Perseguitati politici e razziali,
la Commissione riprende i lavori

Si è riunita oggi, dopo due anni e mezzo di stallo, la Commissione istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le provvidenze al perseguitati politici e razziali.
Dal febbraio 2020, mese in cui la Commissione si riunì per l’ultima volta, ad oggi alcune vicende molto diverse tra loro hanno avuto il sopravvento: la pandemia, che ha fermato per molto tempo le riunioni della Commissione sempre ritrovatasi in presenza per la necessità di esaminare “da vicino” le domande con i vari documenti prodotti; le dimissioni di alcuni membri della Commissione, che hanno necessitato tempi lunghi per le nomine sostitutive da parte dei vari ministeri; infine la legge n.178 introdotta il 30 dicembre 2020, che ha portato una novella fondamentale, a seguito dei lunghi lavori della Commissione di Studio incaricata dalla Presidenza del Consiglio, consistente nell’eliminazione dell’onere della prova a carico dei perseguitati e nell’introduzione della relativa presunzione.
Eventi che hanno influito e avranno un peso determinante nei lavori della Commissione. Oggi quest’ultima si è riunita dopo la lunga pausa di cui si è detto, sotto la presidenza del dottor Ferruccio Sepe, nuovo presidente nominato dalla Presidenza del Consiglio.
Il nuovo clima instaurato dal Presidente e dalla Commissione, con ben cinque membri nuovi dei nove componenti complessivi, vuole dare un segnale importante sia ai diretti interessati sia all’intero Paese, che ha diritto di vedere con occhi nuovi la vicenda drammatica delle persecuzioni razziali.
Il segnale anzitutto della speditezza nell’esame delle domande e la determinazione nell’applicare la nuova legge, che non obbliga più i perseguitati politici e razziali a dare la prova delle persecuzioni subite, persecuzioni che si estendono ora, per dettato normativo, al 25 aprile 1945.
La riunione odierna, a cui ha partecipato anche il membro designato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Giulio Disegni, si è svolta in modalità telematica e ha quindi dato priorità assoluta alle regole da darsi per il futuro, sia dal punto di vista dei criteri da adottare, sia dal punto di vista del merito nelle questioni da affrontare, con particolare riguardo alla disciplina posta dalla nuova legge n.178 del 30.12.2020, artt. 373 e 374.
La prossima riunione convocata per l’11 settembre entrerà nel vivo delle singole pratiche ed esaminerà alcune delle domande ad oggi pendenti, con l’obiettivo di far seguire poi riunioni a cadenza mensile, per far fronte all’arretrato ed esaminare le nuove domande che via via arriveranno all’esame della Commissione.