Setirot – La mia Memoria

jesurumIn venticinque giorni ho accompagnato al cimitero del Lido di Venezia mio padre z”l e mia madre z”l. Lì riposano adesso insieme alle loro/mie grandi famiglie. Inevitabile rivivere con commozione ricordi e racconti. Storie di felicità e di dolore, di lutti e di fughe, di fughe riuscite e di fughe fallite tramutatesi in Lager. Inevitabile chiedersi rabbiosamente, con sofferenza, che mondo è quello in cui viviamo e che, ancora una volta, chiude confini, respinge chi chiede aiuto. Il mio papà z”l, è andato per anni e anni a parlare nelle scuole il 27 gennaio, e mi ha insegnato fin da quando ero piccolo che non basta dire «mai più!» una volta ogni dodici mesi. Credo/spero di avere imparato la sua lezione. Sono sicuro di averla a mia volta tramandata a Rachele, mia figlia. Prometto ai morti e ai vivi che finché avrò forza quella lezione, nel mio piccolo, cercherò di renderla realtà.

Stefano Jesurum, giornalista

(2 febbraio 2017)