IL PRESIDENTE USA BIDEN E LA FIRMA DELLA DICHIARAZIONE DI GERUSALEMME
"L'Iran non avrà mai un'arma nucleare"

Ora è anche nero su bianco l'impegno degli Stati Uniti affinché l'Iran non ottenga mai l'atomica. È un impegno che fa parte infatti della Dichiarazione di Gerusalemme, il documento firmato in queste ore dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden assieme al Primo ministro israeliano Yair Lapid nella capitale d'Israele. “Gli Stati Uniti sottolineano che parte integrante di questa promessa - si legge nel documento - è l'impegno a non permettere mai all'Iran di dotarsi di un'arma nucleare e che sono pronti a usare tutti gli elementi del loro potere nazionale per garantire questo risultato”. Parte di questa promessa, anche affrontare l'aggressione e le attività destabilizzanti guidate da Teheran, “sia direttamente che attraverso alleati e organizzazioni terroristiche come Hezbollah, Hamas e la Jihad islamica palestinese”.
Durante la conferenza stampa che ha preceduto la firma, Lapid e Biden hanno però presentato una posizione differente sulle modalità per evitare che il regime iraniano arrivi a dotarsi dell'atomica. Il primo ha esplicitamente detto che le parole e la diplomazia non impediranno non raggiungeranno questo risultato. “L'unica cosa che fermerà l'Iran è sapere che se continuerà a sviluppare il suo programma nucleare il mondo libero userà la forza. L'unico modo per fermarli è mettere sul tavolo una minaccia militare credibile”, la posizione del Premier israeliano. “Non deve essere un bluff” perché “il regime iraniano deve sapere che se continua a ingannare il mondo, pagherà un prezzo pesante”. Poco dopo è arrivata la replica, in un clima molto disteso, di Biden. “Continuo a credere che la diplomazia sia il modo migliore”, le sue parole. Con un'assicurazione a Gerusalemme: per gli Usa la sua sicurezza rimane centrale. “Faremo in modo che Israele possa difendersi da sola”.
Interrogato sulla questione israelo-palestinese, Biden ha poi ribadito la sua posizione: il modo migliore per raggiungere la pace “rimane la soluzione dei due Stati per due popoli che hanno entrambi radici profonde e antiche in questa terra”. E ha aggiunto che tutto ciò che allontana le parti da questa soluzione è “dannoso per la sicurezza a lungo termine di Israele”.
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LA RIUNIONE SOTTO LA NUOVA PRESIDENZA DI FERRUCCIO SEPE
Perseguitati politici e razziali,
la Commissione riprende i lavori
Si è riunita oggi, dopo due anni e mezzo di stallo, la Commissione istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le provvidenze al perseguitati politici e razziali.
Dal febbraio 2020, mese in cui la Commissione si riunì per l’ultima volta, ad oggi alcune vicende molto diverse tra loro hanno avuto il sopravvento: la pandemia, che ha fermato per molto tempo le riunioni della Commissione sempre ritrovatasi in presenza per la necessità di esaminare “da vicino” le domande con i vari documenti prodotti; le dimissioni di alcuni membri della Commissione, che hanno necessitato tempi lunghi per le nomine sostitutive da parte dei vari ministeri; infine la legge n.178 introdotta il 30 dicembre 2020, che ha portato una novella fondamentale, a seguito dei lunghi lavori della Commissione di Studio incaricata dalla Presidenza del Consiglio, consistente nell’eliminazione dell’onere della prova a carico dei perseguitati e nell’introduzione della relativa presunzione.
Eventi che hanno influito e avranno un peso determinante nei lavori della Commissione. Oggi quest'ultima si è riunita dopo la lunga pausa di cui si è detto, sotto la presidenza del dottor Ferruccio Sepe, nuovo presidente nominato dalla Presidenza del Consiglio.
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L'INIZIATIVA ORGANIZZATA CON UN MOVIMENTO GIOVANILE EBRAICO FRANCESE
Milano, la solidarietà non ha confini

Portare conforto e aiuto ai senza tetto di Milano. Conoscere le loro storie e darvi un volto e un nome. È l'impegno portato avanti da anni dai volontari dei City Angels che la scorsa notte hanno portato nel loro giro quotidiano anche un gruppo di giovani ebrei francesi, parte del movimento ebraico Eclaireuses et Eclaireurs israélites de France. “Mi avevano contattato per poter fare un'esperienza rivolta al sociale a Milano e così abbiamo organizzato con i City Angels, con cui collaboriamo da tempo”, racconta il vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Milo Hasbani. I venticinque giovani, ragazzi e ragazze tra i quindici e diciassette anni provenienti da Parigi e Nizza, hanno così aiutato per una sera i volontari nell'impegno solidale per i senzatetto. Al loro fianco, anche alcuni giovani dell'Ugei, tra cui il presidente David Fiorentini. “Erano tutti molto coinvolti e hanno ringraziato per l'esperienza, per aver potuto fare qualcosa di concreto per chi ha bisogno. Alcune delle persone che abbiamo incontrato, camminando per il centro di Milano, parlavano francese; hanno spiegato come le difficoltà della vita li avevano portati a vivere per strada”. Un'esperienza intensa conclusa con un confronto a fine serata tra tutti i partecipanti.
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DAL 18 AL 21 LUGLIO, LA RASSEGNA "TRENI VERTICALI" PROTAGONISTA IN CITTÀ
Bologna, dai film allo sport
il Memoriale prende vita

Costruire attorno al Memoriale una realtà viva. Era uno degli obiettivi che Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica di Bologna, si era posto per il Memoriale della Shoah cittadino. A distanza di sei anni dall’inaugurazione dell’installazione – due imponenti muri paralleli, fortemente evocativi, che dominano la piazza tra via Carracci e il ponte di via Matteotti -, il luogo è diventato sempre più un punto di riferimento per i bolognesi. E per valorizzarlo ulteriormente, la Comunità ebraica ha deciso di portarvi la quarta edizione della rassegna “Treni verticali”. Quattro serate (18-21 luglio), aperte al pubblico, incentrate sui temi dell’inclusione e della lotta alle discriminazioni con la proiezione di docufilm, performance artistiche e sportive con l’obiettivo di coinvolgere diverse fasce d’età. “Come abbiamo sempre dichiarato da quando abbiamo inaugurato la piazza e il monumento alla Shoah, pensiamo che la Memoria in quanto tale debba necessariamente rinnovarsi in un’azione viva. – spiega oggi De Paz – E avere in questo luogo eventi a cui partecipa tutta la città, in cui la conoscenza è strumento principale per promuovere il rispetto, segue questa linea di pensiero”. Importante, aggiunge il presidente della Comunità bolognese, il fatto “di avere sempre avuto al fianco l’amministrazione cittadina”.
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LE DISCUSSIONI DELLE TESI A ROMA
Diploma UCEI, due nuove lauree

“Il sogno nella tradizione ebraica” e “Hilkhot Tzavà: le regole e le esenzioni dell’arruolamento nell’halakhà e nel diritto militare israeliano”. Sono i titoli delle tesi discusse nelle scorse ore dai candidati Maria Elena Virga e Mattia Pian con cui hanno conseguito il Diploma universitario in Studi Ebraici dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Virga, con relatore rav Alberto Funaro e correlatrice Francesca Calabi, ha presentato al centro Bibliografico UCEI Tullia Zevi il suo lavoro sull'interpretazione del ruolo del sogno all'interno dell'ebraismo. Piantanida, con relatore rav Umberto Piperno e correlatore Massimo Acanfora Torrefranca, ha invece discusso, ottenendo il massimo dei voti, la sua tesi sulle regole legate alla leva in relazione alla Legge ebraica e al diritto militare d'Israele.

Della commissione che ha esaminato i due candidati, oltre ai relatori e correlatori, hanno fatto parte: il direttore del Diploma universitario rav Riccardo Di Segni; la presidente UCEI Noemi Di Segni; rav Giuseppe Momigliano, membro della Cultura rabbinica; la coordinatrice del Diploma Universitario Myriam Silvera e Lucilla Efrati, coordinatrice amministrativa del corso.
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Primizie
 Oggi godiamo di tanti esseri viventi (piante ed animali) che ci allietano, rinforzano il nostro organismo e facilitano la nostra esistenza sulla Terra, ma questa situazione non è sempre stata così ricca per noi. Esiste (è stata ricostruita da una serie di studi specialistici) una lunga storia dell’evoluzione delle piante e degli animali, dagli albori della Vita sulla Terra ad oggi.
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