Le guerre culturali

La nostra è una età di moralismi contrabbandati per posizionamento critico. Una sorta di epoca del pudore neovittoriano, estremamente intollerante nel momento in cui polemizza contro le altrui ragioni, per patrocinare come assoluto incontrovertibile la propria. Anche per queste ragioni l’azione politica sta invece a zero, posto che essa non si basa sulle petizioni di principio, quelle che danno forma a identità insindacabili, ma sul confronto di interessi e posizioni contrapposte e sulla loro successiva mediazione.
Claudio Vercelli
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