei probiviri UCEI, in una intervista con Riforma, il quotidiano online delle Chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi. 

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I no vax e il negazionismo
La domanda radicale su una porzione consistente degli “entusiasti” non-vax e l’uso della stella potrebbe essere questa: come si ricongiungono con il loro negazionismo? O meglio: ora che i negazionisti si dichiarano antinegazionisti come si mettono d’accordo con se stessi?
 
                                                                          David Bidussa
Trafficanti di valori
Non è che l’età nostra sia maggiormente deprecabile di quelle trascorse (plausibilmente, neanche di quelle a venire). Ogni epoca porta con sé successi e sventure, opportunità e vincoli, glorie e polveri come anche onori e infamie. Va da sé, tuttavia, che ognuno di noi si soffermi di più e meglio sul tempo che sta vivendo, cogliendone perlopiù le criticità. In particolare modo se di esse ne fa diretta esperienza. 
 
                                                                          Claudio Vercelli
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