Roma ebraica, verso il nuovo Consiglio
In corso la conta dei voti
Sono in corso le operazioni di spoglio dei voti espressi dagli iscritti alla Comunità ebraica di Roma nell’occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunitario tenutesi nella giornata di ieri. In leggero calo il dato dell’affluenza, con il 33,63% degli aventi diritto che ha partecipato alla consultazione. Quattro anni fa, nelle precedenti elezioni, era stato del 34,65%. “Per Israele”, “Ha Bait” e “Dor Vador” le tre liste in lizza, con candidati alla presidenza rispettivamente l’avvocata Antonella Di Castro, il giornalista Daniele Regard e il manager Victor Fadlun. Il regolamento prevede l’assegnazione di un premio di maggioranza, dalla soglia del 45% dei consensi.
DA NAPOLI A PADOVA, IL RINNOVO DELLE DIRIGENZE COMUNITARIE
I nuovi Consigli dell’Italia ebraica
Numerose le Comunità ebraiche d’Italia al voto in queste ore.
A Napoli, in ordine di preferenze, risultano eletti la presidente uscente Lydia Schapirer, Sandro Temin, Paolo Ferrara, Daniele Coppin e Deborah Curiel. A Padova, il presidente uscente Gianni Parenzo, Gina Cavalieri e Gavriel Sacerdoti. Nelle prossime ore i nuovi Consigli comunitari si riuniranno per definire i diversi incarichi operativi, a partire dall’indicazione di chi svolgerà la funzione di presidente.
A Vercelli è invece iniziato, la scorsa settimana, il sesto mandato alla presidenza di Rossella Bottini Treves. In Consiglio, al suo fianco, il vicepresidente David Coen Sacerdotti e Mattia Busti Rosner.
IL PREMIER NETANYAHU DOPO LE RIVELAZIONI SULLE TRATTATIVE USA-IRAN
"No a qualsiasi intesa con Teheran"
Lontano dai riflettori, gli Stati Uniti hanno ripreso i colloqui indiretti con il regime iraniano per limitare il programma nucleare di Teheran. Le parti non confermano, ma i maggiori media internazionali hanno raccontato di questo nuovo tentativo di trovare un'intesa, dopo la decisione dell'amministrazione Trump di uscire dall'accordo siglato nel 2018 dalla presidenza Obama. Lo schema sarebbe molto più semplice rispetto al passato e in scala decisamente minore, ma nelle intenzioni dovrebbe frenare parzialmente il programma nucleare iraniano in cambio di un alleggerimento delle sanzioni. Secondo il New York Times, l'amministrazione Biden vorrebbe raggiungere un accordo informale e non scritto, che alcuni funzionari iraniani chiamano “cessate il fuoco politico”. L'obiettivo sarebbe evitare un'ulteriore escalation nei rapporti da tempo ostili con il regime iraniano, ulteriormente peggiorati nell'ultimo anno a causa delle repressioni interne decise da Teheran e della sua scelta di fornire armi alla Russia per la sua invasione dell'Ucraina. Da qui la spinta verso un ritorno concreto al tavolo delle trattative, a cui però il grande alleato degli Stati Uniti nell'area, Israele, si oppone. “Abbiamo detto ai nostri amici americani che anche le intese limitate sono inaccettabili per noi”, ha commentato il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una visita alle industrie aerospaziali israeliane.
La mostra “Case di vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia”, inaugurata di recente al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, riserva uno spazio significativo a vicende e testimonianze della Roma ebraica. Dall’antichissima sinagoga rinvenuta nell’area archeologica di Ostia fino al tempo presente, molti gli spunti su cui riflettere e che saranno al centro di un incontro in programma nel pomeriggio al Museo ebraico della Capitale. Introdotto dalla direttrice del Museo ebraico Olga Melasecchi e dallo storico dell’arte Davide Spagnoletto, l’evento – al via alle 18.30 – vedrà gli interventi dei due curatori Andrea Morpurgo e Amedeo Spagnoletto, che del Meis è anche il direttore. Un’occasione per presentare sia la mostra che il suo catalogo, edito da Sagep Editori, da cui è tratto il seguente brano a firma di Asher Salah su come il cinema racconta e ha raccontato i luoghi ebraici d’Italia.
Nella vasta letteratura disponibile sull’immagine degli ebrei al cinema e nonostante la crescente influenza negli studi cinematografici dello ‘spatial turn’, contrassegnato da una maggiore attenzione alle valenze ideologiche della rappresentazione dello spazio, è da lamentare una cospicua lacuna per quanto riguarda i luoghi legati all’esperienza ebraica raffigurati sul grande schermo. Le immagini di ghetti, sinagoghe e cimiteri, non meno che la caratterizzazione di personaggi o la presenza di determinati simboli e di oggetti, come la stella di Davide e la menorah, esplicano nell’apparato figurale e diegetico del cinema molteplici funzioni, tra cui quella di sintetizzare complesse situazioni esistenziali e di tracciare i contorni di specifici contesti.
Un’altra domenica con un doppio appuntamento culturale al complesso ebraico di Casale Monferrato. La mattina la Sala Carmi si è riempita dei colori che contraddistinguono un artista casalese molto noto a livello internazionale: si tratta di Paolo Novelli, che firma la mostra dedicata alla sua “Bibbia Illustrata”: una quarantina di opere che hanno attirato tanti estimatori di queste figure fanciullesche dagli occhi grandi, capaci di muoversi in una dimensione onirica di rara bellezza. Daria Carmi, curatrice del Museo dei Lumi, ha ricorda le motivazioni del nuovo allestimento: “In questi giorni si celebra l’anniversario dell’ingresso del Monferrato tra i siti Unesco e Novelli ha realizzato per l’occasione quattro opere inedite”.
L’edizione odierna esce grazie alla disponibilità del direttore responsabile uscente, che in attesa del compimento dell’iter predisposto dall’Ente editore per riassegnare l’incarico e su richiesta dell’Ente stesso, si è reso disponibile a garantire provvisoriamente i requisiti di legge. La redazione esprime la propria gratitudine per questo suo gesto.