Giallo a Milano

Valerio-Fiandra 2Allo scioglimento, dopo quasi 350 pagine, quel che resta di Perché Yellow Non Correrà (Bollati Boringhieri, già edito da Guanda nel 2006) assomiglia più a una pausa che a un finale. Sì, ci sono i colpevoli, l’ordine è ristabilito, il Bene – pur pagato caro – trionfa. Ma sappiamo già che è per poco, che proprio nel momento in cui il Commissario Melis sta contemplando il matrimonio, qualcuno – ancora fuori pagina – sta commettendo il delitto che lo impegnerà ancora e ancora.
Il bello, con i gialli seriali, è che più se ne leggono meno contano le inchieste.
Il brutto, con i gialli seriali, è che più se ne leggono meno contano le inchieste.
Se l’autore è modesto, o se i suoi romanzi hanno avuto troppo successo – va a finire che i personaggi gli prendono la mano, ed è facile allora che l’appuntato scemotto, o il collega casanova si prendano più pagine del dovuto. Se invece l’autore è sapiente, e non dipende troppo dalle classifiche, ogni nuovo romanzo è un nuovo caso – e i personaggi, pur restando loro, si evolvono.
È quel che succede con Hans Tuzzi. La sua abilità sta nel mescolare letteratura e genere, storia e avventura. Come in questo giallo borghese, colto e divertente.
Aprile 1980; due delitti, quasi negli stessi giorni: un ‘vero signore’ ammazzato all’ippodromo, un ‘barbùn’ trovato morto in stazione. Iurilli, dirigente della Polizia della Stazione Centrale, invidia Melis: magari lo avesse lui un bel caso come quello dell’ippodromo. Il Commissario, mentre assapora la testina di vitello appena insaporita di salsa di rafano, pensa che non c’è poi tanta differenza. Le indagini sono lente, complesse; la soluzione arriva rapida, ed è esauriente. E in mezzo? In mezzo ci sta il meglio, cioè i ritratti dei personaggi, e della città-protagonista: Milano. La parabola di Frangipane, editore innamorato e disperato; la signorilità di Mme de Forcheville, l’eroismo della bassottina Toupie; le microstorie di Mara, la portiera veneta, e di Siddi, la sarda che viene nel continente per dovere, e ci resta per piacere; le schermaglie di Melis con Fiorenza, editor triestina e buongustaia; le vite segrete dei due ammazzati; quelle dei complici dei delitti. Ogni tassello, per Tuzzi, è tutto il puzzle. Scritto con ricercatezza e senso del ritmo, Perché Yellow Non Correrà è un buon romanzo, con dentro un’indagine poliziesca.

Valerio Fiandra

(5 gennaio 2017)