Il minestrone

C’è un vizio di fondo nell’oramai abituale cacofonia che accompagna le ricorrenze pubbliche, nel caso nostro il Giorno della Memoria. Ed è la prevedibile, se non inesorabile, sovrapposizione tra la specificità e unicità di ciò che viene ricordato e la sua plateale, irritante ma quasi inesorabile manipolazione, nella logica demente – ma razionale dal punto di vista di chi la pratica – di banalizzare tutto a proprio beneficio. Una sorta di minestrone è quindi il vero prodotto della lettura esclusiva del Novecento come «secolo degli stermini».
|